Capraia e Limite cosa vedere e fare

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Capraia e Limite, due villaggi amici e l’antico porto fluviale etrusco

Capraia_e_Limite-StemmaCapraia e Limite è un piccolo territorio comunale situato sulla riva destra del fiume Arno, alle pendici del Montalbano, formato dall’unione di due centri abitati distinti – Capraia Fiorentina e Limite sull’Arno – sebbene diversi sia per la storia che per l’aspetto. Capraia era un tempo un’importante produttrice di oggetti in terracotta, poi caduti in disuso, che sono stati sostituiti da oggettistica in ceramica e cere e candele artistiche.

A Limite predominava la cantieristica fluviale, poi trasferita in prossimità del mare a causa della scarsa navigabilità dl fiume Arno. A mantenere la tradizione ci sono ancora aziende specializzate in meccanica navale e piccoli cantieri di costruzione e riparazione di imbarcazioni di modeste dimensioni. Nelle campagne c’è una significativa produzione di olio extravergine e di vino. Interessante e inconsueto è il Museo della Cantieristica Navale. Una rete di itinerari trekking segnalati sale dall’abitato verso il Montalbano rendendo il territoro ideale per escursioni e passeggiate.

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ZONA;Empolese
TIPO;cittadina agricola e industriale
COORDINATE;43°45’00’’n 10°59’00’’E
ALTITUDINE; 28 m s.l.m.
PRODOTTI; vino, olio d’oliva, miele, ceramica, calzature, candele artistiche, nastri adesivi
SPORT;trekking escursionistico, ciclismo
CONFINI;Carmignano (PO), Empoli (FI), Montelupo Fiorentino (FI), Vinci (FI)

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firenze mapCapraia e LimiteInformazioni Turistiche

Comune di Capraia e Limite
piazza 8 Marzo 1944, 9 – 50050 Limite sull’Arno (FI)
tel. +39  0571 978135
cultura@comune.capraia-e-limite.fi.it
www.comune.caparaia-e-limite.fi.it

COSA VEDERE

Chiese

Abbazia di San Martino in Campo

abbazia san martino in campoZona: Empolese
Tipo: chiesa romanica (XI° secolo)

L’edificio originale fu concepito nel XI° secolo come convento, corredato di un ospedale e punto di sosta di pellegrini diretti verso la chiesa di San Giusto, la torre di Sant’Alluccio e l’ospizio di San Baronto. Nel 1464 il complesso fu danneggiato dalle milizie di Lucca. Nel XVI° secolo il monastero fu soppresso e i beni furono dati in commenda alla famiglia Frescobaldi di Firenze. Negli anni ’50 dello scorso secolo il complesso fu restaurato nell’aspetto romanico. La chiesa, originariamente a tre navate, fu ricostruita mantenendo due sole delle tre navate originarie e, da quel momento, risulta asimmetrica. All’interno c’è l’affresco Madonna col Bambino tra i Santi Antonio abate, Martino, Nicola e Lucia (XV° secolo).

Monumenti e luoghi da visitare a Capraia e Limite

Capraia e Limite

Villa di Bibbiani

????????Zona: Empolese
Tipo:  dimora storica (XVI° secolo)
Indirizzo: via di Bibbiani, 7
Tel.: +39 0571 979356
Orari: visitabile su appuntamento per gruppi di almeno 20 persone
Ingresso: €uro 10
Accessibilità disabili:  parziale

La villa fu costruita nel XVI° secolo dalla famiglia Frescobaldi e ristrutturata nella prima metà del XIX° secolo dall’agronomo Cosimo Ridolfi. Questi aggiunse un parco romantico con più di 120 specie arboree diverse. Il giardino attorno alla villa è in parte all’italiana e in parte all’inglese, arricchito da statue, fontane, il teatro di verzura, la gamberaia, la giostra e l’imponente arco in pietra denominato “Arco dell’Uomo”. All’inizio del XX° secolo furono costruite scuderie in stile neogotico.

Fornace Pasquinucci

fornace pasquinucciZona: Empolese
Tipo: fornace (XVIII° secolo)
Indirizzo: piazza Dori

È un’antica fornace per la lavorazione della terracotta, risalente al XVIII° secolo, recentemente trasformata in spazio culturale ed espositivo. L’edificio ha conservato le caratteristiche originali e ci sono ancora le strutture per la lavorazione dell’argilla. I manufatti comprendevano oggetti di uso quotidiano tra cui pentole, bracieri, vasi e contenitori di olio e vino, destinati a varie parti della Toscana.

ARTE E MUSEI

Musei di Capraia e Limite

Capraia e Limite Museo del canotaggio

Centro Espositivo della Cantieristica Navale e del Canottaggio

museo cantieristica navaleZona: Empolese
Tipo: museo di cantieristica fluviale
Indirizzo: piazza C. Battisti 6
Email: segreteria@canottierilimite.org
Sito: www.canottierilimite.org

La navigazione era vitale per la popolazioni che abitavano a contatto con il fiume Arno e fu proprio a Limite che alla fine del XVII° secolo si sviluppò l’attività dei navicellai, abili trasportatori di merci, e poi dei maestri d’ascia, divenuti noti per le qualità dei navigli costruiti. Il museo espone modelli in miniatura di antiche imbarcazioni, riproduzioni di documenti relativi alla cantieristica fluviale, attrezzi per la lavorazione.

Il museo gestisce anche due itinerari turistici: “Le Terre del Rinascimento”, alla scoperta del Montalbano e del Padule di Fucecchio, e “Dall’era precambriana alla rivoluzione industriale” nei musei e aree naturalistiche con tracce di altre epoche storiche.

