Scegli cosa vedere e fare a Scarperia e San Piero
Scarperia e San Piero a Sieve, i coltelli artigianali e le origini della famiglia Medici
Il comune di Scarperia e San Piero è risultato dall’unione di due cittadine: Scarperia e San Piero a Sieve ubicate nella zona del Mugello. Scarperia è nota per la produzione artigianale di coltelli. Infatti questa tradizione è vecchia di almeno cinque secoli. Fino al XVIII° secolo la presenza degli artigiani di settore era numerosa e vastissima la produzione di ferri taglienti, sia per usi bellici (pugnali, lance e spade), che per la casa ed il lavoro (forchette e punteruoli, roncole, cesoie e temperini).
Attualmente sono attive solo quattro imprese, ma con una ricca produzione di coltelli di tutti i generi: da quelli da caccia a quelli da macellaio, dalla coltelleria da cucina a completi di posate con il manico di corno, oltre a tutti i tipi di forbici e pennati di tutte le dimensioni. Più piccolo il villaggio di San Piero a Sieve, di origini medievali, situato in un ambiente attraversato dal fiume Sieve e immediatamente prospiciente la zona pianeggiante del Mugello. Attualmente qui sono presenti anche allevamenti bovini e numerose aziende metalmeccaniche, edili e del legno.
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ZONA; Mugelllo
TIPO; cittadina rurale
COORDINATE; 43°59′34″N 11°21′17″E
ALTITUDINE; 292 metri s.l.m.
PRODOTTI;coltelli, pane, formaggi, salumi di cinghiale
SPORT;trekking escursionistico, equitazione, ciclismo
CONFINI; Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Firenzuola, Vaglia (FI)
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Informazioni Turistiche
Comune di Scarperia San Piero
Via dei Bastioni, 3 – 50038 Scarperia San Piero (FI)
Tel: +39 055 843161
www.comune.scarperiasanpiero.fi.it
Proloco Scarperia
Palazzo dei Vicari – 50038 Scarperia San Piero (FI)
Tel: +39 055 8468165
informazioni@prolocoscarperia.it
www.prolocoscarperia.it
COSA VEDERE
Fortificazioni nei dintorni di Scarperia e San Piero
Castello del Trebbio
Castello del Trebbio
Zona: Mugello
Tipo: villa-castello (XV° secolo)
Indirizzo: via del Trebbio, 1 – località San Piero a Sieve
Tel.:+39 055 8459793
Orari: visitabile su appuntamento
Ingresso: €12 con visita guidata
Accessibilità ai disabili: no
La villa-castello è situata nella zona di origine della famiglia Medici. L’edificio fu costruito all’inizio del XV° secolo sui resti di una torre longobarda e per ordine del capostipite della famiglia, Giovanni di Bicci. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1428, il figlio Cosimo (“Cosimo il Vecchio”), che amava cacciare nella tenuta, ampliò e ristrutturò la villa su progetto dell’architetto Michelozzo, facendola assomigliare ad un castello fortificato.
Nel 1476, durante la peste, nella villa fu ospite Amerigo Vespucci, di lì a poco divenuto celebre per la “scoperta” dell’America. Nel XIX° secolo furono demolite le case rurali addossate alla villa per creare spazio a un bosco di cipressi. L’impianto dell’edificio, attualmente di proprietà privata, si è conservato e mantiene le caratteristiche di fortificazione, anche se ebbe sempre funzione prevalentemente agricola. Al centro della costruzione c’è un cortile con pozzo ed un giardino murato. Il giardino antistante la villa, con rose e siepi di bosso, risale al XX° secolo.
Fortezza Medicea di San Martino
Zona: Mugello
Tipo: fortificazione (XVI° secolo)
Indirizzo: località San Piero a Sieve
Fu costruita nel 1569 per volere del granduca Cosimo I° Medici, su progetto iniziale di Baldassarre Lanci, rielaborato successivamente da Bernardo Buontalenti, con il compito primario di difendere Firenze da nord. Infatti la struttura era ben attrezzata per resistere agli assedi, con cisterne, magazzini per viveri e armi, casematte, cucine, mulini a vento, armerie e forge per fondere cannoni. La fortezza è racchiusa da un perimetro poligonale, comprensivo di terrapieni e di sette baluardi.
