La cittadina dove si raccolgono diari da tutta l’Italia
Informazioni turistiche
Comune di Pieve Santo Stefano
piazza P. Pellegrini,1 – 52036 Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 79771
www.pievesantostefano.net
Pro Loco
via Roma, 5
ass.prolocopieve@gmail.com
www.prolocopieve.it
COSA VEDERE
Chiese
Santuario della Madonna dei Lumi
Zona: Valtiberina Toscana
Tipo: chiesa-santuario (XVI° secolo)
Il santuario, con pianta a croce greca, fu costruito tra il 1590 e il 1625 dall’architetto Pietro Cecini per onorare un’immagine della Madonna che si diceva essere visitata ogni notte da luminose schiere di angeli. L’immagine Madonna dei Lumi, che precedentemente decorava un semplice tabernacolo, fu collocata sopra l’altare maggiore. All’interno, quattro grandi pilastri dorici sostengono una maestosa cupola affrescata da Luigi Ademollo (XIX° secolo). Tra le opere di maggior pregio la tela Santi di Francesco Curradi e la Madonna col Bambino e Santi di Agostino Ciampelli. Di notevole pregio è anche una tavola del XV° secolo Madonna in trono con Bambino e Santi, opera di Fra’ Bartolomeo.
Eremo di Cerbaiolo (Convento di Santa Maria a Cerbaiolo)
Zona: Valtiberina Toscana
Comune: Pieve Santo Stefano (AR) – località Cerbaiolo
Tipo: convento francescano (XIII° secolo)
Dall’inizio del VIII° secolo fu un monastero benedettino ma, dal 1216 al 1783, vi risiedettero prima i Frati Conventuali e poi i Francescani Minori, divenendo poi una semplice parrocchia. Nel 1230 vi soggiornò, poco prima della morte, S. Antonio da Padova che qui scrisse parte del “Sermonale”.
Dopo i gravi danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio è stato totalmente restaurato e, dal 1967, è attualmente sede di un istituto secolare francescano. Il complesso si articola attorno a un chiostro del XVII° secolo, caratterizzato da grossi pilastri ad archi. Gli altri edifici – chiesa, sacrestia, refettorio, cappella, celle – sono disposti tutt’intorno. La chiesa, con portali del XVIII° secolo e abside poligonale, ha tre altari rinascimentali in pietra. Meta di pellegrinaggi è il vicino Oratorio di Sant’Antonio, edificio a torre costruito nel 1716, il cui fianco occidentale poggia sulla roccia viva. All’interno è visibile un masso su cui il Santo riposava e che conserva ancora l’impronta del corpo, prodigiosamente impressa nella pietra.
Località nei dintorni
Borghi storici e panoramici
Baldignano
È un piccolo abitato da cui si gode un’eccellente visuale del Lago di Montedoglio. L’elemento di spicco è la chiesa romanica di S. Lorenzo, la cui facciata è semplice ed elegante. Di particolare valore è la cripta, probabilmente risalente all’XI° secolo: volte a crociera su arcate tese tra basse colonne con capitelli in pietra a tronco piramidale rovesciato.
Nelle immediate vicinanze dell’edificio religioso c’è una torre, conosciuta come “etrusca” o “saracena”, anche se, in realtà, risale all’epoca longobarda.
Mignano
Eccellente esempio di borgo medioevale ancora in gran parte conservato, è ubicato nella valle del torrente Ancione, lungo la strada che collega con La Verna. All’interno sono rimaste le vestigia del castello: la torre (secolo XIV°), le due porte di accesso e la chiesa dedicata a S.Andrea, recentemente restaurata. Tra le curiosità è da ricordare l’assedio da parte di un contingente di Lanzichenecchi: i 18 difensori del castello resistettero a un numero di nemici molto più elevato.
Sigliano
Lungo la strada di accesso sono visibili ruderi di costruzioni medievali. Le abitazioni di questo piccolo villaggio si affacciano quasi a terrazza sul Lago di Montedoglio. Antico luogo di passaggio, fu conosciuto in epoca romana e altomedioevale come Telena.
Non lontano dall’abitato ci sono i resti di un grande ponte a cinque arcate di epoca romana su cui passava l’importante strada militare Ariminensis, collegamento tra Arezzo e Rimini. Nelle vicinanze, in località Acqua Cetra, c’è una sorgente magnesiaca nota in passato per le benefiche proprietà terapeutiche.
