I ruderi dell’antica città di Vitozza (Sorano)sono inclusi all’interno nel Parco Archeologico “Città del Tufo”. Dell’insediamento urbano medievale sviluppatosi attorno a tre rocche ed andato in decadenza nel XVIII° secolo rimangono solo poche rovine. Le fortificazioni, risalenti all’XI° secolo, furono costruite dalla famiglia Aldobrandeschi al centro di un complesso di abitazioni rupestri abitato, molto probabilmente, già in epoca etrusco-romana. Il definitivo abbandono delle abitazioni avvenne  alla fine del XVIII° secolo, quando la popolazione emigrò definitivamente a S. Quirico. Di Vitozza rimangono i resti delle due rocche, che ereditarono la funzione difensiva del primo castello. Poco lontano sono pure visibili i ruderi di una pieve, conosciuta come “la Chiesaccia”. Il caratteristico insediamento rupestre, considerato il più vasto e più importante dell’Italia centrale, comprende oltre duecento grotte, quasi tutte adibite ad abitazioni. Alcune erano ancora abitate nel XVIII° secolo quando i granduchi Asburgo Lorena effettuarono il censimento della popolazione. Le grotte si susseguono l’una accanto all’altra lungo un sentiero che attraversa il bosco che domina l’alta valle del fiume Lente. Alcune erano “colombari”, realizzati quasi certamente già in epoca romana per l’allevamento dei piccioni.

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Sorano (GR) – località San Quirico di Sorano

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42.681500924832, 11.716585320588