Arcidosso cosa vedere e fare
Arcidosso, tante e buone castagne e la grotta del Mago Merlino
Arcidosso è, storicamente, uno dei centri abitati più importanti situati attorno al Monte Amiata, sulle cui pendici è adagiato. L’architettura urbana è una sorta di piramide a semicerchio che culmina con la Rocca Aldobrandesca, una fortificazione del X° secolo. Nel territorio sono da segnalare la Pieve di Santa Maria a Lamula, il tempio buddista Gompa di Merigar West, la Torre Giurisdavidica e il Parco Faunistico del Monte Amiata solcato da numerosi sentieri e dove è possibile osservare animali nel loro habitat naturale.
Attualmente l’agricoltura occupa una parte rilevante della popolazione attiva ed è orientata soprattutto verso la produzione di olio e ortaggi, mentre l’allevamento di ovini ha una buona consistenza. I grandi boschi vicini all’abitato sono sfruttati per le castagne e il legname. Attirato dalla vicinanza del Monte Amiata, il turismo estivo e invernale è divenuto la principale fonte dell’economia.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
ZONA; Amiata
TIPO; villaggio di montagna
COORDINATE; 42°52′20″N 11°32′15″E
ALTITUDINE; 679 m s.l.m.
PRODOTTI; olio d’oliva, ortaggi, castagne, legno
SPORT; trekking escursionistico, mountain bike, parapendio
CONFINI; Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Roccalbenga, Santa Fiora (GR)
[/table]
Informazioni turistiche
Comune di Arcidosso
piazza Indipendenza, 30 – 58031 Arcidosso (GR)
Tel: +39 0564 966438
www. comune.arcidosso.gr.it
COSA VEDERE
Fortificazioni
Rocca Aldobrandesca
Zona: Amiata
Comune: Arcidosso (GR)
Tipo: castello (X° secolo)
Tel: +39 0564 966010
È ubicata nella parte più alta del centro storico e lo domina tutto. Venne costruita, probabilmente intorno all’anno 950, inglobando un palazzo in pietra degli Aldobrandeschi, che a sua volta poggiava su precedenti costruzioni di epoca longobarda. È considerato il più antico palazzo di governo in Italia (al di fuori delle grandi città) e uno dei più antichi in Europa. A seguito della spartizione dei beni tra i due rami della famiglia, il possesso fu trasferito alla Contea di Santa Fiora.
In tempi recenti la struttura e la Torre Maestra sono stati adattati per attività culturali (mostre, convegni, ecc.). All’interno ci sono inoltre due esposizioni permanenti: il Museo e Centro Studi David Lazzaretti e un percorso archeologico e artistico sulla storia e il paesaggio medievale dell’Amiata e della Maremma.
Chiese
Santuario della Madonna delle Grazie
Zona: Amiata
Tipo: chiesa-santuario (XIV° – XVIII° secolo)
La chiesa fu edificata nel 1348 come ringraziamento da parte degli abitanti per la fine di una pestilenza. Nei secoli successivi l’edificio fu ingrandito fino ad assumere lo stile barocco nel XVII° secolo. Al’interno ci sono numerose opere d’arte come la Madonna della Misericordia, la Vergine in gloria e Miracolo della Neve di Ventura Salimbeni, e Madonna con Bambino e San Giovannino (1726) di Nicola Nasini.
Chiesa di Sant'Andrea
Zona: Amiata
Tipo: chiesa (XII°-XVII° secolo)
La costruzione risale al XII° secolo e ha conservato lo stile romanico originario. Fu ampliata nel 1672, con la realizzazione di un presbiterio che, nel 1782, divenne sede della Confraternita della Misericordia. All’interno c’è l’affresco di scuola senese dell’inizio del XVI° secolo Vergine in trono. Nell’edificio c’è anche la tomba del poeta Gian Domenico Peri.
