La Chiesa di San Miniato a Monte domina la sommità del Monte alle Croci ed è, assieme al Battistero di S. Giovanni, il più importante edificio in puro stile romanico della città. È dedicata a Miniato che la tradizione vuole sia stato, nel 250 d.C., il primo martire cristiano della città. L’esistenza di una chiesa è documentata già nell’VIII° secolo, ma quella attuale fu iniziata nei primi anni del XII°. Probabilmente completata all’inizio di quello successivo, fu affidata all’Ordine Benedettino. Alla fine del XIV° secolo subentrò l’Ordine Olivetano.
La chiesa
La facciata contraddistingue inequivocabilmente lo stile romanico: marmo bianco e verde che si alternano, nella parte inferiore, nelle arcate e nelle lunette. La parte superiore della facciata, completata nel XII° secolo, è più elaborata ed include il mosaico Cristo benedicente. L’armonioso interno combina l’essenziale, tipico dello stile romanico, con rigorose proporzioni. La chiesa ha pianta basilicale a tre navate ed è disposta su tre livelli, caratteristica dello stile romanico più evoluto: presbiterio rialzato e cripta seminterrata. Parte dei capitelli delle colonne furono recuperati da edifici preesistenti, anche di epoca romana. Il pavimento in marmo intarsiato è ricco di motivi vegetali e zoomorfi. Lungo la parete della navata destra numerosi affreschi risalenti ai secoli XIII° e XIV°. Tra tutti l’unico attribuito con certezza è un Cristo dolente di Mariotto di Cristofano, cognato di Masaccio. Lungo la parete sinistra altri affreschi tra cui Crocifisso con sette santi e Madonna con Bambino e quattro santi, entrambi di Mariotto di Nardo (inizio XV° secolo).
Le cappelle
Lungo la parete sinistra, si apre la Cappella del cardinale del Portogallo, notevole complesso architettonico del Rinascimento. Fu progettata da Antonio di Manetto, un allievo del Brunelleschi. La decorazione della volta è tutta opera di Luca della Robbia, il monumento funebre di Antonio e Bernardo Rossellino. La Cappella del Crocifisso, in posizione centrale, fu progettata dall’architetto Michelozzo nel 1448 e contiene tavole dipinte da Agnolo Gaddi alla fine del XIV° secolo. La decorazione in maiolica della volta fu eseguita da Luca della Robbia.
Il presbiterio, la sagrestia, la cripta
Due rampe di scale consentono l’accesso al presbiterio rialzato, dove sono visibili altre opere pittoriche immediatamente successive al completamento dell’edificio. Notevoli le realizzazioni scultoree dell’altare maggiore, del recinto marmoreo e del pulpito. Sull’altare maggiore un Crocifisso in terracotta invetriata attribuito a Luca della Robbia. Sulla destra c’è un altare dominato dalla tavola vita di S. Miniato, eccellente lavoro di Jacopo del Casentino (all’incirca 1320).
Dal presbiterio si accede alla sagrestia, quadrata e con volta a crociera. Fu interamente affrescata da Spinello Aretino alla fine del XIV° secolo con il ciclo pittorico storie di S. Benedetto. Ancora nella sagrestia quattro statue in terracotta: S. Benedetto e S. Miniato attribuite a Benedetto Buglioni, busto-reliquiario di S. Miniato di fattura senese, Madonna attribuita a Mattia della Robbia.
La cripta è certamente la parte più antica della chiesa ed è sostenuta da colonne molto diverse, come pure i capitelli, anch’essi in parte recuperati da edifici preesistenti. A metà del XIV° secolo furono dorati da Taddeo Gaddi. La tradizione vuole che, nell’altare, siano contenute le spoglie di S. Miniato.
Il campanile
Fu ricostruito, su disegno di Baccio d’Agnolo, e completato nel 1535. Durante l’assedio della città da parte dell’esercito di Carlo V° di Spagna (1529-30), il campanile fu usato come punto di osservazione dell’esercito imperiale. Michelangelo Buonarroti, responsabile della difesa di questa zona della città, vi fece piazzare due colubrine (piccoli cannoni) che causarono molti danni agli assedianti. Come risposta gli artiglieri nemici iniziarono a bombardare il campanile. L’artista ebbe quindi l’intuizione di avvolgerlo con materassi, pagliericci, balle di lana per proteggerlo dai proiettili che, così, vi rimbalzavano senza arrecare danni.
Zona: Area fiorentina
Tipo: chiesa romanica (XII° secolo)
Indirizzo: via Porte Sante – Firenze