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Terecotte robbiane e e la falsa reliquia di San Cesareo

montevarchi stemmaMontevarchi è ubicata lungo la riva sinistra del fiume Arno. L’abitato si sviluppò attorno al castello dello stesso nome. Il centro storico ha conservato le tracce del passato medievale ben evidenziate nella piazza Varchi dal Palazzo Pretorio e dalla chiesa  di San Lorenzo, quella che contiene la venerata reliquia della Sacro Latte.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, tutto il territorio attorno a Montevarchi ha accentuato l’attività industriale ed è diventato un importante polo manifatturiero del Valdarno superiore, principalmente nel settore di pelletteria. Rilevante è comunque la produzione agricola che ha addirittura portato alla creazione del primo mercato di “filiera corta” in ordine di tempo di tutta la Toscana: vino, olio, formaggi, pane, frutta e verdura a “km. zero” tutti di provenienza locale.

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ZONA; Valdarno Aretino

TIPO; cittadina agro-industriale

COORDINATE; 43°31′24.23″N 11°34′04.32″E

ALTITUDINE; 144 metri s.l.m.

PRODOTTI; olio d’oliva, salumi, pelleteria, cappelli

SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, equitazione

CONFINI; Bucine (AR), Cavriglia (AR), Gaiole in Chianti (SI), Pergine Valdarno (AR), San Giovanni Valdarno (AR), Terranuova Bracciolini (AR)

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montevarchi mappaInformazioni TuristicheArezzo mappa

Comune di Montevarchi
piazza Varchi, 5  – 52025 Montevarchi (AR)
tel. +39 055 91081
www.comune.montevarchi.ar.it

COSA VEDERE

Chiese

monumenti montevarchiPiazza Varchi

Collegiata di San Lorenzo e Museo di Arte Sacra

collegiata san lorenzoZona: Valdarno Aretino
Tipo: chiesa barocca (XIII°-XVIII° secolo)
Indirizzo: piazza B. Varchi
Tel.  +39 055 980468

Originalmente soltanto una cappella, la principale chiesa della cittadina fu costruita nel XIII° secolo. Nel XVIII° secolo subì una profonda ristrutturazione e ampliamento ed, essendo stato adottato lo stile barocco, perse gran parte dell’aspetto originale. Dalla facciata fu rimossa l’originaria terracotta robbiana e venne sostituita dal bassorilievo Martirio di San Lorenzo (XX° secolo).

All’interno furono comunque aggiunte pregevoli opere: la navata principale fu arricchita da Giovanni Camillo Segrestani con affreschi della vita di San Lorenzo. Le cappelle laterali contengono tele di importanti pittori, tra le quali spicca Adorazione dei Magi di Matteo Rosselli (1610). Nella chiesa sono pure conservate tre reliquie: due urne lignee contengono i resti di due martiri protocristiani, San Cesareo e Santa Giustina, e, in un tabernacolo, è conservata la reliquia della Madonna, conosciuta anche come “Sacro Latte”.

Nell’attiguo Museo di Arte Sacra (via I. Del Lungo, 4) è stato ricollocato un tempietto, attribuito ad Andrea della Robbia (1505) e la terracotta invetriata Guido Guerra che consegna la reliquia della Madonna alla cittadina. Inoltre sculture, affreschi, oreficerie, arredi sacri, reliquiari, codici miniati.

Chiostro di Cennano

chiostro cennanoZona: Valdarno Aretino
Tipo:  chiesa (XV° secolo)

È quanto rimane di gran parte dell’ex-monastero francescano. Il chiostro, di epoca posteriore alla chiesa dedicata a S. Ludovico e S. Andrea (costruita nel XIV° secolo ma modificata nel XVI° e nel XVIII°), fu aggiunto al convento solo nel 1471 dall’architetto Michelozzo. Nel corso dei secoli successivi fu oggetto di vari restauri e trasformazioni e solo nel 1963 fu riportato all’aspetto originario. Il porticato si compone di quattordici colonne in pietra serena, tutte dotate di capitelli decorati con i motivi tipici del Rinascimento fiorentino.