All’interno si trova una cappella e il mastio, con le abitazioni per la guarnigione. Il rilievo montuoso su cui sorge era addirittura attraversato da un passaggio segreto che, in caso di assedio, conduceva al vicino fiume Sieve. Nel 1774 la fortezza fu chiusa dal granduca Leopoldo I° di Lorena che la giudicò inutile e, in seguito, fu abbandonata. Quasi ridotta a rudere e dimenticata, è da tempo oggetto di restauri.
Chiese
La chiesa di Scarperia vista dal golf club Poggio dei Medici
Prepositura dei Santi Jacopo e Filippo
Zona: Mugello
Tipo: chiesa (XIV° secolo)
Indirizzo: piazza dei Vicari
La chiesa fu edificata nel 1326 e ristrutturata nel 1870. All’interno conserva un tondo marmoreo di Benedetto da Maiano, un tabernacolo di Mino da Fiesole ed un crocifisso del Sansovino, oltre a numerosi dipinti.
Pieve di San Pietro
Zona: Mugello
Tipo: chiesa (XVI° secolo)
Indirizzo: località San Piero a Sieve
È una chiesa a tre navate che, nonostante sia stata restaurata nel 1776, ha conservato la struttura originale del XVI° secolo. Su una delle porte d’ingresso è visibile lo stemma in pietra della famiglia Medici che promosse la costruzione della chiesa. All’interno è conservato un crocifisso in legno attribuito a Raffaello da Montelupo e l’altorilievo in terracotta Vergine col Bambino, risalente al XV° secolo. L’oggetto di maggior pregio però è il fonte battesimale a forma esagonale, realizzato in terracotta bianca e con altorilievi policromi di Giovanni Della Robbia.
Convento del Bosco ai Frati
Zona: Mugello
Tipo: convento (XV° secolo)
Indirizzo: località San Piero a Sieve
Molto probabilmente fu fondato dalla famiglia Ubaldini nel VI° secolo. Quindi divenne il cenobio dei Basiliani (XI° secolo) e, successivamente e fino al 1206, fu abitato da alcuni eremiti. Infine fu donato, assieme a gran parte del bosco, a San Francesco d’Assisi. Nel convento vissero alcuni frati francescani piuttosto noti: il venerabile Giovanni da Perugia, detto lo Scalzo, e padre Benedetto da Gavorraccio.
Nel 1349 la struttura fu quasi del tutto abbandonata a causa della peste e rifiorì solo nel 1420, quando Cosimo I° Medici (“Cosimo il Vecchio”) lo fece ricostruire. Gli interventi riguardarono l’ampliamento del refettorio, la costruzione del campanile, del chiostro, della sagrestia, della cisterna e del loggiato, quest’ultimo su progetto dell’architetto Michelozzo.
All’interno del convento c’è un eccezionale crocifisso ligneo, uno dei pochi dell’epoca praticamente intatto perché realizzato in legno di bosso. È stato attribuito a Donatello.
Monumenti e luoghi da visitare a Scarperia San Piero
Interno del Palazzo dei Vicari
Palazzo dei Vicari
Zona: Mugello
Tipo: dimora storica (XIV° secolo)
Indirizzo: località Scarperia
Il nucleo originario, risalente al XIV° secolo, era costituito dalla sola torre, che era la residenza del capitano. Dopo che Scarperia divenne sede di vicariato si resero necessari consistenti ampliamenti e modifiche. Dopo il devastante terremoto del 1542, l’edificio fu ristrutturato e assunse l’aspetto attuale.
Altri interventi di restauro e modifiche avvennero nei secoli successivi, in particolare nel corso del XIX° secolo, quando furono aggiunti beccatelli e merli alla facciata. L’ultimo e più importante intervento di consolidamento del basamento e restauro del palazzo è avvenuto a partire dal 1980, con lavori che hanno interessato sia le parti strutturali che gli affreschi.
Il complesso ha un agile torre, con merli e beccatelli. Due grandi muri, che formano un vasto cortile interno, lo raccordano al mastio, inserito all’interno della cinta muraria. Pregevoli sono gli stemmi in terracotta invetriata provenienti dalle “botteghe” Della Robbia e Benedetto Buglioni.
