Cosa vedere a fare a Cavriglia
Borghi storici e centinaia di rose circondate dalle vecchie cave di lignite
In tempi relativamente recenti il territorio comunale di Cavriglia è stato sinonimo di cave. La lavorazione della lignite, soprattutto l’escavazione “a cielo aperto”, ha profondamente segnato il territorio e l’economia. La cittadina è collocata tra colline su cui si possono fare escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo, lungo sentieri e strade che consentono anche di visitare attraenti borghi di origine medievale, tutti piuttosto vicini al capoluogo. Contenuta ma di eccellente qualità la produzione di vino Malvasia.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
ZONA; Valdarno Aretino
TIPO; cittadina rurale
COORDINATE; 43°31′17.64″N 11°29′11.17″E
ALTITUDINE; 308 metri s.l.m.
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, equitazione, birdwatching
CONFINI; Figline e Incisa Valdarno (FI), Gaiole in Chianti (SI), Greve in Chainti (FI), Montevarchi (AR), Radda in Chianti (SI), San Giovanni Valdarno (AR)
[/table]
Informazioni Turistiche
Comune di Cavriglia
Palazzo Comunale – 52022 Cavriglia (AR)
tel. +39 055 966971
www.comune.cavriglia.ar.it
Punto di Informazione Turistica
S.R. 408 Chiantigiana km. 39,5
apertura da giugno a settembre
COSA VEDERE
Chiese
Pieve di San Pancrazio
Pieve di San Giovanni Battista
Zona: Valdarno Aretino
Tipo: chiesa (XI°-XVIII° secolo) e museo di arte sacra
Indirizzo: via di Ribacci
Tel: +39 055 9166528
La chiesa fu costruita nell’XI° secolo su un precedente insediamento romano. Le trasformazioni, avvenute soprattutto nel XVIII° secolo, hanno modificato notevolmente l’aspetto originario. La lunetta posta sopra il portale d’ingresso è una terracotta policroma raffigurante San Giovannino nel deserto è attribuita a Benedetto Buglioni. All’interno ci sono numerosi dipinti su tela del XVII° secolo. La Decollazione del Battista del pittore Ciacci (XVIII° secolo) è collocata sopra l’altare maggiore. Gli ovali riproducenti scene di vita del Battista sono attribuiti al pittore aretino Ricci (XVIII° secolo). In tempi recenti gli affreschi della stessa epoca sono stati sottoposti a restauro.
Nell’area vicina alla pieve forse esisteva una mansio romana, cioè un posto di sosta, dove riposarsi e cambiare i cavalli. Il frammento scultoreo del dio Mitra è stato qui portato alla luce nel 1976.
Pieve di San Pancrazio
Zona: Valdarno Aretino
Comune: Cavriglia (AR)
Tipo: pieve romanica (XII° secolo)
Indirizzo: località San Pancrazio
Tel: +39 055 967095
La chiesa è spesso citata in documenti dell’XI secolo. L’edificio è particolarmente interessante in quanto è l’unico esempio conservato fino ai nostri giorni di chiesa plebana con la cripta a tre navatelle sopraelevata, sulla quale fu impostato il presbiterio. Il fonte battesimale a immersione, monolitico e di forma ottagonale, fu ricavato nel XII° secolo da un blocco di pietra serena. Un affresco raffigura la Madonna col Bambino tra i Santi Lorenzo e Pancrazio.
Monastero di Santa Maria
Zona: Valdarno Aretino
Tipo: chiesa-monastero vallombrosano (XI°-XVIII° secolo)
Istituito nel 1066 da Gisla Ricasoli, è l’unico monastero femminile vallombrosano rimasto. Una donna di nome Berta ne divenne badessa nel 1153 e nei dieci anni seguenti rianimò il monastero e fu successivamente beatificata. Nella cappella dedicata alla religiosa c’è l’urna con le reliquie. La chiesa fu profondamente modificata nel XIX° secolo e della precedente struttura rimane solo la torre campanaria. Nella prima metà del XX° secolo il pittore Giovanni Bassan ha realizzato affreschi con Episodi della sua vita. La religiosa è diventata la patrona del comune ed è festeggiata nella prima domenica di agosto.
