Capolona, dove l’Arno “scansa” Arezzo

Il territorio di Capolona si estende sulle propaggini sud-orientali del Monte Pratomagno. È il territorio che Dante Alighieri descrive “…lì dove l’Arno torce il muso agli aretini…” nella Divina Commedia. La ricostruzione dei vasti danni causati dalla Seconda Guerra Mondiale ha conferito alla cittadina un aspetto sostanzialmente moderno.
Gli unici edifici di accertate origini medievali sono alcune case, una torre di epoca longobarda e il complesso La Nussa. Capolona è attualmente un centro industriale e artigianale in continua e costante crescita economica, pur conservando la semplicità di sempre e l’attaccamento alle tradizioni popolari. In tempi recenti il turismo è divenuto una componente rilevante dell’economia locale per la presenza di numerose aziende agrituristiche ubicate nella zona collinare.
ZONA; Casentino
TIPO; cittadina rurale
COORDINATE; 43°34′04″N 11°51′53″E
ALTITUDINE; 263 metri s.l.m.
SPORT; trekking escursionistico, equitazione, ciclismo
CONFINI; Arezzo città, Castel Focognano, Castiglion Fibocchi, Subbiano, Talla (AR)
Informazioni turistiche
Comune di Capolona
piazza della Vittoria, 1 – 52010 Capolona (AR)
tel. +39 0575 421317
info@comune.capolona.ar.it
www.comune.capolona.ar.it
Storia di Capolona
Il territorio fu abitato già nel Neolitico, come confermato da alcuni ritrovamenti in ben quattro località. Sono state quindi individuate tracce anche di civiltà successive: Romani, Bizantini, Longobardi. Il nome del capoluogo deriva da Campus Leonis e le origini dell’abitato risalgono all’importante Abbazia di San Gennaro a Campoleone (XI° secolo), che godeva di una speciale protezione dell’Imperatore.
Tracce del passato sono presenti nei ruderi dei castelli, nelle torri e nelle pievi sparse nel territorio. Ben conservate sono la Torre di Santa Flora, quella della Casella e quella di Bibbiano.
Dopo un periodo di grande sviluppo, alla fine del XII° secolo per l’abbazia iniziò una lenta ma inarrestabile decadenza. Capolona, all’epoca soltanto un piccolo centro amministrativo, perse il principale punto di riferimento e l’ulteriore espansione fu compromessa.
Tra l’altro, data la posizione strategica all’imbocco del Casentino e la vicinanza di Arezzo, tutto il territorio era inevitabilmente destinato a diventare parte del sistema difensivo della città che ben presto lo occupò e lo adattò alle proprie esigenze.
Nei secoli successivi il villaggio seguì le vicende di Arezzo prima, di Firenze dopo: dalla repubblica alla signoria dei Medici, dal Granducato di Toscana all’Unità d’Italia.
COSA VEDERE A CAPOLONA
Pieve a Sietina
Zona: Casentino
Tipo: chiesa protoromanica
Tel.: +39 0575 451018
Orari: visite su prenotazione
La chiesa, documentata dall’XI° secolo con il nome di Santa Maria Maddalena, è uno dei migliori esempi di stile pre-romanico in Casentino. Le tre navate sono separate da grossi pilastri rettangolari e concluse da altrettante absidi semicircolari. L’interno è completamente rivestito di pregevoli affreschi di vari periodi.
I più antichi risalgono agli anni 1370-1380: quelli sopra l’arcata destra del presbiterio sono stati attribuiti a un seguace di Spinello Aretino, mentre la Madonna in trono con Bambino è stato attribuito a Lippo di Corso o a Lippo Benivieni. Gli altri affreschi, tra cui Martirio di Sant’Agata, sono datati 1490 e attribuiti a Lorentino d’Andrea. La vetrata dell’abside è attribuita a Guillaume de Marcillat. Il campanile a vela, posto sulla facciata, è notevolmente posteriore.
Museo Collezione Targa-Tagliaferri (moto d’epoca)
Zona: Casentino
Tipo: raccolta di motociclette d’epoca
Indirizzo: via Salvo d’Acquisto, 4
Tel: +39 0575 420307 / 903197
Visite: su appuntamento
La raccolta è nata dall’iniziativa di due appassionati di motociclismo che si sono dedicati alla produzione MBA, creando anche il registro storico di quest’azienda che, tra il 1975 e il 1987, costruì circa 700 esemplari, tutti da competizione. Tra le motociclette più significative il Morbidelli VR 125cc, il VR Bassotto 125cc e il P4X 125cc, vincitore del campionato mondiale marche del 1985.
Percorsi nei dintorni di Capolona
Via Romea Germanica

