L’Abbazia di San Galgano è un noto complesso religioso del quale ci sono rudere molto ben conservati della struttura originale. Intorno al 1185 e per volontà del vescovo di Volterra, sul luogo dove San Galgano morì, fu edificata una cappella. Il vescovo successore, promosse invece la costruzione di un vero e proprio monastero. Sotto l’impulso di un primo nucleo monastico nel 1218 iniziarono i lavori di costruzione dell’abbazia, terminati nel 1288. Nel XIV° secolo la situazione iniziò a peggiorare: prima la carestia del 1328, poi la peste del 1348 che non risparmiò la comunità monastica. Nella seconda metà del XIV° secolo l’abbazia venne più volte saccheggiata durante eventi bellici.
Tutte queste vicende portarono a una profonda crisi nella comunità monastica, tanto che, alla fine del secolo, si era ridotta a sole otto persone. Nel 1474 i monaci si trasferirono a Siena e, nel 1503, l’abbazia fu affidata ad un abate commendatario. L’amministrazione fu dissennata, al punto che, uno di loro, a metà del secolo, fece rimuovere e poi vendere la copertura in piombo del tetto. Da quel momento le strutture si deteriorarono rapidamente e, nella prima metà del XVIII° secolo, il complesso risultava ormai crollato in più parti.
Nel 1789, la chiesa fu definitivamente sconsacrata e abbandonata. I locali del monastero diventarono invece una fattoria e vennero parzialmente restaurati già nei primi decenni del XIX° secolo. Nel 1926 iniziò il restauro con metodo conservativo: si decise semplicemente di consolidare quanto rimaneva senza realizzare ricostruzioni arbitrarie o integrazioni. L’interno è quindi privo della copertura e del pavimento.
La chiesa rispetta perfettamente i canoni della abbazie cistercensi stabiliti dalla regola di San Bernardo: l’edificio ha pianta a croce latina e lo spazio interno è diviso longitudinalmente in tre navate di 16 campate di pilastri cruciformi. Di grande effetto scenico è l’abside, conclusa in alto da un grande oculo riccamente decorato.
Sulla fiancata destra è collocato il chiostro, attorno al quale ruotava tutta la vita dell’abbazia. La sagrestia è coperta da due grandi volte a crociera e in questa sala sono ancora visibili tracce degli affreschi originali. Dietro il cimitero e l’abside della chiesa si trovavano le infermerie dei laici, che erano separate soprattutto per motivi igienici. l resto del complesso non esiste più. Le zone accessibili alle visite sono la chiesa, la Sala Capitolare, lo scriptorium, i resti del chiostro e le aree esterne. Grazie all’eccellente acustica, durante i mesi estivi all’interno della chiesa vengono organizzati eventi e concerti musicali.
Zone: Valle del Merse
Comune: Chiusdino (SI) – località San Galgano
Tipo: abbazia cistercense (XII° secolo)
Indirizzo: Località San Galgano, 167
Tel.: +39 0577 756738
Orario: tutti giorni da aprile a ottobre 9.00-20.00, da novembre a marzo 9.30-17.30
Ingresso: €uro 2,00 intero, € 1,50 ridotto