Parchi e giardini
Roseto botanico
Roseto Botanico "Carla Fineschi"
Zona: Valdarno Aretino
Tipo: parco botanico
Indirizzo: localita’ Casalone 76
Tel.: +39 366 2063941
Email: info@rosetofineschi.it
Sito: www.rosetofineschi.it
Vi sono coltivate migliaia di rose di più di 700 varietà diverse, alcune delle quali si ritenevano estinte. L’impostazione è rigorosamente dettata dalla tradizionale struttura botanica: le rose sono state piantate in spazi separati e suddivise in sezioni, specie, sottospecie e ibridi. Il roseto è il risultato di più di trent’anni di lavoro del prof. Gianfranco Fineschi ed è dedicato alla consorte Carla, che ha collaborato alla nascita e allo sviluppo del giardino.
Località nei dintorni
Meleto Valdarno
Zona: Valdarno Aretino
Comune: Caviglia (AR)
Tipo: villaggio rurale
Il nome sembra essere di origine latina a indicare la presenza di alberi da frutto, probabilmente meli. Del borgo, in origine un presidio longobardo ubicato sulla sommità di una collina, si ha notizia a partire dal 970 d.C. L’esistenza della chiesa di Santa Cristina a Meleto è confermata nel 1175. Uno “spedale” per pellegrini sulla strada che collegava al vicino Castello di Barberino lascia intuire che il borgo doveva essere all’interno di una rete viaria piuttosto frequentata in epoca medievale. Questo territorio fu particolarmente importante per la sicurezza e l’espansione di Firenze tra il XIII° e il XV° secolo. Negli statuti della Lega d’Avane (1412) Meleto è tra gli otto comuni rurali citati e continuò a far parte della confederazione fino al 1713.
Montaio
Zona: Valdarno Aretino
Comune: Caviglia (AR)
Tipo: borgo di origine medievale
È una piccola frazione ubicata sulla collina che sovrasta Cavriglia. Per quanto i ritrovamenti archeologici facciano pensare alla presenza di insediamenti di epoca etrusca e romana, i primi documenti scritti risalgono al XII° secolo. Nel 1191 fu riconfermato ai Conti Guidi, ma nel 1250 faceva già parte dei comuni del contado fiorentino. Data la posizione strategica lungo la direttrice che collegava il Valdarno a Siena, verso la metà del XIII° secolo fu coinvolto nelle lotte tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Nel 1252 il borgo fu assediato ed espugnato dalle milizie di Firenze e le mura rase al suolo. Una cinquantina di anni dopo era nuovamente abitato.
La Chiesa di San Silvestro ha forme architettoniche neoclassiche di stile tipicamente ottocentesco, ma le origini sono ben più antiche: nella parte posteriore dell’attuale edificio ci sono alcuni tratti delle mura del borgo medievale.
Montegonzi
Zona: Valdarno Aretino
Comune: Caviglia (AR)
Tipo: borgo di origine medievale
Ubicato su una collina al confine tra il Chianti e il Valdarno, il borgo contiene numerose tracce storiche. I ritrovamenti ceramici nella vicina località Fontebussi confermano la presenza di un insediamento romano. Inoltre di alcune località il toponimo è di evidente origine latina: Fontebussi (fontibus), Arsoli (ara solis). Da queste località passava infatti la Via Cassia Adrianea. Un atto risalente al 1063 sembra essere il documento più antico dove si trova menzionata la rocca, ubicata lungo la strada tra il Chianti e il Valdarno. In origine era probabilmente di proprietà della famiglia Gonzi ma poi divenne un feudo dei conti Guidi. Nel corso del XIII° secolo da semplice punto di avvistamento, la rocca si trasformò in borgo cinto da mura.
Verso la fine del XIV° secolo Montegonzi è menzionato tra le proprietà dei Firidolfi Ricasoli, ma era governato secondo ordinamenti e statuti propri, preventivamente approvati da Firenze. Nel XV° secolo e nella prima metà del successivo il borgo fu coinvolto nella guerra tra Siena e Firenze e fu al centro di numerosi scontri armati.
Il borgo ha conservato la struttura medievale con strade strette degradanti lungo la collina sulla cui sommità c’era la rocca che, un centinaio d’anni fa, è stata trasformata in villa e fattoria. Il cassero fu trasformato in residenza privata alla fine del XIX° secolo. La chiesa dedicata a San Pietro ha subito notevoli alterazioni nel corso del XIX° e XX° secolo. La campana maggiore è datata 1322. Delle tre porte nelle mura solo una è ancora visibile nell’omonima piazza della Porticciola. Lungo la strada che sale fino a Montegrossi in Chianti, in località Sereto, c’è una chiesetta romanica dedicata a San Michele Arcangelo.