Chiesa di Santa Maria al Giglio

santa maria giglioZona: Valdarno Aretino
Tipo: chiesa (fine XVI° secolo)

Originariamente era un oratorio dedicato a San Silvestro, già presente almeno nel XV° secolo. Sul muro esterno dell’edificio c’era un affresco con la Madonna che allattava il Bambino. Un giglio secco, posto in atto di devozione davanti all’immagine, rifiorì miracolosamente. Da quel momento, all’affresco furono attribuite proprietà miracolose e, per soddisfare la devozione popolare, fu decisa la costruzione di una chiesa. L’edificio, progettato da Giovan Battista Bettini, fu completato alla fine del XVI° secolo. La struttura interna è a navata unica con soffitto a capriate e pavimento in cotto. L’affresco ritenuto miracoloso campeggia sull’altare maggiore. In una teca di legno dorato e vetro, posta sotto l’altare, sono conservate le ossa di Sant’Onorio martire, il cui corpo era stato inumato nelle catacombe di Roma.

Monumenti e luoghi da visitare a Montevarchi

palazzi montevarchiVilla Masini

Villa Masini

villa masiniZona: Valdarno Aretino
Tipo:  dimora stile liberty (XX° secolo)

La villa fu costruita dall’impreditore Angiolo Masini, proprietario di un cappellificio, in onore della seconda moglie. Il progetto fu commissionato nel 1924 all’ingegnere Giuseppe Petrini, amico del proprietario. Il complesso, comprendente l’abitazione, il parco, la serra e la rimessa, occupa un vasto appezzamento rettangolare di terreno allestito a giardino. La sovrabbondante decorazione esterna è improntata a un elaborato linguaggio di matrice eclettica e gusto liberty. L’interno fu abbellito con opere di arti plastiche di Elio Galassi e di Pietro Guerri e pittoriche di Emilio Vasarri.

Nel giardino, in origine sistemato all’italiana sul davanti e a pomaio sul retro, vari gruppi di animali e creature fantastiche, realizzati in cemento con anima di ferro, furono creati dallo scultore Leopoldo Brandaglia. Tra il 1992 e il 1994 sono stati eseguiti diversi lavori di manutenzione e di restauro sia degli annessi che delle decorazioni interne della villa.

Riserve naturali

Riserva Valle dell'Inferno e Badella

Area Naturale Protetta di Interesse locale "Arboreto Monumentale Moncioni"

Arboreto moncioniZona: Valdarno Aretino
Indirizzo: località Moncioni
Tipo: area naturale protetta

È ubicato all’interno di Villa Gaeta, di proprietà privata, e include un importante agglomerato di conifere. Tutto nacque dall’iniziativa di Giuseppe Gaeta che, nel 1853, allestì una zona di ripopolamento di conifere esotiche e indigene (sequoie, pecci, cedri, pini, tsughe, tassi), affiancandole alla preesistente vegetazione appenninica e creando un connubio unico al mondo. Cartelli informativi illustrano lo stato vegetativo di ogni specie, le condizioni e la zona di origine.

Riserve naturali Valle dell'Inferno - Bandella e Ponte Buriano - Penna

riserva valle infernoZona: Valdarno Superiore
Comuni: Arezzo, Civitella in Val di Chiana, Laterina Pergine Valdarno, Montevarchi, Terranuova Bracciolini
Tipo: aree naturali protette destinate a nidificazione di uccelli acquatici

Riserva di Ponte a Buriano e Penna: località Ponte Buriano (AR)
Tel.: +39 0575 364407; +39 393 8353089

Riserva Valle dell’Inferno: località Monticello – Terranuova Bracciolini (AR)
Tel.: +39 393 8353089
Servizi: orto botanico

Sono due delle riserve naturali gestite direttamente dall’amministrazione provinciale. Formano un sistema integrato per la sosta e nidificazione di uccelli acquatici.

È un ambiente artificiale creato, negli anni ’50 del XX° secolo, dalla costruzione di una diga. Di conseguenza si è generata una zona palustre compresa tra la diga di Levane e il ponte Romito, ma che comprende boschi e culture agricole che hanno favorito l’insediamento di una fauna diversificata. Si è così formato un habitat caratterizzato da piccoli laghi e zone paludose, ideale per la diffusione di specie arboree e la riproduzione di numerose specie animali. In tal senso particolarmente interessanti sono i sentieri che percorrono la Valle dell’Inferno e quella di Rondine. In primavera e all’inizio dell’estate è possibile l’osservazione degli uccelli nidificanti, mentre in autunno e in inverno di quelli svernanti.

