Scegli cosa vedere e fare a Sesto Fiorentino

Sesto Fiorentino, tombe etrusche e la celebre porcellana Richard Ginori
Il territorio Sesto Fiorentino si estende su due aree subito riconoscibili: la pianura, parte del più ampio bacino pianeggiante che si estende da Firenze fino a Pistoia, e, a nord, le colline che culminano nel complesso di Monte Morello.
Le testimonianze del passato sono le tombe di epoca etrusca, tutte visitabili. Tra le attrazioni ci sono alcuni edifici religiosi, ville storiche e Monte Morello, solcato da sentieri adatti a escursioni e trekking. All’economia della cittadina contribuiscono la produzione di porcellana Richard Ginori, storico marchio apprezzato in tutto il mondo, e l’olio d’oliva, premiato da numerosi riconoscimenti anche internazionali, proveniente dalle zone di Morello e di Cercina.
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ZONA; Area fiorentina
TIPO; cittadina industriale
COORDINATE; 43°50′00″N 11°12′00″E
ALTITUDINE; 55 metri s.l.m.
PRODOTTI;
SPORT;trekking escursionistico, ciclismo, aeromodellismo, arrampicata
CONFINI; Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Firenze città, Vaglia (FI)
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Informazioni Turistiche
Comune di Sesto Fiorentino
Piazza Vittorio Veneto, 1 – 50019 Sesto Fiorentino (FI)
tel. +39 055 44961
www.comune.sesto-fiorentino.fi.it
COSA VEDERE
Chiese
Pieve di Sant’Andrea a Cercina
Pieve di San Martino
Zona: Area fiorentina
Tipo: chiesa (XII°-XIV° secolo)
Indirizzo: piazza della Chiesa, 83
Edificata prima dell’anno Mille, fu una delle più importanti pievi della zona durante il Medioevo. L’interno, a tre navate, ha mantenuto l’impianto del XII° secolo anche se l’aspetto attuale è dovuto al restauro effettuato nel XVI°. Contiene alcune opere di pregio come un crocifisso in legno di Agnolo Gaddi (1390), dipinti di Jacopo Vignali e maioliche Ginori.
La tavola a olio del 1579 Quattro Santi di Santi di Tito, la Circoncisione di Jacopo Vignali e una parte del trittico Morte della Vergine di Cenni di Francesco di Ser Cenni sono esposte nella canonica, ottimamente affrescata.
Pieve di Sant'Andrea
Zona: Area fiorentina
Tipo: chiesa (XIV° secolo)
Indirizzo: località Cercina
Il primo edificio religioso risaliva all’VIII° secolo, ultima fase del Regno Longobardo. Ricostruito nel IX° secolo, fu oggetto di una profonda ristrutturazione nel XIV° con l’ampliamento dei locali adibiti a residenza del rettore e del pievano e l’ampliamento del chiostro. La facciata, rustica, fu successivamente ingentilita da un portico di epoca rinascimentale tutto affrescato.
L’edificio, a tre navate, è caratterizzato da un elemento particolarmente originale: l’aggetto della cella campanaria rispetto alla canna del campanile. Nell’abside destra ci sono gli affreschi Santi Girolamo, Barbara e Antonio Abate di Domenico e Davide Ghirlandaio e il polittico del XIV° secolo del Maestro di San Niccolò. La statua lignea policroma Madonna con Bambino risale al XIII° secolo.
San Romolo
Zona: Area fiorentina
Tipo: chiesa (XVIII° secolo)
Indirizzo: via Ginori – località Colonnata
La prima menzione della chiesa risale al 1234, ma l’aspetto attuale fu assunto poco dopo l’attivazione della vicine manifattura delle porcellane. Di conseguenza l’edificio è una sorta di celebrazione di questo raffinato artigianato: l’interno fu infatti abbellito da pregevoli ceramiche come il crocifisso di porcellana bianca, l’intero corredo di candelabri, il crocifisso di porcellana policroma con medaglioni dei Santi patroni.
Risale al 1783 l’altare, realizzato con placche e cornici di porcellana, al centro del quale fu collocato il prezioso ciborio con porta dipinta. All’interno ci sono inoltre un crocifisso di legno del XVI° secolo, tele di B. Salvestrini (1625), di G. Romei (1751) e altre opere del XVII° secolo.
