Cosa vedere e fare a Lastra a Signa
Lastra a Signa, tracce di Medioevo e l’antico artigianato dei cappelli di paglia
Il territorio di Lastra a Signa è essenzialmente dedicato all’agricoltura. I vigneti, dove crescono uve per la produzione dil vino Chianti, sono, assieme agli oliveti, la maggiore risorsa economica. Anche l’artigianato ha un ruolo importante nell’economia del comune, in particolare la produzione di oggetti in ceramica. Molto attraente è la frazione di Malmantile, animata una volta all’anno da una divertente manifestazione medievale.
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ZONA; Area fiorentina
TIPO; cittadina agro-industriale
COORDINATE; 43°46′00″N 11°06′00″E
ALTITUDINE; 36 metri s.l.m.
PRODOTTI; vino, olio extravergine d’oliva, cappelli di paglia
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo
CONFINI; Carmignano (PO), Montelupo Fiorentino (FI), Montespertoli (FI), Scandicci (FI), Signa (FI)
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Informazioni turistiche
Comune di Lastra a Signa
piazza del Comune, 17 – 50055 Lastra a Signa (FI)
tel. +39 055 87431
www.comune.lastra-a-signa.fi.it
Punto Informazioni
piazza del Comune, 15 – 50055 Lastra a Signa (FI)
tel. +39 055 8743245
ufficioturistico@comune.lastra-a-signa.fi.it
www.lastraontour.it
COSA VEDERE
Chiese
San Martino
Zona: Area fiorentina
Comune: Lastra a Signa
Tipo: chiesa di origini romaniche
Indirizzo: via Leon Battista Alberti,37
Tel.: +39 055 8720008
Email: s.martino-gangalandi@libero.it
Il primo documento risale al 1108, quando la famiglia Adimari donò alcune terre alla neonata canonica. La chiesa ha origini romaniche, ma la struttura attuale rispecchia i rifacimenti successivi. L’affresco con San Cristoforo risale al XV° secolo. Nello stesso periodo, ad opera della “bottega” di Bicci di Lorenzo, furono eseguiti gli affreschi nella cappella del battistero e, su progetto di Leon Battista Alberti, la costruzione dell’abside semicircolare.
Monumenti e luoghi da visitare a Lastra a Signa
Mura medievali
Zona: Area fiorentina
Comune: Lastra a Signa
Tipo: mura storiche (XIII° secolo)
I saccheggi delle milizie di Gian Galeazzo Visconti nel 1397, convinsero Firenze a intervenire fortificando il borgo di Lastra e quello di Malmantile. I lavori, in parte diretti da Filippo Brunelleschi, non terminarono prima del 1426. Le mura hanno una pianta quadrangolare irregolare. Originariamente era intervallato da dieci torri, di cui oggi ne sono rimaste sette. Lungo il tratto di sud-ovest delle mura c’è una delle porte originali, il Portone di Baccio.
Spedale di Sant’Antonio
Zona: Area fiorentina
Comune: Lastra a Signa
Tipo: edificio storico (XV° secolo)
Indirizzo: via Dante Alighieri, 32
Tel.: +39 055 3270122
Lo Spedale era un luogo di accoglienza per pellegrini e viandanti che percorrevano la via da e per Pisa. Fu costruito tra il 1416 e il 1421. Un loggiato con sette arcate dà accesso al piano terreno. Alla fine del XVIII° secolo il portico fu destinato a venditori di generi alimentari e, nel 1785, l’intero edificio fu oggetto di rifacimenti e trasformazioni. In seguito fu utilizzato per scopi diversi fino a quando, ai primi XIX° secolo, vi fu installato il Teatro della Fenice .
Tabernacolo del Podestà
Zona: Area fiorentina
Comune: Lastra a Signa
Tipo: edificio religioso (XVI° secolo)
Indirizzo: via Dante Alighieri, 7
È una piccola cappella affrescata alla fine del XVI° secolo da un anonimo pittore fiorentino riconducibile all’ambito di Fra’ Bartolomeo. Sulla parete di fondo c’è la Madonna con il Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Francesco, mentre nella volta sono dipinti il Padre Eterno e i Quattro Evangelisti.