Riserve naturali
Riserva Naturale Alta Valle del Tevere - Montenero
Zona: Valtiberina Toscana
Comune: Pieve Santo Stefano (AR)
Tipo: area naturale protetta
Centro visite: località Le Gualanciole
Email: parchi@provincia.arezzo.it
Sito: www.parks.it
Si estende per 470 ettari sul crinale degli Appennini, nella zona di confine tra le regioni Toscana ed Emilia Romagna. È costituita da una foresta di latifoglie, in gran parte faggete, mentre sulle formazioni rupestri crescono alberi e arbusti rari quali la dentaria, la spennella lacerata, il giglio martagone, il maggiociondolo alpino. Tra la fauna tipica ci sono il lupo appenninico, il cervo, l’aquila reale e uccelli meno diffusi quali il rampichino alpestre e il picchio muratore. I sentieri C.A.I. n. 12, 59 e 91 permettono di raggiungere suggestivi punti panoramici quali il Passo delle Gualanciole e la Vallesanta. Due quelli principali:
1 – Sentiero delle Gualanciole
Lunghezza: km. 56
Tempo medio di percorrenza: 1 ora 30′
2 – G.E.A. (sentiero C.A.I. n. 00) e sentiero C.A.I. n. 50 lungo la dorsale del Monte Nero
Note: aggirano tutta l’estensione della Riserva e sono possibili tre varianti
A – da Gualanciole al crinale
Lunghezza: km. 9
Tempo medio di percorrenza: 3 ore
B – dai prati di Canili al crinale e alle Gualanciole
Lunghezza: km. 11
tempo medio di percorrenza: 5 ore
C – da La Verna alle Gualanciole
Lunghezza: km. 18
Tempo medio di percorrenza: 6 ore
Riserva Naturale Bosco di Montalto
Zona: Valtiberina Toscana
Tipo: area naturale protetta
Email: parchi@provincia.arezzo.it
Sito: www.parks.it
Visite: solo guidate previa prenotazione
Estesa solo 20 ettari, è una delle più piccole riserve della provincia di Arezzo. I fitti boschi sono costituiti da numerose piante di tiglio, frassino, acero e tasso. Alcuni esemplari sono di notevoli dimensioni. Non infrequente il sorbo montano. La flora comprende anche il raro giglio rosso. La fauna annovera anche alcune specie particolari ed endemiche quali il falco pesciaiolo e la rana appenninica.
Alla Riserva si giunge percorrendo il tracciato della G.E.A.-Grande Escursione Appenninica oppure il sentiero C.A.I. n. 2 e con entrambi è possibile un’escursione circolare, poi eventualmente deviando verso l’eremo francescano di Cerbaiolo. La visita alla Riserva, solo assieme a guide autorizzate, è un itinerario di 4 chilometri con un tempo medio di percorrenza da 1 a 3 ore.
Riserva Naturale Alpe della Luna
Zona: Valtiberina Toscana
Comuni: Badia Tedalda, Pieve S. Stefano, Sansepolcro (AR)
Tipo: area naturale protetta
Tel.: +39 0575 3161 / +39 0575 714014
Email: parchi@provincia.arezzo.it
Sito: www.parks.it
Centri visita: Germagnano (comune di Sansepolcro), Capanne (comune Badia Tedalda)
Servizi: visite guidate
La riserva include una parte della dorsale appenninica nel territorio di tre comuni – Badia Tedalda, Pieve S. Stefano e Sansepolcro – per complessivi 1.500 ettari. È una zona prevalentemente di fitti boschi di cerri e di faggi, punteggiati da piccoli insediamenti storici ed edifici rurali. Molto affascinante è la “Ripa della Luna”, una spettacolare parete rocciosa a semicerchio e di 250 metri di altezza sul versante settentrionale del Monte dei Frati, il più alto della riserva (m. 1.453). Tutta lla riserva è un habitat ideale per lupi, daini, caprioli, cinghiali, sparvieri e aquile reali. All’interno della porzione settentrionale scorre il torrente Presalino, circondato da un gradevole ambiente, con fioriture di primule e orchidee selvatiche, e dove vivono trote fario e ciprinidi di montagna (o “pesci bianchi”).
Numerosi sono i sentieri per escursioni trekking, in mountain bike o a cavallo. Lungo i sentieri ci sono alcuni rifugi.