Monumenti e luoghi da visitare a Sesto Fiorentino
Villa Guicciardini (già Villa Corsi Salviati)
Zona: Area fiorentina
Indirizzo: via A. Gramsci, 462
Tel.: +39 055 241586
Ingresso: gratuito
Le prime notizie risalgono agli inizi del XVI° secolo e l’aspetto dell’epoca è raffigurato in una lunetta attribuita a Bernardino Poccetti, visibile all’interno dell’edificio. Le trasformazioni avvennero attorno a metà del XVII° secolo, quando Giovanni e Lorenzo Corsi affidarono a Gherardo Silvani e Baccio del Bianco un primo ampliamento.
Il giardino fu notevolmente modificato, sia in estensione che in ricercatezza. La maggiore trasformazione di tutto il complesso avvenne cento anni più tardi, quando villa e giardino assunsero l’aspetto che, dopo un restauro, sono attualmente visibili.
Villa Ginori
Zona: Area fiorentina
Indirizzo: via di Doccia
Tel.: +39 055 44845223
Ingresso: gratuito
Orari: visitabile su appuntamento
Accessibilità ai disabili: parziale
La villa fu costruita nel XIV° secolo. Nel 1525 fu acquistata dalla famiglia Ginori che promosse ristrutturazioni e ampliamenti fino a raggiungere l’aspetto e le dimensioni odierne nel XVII° secolo. La villa è circondata da un giardino all’italiana, con boschetti geometrici di agrumi e la ragnaia. Nel 1730 Carlo Ginori modificò in parte l’aspetto originario del giardino. Infine, nel 1818, il marchese Carlo Leopoldo Ginori realizzò il parco, costituito da un fitto bosco attraversato da sentieri e strade carrozzabili.
Villa di Colonnata (Villa Gerini)
Zona: Area fiorentina
Indirizzo: viale XX Settembre, 221
Email: villadicolonnata@gmail.com
Sito: www.villadicolonnata.com
Accesso: il parco è accessibile
L’edificio è stato oggetto di numerose rielaborazioni lungo l’arco di alcuni secoli e le grandi dimensioni di aspetto un poco severo sono dovute, in gran parte, alla famiglia Gerini. Il risultato finale è una grande villa di stile ottocentesco con ampi ambienti interni: al piano terreno un grande salone e altre sale adatte a ogni tipo di evento (matrimoni, riunioni di lavoro, piccoli convegni, spettacoli ecc.).
Carlo Gerini, che aveva ereditato l’edificio nel 1860, inoltre ricostruì e ampliò il parco e l’aspetto attuale fu delineato, probabilmente, dall’architetto Giuseppe Poggi. È composto da un boschetto di lecci intersecato da vialetti, da un parterre a prato con ornamenti; ci sono vasche in pietra e un lago artificiale con in mezzo due isolotti con un padiglione destinato a sala da tè.
Villa-convento di Carmignanello
Zona: Area fiorentina
Indirizzo: via Carmignanello – località Carmignanello
Tel.: +39 055 44845223
Ingresso: gratuito
Orari: visitabile su appuntamento in luglio e agosto
Accessibilità ai disabili: parziale
La villa è inserita nell’ambiente collinare del piccolo insediamento di Carmignanello, assieme all’antica chiesa di San Bartolomeo e alla casa colonica che conserva i resti di una struttura a torre di epoca medievale. In origine un edificio signorile di campagna, nel 1609 passò in proprietà alla comunità religiosa di Santa Maria Novella di Firenze. Tra il 1610 ed il 1620 i monaci domenicani trasformarono la residenza in monastero, su progetto dell’architetto fiorentino Matteo Nigetti.
Costruita creando piani artificiali che regolarizzano i terreni del profilo collinare, conserva interessanti locali seminterrati, cucine e cantine. La parte residenziale, al piano superiore, si sviluppa intorno al cortile, circondato su tre lati da un doppio ordine di logge.
