Origini leggendarie
Il Santuario di San Pellegrino in Alpe è ubicato nell’omonimo villaggio, uno dei più alti dell’Appennino Tosco Emiliano (1.525 metri s.l.m.). Il piccolo borgo ha conservato nei secoli l’aspetto originale. Le origini del santuario si confondono nella leggenda mentre la dislocazione è davvero insolita. Si racconta che Pellegrino, che fin da giovane aveva seguito una vita ascetica, scelse questa zona per ritirarsi in eremitaggio. Giunto all’età di 97 anni e sentendosi prossimo alla morte, si rifugiò nel tronco cavo di un faggio e sulla corteccia incise le vicende della sua vita. Molti anni dopo, avvertiti in sogno da un angelo, una coppia di coniugi ritrovò il corpo ancora intatto, vegliato da una moltitudine di animali. Sul posto accorsero vescovi e abitanti dalla Toscana e dall’Emilia. Ben presto nacque una disputa su dove collocare il corpo dell’eremita. Per risolvere il dilemma fu deciso di affidare la scelta al volere di Dio. La salma venne posta su di un carretto trainato da due buoi e, nel luogo dove gli animali si fermarono, fu poi costruita la chiesa.
La chiesa e la reliquia
Di fatto il Santuario di San Pellegrino in Alpe è esattamente diviso a metà tra le due province di Modena e Lucca, al punto tale che la testa del santo è in Toscana mentre i piedi sono nella regione Emilia Romagna. Il Santuario di San Pellegrino è costituito da una chiesa e da un ospitale, citato già nel 1168 ma probabilmente risalente all’VIII° secolo. Nel XIII° secolo si cita una “domus nova” dell’ospedale, a seguito dell’arrivo delle reliquie di San Pellegrino. Attorno al XV° secolo gli edifici furono ristrutturati e allo scultore Matteo Civitali fu commissionato il piccolo tempio sepolcrale. Nel corso del XVII° secolo l’edificio (che, oltre alle reliquie di San Pellegrino, ora accoglie anche quelle di San Bianco, murate nel coro) fu nuovamente modificato nelle forme architettoniche attualmente visibili.
Un’altra leggenda narra che San Pellegrino, tentato dal Diavolo, dopo aver perso la pazienza, gli sferrò un tremendo schiaffo, facendogli attraversare l’intera valle, fino a farlo sbattere contro le Alpi Apuane. Queste vennero oltrepassate e bucate dal corpo del Diavolo, lasciando come traccia il Monte Forato (1234 m s.l.m.), un arco naturale di pietra lungo 15 metri e alto 12 visibile, per l’appunto, dal borgo San Pellegrino in Alpe.
Zona: Garfagnana
Tipo: complesso religioso (XV° secolo)
Comune: Castiglione di Garfagnana
Indirizzo: via del Voltone, 2 – località San Pellegrino in Alpe
Tel.: +39 0583 649067