Parchi e giardini
Parco Villa Bellosguardo
Zona: Area fiorentina
Comune: Lastra a Signa
Tipo: parco storico
Indirizzo: via Bellosguardo, 54
E’ uno dei rari esempi toscani di giardino tardo-rinascimentale, commissionato da Alessandro Pucci dopo l’acquisto della proprietà nel 1541. Nel 1672 la proprietà fu trasferita al marchese Roberto di Giulio Pucci che fece realizzare nuovi percorsi e punti di sosta, impreziositi da fontane, grotte e statue. Nel 1906 la villa fu acquistata dal tenore Enrico Caruso. Poco dopo nel parco furono installate le due monumentali statue Primavera ed Estate, poste ai lati del viale che collega il prato semicircolare al belvedere. Progettato secondo le teorie del XVI° secolo il giardino ha tutte le componenti tipiche dell’epoca, organizzate in settori geometrici e simmetrici, e arricchite da vasche e fontane, piante sempreverdi, statue e raffigurazioni di animali esotici.
Parco Fluviale
Zona: Area fiorentina
Comune: Lastra a Signa
Tipo: parco pubblico
Indirizzo: località Stagno
Il Parco Fluviale si estende lungo il corso del Fiume Arno. Ha un’area di 19 ettari suddivisa in due lotti, di cui il secondo è in fase di completamento. Ci sono numerose strade pedonali, una pista ciclabile e un’ippovia, per praticare jogging, pedalare in bici, andare a cavallo o semplicemente passeggiare. All’interno del parco è stato inserito il Teatro Naturale, un’area per eventi musicali, sportivi e sociali.
Località nei dintorni di Lastra a Signa
Villa Caruso
Villa Caruso
Zona: Area fiorentina
Tipo: dimora storica (XVI° secolo)
Indirizzo: via Bellosguardo, 54
Tel.: +39 055 8721783
Email: info@villacaruso.it
Sito: www.villacaruso.it
Orari: da martedì a sabato 9.00-12.00; domenica 9.00-12.00 e 15.00-18.00; chiuso lunedì
Servizi: visite guidate al Parco e al Museo, laboratori didattici su prenotazione
Tra il 1585 e il 1595 l’abate Alessandro Pucci fece costruire la villa in stile manieristico. Della progettazione fu incaricato l’architetto Giovanni Antonio Dosio, mentre le pitture interne ed esterne furono realizzate da Giovanni Balducci, detto il Cosci, le decorazioni da Sandro Laschi e le sculture di animali da Romolo del Tadda. Oltre alla villa furono realizzati un ampio parco, con sculture di animali collocate tra le piante, e un giardino. All’interno del parco ci sono due percorsi: uno storico-artistico indicato da segnaletica rossa e uno botanico-forestale di colore verde che si estende per una lunghezza di circa un chilometro, agilmente percorribile in 1 ora circa.
Nel 1906 la villa fu acquistata dal tenore Enrico Caruso, che la fece restaurare arricchendola con numerose opere d’arte. Gli interventi strutturali eseguiti conferirono alla costruzione l’aspetto attuale. Caruso abitò nella villa dal 1906 al 1921. Nel 1995 l’amministrazione comunale acquistò la villa. Attualmente all’interno c’è il Museo Enrico Caruso, l’unico in Italia dedicato al celebre tenore.
Villa Pandolfini
Zona: Area fiorentina
Tipo: dimora storica (XV° secolo)
Indirizzo: Via Livornese, 395 – località Ponte a Signa
La villa fu costruita alla fine del XV° secolo su progetto attribuito a Desiderio da Settignano. La famiglia Pandolfini era già proprietaria della torre che, attualmente, è davanti al cancello d’entrata. Nella villa sono stati ospitati personaggi famosi quali Cosimo Medici il Vecchio, Leon Battista Alberti, Papa Eugenio IV°, Renato D’Angiò, Francesco Sforza solo per citarne alcuni. Nel 1633 Filippo di Pandolfo Pandolfini fece eseguire un’importante ristrutturazione, aggiungendo una grande terrazza, locali di servizio, la cappella, la limonaia e un giardino. L’interno della villa ha un aspetto ottocentesco con soffitti affrescati da scene bucoliche e di caccia. Attualmente è sede dell’Azienda Agricola dei Marchesi Prat e dell’Accademia Italiana di Cucina Pandolfini, fondata nel 1990.
Malmantile
Zona: Area fiorentina
Comune: Lastra a Signa
Tipo: borgo di origine medievale
Il castello fu costruito all’inizio del XV° secolo, contemporaneamente alle mura di Lastra a Signa, dopo l’invasione delle milizie di Alberico da Barbiano nel 1397. La pianificazione fu supervisionata dall’architetto Filippo Brunelleschi allo scopo di essere avamposto di Firenze. Dopo la fine della Repubblica di Firenze (1530) l’asse fortificato della Via Pisana cominciò a perdere importanza.