L’interno è caratterizzato da finiture e affreschi di epoca rinascimentale che contrastano con il rustico aspetto esterno. Al piano superiore, nella prima sala, una Madonna con Bambino e Santi (1554) proviene dalla scuola del Ghirlandaio. Una scenografica ricostruzione d’ambiente fornisce dettagli sui compiti e sulla vita del rappresentante di Firenze e della sua famiglia.
All’interno del palazzo è ubicato il Museo dei Ferri Taglienti.
Villa Il Torrino
Zona: Mugello
Tipo: dimora storica (XV° secolo)
Indirizzo: via delle Oche, 62 – località Scarperia
Tel.: +39 055 846253
Ingresso: gratuito
Orari: visitabile su appuntamento
Accessibilità ai disabili: sì
Nel 1930 fu ricostruita una torre delle mura (XIV° secolo), mantenendo la forma originale ed in modo da diventare l’attuale villa-torre. L’interno dell’edificio è arredato con mobili antichi ed oggetti di pregio di varie epoche, dal periodo etrusco a quello romano, medievale, settecentesco, fino al Liberty. Gli ambienti sono suggestivi, come ad esempio il bagno con vasca romana e la sala dove sono esposte armature e armi. Dalla sala posizionata nella parte più alta della torre si gode un eccellente vista panoramica del Mugello. Il parco attorno all’edificio comprende alberi secolari e percorsi ornati con antichi orci e sculture. Su un lato del palazzo c’è un giardino all’italiana con una vasca di ninfee, circondata da un gradone circolare in pietra. La villa è attualmente proprietà dello scultore Vittorio Collacchini che qui ha allestito il proprio studio.
Sant'Agata
Zona: Mugello
Tipo: villaggio di origine medievale
È un piccolo villaggio a soli 4 chilometri a nord di Scarperia. La zona fu abitata nel periodo preistorico, poi dagli Etruschi, certamente dal VI° secolo a.C. (probabilmente nella località denominata Il Colle), e quindi dai Romani. Nel Medioevo la zona fu soggetta ai conti Ubaldini finché, dopo un inutile assedio, Firenze acquistò il loro castello di Montaccianico nel 1306 e lo rase al suolo.
Nel borgo ci sono interessanti testimonianze delle varie fasi storiche. Al Medioevo risalgono la Pieve romanica (II° secolo), un “ospitale” documentato fin dal 1260 e il ponte sul torrente Cornacchio. Quindi due antichi mulini ad acqua, uno dei quali ancora funzionante e visitabile su prenotazione (famiglia Parrini, tel. +39 055 8406648). Al XVIII° secolo risalgono l’elegante Palazzo Salviati e l’imponente Palazzo Aiazzi.
Nonostante le dimensioni limitate il villaggio contiene tre interessanti musei. La Raccolta di Arte Sacra è allestita in un oratorio del 1508 e contiene affreschi staccati dal Tabernacolo Biliotti, pitture, sculture, opere d’arte provenienti dalle chiese e tabernacoli del territorio. Nel Centro di Documentazione Archeologica sono esposti reperti preistorici, etruschi, romani, medievali. Completa l’insieme delle esposizioni l’interessante Museo di Vita Artigiana e Contadina. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.museisantagata.it.
Autodromo Internazionale del Mugello
Zona: Mugello
Tipo: autodromo
Indirizzo: via Senni, 15
Tel.: +39 055 8499111
E-mail: info@mugellocircuit.it
Sito: www.mugellocircuit.it
Progettato negli anni ’70, è uno dei più suggestivi, moderni e sicuri autodromi a livello internazionale. È sede abituale di test e prove di Formula 1, delle aziende leader MotoGP e Superbike, di prestigiose industrie automobilistiche nazionali ed internazionali. Per quanto concerne le due ruote è anche sede abituale del Gran Premio d’Italia. La pista, di oltre 5 chilometri, si sviluppa in una zona ricca di boschi e prati.
