Cosa vedere e fare a Montelupo Fiorentino
Una secolare e sopraffina arte della ceramica, vino e olio di qualità
La cittadina di Montelupo Fiorentino è contornata da oliveti e vigneti. Fin dall’antichità il territorio fu un importante crocevia per le comunicazioni verso Firenze e la zona appenninica da una parte, il Mar Tirreno dall’altra. L’ubicazione e la presenza di importanti vie d’acqua all’epoca navigabili – il fiume Arno e il torrente Pesa – contribuirono allo sviluppo di numerose attività manufatturiere. Tra queste soprattutto quella della ceramica, che a Montelupo raggiunse sviluppo e notorietà tra il XV° e il XVI° secolo. L’attività prosegue ancora oggi nei numerosi laboratori di ceramica artistica e celebra ogni anno i propri fasti durante la Festa Internazionale della Ceramica.
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ZONA; Valdarno Inferiore
TIPO; cittadina rurale e centro della ceramica
COORDINATE; 43°44′00″N 11°01′00″E
ALTITUDINE; 40 metri s.l.m.
PRODOTTI; ceramica
SPORT;trekking escursionistico, equitazione, ciclismo
CONFINI; Capraia e Limite (FI), Carmignano (PO), Empoli (FI), Lastra a Signa (FI), Montespertoli (FI)
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Informazioni Turistiche
Comune di Montelupo Fiorentino
Viale Cento Fiori, 34 – 50056 Montelupo Fiorentino (FI)
Tel: +39 0571 9174
info@comune.montelupo-fiorentino.fi.it
www.comune.montelupo-fiorentino.fi.it
Ufficio Turismo
via Baccio da Montelupo, 43 – 50056 Montelupo Fiorentino (FI)
tel.: +39 0571 518993
ufficioturistico@museomontelupo.it
COSA VEDERE
Monumenti e luoghi da visitare a Montelupo Fiorentino
Villa Ambrogiana
Villa Medicea dell'Ambrogiana
Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: dimora storica fortificata (XVI° secolo)
Orari: visita su appuntamento
La villa è collocata in una posizione scenografica, sulla riva sinistra del fiume Arno. L’aspetto della villa è imponente: quattro solide torri con una loggia su ciascuna sommità sporgono dagli angoli del corpo principale, formato da quattro grandi lati che racchiudono un ampio cortile centrale quadrato. Il nome deriva dalla famiglia Ambrogi, antichi proprietari di un edificio con due torri risalente al XV° secolo.
Nel 1573 la proprietà fu acquistata dal Granduca di Toscana Ferdinando I° Medici che la ristrutturò raddoppiando le torri. L’edificio fu spesso usato per i soggiorni di svago, per le attività venatorie, e anche come luogo di sosta nei frequenti spostamenti tra Firenze e Pisa dei granduchi di Toscana. Nel 1677 Cosimo III° Medici fece costruire una loggia per ospitare il Gabinetto di Storia Naturale.
Qui il medico granducale Francesco Redi eseguì alcuni esperimenti e incroci su animali rari, come l’uccello indiano “caracos”, trovato sulla spiaggia di Grosseto, il pappagallo bianco delle Indie (delle dimensioni di un gallina) o la cicogna nera. Non mancarono le aberrazioni della natura come la vitella e la pecora bicefale.
Essendo profondamente religioso, Cosimo III° fece costruire nei pressi del complesso un convento dedicato a San Pietro d’Alcantara e lo assegnò a monaci giunti appositamente dalla Spagna. Nel XVIII° secolo, su iniziativa del granduca di Toscana Leopoldo II° Asburgo Lorena, il grande edificio fu trasformato in casa di cura per le malattie mentali. Successivamente la villa divenne un manicomio criminale. Negli anni ’70 del XX° secolo fu trasformata in Ospedale Psichiatico Giudiziario. Attualmente è parzialmente visitabile, su appuntamento e in gruppo, una volta alla settimana.
