convento le celleL’Eremo Le Celle fu ila prima struttura organizzata voluta da Franceso d’Assisi. Il mistico giunse a Cortona nel 1211 e il suo fervore religioso conquistò il villaggio. Assieme ad alcuni seguaci costruì le prime nove celle. Il nome derivò forse da piccole costruzioni tra le rocce, probabilmente capanne di contadini e pastori, e da mulini dislocati lungo il corso del torrente. Quì San Francesco soggiornò anche dopo aver ricevuto le stimmate a La Verna. Qui, probabilmente, pochi mesi prima di morire, dettò il suo “Testamento“.

Poco dopo il fedele confratello frate Elia effettuò molti restauri e assicurò la proprietà dell’Eremo Le Celle alla comunità francescana. Ovviamente lasciò inalterata la celletta usata da San Francesco. Attratti dalla forte impronta del Santo e dal misticismo del luogo, tra i personaggi più noti che qui dimorarono, si ricordano Sant’Antonio da Padova, San Bonaventura, San Lorenzo da Brindisi, il Beato Guido da Cortona.

Dopo la morte di frate Elia (1253) seguirono complesse vicende dell’Ordine Francescano, con conseguente decadenza di tutta la struttura che fu addirittura abbandonata nella seconda metà del XIV° secolo. Finalmente, nel 1537, l’eremo fu affidato ai Frati Cappuccini, costituiti da poco come terzo ordine della famiglia francescana. Dopo il 1775 il loro Noviziato delle Celle fu chiuso per ordine dell’autorità granducale e, nel 1807, per ordine del governo napoleonico, anche lo stesso Convento, messo in vendita. I Cappuccini poterono tornarvi definitivamente nel 1871.

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Aspetto generale

L’intero complesso dell’Eremo Le Celle è molto suggestivo. Le abitazioni dei frati e i locali conventuali sono disposti a gradoni su entrambi i versanti della stretta vallata. Progettando l’ampliamento Frate Elia prese come punto di riferimento la primitiva cella di San Francesco e distribuì gli altri edifici attorno, quasi a ventaglio. Sicuramente una piccola chiesa c’era già negli anni di San Francesco, poi ampliata agli inizi del XIV° secolo.

Nel corso dei secoli successivi il nucleo originale è stato oggetto di varie trasformazioni e ampliamenti, soprattutto dopo l’insediamento dei Frati Cappuccini. Altre strutture furono aggiunte a monte del torrente e inoltre venne costruita la nuova chiesa. Nel 1624 emersero nuove esigenze e fu intrapreso un ulteriore ampliamento degli edifici tra cui la costruzione della Sacrestia.

Proprio questa proliferazione dl strutture di epoche diverse fa di Le Celle un agglomerato disorganico e bizzarro pur nella sostanziale unità e fedeltà a uno stile di rude semplicità. A metà del XVII° secolo la nobile famiglia cortonese Baldelli-Venuti finanziò la costruzione della Cappella di San Felice da Cantalice, a destra della facciata della Chiesa. Commissionò anche la pregevole pala di altare, opera di Simone Pignoni, raffigurante una Madonna che offre il Bambino a San Felice da Cantalice.

Gli edifici principali

A navata unica, la chiesa è dedicata a Sant’Antonio da Padova ed è spoglia, nello stile umile e semplice delle chiese cappuccine, tranne che nella parete dell’altare dove nel 1694 Giovanni Marracci realizzò la pala. L’anno successivo, per dare degna collocazione a quest’opera, frà Remigio da Firenze fece costruire in legno l’altare. Situato a fianco del cancello d’ingresso principale l’Oratorio di San Franceschino, precedentemente sede della Compagnia di San Francesco. È a navata unica e alle pareti ci sono tele di recente fattura raffiguranti la vita di San Francesco.

Gli esterni

Una nobile famiglia di Roma lasciò un tangibile ricordo con la costruzione del ponte ancora conosciuto coma Ponte Barberini. Nel 1728, in sostituzione di un vecchio ponte, forse inagibile o crollato, fu realizzato nel giro di due settimane il Ponte del Granduca, così detto anche oggi, perché costruito su approvazione esplicita del Granduca di Toscana. A metà strada tra Le Celle e la strada per Cortona, la cappella con tetto a capanna e travature lignee a vista fu fatta costruire nel 1663. All’interno di una nicchia c’è una maiolica policroma, centinata a bassorilievo e raffigurante la Madonna dei Sette Dolori (seconda metà secolo XIX°).

Attorno al convento c’è un suggestivo bosco, di valore estetico e ambientale, essenzialmente costituito da lecci secolari e cipressi, attraversato da sentieri che si snodano tra ruscelli e forre naturali, sempre con ottimi panorami sulla vallata sottostante.

Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR) – località Le Celle
Tipo: convento francescano (XIII° secolo)
Indirizzo: strada dei Cappuccini, 1 – località Celle
Tel.: +39 0575 603362
Accoglienza: accanto al convento sono disponibili due strutture ricettive con 40 posti-letto complessivi utilizzabili solo da gruppi autonomi

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