ARTE E MUSEI
Musei di Scarperia e San Piero
Coltelli di Scarperia
Complesso Museale di Sant'Agata
Zona: Mugello
Tipo: museo di arte sacra, di archeologia e pieve romanica
Indirizzo: via della Pieve, 3 – località Sant’Agata
Tel: +39 055 8406853 / +39 055 8406794
Email: filippobellandi@tiscali.it
Sito: www.museisantagata.it
Orari: estivo domenica e festivi 16.00-19.00, invernale domenica e festivi 15.00-18.00; previa prenotazione sempre aperto per visite di gruppo
Ingresso: intero € 2,50, ridotto € 1,50
Servizi: visite guidate, laboratori didattici
Il Complesso Museale di Sant’Agata comprende la pieve romanica di Sant’Agata, la Raccolta d’Arte Sacra Sant’Agata, allestita in un oratorio del XVI° secolo adiacente alla Pieve, e il Centro di Documentazione Archeologica. La costruzione della chiesa, in bozze di alberese con elementi di arenaria e serpentino verde, risale al XII° secolo ed è ritenuta il più prestigioso edificio sacro di tutto il Mugello. La copertura in legno a due spioventi è originale. All’interno è conservato un crocifisso ligneo di Francesco di Simone Ferrucci.
La Raccolta d’Arte Sacra espone opere di epoca medievale e del XVI° e XVII° secolo, provenienti da tabernacoli e chiese del territorio, nonché preziose testimonianze della vita artistica della pieve. Di particolare valore la tavola Nozze mistiche di Santa Caterina d’Alessandria di Bicci di Lorenzo (1340), la Madonna col Bambino, San Gavino e San Miniato, unica opera conosciuta del pittore “Nicholaus” (1345), la Madonna col Bambino, San Jacopo e Sant’Agata, la terracotta policroma Madonna col Bambino e San Giovannino di Giovanni Della Robbia (XVI° secolo), la Madonna col Bambino, San Jacopo e Sant’Agata, attribuita alla scuola di Ridolfo del Ghirlandaio (XVI° secolo). Quindi affreschi, tavole e tele, suppellettili per usi liturgici.
Il Centro di Documentazione Archeologica documenta i principali rinvenimenti archeologici del Mugello. Vi sono reperti del Paleolitico, del Neolitico e dell’età dei metalli; quindi l’epoca etrusca, il Medioevo e il Rinascimento. All’esterno del museo è stata collocata la ricostruzione a dimensioni naturali di un villaggio preistorico. Attualmente sono visitabili solo due capanne: una di cacciatori paleolitici ed una di agricoltori-allevatori dell’Età del Bronzo (circa 5.000 anni fa).
Museo di vita artigiana e contadina
Zona: Mugello
Tipo: museo di artigianato
Indirizzo: Centro Polivalente – località Sant’Agata
Tel: +39 055 8406750 / +39 055 8406850
Orari: estivo domenica e giorni festivi 15.30-18.30, invernale domenica e giorni festivi 15.00-18.00
Ingresso: offerta libera
Il museo è imperniato su scene di vita quotidiana con personaggi in movimento che riproducono la gestualità di antichi mestieri e usi del passato. Tutti i personaggi sono stati costruiti da Faliero Lepri (detto “Leprino”) attorno a un telaio in legno. All’interno sono inseriti motorini di recupero ricoperti di cartapesta e vestiti con abiti, secondo la foggia dell’epoca. Ogni personaggio riproduce fedelmente i gesti della propria attività.
Centro Documentazione Ricerche Storiche Linea Gotica Toscana
Zona: Mugello
Tipo: museo storico
Indirizzo: località Ponzalla, 47
Tel: +39 335 7632983 / +39 328 8261785
Orari: mercoledì e venerdì 9.00-13.30, sabato e domenica 9.30-12.30 e 14.00-18.30; gruppi ammessi previa prenotazione
Servizi: su prenotazione visite guidate all’esposizioni e ai luoghi degli scontri armati
Il centro è stato costituito per salvaguardare la memoria degli eventi della Seconda Guerra Mondiale, in particolare quelli avvenuti in Mugello nel settembre 1944. L’esposizione è costituita da allestimenti permanenti ma sono organizzate anche mostre temporanee.
Museo dei Ferri Taglienti
Zona: Mugello
Tipo: museo di artigianato
Indirizzo: Palazzo dei Vicari – località Scarperia
Email: info@prolocoscarperia.it
Sito: www.museoferritaglientiscarperia.it / www.prolocoscarperia.it
Orari: differenziati a seconda dei mesi e dei giorni; consultare il sito
Ingressi: intero €uro 4,00, ridotto € 3,00, fino a 14 anni € 2,00, cumulativo con gli altri musei di Scarperia € 10,00
Servizi: visite guidate, laboratori didattici, su prenotazione visita a “La Bottega del Coltellinaio”
Il museo è situato all’interno del Palazzo dei Vicari. Il percorso museale inizia con la storia del coltello nelle vicende umane. Quindi un itinerario tra la produzione dei vari centri italiani permette confronti tra materiali, tecniche ed oggetti. Attraverso l’approccio manuale (banchi di montaggio) è possibile la conoscenza dei componenti delle varie tipologie di coltelli. Sono stati adottati vari accorgimenti che consentono al visitatore di manipolare, smontare e rimontare un coltello in modo da poterne valutare dimensione e forme in rapporto alle potenzialità di utilizzazione e alla complessità di utensili apparentemente semplici. Il percorso museale include gli appartamenti del vicario.
