A rich history church
The territory of Castel Focognano extends across the eastern side of Mount Pratomagno. The name reflects that of the oldest inhabited while administrative headquarters are located in Rassina. The highest point of the area is the small village of Carda with a church where there are works of art dating from around 1425, attributed to Mariotto di Cristofano. Salutio instead is a picturesque mountain village, is the ideal starting point for excursions to the summit of Pratomagno, using the many trails available. The whole of Castel Focognano area is renowned for tasty food products such as bread, various kinds of salami, cheese and chestnut flour.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”] AREA; Casentino TYPE; countryside town COORDINATES; 43°39′14″N 11°50′14″E ALTITUDE; 310 meters PRODUCTS; salami, cheese, maize flour, bread, chestnuts, cotognata SPORT; hiking, horse riding, cycling SURROUNDINGS; Bibbiena, Capolona, Chiusi della Verna, Loro Ciuffenna, Ortignano Raggiolo, Poppi, Subbiano, Talla (AR) [/table]
WHAT TO SEE
Church of Socana (Pieve di Sant'Antonino)
Area: Casentino Municipality: Castel Focognano (AR) – loc. Socana Type: Romanesque church (XI century) with Etruscan-Roman artifacts
Religious place for over 2600 years, is considered the richest church in the whole Casentino. It is located exactly on the site of an Etruscan temple dedicated to Tinia, then rededicated to Minerva in Roman times. A first church was built in the fifth century A.D. In the seventh century, it was superimposed a second and then in the tenth century, still another. The traces of the first two buildings are still visible.
Excavations on the back of the church found significant traces of pagan era buildings. First of all the sacrificial altar and the staircase of the Etruscan temple, dating from the fifth century BC . The altar, well preserved, is rectangular and has a round cavity in the center. They were recovered twenty antefixes, some with beautiful polychrome, dating back to the fifth century BC -IV . Some ruins of the buildings are from the Roman era, as the lower portion of the tower, originally a cylindrical signal tower dating from the first century BC and one of the goddess Minerva head, dating from the second century BC
Centro di Documentazione della Cultura Rurale del Casentino
Zona: Casentino Tipo: museo etnologico Tel: +39 0575 51541/+39 335 1420861 Orari: luglio e agosto nei giorni di sabato e domenica 16.00-20.00; negli altri mesi previa prenotazione
Ha sede nella Torre di Ronda, uno dei pochi elementi del castello sopravvissuti alla distruzione. Scopo del centro è la raccolta di oggetti legati alla vita ed alle condizioni socio-economiche delle popolazioni della zona. Inoltre la documentazione delle tradizioni, delle credenze, degli usi, dei costumi e dei ritmi del quotidiano, delle modifiche dell’ambiente apportate dall’uomo nel corso del tempo. Scopo ultimo è permettere un corretto e complessivo recupero del patrimonio culturale nonché una lettura critica della cultura rurale del territorio. Le sale espositive, dotate di moderne attrezzature video e corredi fotografici, illustrano gli aspetti peculiari della cultura agro-silvo-pastorale tipica del Casentino: il lavoro del bosco e della terra, la pastorizia, la lavorazione della lana, ecc.
CULTURA
Dallo storico castello di Focognano a Rassina
Il territorio fu abitato dagli Etruschi, come confermato dai ritrovamenti accanto alla pieve di Socana. Probabilmente, in quell’epoca, la zona era all’incrocio di importanti vie di comunicazione tra il Casentino ed il Valdarno Superiore. Durante il V° e VI° secolo d.C. si svilupparono numerosi borghi, tutti arroccati sulle pendici orientali del Pratomagno, zone più facilmente difendibili. La prima menzione di Castel Focognano risale al 1028: era un castello, circondato da una doppia cinta muraria, costruito sopra un dirupo di roccia. La famiglia Giannellini ne mantenne il possesso fino al 1322 quando, dopo sei mesi di assedio, fu conquistato dalle milizie di Arezzo, città guidata del vescovo Guido Tarlati.
