Cosa vedere e fare a Castel San Niccolò
Castelli e borghi medievali, la cittadina della pietra scolpita, funghi e castagne
Il nome Castel San Niccolò deriva da quello della più antica fortificazione nel territorio, un borgo medievale fortificato dominato dalla rocca che ha ben conservato l’aspetto originario. Il territorio comunale si estende lungo la valle del torrente Solano ed è in gran parte ricoperto di abetine e castagneti, dato che l’altitudine e i venti freddi provenienti da nord-est non consentono altro tipo di vegetazione prevalente.
La sede amministrativa comunale è ubicata a Strada in Casentino, l’abitato principale. Altri due agglomerati urbani di una certa consistenza sono Cetica e Borgo alla Collina. Dalla valle del Solano vari sentieri attraversano un ambiente naturale di notevole valore e salgono fino alla cima del Monte Pratomagno.
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ZONA; Casentino
TIPO; villaggio rurale
COORDINATE; 43°44′43″N 11°42′36″E
ALTITUDINE; 380 metri s.l.m.
PRODOTTI; patata rossa di Cetica, sambudello, funghi porcini, castagne, pietra lavorata
SPORT; trekking escursionistico, equitazione, ciclismo
CONFINI; Castelfranco Piandiscò (AR), Loro Ciufenna (AR), Montemignaio (AR), Ortignano Raggiolo (AR), Poppi (AR), Pratovecchio Stia (AR), Reggello (FI)
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Informazioni turistiche
Comune di Castel San Niccolò
piazza Piave, 39 – 52018 Castel San Niccolò (AR)
tel. +39 0575 571001
castelsanniccolo@casentino.toscana.it
www.comune.castel-san-niccolo.ar.it
COSA VEDERE
Fortificazioni
Castello di San Niccolò
Zona: Casentino
Comune: Castel San Niccolò (AR)
Tipo: fortificazione (XI° secolo)
Indirizzo: località Strada in Casentino
Tel: +39 0575 324048
Orari: visite su appuntamento
Costruito sopra un fortilizio di epoca longobarda e inizialmente denominato Corte di Vado, il castello è documentato nell’XI° secolo. Fu residenza dei conti Guidi fino al 1359 e, successivamente, dei podestà di Firenze. Il castello era costituito da tre elementi principali: la rocca, ubicata nella posizione più elevata, residenza del feudatario, collegata a un gruppo di case e alla chiesa; le mura, nelle quali si apriva una porta difesa da una torre, poi trasformata in Torre dell’Orologio; il mercatale, composto da un gruppo di abitazioni più in basso e protetto da un’altra cinta muraria.
Il borgo non subì gravi danni durante il sanguinoso assedio del 1440. Il castello si è conservato in buone condizioni, con il possente mastio dotato di torre, ma ingentilito da due finestre con bifore del XV° secolo. Tramite un portale gotico si accede alla della piazza d’armi, con tanto di cisterna e camminamento di ronda. Attualmente il castello è proprietà privata ma visitabile su appuntamento. Del borgo medievale rimangono la chiesa di S. Niccolò (trasformata in museo), la Podesteria, il forno, il carcere, la cappella del Crocifisso. In quest’ultima c’è un piccolo affresco datato 1439.
Chiese
Pieve di San Martino a Vado
Zona: Casentino
Comune: Castel San Niccolò (AR)
Tipo: chiesa romanica (XI°-XII° secolo)
Indirizzo: località Strada in Casentino
Risale all’XI° secolo ed è una delle molte pievi fatte costruire dalla contessa Matilde di Canossa. Nonostante i danni subiti a causa di una rovinosa alluvione nel XVIII° secolo, tra tutte le pievi romaniche dell’Alto Casentino è quella che ha meglio conservato la struttura originaria, a iniziare dalla facciata. L’interno è a tre navate, diviso in sette campate da sei colonne monolitiche in pietra serena. Ogni colonna è sormontata da capitelli, diversi l’uno dall’altro, con minuziose decorazioni arboree (XII° secolo), pregevole opera di maestranze lombarde e scalpellini locali. Sulle pareti sono collocati due affreschi staccati provenienti dalla chiesa del castello: una Crocifissione e un San Niccolò con Santi (XIV° secolo) di scuola fiorentina. Inoltre il dipinto su tela San Simone Stoch che riceve uno scapolare dalla Madonna del XVII° secolo.