Annesso al museo c’è la Bottega del Coltellinaio, in cui è possibile seguire le fasi della lavorazione artigianale del coltello. Forgia, banco da lavoro, incudine erano le attrezzature attorno alle quali si svolgeva l’attività dell’artigiano, aiutato nelle attività meno pesanti da lavoratori-bambini e dalla “giratora”, manodopera femminile le cui competenze si limitavano a fornire movimento alla mola destinata all’arrotatura delle lame.
Artigianato
La produzione artigianale di coltelli è vecchia di almeno cinque secoli sostituendo progressivamente quella di armi da taglio. Nel 1538 fu redatto uno statuto che creava una sorta di ordine professionale. Fino al XVIII° secolo furono prodotti in grande quantità ferri taglienti sia per uso militare (spade, pugnali, punte di lance) che per la casa (forbici, temperini, forchette) e il lavoro (roncole, punteruoli). L’attività si è ridotta inesorabilmente durante tutto il XX° secolo e, attualmente, risultano in attività solo poche “botteghe”.
Produzione artigianale di coltelli
Coltelleria Saladini s.a.s.
Coltelli tradizionali da tavola, cucina e accessori
laboratorio: Viale Kennedy, 172 – Scarperia
galleria d’esposizione: Via Roma, 25 – Scarperia
tel. + 39 055 8431010 +39 055 8468947
info@coltelleriasaladini.it
www.coltelleriasaladini.it
Coltellerie Berti s.r.l.
Coltelli tradizionali italiani
laboratorio: Via della Resistenza, 12 – Scarperia
tel. + 39 055 846585 – +39 055 8469903
info@coltellerieberti.it
http://www.coltellerieberti.it
Coltelleire Conaz S.n.c. F.lli Consigli &C.
Coltelli regionali artigianali
laboratorio: Via G. Giordani, 20 – Scarperia
tel. + 39 055 8430270 (shop) – +39 055 846197 (laboratorio)
info@consigliscarperia.com
I Coltelli Dell’Artigiano
laboratorio: Viale G. Matteotti, 84
+39 055 8430519 (negozio) – +39 055 8468268 (laboratorio)
coltelliartigiano@alice.it
www.coltellidellartigiano.it
Visite su prenotazione
COSA FARE
Eventi
Diotto e Giornate Rinascimentali
Tipo: rievocazione storica
Località: Scarperia
Periodo: prima domenica di settembre
Tel.: +39 055 846565
Email: comitatofesteggiamenti@virgilio.it
Sito: www.diottoscarperia.it
Si tratta della rievocazione della fondazione di Scarperia da parte di Firenze, avvenuta il giorno 8 (die-octo) settembre 1306. In particolare, l’evento fa rivivere la cerimonia del passaggio di consegne tra vicari con la partecipazione del Corteo Storico di Scarperia e di una rappresentanza del Calcio Storico di Firenze e dei Bandierai degli Uffizi.
Alle ore 21.00 un corteo composto da oltre un centinaio di persone giunge da “Florentia” accompagnando il nuovo vicario (il Messer) con suono di trombe e tamburi fino a Porta Fiorentina. Qui è atteso dal vicario uscente alla presenza di notabili, l’araldo, dame e nobili, musici, le milizie e il gonfalone. In seguito quattro squadre, in rappresentanza di altrettanti rioni, disputano giochi in onore del nuovo vicario.
Il Maestro dei Giochi dà inizio alle cinque gare in programma, al termine delle quali il nuovo vicario assegna il palio del Diotto alla squadra vincitrice. I giochi consistono nel “lancio dei coltelli”, nella “corsa sui mattoni”, nel “tiro alla fune”, nella “corsa nelle bigonce” e nel “palo della cuccagna”.