Villa Baldini Dufour (Villa Paolina)
Zona: Area fiorentina
Indirizzo: via di Castello, 66 – località Quinto Alto
Tel.: +39 055 44845223
Ingresso: gratuito
Orari: visitabile su appuntamento in luglio e agosto
Accessibilità ai disabili: no
La villa, risalente al XV° secolo, fu acquistata nel 1825 dal principe Camillo Borghese, marito di Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone. Fu quindi ristrutturata dall’ingegnere Antonio Carcopino. L’edificio è in stile neoclassico ed è circondato da un parco romantico con cipressi, lecci e castagni e da un giardino con un ponte in ghisa e legno. Attualmente la villa è di proprietà della famiglia fiorentina Petrucci.
Torre di Baracca
Zona: Area fiorentina
Tipo: fortificazione (XII° secolo)
Indirizzo: via del Castello, 66 – località Fonte dei Seppi
Fu edificata come torre di avvistamento e controllo del territorio attorno il XII° secolo. Fu parzialmente distrutta nel 1260 e in seguito abbandonata.
Nel XV° secolo fu trasformata in “casa da signore” dalla famiglia Cioni, ai quali seguirono gli Strozzi e poi i Ginori, i quali fecero costruire la cascina tuttora esistente. I ruderi della torre si possono raggiungere a piedi dalla località di Carmignanello (sentiero CAI 4 e 2B) oppure in automobile dalla zona Fonte dei Seppi. Dalla torre si gode un ampio panorama del Monte Morello.
Cercina
Zona: Area fiorentina
Tipo: località panoramica
È una piccola frazione ubicata sulle colline che anticipano Monte Morello e costituita da piccoli aggregati sparsi. L’elemento più importante è la secolare Pieve di Sant’Andrea (vedasi informazione a parte). Di un certo interesse è la Villa Catellini (via della Fondaccia), costruita nel XVI° secolo attorno alla torre di un precedente castello.
Lungo via Docciola c’è la Fonte del Macherello, una cavità naturale che fu adattata con elementi decorativi artificiali ispirando – sembra – le grotte artificiali del Giardino di Boboli a Firenze e quelle all’interno della Villa Demidoff a Pratolino.
Riserve naturali
Monte Morello
Zona: Area Fiorentina
Comuni: Vaglia, Sesto Fiorentino, Calenzano (FI)
Tipo: area naturale protetta ANPIL con percorsi trekking
Monte Morello è l’unico rilievo assimilabile ad una montagna della ampia conca fiorentina. A occidente il rilievo è delimitato dalla valle del torrente Marina mentre a oriente dal torrente Mugnone. Le cime più importanti sono Poggio Trini (763 metri), Poggio Casaccia (921 metri, dove è collocata una croce di ferro), Poggio dell’Aia (934 metri dove, è collocata una croce di legno), Poggio Cornacchiaccia (892 metri), Poggio al Giro (737 metri) e Monte Rotondo (708 metri).
Il rilievo montuoso ha una curiosa forma: ciascuna delle punte possiede l’aspetto tipico delle sommità dei vulcani, ma la geomorfologia non è assolutamente di origine vulcanica. Il punto più panoramico è la cosiddetta Terza Punta (Poggio dell’AIA), dove bisogna arrivare rigorosamente a piedi, con un’escursione che richiede un piccolo impegno, peraltro abbondantemente ripagato dallo splendido panorama.
Dal Monte Morello si gode una bellissima vista della Piana di Sesto e di Firenze, e vi si arriva comodamente in auto: da Sesto per la strada dei “Tre Ponti” oppure dal borgo di Colonnata; le strade poi si ricongiungono alla Bottega di Morello e, superata la salita del Castellare e il rifugio di Gualdo, si giunge al Piazzale Leonardo. Da Firenze si sale per la via Bolognese, deviando poi per Morello: la strada passa davanti al ex ospedale “Banti” diventa più stretta e finalmente arriva anch’essa al Piazzale Leonardo.
La zona è adatta a passeggiate, escursioni e pic-nic nella stagione estiva o per la raccolta di funghi e asparagi. Percorrendo la strada asfaltata, che attraversa il Monte Morello, si trovano alcuni ristoranti e pizzerie rinomati nella zona. Per gli amanti dello sport, Monte Morello ospita anche una pista per la pratica dello sci d’erba.
