Il Padule di Fucecchio è situato a ovest del Montalbano e, amministrativamente, suddiviso tra cinque province, in particolare la Provincia di Pistoia e la Provincia di Firenze. Attualmente è la più ampia distesa palustre interna italiana (circa 1.800 ettari di estensione) e un’area di notevole valore storico e ambientale. In epoca preistorica il graduale sollevamento del letto dell’Arno, provocato dal deposito di materiale alluvionale, non consentì più il naturale deflusso di tutte le acque della Valdinievole e causò un progressivo impaludamento. Alla fine del XVIII° secolo, il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo fece eseguire i primi interventi per il risanamento idraulico-sanitario della zona.
Un po’ dovunque sono visibili significative tracce dell’uomo che, nel corso dei secoli, ha modificato lo stesso aspetto dell’area: porti e approdi utilizzati da cacciatori e pescatori, edifici residenziali, case coloniche e la grande struttura del Ponte a Cappiano.
Il Padule ha un ruolo fondamentale nelle rotte migratorie tra la costa tirrenica e l’interno. Qui si possono osservare, nel corso dell’anno, oltre 200 specie di uccelli, tra cui almeno 70 nidificanti. L’area offre eccezionali occasioni per gli appassionati di bird-watching e fotografia naturalistica, soprattutto durante la stagione primaverile. Di particolare interesse sono gli aironi che, nel periodo riproduttivo, costituiscono la garzaia (colonia di nidificazione). Tra gli uccelli nidificanti ci sono l’airone cenerino, l’airone guardabuoi, la nitticora e la sgarza ciuffetto.
All’interno del Padule, sopratutto nell’area della provincia di Pistoia, sono state istituite varie Riserve Naturali. Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio svolge attività di divulgazione e di studio. Nella sede di Castelmartini sono esposte fotografie di flora e fauna tipiche, manufatti realizzati con le erbe palustri, oggetti per la pesca e altro ancora; inoltre c’è una biblioteca tematica sulle zone umide d’Italia e un laboratorio per l’educazione ambientale. Il Centro di Ricerca organizza anche vari corsi, da quelli di educazione ambientale fino a veri e propri stage di fotografia naturalistica. Infine gestisce vari tipi di visite guidate, in particolare lungo i due itinerari principali: il primo nel Padule di Fucecchio e al Lago di Sibolla, l’altro sulle colline delle Cerbaie. Lungo i percorsi ci sono varie strutture di supporto tra cui 3 osservatori faunistici–birdwatching, il principale dei quali è Le Morette.
Zona: Valdinievole
Tipo: area umida protetta
Comuni in Provincia di Pistoia: Larciano, Lamporecchio, Monsummano Terme, Ponte Buggianese
Comuni in Provincia di Firenze: Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Fucecchio, Vinci
Email: fucecchio@zoneumidetoscane.it
Sito: www.zoneumidetoscane.it
Centro Visite: via Don Franco Malucchi, 115 – Larciano (PT)
Tel.: +39 0573 84540
Orario: lunedì, mercoledì e venerdì ore 9.00-13.00
Itinerari principali nel Padule
Partenza: Centro Visite – località Castelmartini – Larciano (PT)
Tel.: +39 0573 84540 (prenotazione visite guidate)
Email: fucecchio@zoneumidetoscane.it
1 – Le Morette
È un itinerario di 6 chilometri alla scoperta della flora e della fauna del Padule con sosta birdwatching all’osservatorio faunistico. Si attraversa per un lungo tratto il Bosco di Chiusi (querce secolari) fino ad arrivare all’antico porto Le Morette. Dopo il ponte sul Canale del Terzo inizia il tracciato nel bacino palustre: costeggiando l’argine del canale si raggiunge il Casotto Verde (Casotto del Biagiotti), che è stato trasformato in osservatorio faunistico.
2 – area Righetti
È un itinerario che si sviluppa nella parte più settentrionale della riserva, quella che contiene elementi di grande interesse paesaggistico e ambientale, ed è imperniato sulle attività di manutenzione svolte per la regimentazione delle acque e i progetti di ripristino ambientale realizzati. La visita è possibile solo accompagnata da guide ambientali per ridurre al minimo ogni disturbo alla flora e fauna protette.