Centrale Termoelettrica di Santa Barbara
Zona: Valdarno Aretino
Comune: Caviglia (AR)
Tipo: centrale termoeletrica
Indirizzo: località Meleto Valdarno
È considerato un importante esempio di architettura industriale contemporanea in Toscana. La centrale è stata progettata da Riccardo Morandi negli anni 50’. Il grande complesso sorge in una vasta area pianeggiante nei pressi di Meleto Valdarno, vicino al villaggio di Santa Barbara, in prossimità di una miniera di lignite a cielo aperto attiva dal 1955.
Castello di Barberino a Meleto
Zona: Valdarno Aretino
Comune: Caviglia (AR)
Tipo: castello di origine medievale
Secondo alcune fonti, in epoca medievale con questo e altri simili appellativi si indicavano zone originariamente occupate dai discendenti dei barbari, gli “stranieri” arrivati dal Nord Europa dopo la caduta dell’Impero Romano. Era composto da quattro torri di avvistamento e dalla cinta muraria. L’importanza del fortilizio fu sicuramente dovuta al fatto di essere uno dei presidi controllati dai ghibellini Conti Guidi e dagli alleati aretini. Fu parzialmente distrutto e incendiato nel periodo tra il 1260 e il 1390. Nei secoli compresi fra il 1550 e il 1988 il castello fu sede della Lega d’Avane e alternò periodi di decadenza a periodi di splendore. Fu poi trasformato in villa-fattoria e, recentemente, in struttura ricettiva.
ARTE E MUSEI
Musei di Cavriglia
Museo della Pieve di S. Giovanni Battista
Zona: Valdarno Aretino
Comune: Caviglia (AR)
Tipo: museo d’arte religiosa
Indirizzo: piazza Umberto I, 4
Tel.: +39 055 9166528
Email: parrocchiacavriglia@jomox.org
Ingresso: gratuito su prenotazione
Accessibilità disabili: sì
È ubicato nell’oratorio attiguo alla pieve di S. Giovanni Battista. Il piccolo museo espone arredi sacri e dipinti in gran parte provenienti dalla pieve. Gli oggetti più preziosi sono quattro terracotte invetriate opera di Benedetto Buglioni: i busti di San Giovannino, Santo Stefano protomartire e un Santo vescovo. Inoltre un bell’angelo reggicero genuflesso, anch’esso di Benedetto Buglioni. C’è una bellissima croce astile del XIII° secolo in rame inciso e dorato, bronzo sbalzato, cesellato e inciso, il cui Cristo a tutto tondo risulta addirittura anteriore, forse del secolo precedente. Ci sono altri oggetti in argento sbalzato, cesellato e inciso: ostensori del XVIII° secolo, alcuni calici del XVII° e XVIII° secolo, una placchetta smaltata (Limoges, XVI° secolo) raffigurante la Natività. Infine un nutrito numero di reliquiari del tipo a ostensorio, a urna, a vaso e due Angeli reggicero.
Nella parete di fondo sono collocati alcuni dipinti. La grande tela centrale Circoncisione di Gesù (1599) è opera del pittore fiorentino Benedetto Veli. Negli ovali sottostanti Santa Maria Maddalena de’ Pazzi e Sant’Antonio Abate. Infine, sulla parete di destra San Matteo e Sant’Antonio da Padova, di ignoto della prima metà del XVII° secolo e un altro dipinto Visitazione (XVII° secolo).
MINE-Museo delle Miniere e del Territorio
Zona: Valdarno Aretino
Comune: Caviglia (AR)
Tipo: museo minerario
Indirizzo: Castelnuovo dei Sabbioni
Tel.: +39 055 3985046
Email: info@minecavriglia.it
Sito: www.minecavriglia.it
Orario: da martedì a venerdì 10.00-13.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.00-18.00
Ingresso: biglietto intero €uro 5,00, ridotto: € 3,00, gruppi (15 persone) € 3,00, gratuito sotto i 12 anni
Servizi: visite guidate, laboratori educativi per giovani e in particolare per scuole
Il museo documenta e valorizza la storia del territorio, con particolare riferimento alle attività minerarie. Il complesso occupa alcuni edifici di Castelnuovo dei Sabbioni: la ex chiesa di san Donato, adibita a spazio polifunzionale, un edificio nuovo nella vecchia canonica, il centro espositivo (il museo) e una palazzina adibita a centro di documentazione e spazio per attività didattiche. Il percorso museale si sviluppa attraverso 7 sale dedicate alla storia e alle attività minerarie, interamente tramite l’interazione con moderne tecnologie che permettono al visitatore di essere soggetto attivo nella conoscenza degli argomenti presentati.