Anche se entrambi non raggiungono il crinale due sono i sentieri per visitare la riserva:
1 – Sentiero dei carbonai
Partenza: Germagnano
Lunghezza: km. 5
Tempo medio di percorrenza: 2 ore
2 – La valle del Presalino
Partenza: località Capanne
Lunghezza: km 10
Tempo medio di percorrenza: 3 ore
Attrazioni: borgo di Monterano
Per una visita più completa della riserva è necessario seguire i sentieri C.A.I.-Club Alpino Italiano:
1 – G.E.A.-Grande Escursione Appenninica
Itinerario: dal Passo di Viamaggio in direzione di Pian delle Capanne e poi Aboca
Note: attraversa la parte mediana della riserva incrociando i sentieri C.A.I. 00, 5, 6, 8, 8A e 8B
2 – Sentiero 00
Itinerario: tratto compreso tra Monte dei Frati e Monte Maggiore
Note: attraversa la parte mediana della riserva incrociando la G.E.A. e i sentieri C.A.I. 5, 8, 8A e 19
3 – Sentiero 5
Itinerario: da Sestino per Monte Maggiore e prosecuzione su G.E.A. o sentieri C.A.I. 00 e 8
4 – Sentiero 6
Itinerario: da La Villa o Montagna all’innesto con il Sentiero C.A.I. n. 8 nei pressi di Monte Cucco
5 – Sentiero 8
Itinerario: da Monte Maggiore per Monte Cucco e Pian delle Capanne
Note: intercetta i sentieri C.A.I. 8A e 8B nei pressi del Rifugio di Pian delle Capanne
ARTE E MUSEI
Musei
Archivio Diaristico Nazionale
Zona: Valtiberina Toscana
Tipo: museo letterario
Indirizzo: piazza A. Fanfani, 14
Tel.: +39 0575 797730/31
Email: adn@archiviodiari.it
Sito: www.archiviodiari.it
È ubicato nel ricostruito Palazzo Pretorio. Si tratta di un archivio che raccoglie documenti cartacei italiani in forma di diario, epistolare e memorialistica autobiografica, tutti inediti. Pur essendo aperto al pubblico, l’archivio è frequentato e consultato principalmente da studenti, giornalisti, scrittori, sceneggiatori e autori di testi televisivi e radiofonici, alla ricerca di spunti per il loro lavoro. L’archivio promuove concorsi letterari annuali attribuendo poi il premio “Pieve Saverio Turino” e il “Premio Città”, quest’ultimo riservato alle opere di memoria storica.
COSA FARE
Eventi
Palio dei Lumi
Tipo: rievocazione storica e folclore
Periodo: fine agosto-inizio settembre
L’evento trae origine da un episodio storico. Nell’autunno del 1526 Carlo V° di Spagna, indignato per l’appoggio del Pontefice alla Francia, ordinò al proprio esercito di marciare verso Roma. Intenzionate ad avanzare lungo il Tevere, le milizie giunsero il successivo 18 aprile a Pieve S. Stefano e la cinsero d’assedio.
Il paese era governato da Antonio Castellani, podestà della Repubblica Fiorentina. Tutti gli abitanti decisero di combattere a fianco dei pochi soldati del presidio, risoluti a morire piuttosto che incorrere nella triste sorte dei paesi della Romagna. L’assedio durò ben cinque giorni e per tre volte i mercenari lanzichenecchi cercarono di conquistare il castello. Inutilmente.
L’episodio viene rievocato l’ultimo venerdì d’agosto. Un corteggio storico, composto da figuranti in costumi rinascimentali, attraversa il paese fino a piazza S. Stefano; qui avviene la lettura del bando di sfida e il sorteggio degli abbinamenti delle squadre che disputeranno il palio. Si affrontano i quattro rioni storici e la finale è prevista sempre per l’8 settembre.
Sagra del Prugnolo e Giornate del Pastore
Tipo: enogastronomia
Periodo: maggio
Appuntamento dedicato alle specialità gastronomiche del territorio dell’Alta Valtiberina. Protagonista è il prelibato fungo primaverile.Durante la sagra è possibile assaggiare piatti della tradizione come tagliolini ai prugnoli, frittate con prugnoli, antipasti e il tortello di patate cotto alla lastra nell’esclusiva ricetta di Pieve Santo Stefano.