Chiesa di San Michele Arcangelo (o Sant'Angelo)
Zona: Casentino
Comune: Castel San Niccolò (AR)
Tipo: chiesa romanica (XIV°-XV° secolo)
Indirizzo: località Cetica
La chiesa, di probabili origini vallombrosane, ha ben conservato i caratteri romanici nella navata centrale, cui solo in una fase successiva furono aggiunte le due laterali. All’interno ci sono opere pittoriche di notevole valore. Innanzi tutto la tempera su tavola Madonna con Bambino (XV° secolo), opera del Pesellino (Francesco di Stefano); quindi un crocifisso in legno di castagno della scuola di Donatello; poi un trittico raffigurante Madonna con Bambino e Santi, tempera su tavola, datata 1357, alla maniera di Taddeo Gaddi; infine una Madonna del Rosario, olio su tavola di Cosimo Dati (1550-1630).
Monumenti e luoghi da visitare a Castel San Niccolò
Bagni di Cetica
Zona: Casentino
Comune: Castel San Niccolò (AR)
Tipo: terme storiche
Indirizzo: località Bagni di Cetica
È un piccolo stabilimento termale conosciuto sin dall’antichità (I° secolo a.C.) per le proprietà terapeutiche delle acque fredde nella cura di varie malattie. Le terme continuarono ad essere apprezzate anche in epoca medievale: le loro virtù furono benedette da personaggi quali San Romualdo, fondatore dell’Eremo di Camaldoli, e da San Giovanni Gualberto, fondatore della comunità di Vallombrosa. Dopo un periodo di abbandono lo stabilimento riprese ad essere frequentato, soprattutto a partire dal XVII° secolo.
Località nei dintorni
Strada in Casentino
Zona: Casentino
Comune: Castel San Niccolò (AR)
Tipo: villaggio di origine medievale
Ebbe origine come mercato lungo un’antica strada di cui sono rimasti alcuni tratti nei pressi di Caiano. La piazza principale è in parte occupata dalle Logge del Grano, costruite in pietra, una struttura destinata a mercati ricorrenti di vario tipo. Nelle immediate vicinanze dell’abitato c’è l’attraente pieve romanica di San Martino a Vado. Strada è anche conosciuto come “villaggio della pietra”, per il Museo della Pietra Lavorata e per un’importante manifestazione dedicata a questo particolare tipo di artigianato.
Borgo alla Collina
Zona: Casentino
Comune: Castel San Niccolò (AR)
Tipo: borgo di origine medievale
Si trova sul crinale di un colle che separa l’alto corso del fiume Arno da quello del torrente Solano. La posizione panoramica consente di ammirare la parte più settentrinale del Casentino, in particolare il pittoresco borgo di Poppi. Nel Medioevo il borgo era all’interno del feudo dei conti Guidi ma a metà del XIV° secolo entrò a far parte della podesteria “Montagna Fiorentina”, conservando autonomia e propri statuti fino al XVIII°.
L’abitato è dominato dal castello (XI°-XII° secolo), la cui torre di avvistamento ha conservato intatto il suo fascino. Attualmente c’è la sede dell’Accademia Casentinese di Lettere, Arti, Scienze ed Economia. All’interno della Chiesa di S. Donato, ci sono il pregevole polittico Sposalizio mistico di Santa Caterina (1423), opera del cosiddetto Maestro di Borgo alla Collina, e la tomba monumentale di Cristoforo Landino (1848). Il caratteristico nucleo storico ha ben conservato l’intreccio di viuzze, con case unite e integrate le une alle altre, tipiche dell’epoca medievale.