ARTE , MUSEI E ARCHEOLOGIA
Musei
Porcellane Richard Ginori
Museo della Porcellana Richard-Ginori della Manifattura di Doccia
Zona: Area fiorentina
Tipo: museo di artigianato
Indirizzo: via Pratese, 31
Tel.: +39 055 4207767
Avvertenza: il Museo, recentemente acquistato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è attualmente chiuso alle visite perché in fase di riallestimento
Inaugurato nel 1965, il museo espone una raccolta di oggetti della Manifattura Ginori a Doccia – poi Richard-Ginori e attualmente con il marchio GRG – dalla fondazione fino ad oggi. L’azienda fu creata nel 1754 dal marchese Carlo Andrea Ginori. Il percorso museale inizia con oggetti in maiolica, porcellana e terraglia, realizzati dalla Manifattura Ginori dal 1737 al 1895, per proseguire con quelli Richard-Ginori. I pezzi esposti sono di notevole qualità ed evidenziano il connubio tra le forme dell’arte tradizionale fiorentina aggiornate progressivamente agli sviluppi delle arti decorative europee.
Spiccano il vasellame decorato del primo periodo, il camino in porcellana con copie di statue michelangiolesche, le copie di statue classiche di Gaspero Bruschi e dei quadri del Rinascimento fiorentino, o ancora i modelli ed i calchi per sculture da opere di Giovan Battista Foggini e Massimiliano Soldani Benzi. Tra le ultime opere, le raffinate ceramiche disegnate da Giò Ponti. Il museo è dotato anche di una sezione ludico-didattica per i bambini, una biblioteca, una fototeca e un archivio che permettono di acquisire una documentazione completa della produzione storica della manifattura.
Museo di Storia Naturale - Sezione Chimica
Zona: Area fiorentina
Tipo: museo di scienza
Indirizzo: via della Lastruccia, 3-13
Email:
edu@msn.unifi.it
Orario: accessibile solo previa prenotazione (
tel. +39 055 2756444) e con visita guidata
Fa parte del Museo di Storia Naturale di Firenze. Una visita alle collezioni chimiche, che prevede anche l’esperienza in laboratorio, è un viaggio alla scoperta delle applicazioni scientifiche a disposizione dalla chimica moderna. Nel percorso museale sono esposti gli strumenti e le carte correlate ad alcune cruciali innovazioni. Oltre ai prodotti di sintesi c’è la raccolta degli Arredi Storici, formata da circa quaranta mobili e arredi, datati dall’Ottocento ai primi decenni del Novecento.
La raccolta degli strumenti è forte di 150 oggetti datati dal 1800 al 1950: bilance di precisione, termometri, gasometri, galvanometri, microscopi e alcuni prismi per le analisi ottiche. Ci sono anche alcuni spettroscopi ottocenteschi tuttora funzionanti con vaschetta porta-campioni per liquidi e camera oscura per la registrazione dello spettro su lastra fotografica.
Siti Archeologici
Interno di una tomba etrusca
Gli Etruschi, come hanno confermato i numerosi ritrovamenti, si erano stabiliti nel territorio in maniera organizzata e sistematica fino dal cosiddetto “periodo orientalizzante” (VII°-VI° secolo a.C.). Ne sono una prova le tombe nella frazione di Quinto (La Montagnola, La Mula e Villa Torrigiani), numerosi altri reperti e la necropoli di Palastreto. Gli insediamenti erano certamente guidati da ricche e potenti famiglie che ottenevano proventi dal controllo delle strade tra l’Etruria tirrenica e l’Etruria Padana e dall’agricoltura della fertile zona pianeggiante, già bonificata, come conferma la successiva “centuriazione” romana.
Tomba della Montagnola
Zona: Valle del Bisenzio
Tipo: sito archeologico etrusco (VII° secolo)
Indirizzo: via Fratelli Rosselli, 95
È uno dei siti funerari etruschi più importanti dell’Italia centrale. Risalente al VII° secolo a.C., è costituito da un dromos esterno scoperto, in ottimo stato di conservazione e, dopo una porta architravata con blocchi monolitici, al dromos interno. Circa a metà ci sono due celle con portali trilitici. La camera sepolcrale (tholos) ha pareti perpendicolari alte circa 3 metri ed è sormontata da una falsa cupola di circa 5 metri di diametro. La cupola è stata realizzata con pietre appoggiate sempre più sporgenti e sorrette da un solido pilastro centrale rastremato, in tufo calcareo. In più punti sono state rinvenute tracce di intonaco colorato (rosso e azzurro), con resti di graffiti e iscrizioni.