Prioria di San Lorenzo
Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: ex chiesa – spazio espositivo
Originariamente era la cappella del castello costruito nel XIII° secolo da Firenze. Nel 1325 l’edificio fu saccheggiato dalle milizie di Castruccio Castracani, signore di Lucca, ma pochi anni dopo fu restaurato ed ampliato. Poiché la situazione economica della chiesa era precaria, nel 1785 la canonica fu venduta e l’edificio fu ceduto alla Confraternita di San Lorenzo e sottoposta al patronato della famiglia Frescobaldi. Nel 1891 la chiesa versava in uno pessimo stato di conservazione e risultava abbandonata da lungo tempo. Nel 1934 furono effettuati lavori di restauro degli affreschi e della parte strutturale. La facciata ha un impianto romanico-gotico. Il corpo principale della chiesa è in cotto e bozze di calcare alberese disposte a filaretto. Il campanile risale al XII° secolo. Attualmente la chiesa è usata anche come sala concerti e per mostre ed esposizioni.
Fornaci Alderighi
Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: fornace storica
Orari: visita su appuntamento
Risalente al XIX° secolo e ubicata all’interno di un edificio annesso al Museo Archeologico e della Ceramica, è tuttora in attività. Il complesso è composto di tre costruzioni, unite tra di loro e sviluppate per due piani fuori terra, con copertura a capanna. Il terzo fabbricato è quello che ospita i forni per la cottura della ceramica. L’ elemento più interessante è il fatto di essere addossato alle antiche mura cittadine, su cui sono state aperte finestre e porte di diversa foggia e misura. L’edificio è sede di corsi di manipolazione dell’argilla per bambini e può essere visitato previo appuntamento.
ARTE E MUSEI
Musei di Montelupo Fiorentino
Museo della Ceramica
Museo Archeologico
Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: museo archeologico
Indirizzo: via di Santa Lucia, 10 – località Ambrogiana
Tel.: +39 0571 541547
E-mail: info@museomontelupo.it
Sito: www.museomontelupo.it
Orari: da martedì a domenica 10.00-18.00; chiuso Pasqua, 15 agosto, 25 dicembre
Ingresso (valido per tutti i musei): biglietto € 5,00, ridotto € 4,00, per scuole e gruppi € 3,00
Accessibilità disabili: sì
Dal 2007 il museo è ubicato negli edifici annessi alla chiesa dei SS. Quirico e Lucia d’Alcantara, all’interno del grande parco dietro la Villa Medicea dell’Ambrogiana. Tale collocazione è stata resa possibile grazie al recupero della struttura dell’edificio, al termine di una complessa campagna di scavo. Questa ha consentito di rinvenire, sotto la chiesa, una necropoli romana e alcune strutture religiose risalenti al X°-XI° secolo, con relative sepolture nell’abside, attualmente visibili attraverso il pavimento trasparente del museo.
La raccolta museale consta di oltre 3.000 pezzi, frutto di oltre 30 anni di scavi nel medio Valdarno, nella bassa Val di Pesa e nel Montalbano. I materiali esposti coprono un arco di tempo che va dalla preistoria al tardo Medio Evo, passando dall’età dei metalli, agli Etruschi e ai Romani. Tra i reperti più significativi il bacile di bronzo dorato con l’effigie di Carlo Magno (risalente all’inizio del XII° secolo) e un olifante in terracotta, proveniente dal sito etrusco di Montereggi. Il museo continua a svolgere campagne di scavo e attività didattiche in diversi siti archeologici: villaggio dell’età del bronzo di Bibbiani, tomba etrusca “dell’Uovo”, ancora a Bibbiani, abitato di Montereggi, villa romana del Vergigno e area archeologica medievale di San Genesio.