La Via Romea Germanica è il secondo più importante itinerario dei pellegrini che, dall’Europa Centrale e Orientale, fin dal Medioevo avevano per meta Roma. Nella sola porzione della dorsale appenninica che separa l’Emilia Romagna dalla Toscana sono state individuate almeno tre varianti di questo antico cammino. In tempi recenti si è arrivati a una sorta di identificazione, con un itinerario condiviso e che solca tutta la provincia di Arezzo in direzione nord-sud fino al confine con la Regione Umbria.
Le origini
A Stade, importante città portuale alla foce del fiume Elba (Germania), verso la fine del XII° secolo nacque Alberto. Attratto fin da giovane dalla vita religiosa si fece monaco e, nel 1232, divenne abate del monastero benedettino della città. Per ottenere dal papa una regola più rigida di quella vigente, nel 1236 intraprese un viaggio verso Roma. Rientrato in sede, fu però deluso dai rifiuti dei confratelli e delle gerarchie ecclesiastiche cittadine. Così si dimise dall’incarico ed entrò in un convento di frati minori di regola francescana.
Qui Alberto compilò in lingua latina gli Annales, una cronaca dei più importanti eventi religiosi e politici dell’epoca. Nell’opera inserì un dialogo tra due monaci a proposito delle migliori vie di pellegrinaggio verso Roma. Certamente memore del suo viaggio elencò vari itinerari con dati precisi su luoghi e distanze, sulle condizioni delle strade e indicazioni esatte sulla lunghezza delle singole tappe. Insomma una sorta di esposizione ragionata dei lunghi itinerari già esistenti verso la capitale della Cristianità.
Le tappe in Toscana
Il primo numero indica la progressione delle tappe dell’itinerario completo dalla Germania a Roma, quello tra parentesi l’ordine progressivo in territorio italiano.
78 (30) Chitignano-Subbiano-Capolona
– lunghezza: km. 18,3
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta
79 (31) Subbiano-Capolona-Arezzo
– lunghezza: km. 20
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta
ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLA VIA ROMEA GERMANICA
Sede operativa: via Nefetti, 3E – 47018 Santa Sofia (FC)
Tel.: +39 320 4322968, +39 366 1305777, +39 329 2106197
Email: info@viaromeagermanica.com
Sito: www.viaromeagermanica.com
Sentieri CAI

Nel territorio ci sono numerosi itinerari adatti a conoscere luoghi e monumenti strettamente legati alla storia, a escursioni a cavallo, ma anche impegnativi percorsi per mountain bike. I sentieri del C.A.I. (Club Alpino Italiano) sono opportunamente segnalati. Ci sono numerosi agriturismi dove poter assaggiare i piatti della cucina tipica toscana.
Partendo da Capolona i percorsi suggeriti sono:
CAI 00CT: Capolona – Ponina – Migliarino – Monte Capannino
Lunghezza km. 11
CAI 45: Ponte Burano – Cafaggio – Pieve San Giovanni – L’Apia
Lunghezza km. 9,5
CAI 47: Giovi – Moraia
Lunghezza km. 7,5
Anello: Capolona – Casa La Moraia – Il Pozzo – Capolona
Lunghezza km. 10
Piatti tipici di Capolona

Antipasti: crostini di cavolo nero, crostini neri (con i fegatini di pollo e/o con la milza), salumi della zona (prosciutto crudo, capocollo, spalla, salame, salsicce di maiale o di cinghiale, soprassata); la panzanella è soprattutto adatta al periodo estivo.
Primi piatti: pasta fatta in casa con sugo di nana (anatra), tortelli di patate; d’inverno anche minestra di pane e tagliolini con i ceci.
Secondi piatti: cacciagione e carne “rossa” cotta rigorosamente alla brace; rrosti: nana (anatra), coniglio in porchetta, porchetta di maiale e di cinghiale, fegatelli, grifi e, piatto davvero insolito collo d’ocio ripieno.
Dolci: zuccherino (un dolce aromatizzato all’anice), panina pasquale (con uva sultanina), baldino (castagnaccio), migliaccio, crostate, castagne, tutti da abbinare all’ottimo Vinsanto.
Prodotti tipici di Capolona

Funghi
Tartufi
Formaggi tra cui il raviggiolo, formaggio tenero tipico di questo territorio, e l’abbucciato aretino realizzato con latte crudo
Olio extravergine d’oliva
Vino rosso
Birra di produzione locale
Dove dormire a Capolona
Badia a Campoleone
Località Castelluccio, 38 – Capolona (AR)
Tel. +39 0575 451561
www.badiacampoleone.it
info@badiacampoleone.it
Agriturismo Contea
Località Contea, 305 – Capolona (AR)
Tel. +39 339 8891552
www.agriturismocontea.com
info@agriturismocontea.com
Agriturismo Il Pozzo
Località Il Pozzo, 31/B – Capolona (AR)
Tel. +39 338 7401265
www.agripozzo.it
info@agripozzo.it
Agriturismo Le Palaie
Località Le Palaie, 162/B – Capolona (AR)
Tel. +39 0575 420131
www.palaie.com
info@palaie.com
Agriturismo Le Rocche
Località Le Rocche, 101 – Capolona (AR)
Tel. +39 0575 420643
www.fattorialerocche.it
fattoria@fattorialerocche.it