I borghi di Cetica
Zona: Casentino
Comune: Castel San Niccolò (AR)
Tipo: villaggio di montagna
L’area, posta a un altezza che varia dai 600 ai 1.200 metri s.l.m., comprende una ventina di piccoli borghi disseminati tra campi terrazzati e i boschi del Monte Pratomagno. I più interessanti sono Sant’Angelo, Santa Maria e San Pancrazio. Tra i monumenti storici di rilievo c’è, in località Casenzi, il ponte romanico sul torrente Solano. La struttura, interamente in pietra, dava accesso a un castello del quale sono rimasti solo pochi ruderi. Al di là del ponte, un antico mulino ad acqua da tempo dismesso e in stato di completo degrado, ricorda le molte strutture di questo tipo. È visitabile il Mulino del Balenaio, in perfetto stato di conservazione, situato tra le località Fattoria e Campolupoli. In località Bagni di Cetica c’è anche un antico stabilimento termale.
ARTE E MUSEI
Musei di Castel San Niccolò
Museo della Pietra Lavorata
Zona: Casentino
Comune: Castel San Niccolò (AR)
Tipo: museo di artigianato
Indirizzo: ex Collegio Salesiano – Strada in Casentino
Tel.: +39 0575 507272
Sito: www.ecomuseo.casentino.toscana.it
Orari: visite su prenotazione
È suddiviso in sezioni dedicate a varie tematiche ma la pietra è sempre la protagonista: nel paesaggio, nell’architettura medievale, nelle leggende, nella lavorazione tradizionale degli scalpellini che, da secoli, si tramandano questo antico mestiere. Il museo propone inoltre itinerari di visita al territorio, alle principali attrazioni paesaggistiche e architettoniche, comunque legate all’utilizzo della pietra.
Museo del Carbonaio - Banca della Memoria "G. Baldini" - Casa dei Sapori
Zona: Casentino
Comune: Castel San Niccolò (AR)
Tipo: museo etnologico
Indirizzo: località La Chiesa – Cetica
Tel.: +39 0575 555124
Email: proloco@cetica.it
Sito: www.cetica.it
Orari: dal 1° giugno al 30 settembre sabato e domenica 10.00-12.00 e 15.00-17.00
Accessibilità disabili: sì
Servizi: sala audiovisivi, attività didattica su richiesta, sala degustazione prodotti tipici aperta su richiesta
Il Museo e la Banca della Memoria permettono di conoscere antichi mestieri, culture e tradizioni di Cetica e dell’Alto Casentino, anche tramite l’utilizzo di moderne tecnologie informatiche. All’esterno, in un’ampia area allestita, è stato ricostruito fedelmente l’ambiente in cui vivevano i carbonai: dalla capanna agli attrezzi di lavoro, alla carbonaia.
COSA FARE
Eventi
Mostra della Pietra Lavorata
Tipo: arte, musica e mostra-mercato
Località: Strada in Casentino
Periodo: fine agosto (biennale)
Ogni due anni Strada in Casentino – giustamente noto anche come “paese della pietra” – organizza una mostra-mercato di manufatti realizzati tanto da artisti e maestri scalpellini della zona che stranieri.
Sagra della Castagna
Tipo: enogastronomia
Località: Cetica
Periodo: novembre
Nel corso dell’evento è possibile seguire le fasi di lavorazione della castagna e assaggiare ottimi piatti locali.
Festa del Fungo Porcino
Tipo: enogastronomia
Località: Cetica
Periodo: settembre
Oltre alla degustazione di diversi piatti tipici a base di funghi, durante l’evento è possibile visitare la mostra di micologia e ottenere informazioni sulla ricerca e la raccolta del gustoso fungo porcino.
ITINERARI
Percorsi
Verso il Pratomagno (Sentiero C.A.I. 42)
Lunghezza: km. 13,2
Tempo medio di percorrenza: 4 ore 40’
Dislivello: m. 1.300
Difficoltà: impegnativo
L’itinerario inizia da Prato di Strada, da dove si sale verso Spalanni, Casalino, Poggiolino; seguire il crinale attraverso Poggio Incisa, Poggio Faeto, Poggio Soglio, Monte Dadi fino allo chalet Da Giocondo; da qui ci sono almeno due varianti in direzione della Croce del Pratomagno, già ben visibile.