ITINERARI
Percorsi nei dintorni di Cavriglia
Borghi e castelli
Percorso: partendo dalla località di Castelnuovo dei Sabbioni un percorso porta verso antichi borghi e castelli, in parte abbandonati ma ricchi di storia. La prima tappa è quella di Castelnuovo d’Avane, borgo fortificato ricordato fin dal X° secolo e abbandonato verso la metà del XX° a seguito dell’attività minieraria. Salendo poi verso Massa dei Sabbioni e dirigendosi quindi verso la località Le Corti, il sentiero CAI n. 27 conduce ai ruderi del castello di Montedominici.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
TIPO; percorso storico-naturalistico trekking o mountain bike
ZONA; Valdarno Aretino
PARTENZA; Castelnuovo dei Sabbioni
ARRIVO; Montedominici
ATTRAZIONI; Castelnuovo d’Avane, castello di Montedominici
[/table]
Lo stile romanico
Percorso: bivio SP 14 in località Neri – Pieve di San Pancrazio – chiesetta romanica a Casignano – chiesa dedicata a San Lorenzo e tracce dello “spedale” per pellegrini adiacente la villa del XVIII° secolo
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
TIPO; percorso storico-naturalistico trekking, mountain bike, cavallo
ZONA; Valdarno Aretino
PARTENZA; località Neri
ARRIVO; Casignano
ATTRAZIONI; Pieve di San Pancrazio, Casignano, chiesa di San Lorenzo
[/table]
Le pitture
Percorso: Chiesa di San Pietro a Montegonzi – chiesa di Santa Maria a Monastero (Chiesa di Santa Berta) a Cavriglia – Chiesa di San Donato a Castelnuovo dei Sabbioni – chiesa di San Pietro a Massa dei Sabbioni – chiesa di Santa Cristina a Meleto
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
TIPO; percorso storico-artistico
ZONA; Valdarno Aretino
PARTENZA; Montegonzi
ARRIVO; Meleto
ATTRAZIONI; edifici religiosi con pitture
[/table]
Dall'arte sacra alle rose
Percorso: Museo di Arte Sacra (adiacente la Pieve di San Giovanni Battista a Cavriglia) – strada di Santa Lucia – Roseto Botanico “Carla Fineschi” in località Casalone
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
TIPO; percorso storico, artistico e naturalistico
ZONA; Valdarno Aretino
PARTENZA; Cavriglia
ARRIVO; Casalone
ATTRAZIONI; Museo di Arte Sacra, Roseto Botanico
[/table]
La Miniera
Percorso: dopo la chiesa di Santa Barbara il percorso conduce all’omonima centrale termoelettrica di S. Barbara è la prima tappa per scoprire. A Castelnuovo dei Sabbioni c’è il MINE (Museo della Miniera e del Territorio) che espone testimonianze sull’escavazione della lignite dagli albori fino agli ultimi anni dell’attività estrattiva. L’itinerario si conclude a Massa dei Sabbioni.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
TIPO; percorso storico per trekking e mountain bike
ZONA; Valdarno Aretino
PARTENZA; Chiesa di Santa Barbara
ARRIVO; Massa dei Sabbioni
DIFFICOLTA; facile
ATTRAZIONI; centrale termoelettrica Santa Barbara, aree di escavazione della lignite, Massa dei Sabbioni
[/table]
I sapori
Percorso: Tenuta di San Jacopo in Castiglioni (SR 408 Chiantigiana) – Azienda Agricola Poggi del Chianti (località Morellino al km. 35,500); da Cavriglia, in direzione Neri, Azienda Agricola Villa Teresa o Azienda Agricola di San Pancrazio (vicino alla Pieve); Azienda Agricola Borgo Casignano nell’area di Castelnuovo dei Sabbioni; per gli amanti del formaggio il Caseificio Mesina in località San Cipriano.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
TIPO; percorso enogastronomico
ZONA; Valdarno Aretino
PARTENZA; Cavriglia
ARRIVO; Cavriglia
ATTRAZIONI; aziende vitivinicole, caseifico
[/table]
CULTURA
Storia
I primi insediamenti umani nel territorio risalgono all’epoca etrusca e romana. Documenti risalenti al XIII° secolo attestano che, all’epoca, le famiglie feudatarie furono quelle dei conti Guidi e dei Ricasoli. Fino alla seconda metà del XIII° secolo il castello di Montaio fu possedimento dei Guidi e roccaforte ghibellina contro Firenze, che infine lo conquistò all’inizio del secolo successivo.