ITINERARI
Percorsi
Trekking, mountain bike, cavallo
Nel territorio comunale sono stati allestiti cinque percorsi adatti sia alle camminate che al trekking, alla bicicletta o mountain bike, alle escursioni a cavallo. Inoltre anche un percorso per mezzi a motore tutto su strada asfaltata.
1 – La Camminata
Percorribilità: a piedi, trekking, bicicletta
Lunghezza: km. 13,5
Dislivello totale: m. 330
Tempo medio di percorrenza: 1 ora 15′
Difficoltà: Facile
Itinerario: Pieve S. Stefano-Piano di Grigliano-Ancione-La Casella-La Crocina-Villa Pietra Nera-Grigliano-Piano di Grigliano-Il Chilometro-Pieve S. Stefano
2 – Poggio Rosso
Percorribilità: bicicletta
Lunghezza: km. 17,600
Dislivello totale: m. 350
Itinerario: Pieve S. Stefano-Formole-Bivio Poggio Rosso-Poggio Rosso-Sigliano-Formole-Pieve S. Stefano
3 – Madonna del Faggio
Percorribilità: bicicletta, a cavallo (con deviazione attorno al Poggio di S. Lucia)
Lunghezza: km. 15,300
Dislivello totale: m. 410
Tempo medio di percorrenza: 1 ora 20′
Difficoltà: media
Itinerario: Pieve S. Stefano-Bivio Cercetole-Castello di Roti-Madonna del Faggio-Pieve S. Stefano
4 – Cerbaiolo
Percorribilità: bicicletta, a cavallo
Lunghezza: km. 17,600
Dislivello totale: m. 600
Tempo medio di percorrenza: 1 ora 40′
Difficoltà: media-impegnativa
Itinerario: Pieve S. Stefano-Bivio Cerbaiolo-Viamaggio-Le Camarelle-Strazzano-Pieve S. Stefano
5 – Montalone
Percorribilità: bicicletta, a cavallo (con deviazione verso il Passo delle Pratelle)
Lunghezza: km. 20
Dislivello totale: m. 670
Tempo medio di percorrenza: 1 ora 50′
Difficoltà: impegnativo
Itinerario: Pieve S. Stefano-Grigliano-La Castellaccia-Bivio Montalone-Montalone-La Crocina-Villa di Pietranera-Grigliano-Pieve S. Stefano
Strade panoramiche asfaltate
Tempo medio totale di percorrenza: 2 ore 30′
Percorso A: Pieve S. Stefano-Strada Provinciale 60-Passo di Viamaggio-Strada Statale 258 “Marecchiese”-Aboca-Sansepolcro-Madonnuccia-Baldignano-Pieve S. Stefano
Percorso B: Pieve S. Stefano-Strada Statale 208-Montaione-Compito-Chiusi della Verna-La Verna e ritorno
Percorso C: Pieve S. Stefano-Sigliano-ponte sul lago di Montedoglio-Poggio degli Scopeti e ritorno
CULTURA
Storia
Il territorio fu abitato fin dalla preistoria. Tracce di insediamenti risalenti a vari periodi storici sono state scoperte in località La Consuma, Poggiolo di Madonnuccia e Tiziano (quest’ultimo un sito di epoca etrusca, datato IV°-III° secolo a.C.). In. epoca romana esistevano sei strade, lungo le quali si svilupparono piccoli villaggi. Infatti la zona forniva il legname per la costruzione di navi, templi e abitazioni. I tronchi venivano inviati a Roma per via fluviale, tramite la cosiddetta “fluitazione”, un sistema che riduceva notevolmente il costo e le difficoltà del trasporto via terra. Non a caso il successivo principale nucleo abitato si sviluppò alla confluenza del torrente Ancione con il Tevere, punto in cui il traffico di legname era particolarmente intenso. L’abitato era conosciuto con il nome Suppetia (fornire).
Nell’XI° secolo la contessa Matilde di Canossa invitò gli abitanti dei castelli vicini a trasferirsi nel borgo, promettendo esenzioni e privilegi. Come conseguenza il villaggio iniziò a essere denominato Castelfranco (castello senza tasse). In quest’epoca fu costruita la prima cinta muraria, un cassero, due torri, la chiesa del Buon Gesù e un palazzo sede del governatore. Nel XIII° secolo, quando l’abitato era già sotto la protezione di Arezzo, la cittadina fu ripetutamente attaccata sia dalle milizie di Firenze che da quelle di Perugia, entrambe desiderose di ampliare i rispettivi territori. Nel XIV° secolo il controllo del territorio u trasferito a Perugia ma, nel 1359, la popolazione si ribellò e la cittadina tornò sotto la protezione di Arezzo.
