
La Villa Mimbelli è una lussuosa e aristocratica villa con un vasto parco progettata dall’architetto Vincenzo Micheli nel 1865 su commissione del ricco mercante livornese di origine greca Francesco Mimbelli e di sua moglie Enrichetta Rodocanacchi. La villa fu sviluppata su tre piani (due nobili e l’ultimo destinato alla servitù).
Nel 1871 la proprietà fu ampliata fu ampliata con l’acquisizione di ulteriori terreni dove Mimbelli fece erigere un vasto edificio su due piani destinato a deposito del grano. Dopo la morte di Francesco e dei figli, nel 1936 la villa, il mobilio e il parco furono venduti all’Azienda Autonoma Poste e Telegrafi, che adattò la struttura a collegio per i figli dei dipendenti. In questo periodo la casa del guardino fu trasformata in cappella, i granai divennero un dormitorio e nel parco sorse un teatrino.

Durante la seconda guerra mondiale la villa fu significativamente danneggiata e poi abbandonata. Soltanto nel 1944 venne restaurata dal comune di Livorno.
Attualmente ospita nell’edificio originale della villa il Museo civico “Giovanni Fattori”, che accoglie una raccolta di dipinti degli artisti del movimento pittorico Macchiaioli” quali la figura principale Giovanni Fattori, a cui è dedicato il museo.

Nell’edificio dei granai è ospitato il Museo Mediceo recentemente inaugurato con una ricca collezione Nicola Molea di quadri, disegni, incisioni, medaglie, monete, oggetti, documenti cartacei, appartenenti alla famiglia Medici e riguardanti al rapporto con Livorno. La prima parte del percorso museale presenta il rapporto Medici-Livorno. La seconda parte del percorso, intende approfondire la storia della ascesa al potere, al papato della dinastia e i rapporto con i cavalieri di Santo Stefano. Un’altra parte del percorso è riservata ai ritratti e cimeli della famiglia, ai matrimoni e alle donne della famiglia Medici.

Infatti dal 1591 q 1595, il Granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici emanò una serie di leggi che garantiva agli ebrei sefarditi e ad altre comunità non cattoliche la libertà di vivere secondo la propria religione. senza imporre restrizioni basate sulla fede. Di conseguenza, la città di Livorno divenne un porto franco di rilevanza globale “la città delle nazioni”, rafforzando la posizione del granducato nel contesto politico italiano ed europeo.
Zona: Livornese
Tipo: villa storica (XIX°-secolo)
Indirizzo: Via San Jacopo In Acquaviva, 65 – Livorno (LI)
Telefono : +39 0586 824607
Indirizzo: infomuseofattori@comune.livorno.it
Orari: venerdì sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16 alle 19.
Ingresso: biglietto unico €4,00 per Museo Mediceo e €8,00 biblietto cumulativo con il Museo Giovanni Fattori / ingresso gratuito ai minori di 18 anni residenti nel Comune di Livorno