Pieve di Santa Maria a Lamula
Zona: Amiata
Comune: Arcidosso (GR)
Tipo: pieve romanica (IX°-XI° secolo)
Indirizzo: località Montelaterone
Costruita nel IX° secolo, divenne il principale centro religioso e amministrativo dell’Amiata occidentale per circa duecento anni. A partire dal 1070 non è più associata a un centro abitato, ma citata solo come pieve nei documenti. Nel corso dell’XI° secolo si manifestò un declino delle pievi come centri di aggregazione della popolazione a favore di nuovi villaggi fortificati come Montelaterone, che progressivamente assorbirà la popolazione che viveva nelle vicinanze della pieve. Le milizie di Siena, contrapposta ai signori del territorio Aldobrandeschi, invasero la zona nel 1264 e incendiarono la pieve e tutte le abitazioni. L’edificio fu restaurato nel 1268 e continuò a essere utilizzato fino al XVI° secolo, quando il fonte battesimale venne spostato nella chiesa di San Clemente a Montelaterone. Dopo questo periodo la chiesa fu utilizzata solo come oratorio.
La pieve è legata a una leggenda secondo cui una mula si inginocchiò davanti al portale per rendere omaggio alla statua della Madonna. Miracolosamente le ginocchia dell’animale affondarono nella pietra: le impronte sono ancora oggi visibili.
Gompa di Merigar West
Zona: Amiata
Comune: Arcidosso (GR)
Tipo: tempio buddhista
Indirizzo località Zancona
È un tempio buddista della comunità Dzog-chen, fondato da Chögyal Namkhai Norbu nel 1981. Il gompa, o tempio della grande contemplazione, è stato costruito nel 1990 ed è stato inaugurato alla presenza di Tenzin Gyatso, XIV° Dalai Lama. All’interno sono esposte numerose pitture tibetane tradizionali, tra cui i dipinti del Rinpoche Drugu Chögyal. Tra i frequentatori della struttura c’è stato anche il noto attore Richard Gere.
Monumenti e luoghi da visitare ad Arcidosso
Mura rinascimentali
Zona: Amiata
Tipo: costruzione storica (XIV° secolo)
Una doppia cinta muraria fu edificata a protezione e difesa dell’abitato e della Rocca Aldobrandesca. Dopo il XIV° secolo furono effettuati numerosi lavori di ristrutturazione e di modifica all’originaria cerchia, determinando un graduale e progressivo cambiamento del sistema difensivo che, tuttavia, in alcuni tratti ha conservato gli originari elementi del periodo medievale. Con il passare degli anni le mura sono state in larga parte incorporate negli edifici del centro storico. Sono però ancora visibili in alcuni tratti dell’originaria cinta in pietra tre porte di accesso: la Porta di Castello, con arco, stemma mediceo e merlatura, la Porta dell’Orologio, sopra la quale si eleva la posticcia Torre dell’Orologio, e la Porta Talassese.
Torre Giurisdavidica
Zona: Amiata
Comune: Arcidosso (GR)
Tipo: edificio storico (XIX° secolo)
Indirizzo: località Monte Labbro
Nel pressi del Monte Labbro sono visibili li ruderi degli edifici costruiti tra il 1869 e il 1875 da Davide Lazzeretti, il cosiddetto “profeta dell’Amiata”, per la comunità giurisdavidica da lui fondata. Si sono conservati i ruderi della torre a pianta circolare, dell’eremo e della chiesa. Lazzeretti nacque ad Arcidosso nel 1834 da umile famiglia e, dal 1868, si dedicò alla predicazione, raccogliendo una comunità di contadini che si ampliò rapidamente. La predicazione, che univa temi religiosi e sociali, attirò verso la comunità ostilità che sfociò in un tragico epilogo. Nell’agosto 1878, alla testa di una numerosa processione verso Arcidosso, Lazzaretti fu accolto a fucilate che ne provocarono la morte dopo alcune ore di agonia.