Il Centro Visite di Monticello fornisce informazioni e materiale sugli itinerari, l’accessibilità, le visite guidate, le visite in barca, la visita degli impianti della centrale idroelettrica di Levane, le attività di educazione ambientale. I sentieri della riserva sono liberamente percorribili. Si possono infine prenotare escursioni in barca di circa 50 minuti.

riserva valle dell'infernoCome arrivare
– Per chi proviene dall’Autostrada A1, Uscita Valdarno. Alla rotonda girare subito a destra per la Strada Provinciale 11 in direzione di Terranuova Bracciolini. Agli incroci successivi seguire le indicazioni per Levane, proseguendo di nuovo sulla SP11 per 6 chilometri. All’incrocio del ponte sull’Arno in località Acqua Borra, seguire le indicazioni per il Centro Visita.
– Per chi proviene dalla Strada Regionale 69, in corrispondenza della località di Levane seguire le indicazioni per il Centro Visita.

Riserva Naturale Valle dell’Inferno Bandella e Ponte Buriano Penna

Riserva naturale in zona umida

Località nei dintorni di Montevarchi

Caposelvi

caposelviZona: Valdarno Aretino
Comune: Montevarchi (AR) – località Caposelvi
Tipo: borgo collinare

È un borgo ubicato sulle colline che circondano il fiume Ambra. Caposelvi era uno dei tanti castelli per il cui possesso i Conti Guidi pagavano un tributo di vassallaggio ad Arezzo. Del castello rimane ben poco, ma il borgo, protetto dalle alte mura, ha ben mantenuto l’aspetto medievale.

Moncioni

Zona: Valdarno Aretino
Comune: Montevarchi (AR) – località Moncioni
Tipo: borgo collinare

Moncioni è un piccolo borgo ubicato a più di 500 metri di altitudine in una posizione molto esclusiva da cui apprezzare un panorama a 360° sulle colline del Chianti. Nel centro storico è rimasta la torre campanaria del castello (XI° secolo) e la porta di accesso al borgo. Nei dintorni dell’abitato all’interno del parco di una villa privata si trova il Pinetum, un giardino botanico progettato da Giuseppe Gaeta che ospita una vasta gamma di conifere esotiche. Moncioni è noto per la pregiata produzione di olio d’oliva.

ARTE E MUSEI

Musei

Museo Paleontologico

Zona: Valdarno Aretino
Tipo: museo di paleontologia
Indirizzo: via Poggio Bracciolini, 40
Tel.: +39 055 981227
Sito: www.museopaleontologicomontevarchi.it

Nel museo sono raccolti circa 1.600 reperti: rocce, fossili vegetali e fossili animali, datati tra il Pliocene superiore e il Pleistocene inferiore, provenienti quasi esclusivamente dal bacino lacustre preistorico del Valdarno superiore. L’emblema del museo è il cranio, completo delle gigantesche difese, dell’Elephas meridionalis (elefante), rinvenuto nelle seconda metà del XIX° secolo in località Le Ville ed esposto nel corridoio del museo. Altri fossili importanti sono quelli di tapiri, istrici, iene, ippopotami, ruminanti e antenati del moderno cavallo. Dal maggio 2008 il museo è chiuso per inderogabili lavori di ristrutturazione.

Cassero per la Scultura

cassero sculturaZona: Valdarno Aretino
Tipo: museo di arte moderna
Indirizzo: via Trieste, 1
Tel. + 39 055 9108272 (biglietteria)
Email: info@ilcasseroperlascultura.it
Sito: www.ilcasseroperlascultura.it
Orario: giovedì e venerdì 10.00-13.00 e 15.00-18.00, sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.00-19.00
Ingresso: intero €uro 3,00, ridotto € 1,00

Ha sede nel cassero e l’intento è quello di raccogliere il maggior numero di creazioni dell’arte plastica italiana dei secoli XIX° e XX° e un’ampia documentazione ad essa pertinente. Attualmente la raccolta permanente comprende oltre mezzo migliaio di opere tra bronzi, marmi, gessi, terracotta e disegni di artisti italiani. Le opere esposte sono state reperite anche tramite donazioni di privati.