L’ambientazione dell’evento è particolarmente suggestiva. Cantori, giullari e “mangiatori di fuoco” offrono momenti di intrattenimento. Inoltre spettacoli, esibizioni di sbandieratori e rappresentazioni teatrali d’epoca. Figuranti in abiti da contadini portano i prodotti delle loro terre al mercato.
Rivivono antichi mestieri, con particolare enfasi al coltellinaio che, utilizzando una forgia, trasforma la lama in “ferro tagliente”. La moneta utilizzata è il “fiorino di Scarperia”, coniata per l’occasione. Il fine-settimana precedente al Diotto, sempre nel centro storico, si svolgono invece le Giornate Rinascimentali.
È un susseguirsi di animazioni di strada con cortei in costumi dell’epoca, sbandieratori e danzatori; inoltre figuranti nelle vesti di nobili, dame, popolani, mercanti, artigiani, giullari, musicanti, falconieri e altro ancora.
Infiorata
Tipo: religioso
Località: Scarperia
Periodo: ultima domenica di maggio
Le strade del centro storico si riempiono di colorati disegni creati con fiori. I petali sono collocati all’interno dei bozzetti, tracciati sul selciato la sera prima dagli abitanti, seguendo un tema che cambia ogni anno.
Sport
Motoraduno a Scarperia
Moto
All’inizio del mese di giugno gare motociclistiche GP si svolgono nell’Autodromo Internazionale del Mugello.
Golf
Poggio dei Medici Golf Club
Indirizzo: via San Gavino, 27
Tel.: +39 055 8435562
Email: info@golfpoggiodeimedici.com
Sito: www.golfpoggiodeimedici.com
Il club dispone di ampi spazi di pratica, con driving range e putting e pitching greens. Il campo dispone di 18 buche, par 73, misura 6.397 metri, 5.091 dai Tee femminili, e 6.519 metri dai Tee di gara. Golf carts e sacche sono disponibili per noleggio. Il campo è aperto tutto l’anno, tutti i giorni.
Guida vetture sportive
ITINERARI
Percorsi
Via degli Dei
Regioni: Emilia Romagna e Toscana
Zone: Appennino Tosco-Emiliano e Mugello
Tipo: percorso naturalistico
Lunghezza: 130 chilometri
La Via degli Dei (detta anche Sentiero degli Dei) è un percorso escursionistico-naturalistico a quote intorno ai 1.000 metri s.l.m. che collega le città di Bologna e Firenze, passando attraverso gli Appennini. Il nome deriva da alcuni monti attraversati, tra cui Monte Venere a Monzuno e Monte Luario a Firenzuola (con riferimento alla dea Lua, invocata dai romani in guerra), nei pressi del passo della Futa.
La via, con segnalazioni del CAI, è principalmente un tracciato di crinale molto simile ai percorsi dell’antica strada romana Flaminia Militare (circa 187 a.C.) e a quelli per le comunicazioni tra le due città nel Medioevo. Il percorso attraversa numerosi luoghi di interesse naturalistico e paesaggistico e, in alcuni punti si cammina proprio su pavimentazioni di 2.000 anni.
Il tracciato è percorribile sia a piedi che in mountain bike. L’intera traversata da Bologna a Firenze – che non presenta grandi difficoltà – si può compiere in quattro/sei giorni o più a piedi oppure in due/tre giorni o più in bicicletta.
Percorso
Ogni tappa della Via degli Dei è ricca di storia, di natura, di cultura e di enogastronomia. Tradizionalmente l’inizio è dal centro di Bologna, e, costeggiando il fiume Reno, si giunge a Sasso Marconi; successivamente l’area protetta del Contrafforte Pliocenico, Monzuno, Madonna dei Fornelli, il Passo della Futa. Entrando in Toscana si toccano le località di Sant’Agata, San Piero a Sieve, Fiesole e infine Firenze.
Segnaletica
È generalmente costituita dalle tabelle CAI-Club Alpino Italiano poste all’inizio e agli incroci più importanti; contengono informazioni sulle località indicando nome e quota del luogo di partenza o dei luoghi di destinazione con i tempi di percorrenza e il numero di sentiero.