Tomba della Mula
Zona: Area Fiorentina
Tipo: sito archeologico etrusco (VII° secolo)
Indirizzo: via della Mula, 2
La tomba, di epoca etrusca e in buon stato di conservazione, si trova all’interno del parco della Villa Garbi Pecchioli. Fu usata come cantina dai proprietari della villa che, per questo utilizzo, ne modificarono il pavimento. È costituita da un vestibolo d’accesso e da una camera circolare di circa 10 metri di diametro coperta da una falsa cupola realizzata con pietre appoggiate sempre più sporgenti e, probabilmente, sorrette da un pilastro centrale. Nel corredo sepolcrale furono ritrovate armi, lamine d’oro, oggetti d’avorio.
Necropoli di Palastreto
Zona: Area Fiorentina
Tipo: sito archeologico etrusco (VIII° secolo)
Indirizzo: Santa Lucia alla Castellina – località Quinto
È una necropoli etrusca risalente al VIII° secolo a.C. che fu utilizzata da più villaggi della zona fino a tutto il VI°. La parte più antica è costituita da sepolture a pozzetto, buche circolari ricavate nella roccia e delimitate, in alto, da pietre disposte a cerchio per arginare la terra circostante. Le sepolture più grandi e dei periodi successivi sono rivestite di roccia su tutta la superficie interna e una, in particolare, ha una notevole profondità perché destinata ad ospitare più di un’urna di forma quadrangolare.
COSA FARE
Sport
Aeromodelli
Arrampicata ed escursionismo
La locale sezione del Club Alpino Italiano (C.A.I.) organizza, in particolare, corsi di arrampicata libera, escursionismo avanzato, sci alpino.
Aeromodellismo
Il Gruppo Aeromodellisti Radio Comando, associazione sportiva dilettantistica aderente all’AICS, svolge attività culturale, sportiva, ricreativa, dilettantistica.
CULTURA
Storia
La zona fu abitata già durante il Mesolitico (circa 9.000 anni fa), ma solo del Neolitico sono state rinvenute tracce che hanno confermato una consistente popolazione, stanziata in villaggi ove si praticavano attività agricole e pastorali. Sono stati rinvenute antiche fornaci per la cottura della ceramica. Intorno al VII° secolo a.C. gli Etruschi si stabilirono nella zona e si impegnarono anche nella bonifica di parte della pianura, molto acquitrinosa. A quest’epoca risalgono le tombe della Montagnola e della Mula.
Nell’alto Medio Evo furono costruite le prime case-torri e le chiese, tra le quale la più nota è la Pieve di San Martino. Il borgo si sviluppò attorno all’anno Mille. Il territorio divenne poi feudo di Firenze e seguì le sorti della città fino all’Unità d’Italia.
Il periodo di maggior sviluppo avvenne durante il Rinascimento, anche per merito delle ulteriori bonifiche delle zone paludose. Nel 1737 il marchese Carlo Andrea Ginori fondò la Manifattura di Doccia, una delle prime fabbriche di maiolica e di porcellana dell’intera Europa, che rese progressivamente nota la località e che, oltre un secolo dopo, si fuse con la Società Ceramica Richard.
Nel secondo dopoguerra il territorio fu oggetto di una veloce espansione urbanistica e di un notevole sviluppo economico anche per i numerosi insediamenti industriali realizzati nell’area pianeggiante.
Curiosità
Un’ispirazione per Pinocchio
C’era una volta un campo, uno come tanti attorno a Sesto Fiorentino, ma un giorno un certo Francesco Zoppi ci trovò un tesoro, un corbello tutto pieno di monete. Da quel giorno quel luogo fu denominato “Campo dei Miracoli”, perché ogni volta che le persone parlavano di questo casuale ritrovamento le monete e il loro valore…. aumentavano.
