Il castello fu costruito attorno all’anno Mille per iniziativa del vescovato di Chiusi, la cui diocesi si estendeva, all’epoca, a tutta l’area del Monte Amiata. Nel corso del XIII° secolo il castello entrò a far parte dei possedimenti di Siena, pur essendo vincolato sia all’abbazia di San Salvatore che alla famiglia Aldobrandeschi. Agli inizi del XIV° secolo fu conteso tra varie famiglie nobili della zona che, alla fine, si spartirono la proprietà trasformandola in un importante complesso rurale. Nel secolo scorso il castello fu acquistato dallo scrittore britannico Graham Greene, i cui eredi lo hanno trasformato completamente in una azienda agricola piuttosto rinomata. La costruzione ha comunque conservato il suo aspetto originario in stile rinascimentale, dovuto agli interventi effettuati nel corso del XV° secolo. La parte riservata alla proprietà è costituita dal castello propriamente detto, sagomato a forma di ad L attorno ad un cortile. Della costruzione originale sopravvivono anche altri edifici, tutti comunque adibiti all’attività agricola. Nelle immediate vicinanze si trova la cappella gentilizia dedicata a Sant’Antonio da Padova.