Nel 1404 la zona entrò a far parte dei possedimenti di Firenze, che vi istituì una podesteria. Nei secoli successivi Castel Focognano perse progressivamente importanza e, nel 1778, il granduca di Toscana Pietro Leopoldo I° ordinò il trasferimento della sede amministrativa a Rassina che nei secoli seguenti divenne infatti uno dei più importanti centri del basso Casentino, sede di attività manifatturiere, quali la fabbricazione di panni di lana, la tessitura del lino e della canapa e la lavorazione della seta. Alla fine del XIX° secolo Rassina aveva già assunto la fisionomia di piccolo centro artigianale e industriale che conserva ancora oggi. Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale l’economia ha ricevuto nuovo impulso dall’estrazione e lavorazione del minerale calcareo per la produzione di cemento.
GASTRONOMIA
Tortelli alla Lastra
Sono tortelli di maggiori dimensioni rispetto quelli classici. Durante la cottura, sopra una lastra di pietra scaldata sul fuoco, assumono all’esterno un colore tendente al marrone chiaro e consistenza croccante, mentre all’interno si presentano morbidi e ricchi di stuzzicanti profumi. L’ingrediente principale del ripieno è la patata che, dopo essere stata lessata e schiacciata, è amalgamata con un condimento a base di cipolla, sedano, carota, salvia, aglio, pomodoro, olio e sale. Il ripieno è completato con l’aggiunta di formaggio pecorino e/o parmigiano grattugiato, uova, burro e noce moscata.
Mugliaccio
Il sangue del maiale, raccolto subito dopo l’uccisione dell’animale, viene impastato con uovo, formaggio grattugiato ed, eventualmente, pane grattato e/o farina; l’impasto è quindi condito con sale e semi di finocchio selvatico ed infine cotto nel lardo di maiale.
Ricciolina
È un dolce secco di forma circolare, ricoperto sulla parte superiore con piccoli pezzi di mandorle e canditi.
Frigoli di Moggiona
Sono piccoli dolci preparati durante il periodo di Quaresima. Gli ingredienti di base sono: mele affettate, uova, farina, vin santo, zucchero, lievito, burro e latte.
Baldino o Castagnaccio
È un dolce preparato con farina di castagne, acqua, olio di oliva ed aromatizzato con rosmarino. È di colore marrone, di basso spessore, compatto e morbido. Tradizionalmente era arricchito con gherigli di noce triturati. Altri ingredienti variano da zona a zona e possono essere pinoli, uvetta, ecc. Questo dolce è tradizionalmente accompagnato da vino novello rosso.
Renosa
È un dolce secco di forma circolare. Si prepara con uova, farina, zucchero, burro, strutto, mandorle sbucciate e finemente tritate, rum o liquore “Strega”, un’arancia, buccia di limone ed una bustina di lievito. L’impasto viene steso su una teglia e, con la rotella, sulla parte superiore si tracciano righe incrociate fino a formare una griglia.
Salumi
Finocchiona
Tipico salume toscano di consistenza più o meno morbida, colore rosa, aroma e sapore intensi. Durante la preparazione la carne è triturata finemente ed impastata con sale, pepe macinato ed in grani, aglio, semi di finocchio selvatico.
Gota
Si tratta di un salume rustico preparato utilizzando la guancia del maiale. Dopo la rifilatura, le guance vengono cosparse con un impasto composto da sale, aglio, pepe ed, eventualmente, aromi e peperoncino. È ottima come antipasto accompagnato da pane toscano.
Rigatino, pancetta o ventresca
Salume dalla tipica forma rettangolare ricavato dall’addome del maiale. Le parti non protette dalla cotenna sono ricoperte con pepe.