Il perimetro qdelle mura misura 125 x 70 metri e forma un rettangolo quasi perfetto. Al centro dei lati più corti si aprono due porte, collegate da un asse viario. Le mura, coronate da un camminamento con parapetto, sono ben conservate lungo tutto il perimetro. Nei quattro angoli ci sono torri a base quadrata. Sul lato rivolto verso ovest sono ancora visibili molti degli elementi originari come le caditoie. Durante i mesi estivi a Malmantile si svolgono varie manifestazioni ed eventi, di cui il più noto è la Festa Medievale.
Lecceto - Chiesa e convento
Zona: Area fiorentina
Comune: Lastra a Signa
Tipo: mura storiche (XIII° secolo)
Indirizzo: via S. Salvadore, 54
Tel.: +39 055 878053
Email: info@eremodilecceto.it
Sito: www.eremodilecceto.it
Il convento di Lecceto era in origine un romitorio, fondato nel 1473 dal frate domenicano Domenico Guerrucci, e generosamente finanziato dal fiorentino Filippo Strozzi. Negli anni ’70 il convento è stato oggetto di un radicale restauro ed è diventato un centro per esercizi spirituali. La chiesa di è uno dei più puri esempi di architettura tardo-quattrocentesca dell’a zona fiorentina. Sull’altare maggiore c’è un dipinto, databile intorno al 1480, la cui parte centrale è opera di Neri di Bicci.
Carcheri - Chiesa di San Martino
Zona: Area fiorentina
Comune: Lastra a Signa
Tipo: chiesa
Indirizzo: via di Carcheri, 207
Tel.: +39 055 8713251
La prima chiesa esisteva già nel 1272, ma quella attuale risale al 1834. L’interno è ad aula con copertura a capriate. L’altare maggiore è adornato da un trittico del 1399, raffigurante San Martino e il povero tra i Santi Antonio Abate, Giacomo Minore, Benedetto e Miniato, attribuito al “Maestro”. Affiancata al lato sinistro della chiesa c’è la cappella della Compagnia della Santissima Annunziata, fondata nel 1592. Dentro una teca dorata c’è un’Annunciazione di scuola fiorentina, attribuibile alla cerchia di Alessandro Allori.
ARTE E MUSEI
Musei di Lastra a Signa
Museo Enrico Caruso
Museo Enrico Caruso
Zona: Area fiorentina
Tipo: museo storico
Indirizzo: via Bellosguardo, 54
Tel.: +39 055 8721783
Email: info@museoenricocaruso.it
Sito: www.museoenricocaruso.it
Orari: da mercoledì e giovedì 9.00-13.00; venerdì, sabato e domenica 9.00-13.00 e 15.00-18.00; lunedì chiuso
Ingresso: con audioguida ntero €uro 5,00, ridotto € 4,00
Servizi: visite guidate, laboratori didattici su prenotazione
È situato all’interno della Villa Caruso di Bellosguardo, acquistata nel 1906 dal tenore Enrico Caruso che fece effettuare interventi strutturali e l’arricchì con numerose opere d’arte. Caruso abitò nella villa dal 1906 al 1921. È l’unico museo in Italia dedicato al noto tenore italiano ed espone foto, scritti, oggetti personali, costumi di scena, dischi incisi dal cantante. Interessante è il percorso interattivo con la possibilità di ascoltare la voce del cantante visualizzando con un sistema touch-screen i luoghi delle sue tournée.
Museo Vicariale di San Martino
Zona: Area fiorentina
Comune: Lastra a Signa
Tipo: museo di arte sacra
Indirizzo: via Leon Battista Alberti, 37
Tel.: +39 055 8720008
Email: s.martino-gangalandi@libero.it
Visite: su richiesta
È ubicato nell’omonima chiesa, a sinistra dell’abside, e articolato su due piani. Sono esposti numerosi dipinti, tra cui un trittico del XV° secolo, ascrivibile alla bottega dei Bicci, e la Madonna dell’Umiltà (1405), capolavoro giovanile di Lorenzo Monaco. Le opere di oreficeria sono al piano superiore: calici sei-settecenteschi in argento e bronzo, reliquiari e ostensori in argento e legno intagliato, croci databili XIV°-XV °secolo.
