L’Isola di Montecristo, che fa parte del comune di Portoferraio (Isola d’Elba – LI), è tutta una Riserva Naturale Biogenetica Integrale Statale destinata a tutelare il particolare ambiente ed è inclusa nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. L’isola è interamente montuosa e con diverse sporgenze rocciose a picco sul mare. Le condizioni storiche e geomorfologiche hanno impedito il popolamento dell’isola ma favorito la conservazione della tipica fauna e flora. In particolare qui sono sopravvissute specie animali e vegetali oggi scomparse in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. L’isola è, inoltre, luogo di sosta per migliaia di uccelli migratori e ci vivono gli unici esemplari di capra selvatica di tutto il territorio italiano.
Il primo insediamento umano documentato è la fondazione di un monastero intitolato a San Mamiliano. L’Isola di Montecristo fu abbandonata dopo l’attacco dell’ammiraglio turco Dragut nel 1553. Nel 1852 il cittadino inglese George Watson Taylor l’acquistò e trasformò Cala Maestra in un vero giardino; i pochi fabbricati di Montecristo risalgono a questo periodo. Nel 1869 l’isola divenne proprietà del governo italiano. Nel 1971 l’isola fu dichiarata Riserva Naturale dello Stato. Con decreti del Ministero della Marina è stata anche istituita una zona di tutela biologica per un raggio di 500 metri di stanza dalla costa dell’isola.
Tra le attrazioni dell’isola ci sono la Fortezza di Montecristo, il Monastero di San Mamiliano e la Grotta di San Mamiliano. Nelle acque di Cala del Diavolo, una spiaggetta dell’isola, è stato individuato il relitto di una nave da carico naufragata durante la prima metà del III° secolo a.C.
Zona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI)
Tipo: isola con riserva naturale
Visite: di gruppo ed esclusivamente dal 1° aprile al 15 luglio e dal 31 agosto al 31 ottobre. È necessaria l’autorizzazione del Corpo Forestale di Follonica (GR)
Avvertenze: nell’isola non è possibile pernottare ed è vietata la pesca, la balneazione e la navigazione entro 1.000 metri dalla costa.