Sono presenti anche opere d’importanza storica e artistica di scultori locali, come Pietro Guerri ed Ernesto Galeffi. A quest’ultimo è riservato un spazio espositivo autonomo. Il museo possiede anche un considerevole numero di documenti originali, fotografie d’epoca e rassegne stampa, in parte ancora in corso di catalogazione.

 

museo cassero scultura

Le finalità del museo sono anche altre: esposizioni di alto livello, rapporti permanenti con università italiane e straniere; punto di riferimento per le numerose gipsoteche e musei d’artista presenti in Toscana e in Italia; progetti congiunti per la divulgazione e la conoscenza di collezioni poco note.

COSA FARE

Eventi

Gioco del Pozzo

Gioco del Pozzo MontevarchiTipo: rievocazione storica e folclore
Periodo: primo fine-settimana di settembre

L’evento rievoca il ritorno nella cittadina del conte Guido Guerra, accompagnato dal conte di Provenza Carlo d’Angiò, e la consegna della reliquia “Sacro Latte”. È una competizione tra i quattro quartieri per conquistare il primo posto ad attingere acqua potabile nei periodi di siccità a quello che anticamente era l’unico pozzo del villaggio.

Calici sotto le stelle

brindisi al tramontoTipo: enogastronomia
Periodo: primo sabato di agosto

Negli ultimi anni il villaggio di Moncioni è diventato una meta turistica in coincidenza con la manifestazione “Calici sotto le stelle” che si ripete ogni anno nel primo sabato d’agosto quando nel piccolo borgo si possono gustare prodotti tipici, in particolare vini prodotti nella procincia di Arezzo. L’accesso al borgo è possibile solo con speciali navette in servizio continuo fino a mezzanotte.

Sport

Motocross

Motocross

Zona: Valdarno Aretino
Tipo: crossodromo
Indirizzo: località Miravalle
Tel.: +39 055 9707222

È un impianto di 1a categoria dove si svolgono allenamenti, prove tecniche e competizioni nazionali e internazionali.

CULTURA

Storia

storia montevarchi

Dal castello medievale alla cittadina moderna

montevarchi2Il territorio comunale si estende su quello che era un bacino lacustre preistorico contornato da colline, parte delle quali appartenenti al cosiddetto Chianti Senese. Il rinvenimento di ceramiche nell’area della Ginestra conferma che la zona era sicuramente abitata già prima dell’anno Mille. Sul colle della Ginestra si trovava lo Spedale di San Michele Arcangelo, retto dai monaci Benedettini e dedicato all’assistenza di pellegrini e viandanti. Sull’altro colle, quello dei Cappuccini, c’era il Castrum Montisguarchi o Monteguarco, che più tardi assumerà l’attuale denominazione. Originariamente il castello apparteneva ai Marchesi Bourbon del Monte Santa Maria ma, nel XII° secolo, fu concesso ai Conti Guidi. In quest’epoca il conte Guido Guerra costruì le mura per proteggere le case e i piccoli borghi sviluppatisi nella sottostante piana.

Poiché i primi insediamenti si trovavano all’incrocio di importanti strade che collegavano Arezzo, Firenze e Siena, si sviluppò un mercatale che presto divenne un importante punto strategico, coinvolto spesso nelle vicende di Firenze, cioè il confronto tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Il personaggio più importante di questo periodo fu ancora il conte Guido Guerra, comandante dei cavalieri toscani di parte guelfa. Per il suo appoggio militare a Carlo d’Angiò fu premiato con una reliquia della Madonna, che il fratello di Carlo d’Angiò, il re Luigi IX° di Francia, aveva riscattato dall’imperatore bizantino. Ottenuta la reliquia, Guido Guerra la portò trionfalmente a Montevarchi e ne fece dono alla chiesa. Successivamente, i quattro eredi del conte vendettero il castello a Firenze e Montevarchi vide rafforzato il proprio ruolo di caposaldo militare, essenzialmente contro la rivale Arezzo, e commerciale.