TAPPE
1a tappa: da Bologna a Badolo
Lunghezza: 21 chilometri
Dislivello: +817 – 515 metri
Tempo: 6.50h (a piedi) e 2.30h (mountain bike)
Sentieri CAI: 112, 122, 110
Dal centro di Bologna ci si dirige al Santuario della Beata Vergine di San Luca. Di seguito Casalecchio di Reno, la riva destra del fiume Reno, Sasso Marconi, l’Oasi Naturalistica di San Gherardo. Quindi sempre a diritto verso Sasso Marconi, i Prati di Mugnano, il quadrivio de La Commenda. Da qui ci sono due alternative:
a) Sentiero CAI 122 VD: il sentiero sulla sinistra fino ad arrivare al Giardino Botanico Nova Arbora e quindi fino a Monte del Frate;
b) Sentiero CAI 110 VD: il sentiero a destra in direzione Rio Raibano-Brento, quindi Battedizzo e poi Badol; successivamente in direzione Monte Adone/Brento e quindi fino a Monte del Frate;
2a tappa: da Badolo a Madonna dei Fornelli
Lunghezza: 28 chilometri
Dislivello: +1460 – 1038 metri
Tempo: 9.50h (a piedi) e 2.30h (mountain bike)
Sentieri CAI: 110, 019
Da Badolo verso Brento, Monterumici e poi Monzuno; quindi in direzione di le “Campagne”, le case di Le Croci, il Monte del Galletto, il Monte dei Cucchi e infine Madonna dei Fornelli.
3a tappa: da Madonna dei Fornelli a Monte di Fò
Lunghezza: 17 chilometri
Dislivello: +783 – 753 metri
Tempo: 5.50h (a piedi) e 3.00h (mountain bike)
Sentieri CAI: 019
Da Madonna di Fornelli ci si dirige verso Pian di Balestra e quindi, seguendo la segnaletica Futa e Strada Romana, fino ai primi tratti della Flaminia Militare. Si prosegue verso Piana degli Ossi, il Passeggere, la cima delle “Banditacce” e il “Poggiaccio”, circa a metà tra Bologna e Firenze. Di seguito le falde di Poggio Castelluccio e, tramite la Strada Regionale 65, il Passo della Futa. Infine l’ultimo tratto verso la località Monte di Fò.
4a tappa: da Monte di Fò a San Piero a Sieve
Lunghezza: 21 chilometri
Dislivello: +641 – 1197 metri
Tempo: 11.30h (a piedi) e 2.00h (mountain bike)
Sentieri CAI: 00, 46
Dalla Futa (o Monte di Fò) si sale fino all’”Apparita”. Seguendo le indicazioni GEA si raggiunge la vetta di Monte Gazzaro (1.125 metri). Scendendo si incontra il Passo dell’Osteria Bruciata. Si prosegue per Sant’Agata del Mugello o, direttamente, verso S. Piero a Sieve.
5a tappa: da San Piero a Sieve a Firenze
Lunghezza: 33 chilometri
Dislivello: +1367 – 1510 metri
Tempo: 11.30h (a piedi) e 3.00h (mountain bike)
Sentieri CAI: 017, 00, 00-60, 2, 7
Ripartendo da San Piero a Sieve, si può fare una piccola deviazione per visitare la Fortezza Medicea di San Martino. Quindi si sale in direzione della località Trebbio, poi Tagliaferro e quindi il Convento di Monte Senario. Successivamente il sentiero verso Vetta le Croci, Olmo e Poggio Pratone. Si scende fino a Monte Fanna per proseguire verso Fiesole. Da qui si può utilizzare l’autobus urbano n.° 7 oppure proseguire la panoramica, imboccare il sentiero che sale a Monte Ceceri e da qui scendere alle cave di Maiano, salire verso Settignano e scendere definitivamente verso Firenze.
Trekking e mountain bike
“I Percorsi dell’Asfodelo” è il nome collettivo di nove anelli adatti sia al trekking che alla mountainbike allestiti dall’amministrazione comunale per scoprire il territorio attorno a Scarperia. In sintesi gli anelli, elencati per punto di partenza, sono i seguenti:
– da Marcoiano fino a Castellana e al Passo dell’Osteria Bruciata
– da Omomorto fino a Fontefredda
– dal Passo del Giogo fino al Monte Castel Guerrino
– da Ponzalla fino a Mulinuccio
– da Sant’Agata fino a Monte Calvi e da Sant’Agata fino a Coppo
– da Scarperia fino a Omomorto, da Scarperia fino a SantAgata, da Scarperia fino a Crocioni (Torraccia/Mulino Mozzete)
La cartina e ulteriori informazioni sono ottenibili presso l’Ufficio Turismo dell’Amministrazione Comunale o la Pro Loco di Scarperia.