Nel territorio c’erano altri fortilizi medievali quali il castello di Montedomenichi, già della famiglia Ricasoli e poi acquistato nel 1314 da Firenze, e il castello di Pianfranzese. In questo periodo Firenze riorganizzò i territori sotto la propria influenza raggruppando i piccoli borghi in confederazioni denominate “Leghe”. Nel territorio di Cavriglia fu fondata la Lega d’Avane che rimase attiva fino al 1774. L’escavazione e la lavorazione della lignite hanno notevolmente contribuito all’economia nei secoli XIX° e XX°.
Curiosità
Una campana per i viandanti
La storia della campana maggiore della chiesa di Montegozi è curiosa. La campana, dal peso di sette quintali, risale al 1322 dall’iscrizione in caratteri gotici. Anticamente, all’approssimarsi del tramonto, veniva fatta suonare per un’ora intera per guidare i viandanti che percorrevano l’originario tracciato della via Chiantigiana, verso i due vicini hospitali: quello di Fontebussi e quello di Montegonzi.
L'enigma della lapide
Sulla facciata di un edificio posto dentro l’abitato di Castelnuovo c’era una lapide con un’iscrizione che ha dato luogo a un vero e proprio giallo storico. Secondo quanto riportato dall’epigrafe qui avrebbe vissuto il noto pittore Andrea del Sarto. Purtroppo nessuna fonte documentaria sembra confermare la permanenza dell’artista. Una delle ipotesi più plausibili è che il pittore vi abbia trovato accoglienza in occasione, forse, di una pestilenza.
Filmografia
L’area mineraria di Castelnuovo dei Sabbioni è stata scelta come location di alcune pellicole cinematografiche. Tra tutte quella per il film Ivo il “Tardivo”, realizzato nel 1995 dal regista e attore toscano Alessandro Benvenuti.
GASTRONOMIA
Piatti tipici
Antipasto toscano: affettati, crostini misti e spesso anche formaggi. Tipico affettato della zona è la finocchiona, grosso salame con impasto fine aromatizzato con semi di finocchio.
Crostini neri: piccole fette di pane abbrustolite, su cui è adagiato un gustoso paté di fegato di pollo.
Ribollita: zuppa a base di pane e verdure cotte (cavolo nero, fagioli, patate, sedano carote, ecc.).
Pappa col pomodoro: a base di polpa di pomodoro e pane è ottima sia come antipasto che come primo piatto.
Panzanella: a base di pane rammollito, fette di pomodoro crudo, cipolla e basilico; il tutto spruzzato con olio, aceto e sale.
Pappardelle alla lepre o al cinghiale: tipica pasta lunga e larga.
Rocchini di sedano al sugo: piccole polpette di sedano fritte e insaporite nel sugo (sin genere di anatra o di coniglio), possono essere servite come contorno o come secondo piatto.
Fagioli all’uccelletto: fagioli, olio, salvia, aglio e polpa di pomodoro sono gli ingredienti di questo piatto “povero”.
Bistecca alla fiorentina: costata spessa, grigliata al sangue, condita semplicemente con olio, sale e pepe.
Castagnaccio: dolce di farina di castagne, guarnito con rosmarino e pinoli.
Frittelle di San Giuseppe: soffici e spolverate di zucchero, uniscono al sapore del latte la consistenza del riso e della farina.
Prodotti tipici
Vino malvasia (o malvagia)
La tradizione di viticoltura nelle colline attorno a Montegonzi si può dedurre anche dalle precise norme negli statuti quattrocenteschi. Ad esempio la vendemmia a partire dal 15 settembre, durante la vendemmia nessun animale in libertà, vendita di vino in fiaschi.