montevarchi3Si svilupparono attività legate alla compravendita, al trasporto e alla molitura dei cereali, ma anche alla lavorazione del lino e della canapa. A partire dalla fine del XVIII° secolo le lavorazioni artigianali si trasformarono in industriali: è di questo periodo il primo cappellificio, cui si aggiunsero presto laboratori specializzati in altri prodotti di feltro. Dopo l’Unità d’Italia la cittadina ebbe un notevole sviluppo industriale dovuto alla disponibilità di energia ricavata dalla combustione di lignite estratta dai giacimenti della zona. Da qualche anno si è molto sviluppata la lavorazione di articoli in pelle, quali scarpe e borse di qualità, legati anche ad alcuni noti marchi dell’alta moda.

Curiosità

La "bufala" di San Cesareo

san cesareoQuando, agli inizi del XVII° secolo, rinacque l’interesse per l’archeologia protocristiana e si iniziarono a scavare le catacombe di Roma, tutte le chiese di Montevarchi fecero a gara per venire in possesso delle ossa di qualche martire o santo che fosse. La Collegiata di San Lorenzo si aggiudicò quelle di una certa Santa Giustina, Santa Maria al Giglio ebbe invece un Sant’Onorio e San Ludovico un San Mauro. Per questo anche la compagnia della chiesa di Sant’Antonio ne desiderava uno tutto per sé. A Girolamo Puri da Montevarchi, frate cappuccino del convento di Siena, fu dato l’incarico di reperire, previo ovvio pagamento alla curia romana, i resti di un qualche martire.

Fra’ Girolamo si mise in contatto con il cardinale Giannetti che fece avere al cappuccino le spoglie di Cesareo, santo e per giunta martire. O almeno così disse il Puri, perché l’identificazione dei resti fu molto frettolosa e poco convincente a indagini più approfondite. Inoltre non esisteva un cardinale con il nome Giannetti, né qualcuno con quel nome o con un nome simile era mai stato fatto cardinale: dunque o il Puri era stato truffato o il frate aveva truffato la confraternita… Sta di fatto che, durante il trasporto dei resti a Montevarchi, si scatenò una bufera tale che il capo degli accompagnatori chiese l’intercessione di “San Cesareo”. La tempesta cessò in breve tempo…….

Filmografia

Villa Masini è stata utilizzata per alcune scene del film La vita è bella di Roberto Benigni, vincitore del premio Oscar.

GASTRONOMIA

Prodotti tipici

Salumi toscani

Finocchiona

finocchionaQuesto salame è preparato con i semi di finocchio selvatico insieme alle carni grasse e magre della pancia del maiale finemente tritate, a cui viene aggiunto vino rosso.

SERVIZI TURISTICI

Dove dormire a Montevarchi

Villa Le Vigne

Montevarchi (AR)
Agriturismo da sogno con pregiata produzione vinicola

Dove mangiare a Montevarchi

Ristoranti

Ristorante Castellucci

Via Traquandi 12 – 52025 Montevarchi
Tel: +39 055 900199

Ristorante L’Artusi

Piazza Roanne – 52025 Montevarchi
Tel: +39 055 9103441

Ristorante L’Osteria di Rendola

Località Rendola 87 – 52025 Montevarchi
Tel: +39 055 9707491

Ristorante Miravalle

Località Cocoioni 22, 52025 Montevarchi
tel: 055 9707387
Servizi: Cucina Tipica Toscana

Ristorante Pizzeria La Villa Nuzza

Località Levanella 12- 52025 Montevarchi
Tel: +39 055 9180662

Ristorante Pizzeria Tomato

Piazza delle Scuole – località Levanella 145/A – 52025 Montevarchi
Tel: +39 055 9789492

Oleandro

Via dell’Oleandro 27 – 52025 Montevarchi
Tel: +39 055 980999

Pizza Amore e Fantasia

Via Leona, 111 – località Levane – 52025 Montevarchi
Tel: +39 055 9789488

Pizzeria L’Isola Verde

Viale Diaz 135/A – 52025 Montevarchi
Tel: +39 055 9103004

Pizzeria O’Sole Mio

Via Traquandi 11 – 52025 Montevarchi
Tel: +39 055 9850109