CULTURA
Storia
Da borgo fortificato a villaggio artigiano
Scarperia fu un borgo fortificato fondato con il nome di Castel S. Barnaba all’inizio del XIV° secolo e si sviluppò come avamposto di Firenze lungo la strada per Bologna (l’attuale via Bolognese). Per la costruzione, affidata alla direzione di Matteo di Neri di Gubbio, fu scelta una località denominata Scarperia, forse per le caratteristiche di ripida scarpata del terreno. Precedentemente era avvenuta la distruzione della munita rocca di Montaccianico, possedimento della famiglia Ubaldini, assediata e rasa al suolo. Nel 1415 Scarperia divenne sede di vicariato, cioè sede distaccata del potere amministrativo e giudiziario di Firenze. In seguito divenne un importante tappa in direzione di Bologna nonché rilevante mercato del Mugello. L’attività commerciale crebbe anche per la posizione strategica, lungo la strada verso l’Emilia e il Nord Italia. .
Numerosi erano nei secoli XV° e XVI° gli alberghi e le osterie, e diffuse le botteghe artigiane, in particolare quelle dove si forgiava il ferro e si producevano utensili agricoli e coltelli. Per migliorare la viabilità trans-appenninica, nel 1792 il governo della famiglia Asburgo-Lorena fece costruire la strada carrozzabile della Futa. Purtroppo il nuovo tracciato escludeva Scarperia da quelle correnti di traffico che ne avevano fatto la fortuna. Osterie, alberghi e taverne furono chiusi ed anche la vendita dei ferri taglienti ne risentì. Nel 1908, la legge che proibiva il commercio e l’uso dei coltelli a serramanico di lunghezza superiore al palmo della mano diede il colpo di grazia all’artigianato, che, tuttavia, è sopravvissuto con alterne vicende fino al rilancio degli ultimi decenni.
A San Piero a Sieve il primo agglomerato urbano sviluppò nel XI° secolo nei pressi del ponte sulla Sieve, nodo stradale in direzione del Passo del Giogo. Riconosciuto il valore strategico del ponte, nel 1372 Firenze ne finanziò il rifacimento: fu costruita una nuova struttura in muratura, in sostituzione di quella in pietra e legname che fino a quel momento aveva garantito l’attraversamento del fiume. Nel 1569 il granduca Cosimo I° Medici fece edificare la Fortezza di San Martino sui ruderi di un vecchio feudo della famiglia. La storia del villaggio – originariamente denominato Ponte a Sieve – rimarrà sempre legata alle vicende di Firenze fino all’Unità d’Italia.
Nel 2014 entrambe cittadine si sono fuse, dando origine al comune Scarperia San Piero.
Curiosità
La fondazione di Scarperia è legata ad un evento storico. Come sopra accennato, per installare un nuovo centro fortificato nel Mugello Firenze dovette sconfiggere la potente famiglia degli Ubaldini, che possedeva una roccaforte con eccellenti difese a Montaccianico, ai piedi del versante toscano dell’Appennino. Il castello fu espugnato e – riportano le cronache dell’epoca – raso al suolo fino alle fondamenta. Fu vietata qualsiasi costruzione all’interno e, sui resti, fu cosparso il sale, come avvenne per Cartagine alla fine della Terza Guerra Punica: si voleva che non vi crescesse nemmeno una pianta! Da quel momento il luogo non fu più abitato ma la poderosa cinta muraria è ancora visibile, a tratti, nel groviglio della vegetazione.
GASTRONOMIA
Piatti tipici
Peposo di cinghiale
È un piatto a base di cinghiale, preparato in umido con pomodori.
Prodotti tipici
Formaggi di Scarperia
SERVIZI TURISTICI
Dove mangiare a Scarperia e San Piero
Ristoranti e Trattorie
Il Bocconcino
Via Casenuove, 34 – località Taiuti – San Piero a Sieve
Tel: +39 055 8498684
Servizi: cucina tradizionale toscana – aperto a pranzo da lunedì a domenica – aperto a cena da giovedì a domenica