Proveniente da un vitigno raro, il vino bianco Malvasia di Montegonzi è citato nel 1685 dal poeta Francesco Redi nell’opera “Bacco in Toscana”. È considerato un vino raro per vari fattori: ristretta zona di produzione, quantità ridotte e difficoltà di vinificazione. La produzione è limitata anche perché la vinificazione è molto particolare: il mosto fiore è ottenuto per sgrondatura da uve ”diraspate”. Il mosto fermenta a temperatura controllata ed è soggetto a un paio di travasi per eliminare gli elementi in sospensione.
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire
Alberghi
Hotel del Lago
Via Diga, 45 – località San Cipriano – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 961596
www.hoteldellago.info
hoteldellago@hotmail.com
Agriturismi
Agriturismo Amoliv
La Fratta – località Massa Sabbioni – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 5357630
www.amoliv.com
info@amoliv.com
Agriturismo Azienda Agrituristica Beni Natale
Località Caiano – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 967682
natale.beni@inwind.it
Agriturismo Borgo di Casignano
Via Casignano, 81 – località Castelnuovo dei Sabbioni – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 967090
www.casignano.eu
borgo.casignano@gmail.com
Agriturismo Fattoria di Meleto
Viale Barberino, 21 – località Meleto Valdarno – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 961813
www.villabarberino.it
info@villabarberino.it
Agriturismo Fontebussi
Località Fontebussi – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 916811
www.fontebussi.com
info@fontebussi.com
Agriturismo Il Cortile di Pratolino
Pratolino – località Montegonzi – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 966731
janica@flelappe.it
Agriturismo Il Solatio
S. Pancrazio, 62 – località Solatio – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 945204
info@agriturismoilsolatio.it
Agriturismo La Forra
La Forra – località Montegonzi – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 966091
www.laforra.it
info@laforra.it
Agriturismo Le Lappe
Rimontoli – località Montegonzi – Cavriglia (AR)
Tel. +39 0575 0194647
www.lelappe.it
info@lelappe.it
Agriturismo Podere Belvedere
Belvedere – via La Selva, 38 – località Montegonzi – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 901303
Agriturismo Poggi del Chianti
Strada P. 408 – località Morellino – Cavriglia (AR)
Tel. +39 338 5282431
www.poggidelchianti.com
poggi@tuscan.cc
Agriturismo Rietine
Via Chiantigiana, 338 – località Rietine – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 6813396
www.podererietine.it
info@podererietine.it
Agriturismo Tenuta San Jacopo
Località San Lorenzo – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 966003
www.tenutasanjacopo.it
info@tenutasanjacopo.it
Agriturismo Tribolina
Via Chiantigiana, 397 – località Monteripoli – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 9102263
www.agriturismotribolina.it
baraldi41@yahoo.it
Agriturismo Villa Teresa
Località Canonica, 11 – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 984455
www.villateresa.eu
villateresa@email.it
Case vacanze/residence
Casa vacanze Villa Poggio di Gaville
Località Casellina, 28 – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 961955
www.villapoggiodigaville.com
info@villapoggiodigaville.it
Casa vacanze Borgo di Fontebussi
Località Fontebussi – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 916811
www.fontebussi.com
info@fontebussi.com
Casa vacanze Il Colombaio
Località Colombaio, 278 – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 966037
www.il-colombaio.it
ilcolombaio@gmail.com
servizi: giardino, corsi di cucina, piscina
Residence Erboli
Località Erboli, 166 – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 959187
www.erboliresidence.com
info@erboliresidence.it
Campeggi
Campeggio del Lago
Via Diga, 45 – località S.Cipriano – Cavriglia (AR)
Tel. +39 055 961596
Dove mangiare
Ristoranti e Pizzerie
Ristorante Pitena
Località Pancole -52022 Cavriglia
Tel: +39 055 966016
La Bottega Osteria Di Montegonzi
Via Nazario Sauro 10 – località Montegonzi – 52022 Cavriglia
Tel: +39 055 9166525
Ristorante Il Cenacolo
Via del Riposo 6 – 52022 Cavriglia
Tel: +39 055 9166123
Ristorante Villa Barberino
Viale Barberino 19 – località Meleto – 52020 Cavriglia
Tel: +39 055 961813
Pizza Doc
Via Ponte di Sasso 8 – 52022 Cavriglia
Tel: +39 055 966623