Siti archeologici

Parco Archeologico di Montereggi

parco archeologico montereggiZona: Empolese
Tipo: sito archeologico
Ingresso: gratuito

Già nell’Età del Ferro il territorio fu sede di un insediamento ma più importante è quello etrusco, risalente almeno al V° secolo a.C. Una campagna di scavi, nel corso della quale è stata ritrovata una grande quantità di anfore d’importazione, ha pure permesso di riportare alla luce un porto fluviale ubicato sulla sponda del vicino fiume Arno. Montereggi fu probabilmente uno scalo sull’antica via fluviale tramite la quale si poteva, per la favorevole posizione, proseguire via terra verso Pistoia. Sulla sommità del colle gli scavi hanno recuperato un grande edificio costituito da due ambienti rettangolari dei quali sono visibili le fondamenta in blocchi d’arenaria e ciottoli fluviali. L’abbandono dell’insediamento avvenne verso la metà del I° secolo a.C. contestualmente all’espansione romana. I reperti rinvenuti sono visibili nel Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino.

Parco Archeologico di Montereggi – Capraia e Limite (FI)

Parco archeologico
Capraia e Limite (FI)

COSA FARE

Eventi

Capraia e Limite - sfida di barchini

Fuochi di Santa Grania

Tipo: evento religioso
Periodo: 1° maggio
Località: Capraia

Sono i festeggiamenti in onore dela patrona Santa Grania, protettrice dei bambini, con falò che illuminano tutto l’abitato e conosciuti come “fuochi di Santa Grania”. In passato ogni famiglia accendeva nel proprio orto o giardino un piccolo fuoco. Attualmente le famiglie si riuniscono per accendere ognuna il proprio falò.

Palio con la montata

Palio della MontataTipo: folclore sportivo
Periodo: terza domenica di settembre
Località: Limite sull’Arno

I rioni del paese si sfidano sul fiume Arno su caratteristiche imbarcazioni dette “gozzi”. Dopo la gara, che coinvolge i canottieri dei rioni, un membro dell’equipaggio dovrà arrampicarsi su una fune sospesa sul fiume per aggiudicarsi la vittoria. In serata la cittadina è animata anche da stand enogastronomici e da spettacoli.

CULTURA

Storia

Capraia e Limite

Dall'antico porto fluviale etrusco alla meccanica navale moderna

capraia_limite_1Capraia Fiorentina

Il territorio fu abitato fin dall’Età del Bronzo, come confermano i reperti archeologici rinvenuti in località Montereggi, risalenti al IV°-II° secolo a. C. L’area divenne in breve tempo un importante centro di scambi commerciali, facilitati anche dal porto fluviale. L’abitato si sviluppò a partire dal X° secolo attorno al castello, che dominava una delle rive del fiume Arno, epoca in cui la località era un avamposto di Pistoia. Nel 1142 il territorio fu concesso in feudo al conti Alberti che ampliarono il castello e fortificarono le mura fino a farlo diventare una fortezza inespugnabile. In quest’epoca, anche Firenze decise di costruire un castello (a Montelupo) per mantenere il controllo del relativo territorio, anch’esso punto di scambi commerciali. Dopo numerosi scontri tra Pistoia e Firenze per il possesso della zona, intorno al 1250 ci furono anche dispute tra le fazioni guelfa e ghibellina. Un secolo più tardi il territorio fu inserito tra i possedimenti di Firenze e divenne proprietà della famiglia fiorentina Frescobaldi fino al 1741. Oltre all’attività agricola a Capraia si sviluppò la lavorazione della ceramica e della terracotta, traduzione che si mantenne nel corso dei secoli successivi.

Limite sull’Arno

Le prime notizie risalgono al 940 quando l’area, denominata “di greti” per la particolarità del terreno ricco di argille e crete, era un feudo dei conti Guidi. Successivamente divenne possesso di Pistoia e, nel XIV° secolo, di Firenze. L’abitato si consolidò nel XVIII° secolo, per i grandi cantieri di imbarcazioni fluviali. La categoria dei navicellai, principalmente dei maestri d’ascia, crebbe rapidamente di importanza al punto tale che gli abitanti divennero i navigatori più esperti e più ricercati, in particolare per i trasporti più importanti da Firenze verso Pisa. Tali attività lungo il fiume Arno, allora navigabile, contribuirono allo sviluppo economico e demografico, causando addirittura lo spostamento della sede comunale da Capraia a Limite. In seguito alla costruzione di ponti sul corso d’acqua, alla ferrovia e alla progressiva non navigabilità dell’Arno tali attività diminuirono fino a cessare completamente. Sorsero invece cantieri navali, ancora oggi attivi e conosciuti in tutta la Toscana, in cui operano aziende specializzate nella meccanica navale.

GASTRONOMIA

Prodotti tipici

Strada dell’olio e del vino del Montalbano – Colline di Leonardo

Zona Montalbano
Strada vino e olio

Vino bianco

Il vino con il marchio DOC Bianco dell’Empolese è ottenuto da uve di Trebbiano Toscano, il vitigno principe della regione, con l’eventuale aggiunta di altre a bacca bianca della zona. Il vino viene normalmente prodotto mediante un rapido processo di vinificazione che tende all’immediata estrazione del succo dall’uva, in modio che le bucce non entrino in fermentazione. Il prodotto da imbottigliare è un vino leggero, delicato, fragrante e beverino. È un vino da bersi giovane, entro un anno dalla vendemmia. Ottimo per accompagnare piatti come la panzanella, a base di pesce, anguille, verdure, formaggio marzolino, carciofi fritti.

Esiste anche una versione dolce, il Bianco dell’Empolese Vin Santo DOC.