Sambudello
È una salsiccia di consistenza abbastanza morbida, di colore rosso scuro, molto saporita e con profumo intenso, caratterizzato soprattutto dal finocchio selvatico e dall’aglio. È prodotta con le parti più rosse e sanguinolente del maiale: cuore, diaframma, parte della spalla e del capocollo, milza, eventualmente lo stomaco bollito.
Formaggi
Caprino
È un formaggio a pasta acida, prodotto con il latte crudo e lavorato a freddo. La pasta è bianca, cremosa e morbida nel tipo commercializzato fresco, con sapore delicato e leggermente acidulo. Può essere anche aromatizzato con erbe.
Pecorino
È un formaggio prodotto con latte intero di pecora, crudo o pastorizzato. Il sapore è intenso, più o meno piccante a seconda del grado di stagionatura, talvolta influenzato dal particolare tipo di foraggio consumato dagli animali.
Raviggiolo
È un formaggio bianco, molto tenero e delicato, con tipico odore di latte e sapore leggermente acidulo. Il gusto è determinato dal tipo di foraggio consumato dagli animali. La forma del raviggiolo varia a seconda del contenitore usato per la confezione: tipica è quella troncoconica schiacciata, determinata dall’utilizzo di scodelle o delle tradizionali “fuscelle” di giunco.
Farina di mais rustico
È ancora diffusa la tradizione di tostare leggermente le cariossidi di mais prima della macinatura, al fine di rendere la farina più gustosa, oltreché facilitare la stessa molitura con un prodotto meno umido. Il risultato finale è una farina a grana fine, tipica della tradizione del Casentino.
Pane di strada
Tipico pane prodotto secondo l’antico sistema fino agli inizi del XX° secolo, basato sulla lievitazione naturale, utilizzando farina di tipo 2 (ricca di fibre) impastata con acqua del Pratomagno e cotto in forni a legna. La caratteristica principale è l’impiego di grano tenero, macinato a pietra a bassa velocità, lasciando integro il germe che rimane parte integrante della farina. Risultano pertanto inalterate le proprietà organolettiche, la genuinità ed i profumi naturali del grano. Questo tipo di pane è da considerarsi fresco fino al quinto giorno dalla cottura, ma anche secco è particolarmente adatto per zuppe, ribollite, panzanelle e bruschette.
Castagna
Per molte comunità di montagna la castagna ha rappresentato fin dal Medio Evo una risorsa essenziale, conosciuta anche come “pan di bosco”. Le varietà più diffuse nella zona sono: Marrone casentinese, Pistolese, Raggiolana e Tigolese. In prevalenza le castagne vengono macinate per produrre farina; quelle destinate ad essere consumate – arrostite o lessate – vengono lasciate dentro l’acqua per una notte intera.
Cotognata
È una sorta di confettura che si ottiene dalle mele cotogne, la cui polpa è molto gelatinizzante. Gli ingredienti di base per la preparazione sono: mele cotogne, zucchero, succo e scorza di limone e mezzo bicchiere di acqua.
SERVIZI TURISTICI
Agriturismo
Agriturismo La Montanina Via Zenna Montanina, 43 – Castel Focognano (AR) Tel. +39 335 5851956 montanina@gmail.com
Bed and Breakfast
B&B Da Adele Località Pieve a Socana, 4 – Castel Focognano (AR) Tel. +39 0575 592439 www.daadele.it info@daadele.it B&B Zoccola Simona Via Vittorio Emanuele, 61 – località Rassina – Castel Focognano (AR) Tel. +39 0575 591457
Casa vacanze/residence
Casa vacanze Podere Sant’ Egidio Località La Zenna, 19 – Castel Focognano (AR) Tel. +39 0575 591720 www.poderesantegidio.it info@poderesantegidio.it servizi: piscina, TV, wi-fi, giardino, barbecue, biciclette Casa vacanze Villa Carda Località Farneto, 41 – Castel Focognano (AR) Tel. +39 349 3929393 www.mytuscanyaccommodation.com info@villacarda.it