Il Giardino Bardini Si estende attorno all’omonima villa sfruttando il declivio della collina. L’area verde originale risale prima metà del XVII° secolo, epoca della costruzione della villa dopo che Francesco Manadori ne affidò il progetto all’architetto Gherardo Silvani. Il giardino, abbellito da sculture, sfruttava il declivio della collina, dove vennero ricavati numerosi punti panoramici sulla città. Nel XIX° secolo Giacomo Le Blanc ne acquisì la proprietà e trasformò il parco in un giardino all’inglese. Risale a questo periodo la Kaffeehaus con grotta, ancora esistente. Poco dopo la tenuta fu acquistata dalla famiglia Mozzi, proprietaria del vicino palazzo Mozzi ed il cui giardino era confinante la proprietà Le Blanc. Non vennero intrapresi sostanziali lavori di modifica dell’intero complesso, mantenendo invece le caratteristiche di ciascuna zona. Dopo un ulteriore passaggio di proprietà, mentre l’insieme mostrava già vistosi segni di degrado, nel 1913 i due giardini furono acquistati dall’antiquario Stefano Bardini, il quale diede il via a una serie di grandi rinnovi e modifiche. Sia il parco che la villa sono stati aperti al pubblico nel giugno 2007 a seguito di un lunghissimo intervento di recupero. Nel corso del 2007 e 2008 sono stati aperti anche il Museo Roberto Capucci ed il Museo Annigoni, un ristorante e uno spazio per mostre di arte contemporanea.Dalla terrazza si gode un eccellente panorama della città. Il giardino della villa è visitabile con lo stesso biglietto di accesso al Giardino di Boboli.
Zona: Area fiorentina
Tipo: giardino storico
Indirizzo: via dei Bardi, 1 rosso e Costa San Giorgio, 2
Tel.: +39 055 20066206
Email: mg.geri@bardinipeyron.it
Sito: www.bardinipeyron.it
Orari: invernale 8.15-17.30; estivo 8.15-19.30
Ingresso: intero: € 10,00, ridotto € 5,00 – gratuito ogni prima domenica del mese
Servizi: bookshop, sale attrezzate per conferenze (Salone Villa e Limonaia conferenze), spazi espositivi per mostre temporane, possibilità di visite guidate anche in lingue straniere su prenotazione