COSA FARE
Eventi
Festa Medievale di Malmantile
Tipo: rievocazione storica
Periodo: fine maggio e inizio giugno
Tel.: +39 055 8729700
Email: info@festamedioevalemalmantile.it
Sito: www.festamedioevalemalmantile.it
Si tratta di una colorita rievocazione storica che fa rivivere al borgo il Medioevo. Sbandieratori, gonfalonieri, musicisti con antichi strumenti animano l’atmosfera. Antiche ricette, tutte servite su vasellame tradizionale e con posate di legno, sono proposte ai visitatori. Nei vicoli ci sono banchi che vendono i più comuni prodotti di quell’epoca. Particolarmente insolito un banco dove vengono proposti profumi “personalizzati”: dopo una “lettura del corpo” viene preparata un’essenza con un procedimento secolare.
ITINERARI
Percorsi
CULTURA
Storia
Il nome della cittadina deriva delle cave di pietra arenaria della zona, da cui erano estratte le “lastre”. Il primo insediamento è anteriore al XI° secolo quando il territorio era un feudo della famiglia Cadolingi di Fucecchio. Lastra a Signa disponeva di tre fortificazioni che furono distrutte nel XIV° secolo dalle incursioni delle milizie di Pisa. Nel 1529, sotto il comando di Francesco Ferrucci, l’abitato oppose resistenza all’esercito imperiale impegnato contro Firenze, ma fu conquistato e saccheggiato. In seguito Lastra a Signa fu incorporata nel territorio del Granducato di Toscana fino all’Unità di Italia.
Curiosità
Il masso della Gonfolina
Molte delle leggende parlano del Masso della Gonfolina o Masso delle Fate. Secondo la tradizione questa roccia è abitata da fate birichine e non può essere scalfita: gli scalpelli si rompevano al solo impatto con la pietra e, durante la Seconda Guerra Mondiale, le truppe tedesche non riuscirono a farla esplodere.
L'origine del nome Malmantile
La Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine cita un episodio avvenuto nel IV° secolo, quando il vescovo di Milano Ambrogio soggiornò in una locanda vicino al villaggio. Il religioso chiese al locandiere com’erano le sue condizioni. L’uomo rispose che non si poteva lamentare, perché Dio gli aveva garantito una vita senza grandi preoccupazioni. Il vescovo fu piuttosto sorpreso, poiché l’ospitalità era stata insoddisfacente. Lasciò presto la locanda, sostenendo che Dio non era presente in quel luogo. Mentre se ne andava lanciò una maledizione sulla locanda: “Mala Mantilia!” (maledetta tovaglia) e la locanda sprofondò subito in un crepaccio.
GASTRONOMIA
Piatti tipici
Specialità di Lastra a Signa
Crostini di fegatini
Panzanella
Ribollita
Pappa al pomodoro
Lesso rifatto
Polpette
Baccalà con porri
Fagioli all’uccelletto
Tortino di carciofi
Frittelle di riso
Prodotti tipici
Olio d'oliva
L’olio extravergine di oliva Toscano IGP è uno dei prodotti di eccellenza regionale e garantisce la massima certezza in fatto di autenticità. La varietà di olio prodotta nelle colline attorno a Firenze è caratterizzata da una colorazione che va dal verde al giallo oro, con variazione cromatica col passare del tempo. Ha un odore fruttato, accompagnato da aromi di mandorla, carciofo e altra frutta matura, e un sapore fruttato tra il medio e l’intenso.
Zafferano
Originario dell’Asia Minore, fu introdotto in Europa dagli arabi e giunse in Italia nel XIV° secolo. Dopo un periodo di declino dagli anni ’50 del XX° secolo è di nuovo iniziata la coltivazione. I fiori dello zafferano sono raccolti manualmente, per poi procedere con la separazione degli stimmi dal calice. Gli stimmi sono poi essiccati e conservati in contenitori che li preservano dall’umidità e dalla luce.
ARTIGIANATO
Prodotti artigianali
Cappelli di Paglia
L’industria dei cappelli di paglia è stato il settore manifatturiero predominante fin dall’inizio del XIX° secolo. Parallelamente il vicino scalo fluviale di Porto di Mezzo (sul fiume Arno) era il principale punto di partenza per il trasporto dei cappelli fino al porto di Livorno. Da qui, poi, venivano inoltrati verso le principali città dell’Europa. Attualmente ci sono alcune aziende che ancora producono artigianalmente i cappelli di paglia. A conferma della fama della produzione, in alcuni film americani ed europei tanto i protagonisti che altri personaggi indossano cappelli prodotti nel territorio di Lastra a Signa.