Nello stesso periodo Carlo Lorenzini (più noto con l’appellativo Collodi) frequentava Sesto Fiorentino perché il fratello era segretario del marchese Ginori. È quasi accertato che lo scrittore si ispirò a questo fatto per il capitolo nel quale il Gatto e la Volpe, due piccoli truffatori e ladri di polli (specchio di due figuri vissuti davvero a Sesto Fiorentino), convincono Pinocchio a seppellire gli zecchini d’oro.
Come se non bastasse, alla fine del XIX° secolo, nel parco della Villa di Colonnata (Villa Gerini) fu realizzato un lago con al centro due isolotti collegati da un arco dentato. Questa sarebbe la bocca del “Pescecane” che inghiotte prima Geppetto, poi il Tonno e quindi anche Pinocchio. Infine, nella parte superiore della grotta al centro del lago, è rimasto un rudere che in origine era un piccolo chalet denominato “Casa della Fata Turchina”.
Un attore apprezzato
Tra i personaggi di cui Sesto Fiorentino si vanta c’è Fosco Giachetti (1900-1974), uno dei più popolari attori di cinema e di teatro del secolo scorso. Esordì nella compagnia del famoso Ermete Zacconi, trasferendosi poi in quella di Renzo Ricci, e infine, per sei stagioni, in quella di Tatiana Pavlova. Il passaggio al cinema fu graduale ma deciso e, nel 1934, interpretò ben tre film, due dei quali da protagonista. Alla formazione dell’attore contribuì anche, tra il 1935 e il 1936, Luigi Pirandello.
Subito dopo iniziò quell’ascesa professionale che le generazioni prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale hanno conosciuto e apprezzato. Dopo essersi cimentato nella prosa e in alcuni sceneggiati televisivi e aver interpretato circa 70 film, Fosco Giachetti apparve per l’ultima volta nella pellicola “L’erede” del 1973.
GASTRONOMIA
Piatti tipici
Budella alla sestese
Le budella, dopo un’opportuna ed accurata pulitura, vengono cucinate come un normale bollito con odori, sale e pepe e devono essere mangiate ancora calde.
Roventino
Il roventino o migliaccio è una frittella di sangue di maiale fatta senza uova ma solo con un po’ di farina, con l’aggiunta di spezie, da mangiarsi ben calda. Piatto della cucina toscana tipico della zona di Firenze, viene condito a piacere con formaggio grattugiato o con zucchero.
Prodotti tipici
Porcellana artistica
L’azienda Richard-Ginori trae origine alla Manifattura di Doccia, fondata nel 1735 dal marchese Carlo Ginori nell’omonima località nei pressi di Colonnata. È famosa in tutto il mondo per gli oggetti in porcellana, la cui produzione è stata gelosamente mantenuta nel territorio di Sesto Fiorentino. Nel 2013 la Richard-Ginori è stata acquistata dalla conterranea Gucci e, tre anni più tardi, è passata sotto il coordinamento diretto del Gruppo Kering proseguendo senza interruzione la produzione di ceramiche artistiche.
Di rilevanza storica e è il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente in fase di ristrutturazione, che contiene pregevoli esemplari che risalgono alla fondazione dell’azienda.
SERVIZI TURISTICI
Dove mangiare a Sesto Fiorentino
Ristoranti
Piccolo Trianon
Via Dante da Castiglione, 20 – località Cercina – Sesto Fiorentino
Tel: +39 055 402007 / +39 335 5344642
www.ilpiccolotrianon.it
Servizi: cucina tipica toscana – specialità fritto – da novembre a marzo aperto solo a pranzo – chiuso lunedì
Ristorante Dulcamara
Via Dante da Castiglione, 2 – località Cercina – Sesto Fiorentino
Tel: +39 055 4255021
info@ristorantedulcamara.it
Servizi: cucina tipica toscana e pugliese
Trattoria I Ricchi
Via Docciola, 14 – località Cercina – Sesto Fiorentino
Tel: +39 055 402045 / +39 055 402024
www.iricchi.it
Servizi: cucina tipica toscana – specialità fritto – terrazza panoramica