Ogni anno, il 14 agosto, in ricordo del “profeta dell’Amiata”, la piccola comunità di giurisdavidici organizza una processione fino alla sommità del monte e accende un grande fuoco che viene alimentato fino a notte.
Località nei dintorni di Arcidosso
Stribugliano
Zona: Amiata
Tipo: villaggio montano
Il nome deriva da una presunta gens Strabilia, che partecipò alla guerra civile tra Mario e Silla, nel periodo repubblicano di Roma. Nella località c’era un castello degli Aldobrandeschi, ma nel 1274 fu ceduto alla Contea di Santa Fiora. Nel 1343 fu conquistato da Siena e, nel 1783, annesso ad Arcidosso. Da segnalare è il Podere La Pieve, dove anticamente sorgeva la Pieve del Ballatoio, risalente al 1188. All’interno c’è la cappella di San Galgano, costruita nel XV° secolo. La zona è meta degli appassionati di parapendio.
Riserve Naturali
Monte Amiata
Riserva Naturale Poggio All'Olmo
Zona: Amiata
Comuni: Arcidosso (GR), Cinigiano (GR)
Tipo: area naturale protetta
Il territorio della riserva si estende per oltre 430 ettari su una porzione del Monte Amiata e sulla sommità di Poggio all’Olmo, da dove sono visibili panorami particolarmente attraenti. La riserva è caratterizzata prevalentemente da boschi di castagni, cerri e rovere. La fauna è variegata: ci sono il falco pellegrino, il biancone, gatti selvatici, lepri, roditori.
ARTE E MUSEI
Musei di Arcidosso
Museo e Centro Studi David Lazzaretti
Zona: Amiata
Tipo: museo e centro di documentazione
Indirizzo: Rocca Aldobrandesca
Tel: +39 0564 965268
Email: sistemamusealeamiata@uc-amiata.gr.it
Sito: www.sistemamusealeamiata.it
Il centro è dedicato alla figura di David Lazzaretti (1834-1878), il barrocciaio divenuto ispiratore di un movimento riformatore e considerato un profeta. Il percorso museale è costituito da pannelli sulla biografia, il pensiero e l’opera di Lazzaretti, oltre all’illustrazione delle sue visioni e ritiri spirituali nella Grotta della Sabina sul Monte Labbro, all’isola di Montecristo (LI) e i viaggi alla Certosa di Grenoble in Francia. Il centro dispone di un vasta raccolta di dipinti, fotografie, vestiti, insegne e libri su Lazzaretti.
MACO-Museo di Arte e Cultura Orientale
Zona: Amiata
Tipo: museo etnografico
Indirizzo: piazza del Castello
Email: administration@maco.arcidosso.museum.it
Il museo espone opere d’arte, oggetti di artigianato di valore culturale ed etnografico e documenti sulle civiltà dell’Himalaya e di altre zone dell’Asia.
COSA FARE
Eventi
La Castagna in festa
Tipo: enogastronomia
Periodo: ottobre
Eventi e intrattenimenti musicali per celebrare la castagna dell’Amiata. Il programma comprende convegni e dibattiti, stand gastronomici, apertura delle cantine, degustazione di prodotti tipici a base di castagne, visite guidate ai seccatoi e nei castagneti; inoltre rievocazione di antichi mestieri, animazione, spettacoli nel borgo medioevale, concerti musicali, sfilate di moda, tombole e mercatini di antiquariato.
Sagra della Patata
Tipo: enogastronomia
Località: Le Macchie
Periodo: agosto
La località si anima in occasione della festa che celebra la cosiddetta “patata macchiaiola”. Si possono assaggiare piatti tradizionali a base di patate, ma anche assistere a dibattiti e convegni su David Lazzaretti, compresa una visita guidata alla Torre Giurisdavidica. Nel corso della sagra si svolgono altri eventi, quali la rievocazione della tradizionale trebbiatura.