Museo della Ceramica
Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: museo di artigianato
Indirizzo: piazza Vittorio Veneto 11, 500056 Montelupo Fiorentino (FI)
Tel.: +39 0571 51352 / 51060
E-mail: info@museomontelupo.it
Sito: www.museomontelupo.it
Orari: da martedì a domenica 10.00-18.00; chiuso Pasqua, 15 agosto, 25 dicembre
Ingresso (valido per tutti i musei): biglietto € 5,00, ridotto € 4,00, per scuole e gruppi € 3,00
Servizi: bookshop, caffetteria, visite guidate, laboratori
Accessibilità disabili: sì
Le origini del museo risalgono al 1973, quando, casualmente, fu scoperto nella zona alta e più antica di Montelupo un vecchio pozzo che era stato utilizzato, dal XIII° secolo in poi, come discarica degli scarti delle fornaci. Gli scavi consentirono di recuperare una grande quantità di frammenti e gran parte di queste ceramiche o frammenti, restaurati, sono visibili all’interno del museo. Le sezioni relative alla ceramica conservano testimonianze sulla produzione dal XIII° secolo fino all’età moderna.
I pezzi esposti sono circa 1.200, una selezione dei 5.500 che costituiscono il patrimonio del museo. Sono anche esposte ceramiche acquistate o donate. Tra queste la più importante è un bacile datato 1509, decorato a grottesche su fondo giallo e rosso, appartenuto alla collezione Rothschild di Parigi e, per il pigmento rosso della decorazione, è stato denominato “Rosso di Montelupo”. Al piano terreno c’è una sala dedicata alle mostre della produzione contemporanea.
Museo Contemporaneo
Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: museo di artigianato
Indirizzo: via B. Sinibaldi, 45
Tel.: +39 0571 518993
Orari: giovedì e venerdì 100.00-13.00; sabato e domenica 10.00-18.00; altri giorni su prenotazione; chiuso Pasqua, 15 agosto, 25 dicembre
Ingresso (valido per tutti i musei): biglietto € 5,00, ridotto € 4,00, per scuole e gruppi € 3,00
Accessibilità disabili: sì
Il museo è stato istituito nel 2008 per documentare la produzione di manufatti in epoca industriale e quella di alcuni artigiani che si sono particolarmente distinti. Il percorso museale inizia con una panoramica sugli artisti più noti, proseguendo con il ruolo di Montelupo nella ceramica e quindi delle produzioni tradizionali. È poi documentata l’attività di tre importanti manifatture e di quelle nell’area più propriamente fiorentina.
Siti archeologici
Parco Archeologico di Vergigno
P.A.N.-Parco Archeologico Tecnologico e Naturalistico
Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: sito archeologico
Indirizzo: località Pulica
Tel.: +39 0571 518993
Sito: www.coop-ichnos.com
Servizi: visite guidate su prenotazione (minimo 10 persone); costo individuale € 3,00
È un’area di scavo, compresa tra l’abitato di Pulica e il Fiume Pesa, che ha permesso di recuperare alcune strutture della villa romana di Vergigno, edificio di notevoli dimensioni risalente agli anni 80-60 a.C. Era un edificio con funzioni di residenza e di fattoria come confermato dal ritrovamento di anfore per il vino e alcuni calici. Gli scavi, che sono visibili anche dall’esterno, sono al momento visitabili con guida e previo appuntamento. Usando un’automobile si consiglia di accedere da Ginestra Fiorentina, nel comune di Montespertoli.
Aree archeologiche
Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: siti archeologici
Oltre alle due principali aree di Pulica e Bibbiani, nel territorio di Montelupo sono venuti alla luce tre altri interessanti siti archeologici. Innanzi tutto la Tomba dell’Uovo, un’arcaica sepoltura a tumulo. Decisamente più importante l’area di Montereggi, dove sono in corso gli scavi. Si tratta di un villaggio etrusco (VI°-I° secolo a.C.) che disposto su gran parte della collina. Nei pressi della frazione di Turbone è stata scoperta un’area destinata alla produzione di utensili in selce fin dal Paleolitico Superiore.