Nel 1385 Pieve Santo Stefano diventò podesteria e tutto il borgo fu ingrandito. Fu costruita una nuova cinta muraria, terminata nel 1483, e nuovi palazzi. Le chiese furono abbellite con opere dei Della Robbia, di Piero della Francesca, del Ghirlandaio e di altri artisti. In breve Pieve Santo Stefano divenne una cittadina ricca e prospera. Dopo l’Unità d’Italia, Pieve Santo Stefano divenne comune autonomo. Per la vicinanza alla Linea Gotica, nel corso della Seconda Guerra Mondiale il villaggio soffrì numerosi danni. Si salvarono solo le chiese, il municipio e alcuni edifici.
Curiosità
Schiere angeliche
Nel 1589, un evento straordinario attirò l’attenzione delle autorità religiose sulla cittadina: schiere di angeli, con torce accese nelle mani, furono viste recarsi in processione dalla chiesa del Colledestro fin davanti a un’immagine della Madonna, dipinta sul muro di un tabernacolo. Nel periodo successivo furono autenticati venticinque miracoli. Appena un anno dopo iniziò la costruzione di un grandioso santuario dove custodire l’immagine miracolosa, ormai venerata come “Madonna dei Lumi“.
Una frana rovinosa
Nel 1855, dopo un mese di abbondanti piogge, una parte della località Belmonte smottò a valle, ostruendo il corso del Tevere a sud dell’abitato. Il lago formato dalle acque ristagnanti causò danni incalcolabili. Gran parte delle opere d’arte nelle chiese andarono perdute e tutto l’assetto urbano ne risultò compromesso.
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire
Alberghi
Hotel Euro
Superstrada E 45 – località Pierreggio – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 797055
www.hotel-euro.it
info@hotel-euro.it
Hotel Il Diario
Via Tiberina, 95 – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 799937
info@hotelildiario.it
Hotel Imperatore
Via Alpe, 7 – località Passo di Viamaggio – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 799000
www.ristoranteimperatore.it
Hotel La Baita
Via Masini, 6 – località Valdazze – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 790132
Hotel Locanda La Pergola
Via Tiberina, 180 – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 797053
info@locandalapergola.com
Agriturismi
Agriturismo Le Caviere
Le Caviere, 41 – località Madonnuccia – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 347 8990137
middletonstaples@yahoo.it
Agriturismo Albanesi Riccardo
Località Segalare, 48 – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 797228
Agriturismo Ca’ Di Cerchione
Ca’ Di Cerchione – località Ville Di Roti – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 335 1380430
cadicerchione@alice.it
Agriturismo Il Capannino
Via Sigliano, 2 – località Formole – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 347 3815084
www.ilcapannino.it
info@ilcapannino.it
Agriturismo Il Ghiandaio
Località San Lorenzo – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 799200
www.ilghiandaio.it
info@ilghiandaio.it
Agriturismo Il Poggio
Il Poggio, 49 – località Madonnuccia – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 741746
www.poggiotoscano.it
info@poggiotoscano.it
Agriturismo Le Ceregne
Le Ceregne, 74 – località Sigliano – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 791088
www.leceregne.it
leceregne@leceregne.it
Agriturismo Mogginano
Località Mogginano, 34 – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 790107/ +39 348 4742733
www.mogginano.it
fattoriadimogginano@virgilio.it
Agriturismo Sant’Apollinare
Località Sant’Apollinare – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 799112/ +39 366 3025232
www.fattoriasantapollinare.it
infosantapollinare@libero.it
Case vacanze/residence
Casa vacanze Calcinaia for Robert Turrell
Località Calcinaia, 121 – località Sigliano – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 791249
www.tuscanparadise.co.uk
calcinaia@me.com
Casa per Ferie Ca’ La Fonte
Via Alpe, 1 – località Passo di via Maggio – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 339 3028614
info@connectisweb.com
Bed and Breakfast
B&B Il Castellare
Via della Verna, 22 – località Castellare – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 0575 799393
www.ilcastellare.eu
info@ilcastellare.eu
Campeggi
Campeggio La Civetta
Via La Civetta, 11 – Pieve Santo Stefano (AR)
Tel. +39 335 5438403/ +39333 7878163
www.lacivetta.it
info@lacivetta.it