Per maggiori informazioni consultare il sito: www.crocedelpratomagno.it
CULTURA
Storia
Una storia insanguinata
In epoca longobarda esisteva già una fortificazione per sorvegliare la strada che collegava il Valdarno Superiore con il Casentino. I primi insediamenti si svilupparono all’incirca nell’XI° secolo attorno alla pieve di S. Martino a Vado. Il castello, inizialmente conosciuto come Corte di Vado e successivamente denominato S. Niccolò, esisteva già agli inizi dell’XI° secolo. Fu una delle più importanti roccaforti dei feudatari conti Guidi fino al 1349, anno in cui il borgo e quelli vicini insorsero contro il loro potere, divenuto ormai tirannico. Impadronitisi del castello, gli abitanti si sottomisero a Firenze, che istituì una podesteria, denominata “Montagna Fiorentina”. Furono così riuniti anche i numerosi insediamenti attorno fino ad allora conosciuti come “popoli di Vado”.
Nel 1440 le milizie di Milano guidate dal capitano di ventura Niccolò Piccinino assediarono il borgo. Contribuirono anche gli armati dei conti Guidi, che non avevano mai perso le speranze di recuperare il feudo. La crudeltà di questo episodio è rimasta nella storia: chiunque cercava di uscire dal castello veniva catturato e scagliato di nuovo all’indietro con le catapulte. Inoltre, una volta conquistato il fortilizio quasi tutti gli abitanti furono impiccati alle mura. Dopo questo sanguinoso episodio Firenze smantellò progressivamente tutte le strutture fortificate dell’area e spostò la sede amministrativa a Borgo alla Collina. Nei secoli successivi il territorio seguì le vicende politiche di Firenze, dalla signoria dei Medici, al Granducato di Toscana, all’Unità d’Italia. A seguito del Regolamento Speciale del Granducato di Toscana, nel 1776 le comunità principali – Strada in Casentino, Cetica, Borgo alla Collina – si raggrupparono in un unico comune.
GASTRONOMIA
Prodotti tipici
Sambudello
È una salsiccia piccola e rotonda, lunga al massimo 15 centimetri. Ha consistenza abbastanza morbida, colore rosso scuro, sapore piccante e odore molto intenso, caratteristiche derivate dagli ingredienti e dalle tecniche di lavorazione. Il polmone, il cuore, la trippa e altre parti del maiale vengono lessate insieme al sangue. Una volta raffreddata, la carne viene tritata, impastata con aromi e poi insaccata in budelli naturali o artificiali.
Patata rossa di Cetica
Si contraddistingue dalle altre varietà coltivate in Italia per la buccia di colore rossiccio. Per la qualità gli è stato conferito il marchio D.O.P (Denominazione di Origine Protetta).
Per maggiori informazioni: www.patatarossadicetica.it
Funghi porcini
I boschi di tutto il territorio, unitamente alle particolari condizioni meteorologiche della zona, sono un ambiente particolarmente adatto alla crescita di un’ottima varietà di fungo porcino.
Castagne
La castagna è certamente uno dei prodotti tipici più importanti del territorio. Fino a tutta la prima metà del secolo scorso è stata sicuramente la principale fonte di sussistenza per gli abitanti delle pendici del Pratomagno, data la presenza di ampi castagneti e la molteplicità di utilizzo.
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire a Castel San Niccolò
Agriturismi
Agriturismo La Capanna
Località La Torre, 19 – località La Capanna – Castel San Niccolò (AR)
Tel. +39 0575 572754
Agriturismo Matteraia
Località Pomponi – Castel San Niccolò (AR)
Tel. +39 0575 554047
Case vacanze/residence
Casa vacanze Il Borgo
Località Caiano, 66/B – Castel San Niccolò (AR)
Tel. +39 0575 553027