COSA FARE
Eventi
Brocche di ceramica
Festa Internazionale della Ceramica
Tipo: artistico-artigianale
Periodo: giugno
Sito: www.festaceramica.it
La festa è la celebrazione della produzione di ceramica della cittadina. La mostra-mercato è affiancata da spettacoli, eventi artistici, visite guidate nei luoghi di produzione, laboratori per adulti e bambini, concerti. Sono presenti ceramisti di altre zone d’Italia.
Sport
Golf
Montelupo Golf Club
Indirizzo: via Fibbiana, 4
Tel.: +39 0571 541004
Email: info@golfmontelupo.it
Sito: www.golfmontelupo.it
Apertura: tutto l’anno, tutti i giorni tranne 25 Dicembre, Pasqua, 15 Agosto
Il Montelupo Golf Club è stato fondato nel 1996. Dispone di un percorso da 9 buche, lungo 2.914 metri, PAR 36, su un terreno pianeggiante lungo il corso del fiume Arno, circondato dall’attraente paesaggio toscano cui fa sfondo il Montalbano. Il lago, di ragguardevoli dimensioni, è un elemento che rende particolarmente interessante il percorso. Il campo è idoneo per i principianti ma richiede comunque piena attenzione da parte di giocatori più esperti. Ci sono inoltre ampi spazi di pratica, con Putting e Chipping Greens, bunker di pratica, Pro Shop. Golf Carts, carrelli e sacche disponibili a noleggio. Nel ristorante si può assaggiare la cucina tradizionale toscana, rielaborata con sapiente creatività dallo chef. Il menú cambia a seconda della stagione e della disponibilità di ingredienti freschi.
ITINERARI
Percorsi
CULTURA
Storia
Nel territorio c’erano piccoli insediamenti abitativi come confermato da varie sepolture etrusche scoperte e da una villa romana di epoca repubblicana. La zona era conosciuta come Mansio ad Arnum, cioè ponte sul fiume Arno. Con l’inizio delle invasioni barbariche (V° e VI° secolo d.C.) la popolazione abbandonò la zona pianeggiante e si spostò sulle alture della zona. Il fenomeno raggiunse il suo apice durante il X° secolo, al tempo delle contese tra le famiglie nobili Guidi, Cadolingi e Alberti per il controllo della zona. I conti Alberti realizzarono una fitta rete di strutture militari, di cui anche la zona di Montelupo faceva parte.
A seguito dell’espansione territoriale di Firenze (inizio XIII° secolo) l’abitato principale e le fortificazioni circostanti furono rinforzate, a sancire il dominio sul territorio e per controllare il fiume Arno proprio dirimpetto a Capraia, controllata da Pistoia. A metà del secolo successivo la città gigliata ricostruì e ampliò le mura (in parte ancora visibili) che inglobarono il vecchio castello e l’abitato. Il nuovo “borgo murato“ fu trasformato in podesteria nel 1414, anno che dette inizio a un periodo caratterizzato da grande sviluppo economico per la manifattura di oggetti in ceramica. Infatti un’antica strada romana riadattata e il fiume erano ottime vie di collegamento e commercio lunga la direttrice tra Firenze e Pisa.
Dopo la peste del XVII° secolo, iniziò un periodo di decadenza che causò un ridimensionamento urbano di Montelupo. Inoltre tre alluvioni dell’Arno distussero parte della cittadina. L’ultima fu quella del 1992, quando ben 4 metri d’acqua inondarono gran parte della zona più bassa dell’abitato. Nonostante i disastri naturali la cittadina ha continuato ad essere uno dei più importanti centri di produzione della ceramica, dal Rinascimento fino ai giorni d’oggi, sia a livello italiano che europeo.