La Via delle Erbe
Tipo: mostra botanica
Periodo: maggio
È una manifestazione che vuole promuovere le piante e le erbe officinali tipiche del Monte Amiata, tramite numerosi eventi, convegni, dimostrazioni ed escursioni nel territorio circostante.
Sport
Bicicletta e mountain bike
1 – I tre passi
Percorso: Arcidosso-Montelaterone-Alteta-Aiole-Arcidosso
Lunghezza: km. 30,7
Dislivello: m. 990
Tipo di strada: sterrata e asfaltata
Difficoltà: impegnativo, consigliato alle sole mountain bike
Attrazioni: Montelaterone, Monte Labbro, Merigar
2 – Sorgenti dell’Albegna
Percorso: Arcidosso-Macchie-Roccalbegna-Monte Labbro-Aiole-Arcidosso
Lunghezza: km. 38
Dislivello: m. 1.050
Tipo di strada: sterrata e asfaltata
Difficoltà: media-impegnativa
Attrazioni: Roccalbegna, Monte Labbro
Parapendio
La zona di Stribugliano è meta degli appassionati di parapendio in quanto è molto adatta al decollo e al sorvolo di ampie e pittoresche aree del Monte Amiata.
ITINERARI
Percorsi
Vini Montecucco
CULTURA
Storia
Il nome deriva, probabilmente, dalle parole latine arx e dossum, che significano, rispettivamente, fortezza e dosso. Il territorio risulta essere coltivato già dal Medioevo, con presenza di orti e vigneti e, nei secoli successivi, anche di oliveti e frutteti. Di importanza primaria erano la raccolta delle castagne e del legname, mentre la pastorizia era all’origine di una serie di attività collegate: la preparazione di carni salate e formaggi, la trasformazione della lana, la conciatura delle pelli.
A partire dal XII° secolo il territorio fece parte dei possedimenti della famiglia Aldobrandeschi, i quali lo fortificarono, iniziando la costruzione della Torre Maestra. Dopo uno dei più lunghi assedi da parte delle milizie di Siena, nel 1331 il borgo fu conquistato ed entrò a far parte della Repubblica Senese. La situazione rimase immutata fino a quando la città e il territorio furono inglobati nel Granducato di Toscana, di cui seguì le sorti fino all’Unità d’Italia.
Curiosità
La grotta del Mago Merlino
La grotta, situata nella località di San Lorenzo, si dice esser stata il rifugio del mitico Mago Merlino. Sopra la cavità c’è una pietra lavorata destinata a sacrifici, secondo alcune ipotesi, oppure a forno fusorio medievale. Si dice anche che nella grotta visse per qualche tempo un fiorentino, fuggito dopo la fine della repubblica e il ritorno dei Medici nella cità.
GASTRONOMIA
Prodotti tipici
Castagne
Le prime tracce di sfruttamento del “frutto del bosco” si fanno risalire all’VIII° secolo. Per molto tempo la castagna fu il “pane della povera gente”: le pietanze più diffuse erano la polenta e il castagnaccio. Attualmente le castagne non sono più al centro dell’economia familiare, però mantengono la loro importanza dal punto di vista culturale. La castagna del Monte Amiata ha ottenuto la tutela con l’indicazione geografica protetta IGP.
Tre sono le varietà locali più importanti:
– marrone: la castagna più pregiata per sapore, è di colore marrone rossiccio.
– cecio: di forma simile alla castagna rossa si differenzia da questa per il colore molto più scuro; è la prima a maturare.
– castagna domestica: è la più piccola delle tre, di colore rossastro. Ha una forma leggermente allungata ed è quella dal sapore più dolce. Un tempo era la varietà che, più frequentemente, veniva fatta seccare per produrre la farina dolce.
Per valorizzare ulteriormente questo prodotto è stato anche allestito un percorso del Monte Amiata, denominata Strada della Castagna o anche “Paesaggio del castagno e delle attività umane”.