Tra l’inizio del XIX° secolo ed i primi anni di quello successivo, Castellina Marittima ha conosciuto un momento di notorietà per l’escavazione dell’alabastro, usato dagli artigiani locali per la produzione di eccellenti manufatti. Lo scopo dell’Ecomuseo dell’Alabastro è quello di custodire le tradizioni legate all’alabastro: conservare, valorizzare e presentare tutte le attività, dall’escavazione, alla lavorazione e alla commercializzazione.
L’Ecomuseo dell’Alabastro nasce da un progetto di museo diffuso nel territorio della Provincia di Pisa che coinvolge le principali realtà locali legate alla tradizione artigianale ed artistica dell’alabastro: Volterra, Castellina Marittima e Santa Luce.
L’Ecomuseo si articola in due distinti itinerari territoriali che trovano riferimento in altrettanti musei tematici: l’itinerario dell’escavazione, documentato nel punto museale di Castellina Marittima, e l’itinerario della lavorazione e della commercializzazione, legato alla sede museale di Volterra.
Ad arricchire gli itinerari contribuiscono anche l‘Archivio d’Area di Santa Luce per l’itinerario dell’escavazione, il percorso all’interno di una galleria della cava del Massetto nella Valle del Marmolaio, l’Archivio d’Area presso l’Istituto Statale d’Arte di Volterra per l’itinerario della lavorazione e della commercializzazione dell’alabastro.
Zona: Costa degli Etruschi
Comune: Castellina Marittima
Tipo: Museo minerario