GASTRONOMIA
Piatti tipici
La cucina è caratterizzata dall’utilizzo di prodotti genuini e da sapori corposi, in sintonia con le tradizioni culinarie della Toscana. Minestra di pane, carni bovine, pollame, cacciagione e una variante locale del “peposo”. Il “Pan Bistugio” è una specialità dolciaria tutta locale: per “bistugio” si intende un recipiente di ceramica che è stato utilizzato per la prima volta per una cottura. Il dolce è infatti infornato due volte, la prima per la cottura dell’impasto, la seconda per la crosta. Il tempo di preparazione è quindi di circa 24 ore.
Prodotti tipici
Vino bianco
Il vino con il marchio DOC Bianco dell’Empolese è ottenuto da uve di Trebbiano Toscano, il vitigno principe della regione, con l’eventuale aggiunta di altre a bacca bianca della zona. Il vino viene normalmente prodotto mediante un rapido processo di vinificazione che tende all’immediata estrazione del succo dall’uva, in modio che le bucce non entrino in fermentazione. Il prodotto da imbottigliare è un vino leggero, delicato, fragrante e beverino. È un vino da bersi giovane, entro un anno dalla vendemmia. Ottimo per accompagnare piatti come la panzanella, a base di pesce, anguille, verdure, formaggio marzolino, carciofi fritti.
Esiste anche una versione dolce, il Bianco dell’Empolese Vin Santo DOC.
ARTIGIANATO ARTISTICO
Produzioni tipiche
Lavorazione manuale dell’argilla
Ceramica
La produzione iniziò alla fine del XIII° secolo tramite manufatti ceramici con decorazioni di ispirazione ispano-moresca e colorazione predominante verde e blu. Ben presto, all’interno delle mura, le fornaci si moltiplicarono e, nel XV° secolo, ne funzionavano più di 50. La ceramica di Montelupo raggiunse notorietà tra il XV° e il XVI° secolo. La cittadina divenne protagonista della “circolazione delle tecniche e del sapere”: artisti locali erano invitati a lavorare a Cafaggiolo, a Faenza (Regione Emilia Romagna) e Caltagirone (Regione Sicilia).
Ovunque questi artigiani dettero nuovo impulso alle locali tradizioni proseguite fino ad oggi. Alcuni pezzi di provenienti da Montelupo sono stati ritrovati nei siti archeologici dell’America Centrale (risalenti al XVI° secolo, epoca dei primi insediamenti europei) così come nelle Filippine e in Scozia. Alla fine del XVII° secolo, dopo la fine della produzione per le due importanti farmacie di Firenze – quella dei domenicani della chiesa di San Marco e quella della chiesa di Santa Maria Novella – iniziò il lento ma inesorabile declino della produzione. La tradizione sopravvisse durante i secoli XVIII° e XIX° con la produzione di pentole.
La maiolica istoriata di epoca rinascimentale è presente in importanti musei all’estero quali il Victoria and Albert Museum di Londra e il Museo Cluny di Parigi. Nella produzione del XVII° secolo spicca il decoro con “Arlecchini”, raffigurazioni satirico-naif.
Attualmente, è in costante calo la lavorazione della ceramica (terracotta, maiolica e gres), i componenti per l’arredamento e la produzione di colori e pigmenti ceramici in funzione delle nuove tecnologia e cambiamenti del mercato. Anche la produzione di vetro artistico per illuminazione ed arredamento, che raggiunse fama negli anni ’60 con le famose “bottiglie in vetro verde”, è rallentata a causa della produzione in serie. Rimane una produzione di alta qualità ma solo per un mercato di nicchia.
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire
Dove mangiare
Ristoranti e Trattorie
La Lanterna
Località Pulica -Montelupo Fiorentino (FI) – tel. +39 0571 542021
Piatti di cucina tipica toscana preparati con ingredienti e produzioni locali; riproposta di ricette dimenticate; ottima selezione di vini