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Un borgo in posizione strategica sull’antica via del sale e il vino Montecucco

campagnatico stemmaLe prime tracce dii Campagnatico sono piuttosto antiche: nel territorio sono state ritrovate varie vestigia della civiltà romana. Il nome, infatti, deriva probabilmente dell’usanza di regalare un appezzamento di terreno ai soldati che si erano distinti. Proprio da uno di questi deriverebbe Campus Agnaticus, cioè campo da dare in eredità al maschio primogenito. In epoca romana il territorio ebbe caratteristiche prevalentemente agricole, distinguendosi da quasi tutti gli altri insediamenti collinari vicini. Solo piu tardi, costruiti alcuni edifici di culto, si completò il naturale processo di aggregazione delle popolazioni rurali. Attualmente il territorio comunale ha ancora nell’agricoltura (olio, vino) il perno dell’economia, ma le attività correlate al turismo sono in rapida crescita.

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ZONA; Martemma Sud
TIPO; villaggio rurale
COORDINATE; 42°53′04″N 11°16′17″E
ALTITUDINE; 275 m  s.l.m.
PRODOTTI; vino, olio, funghi, tartufi, zafferano
SPORT; trekking escursionistico, cicloturismo
CONFINI; Arcidosso, Cinigiano, Civitella Paganico, Grosseto città, Roccalbegna, Roccastrada, Scansano (GR)

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campagnatico mappaInformazioni turistichegrosseto map

Comune di Campagnatico
piazza G. Garibaldi, 13 – 58042 Campagnatico (GR)
tel.: +39 0564 996727
www.comunedicampagnatico.it

COSA VEDERE

Fortificazioni

Rocca di Campagnatico

rocca di campagnaticoZona: Maremma del Sud
Tipo: fortificazione (XIII° secolo)

Le mura, realizzate tra il XII° e il XIII° secolo, delimitano quasi interamente il borgo, con alcuni tratti a vista e altri addossati a edifici costruiti successivamente. Contengono il complesso fortificato della Rocca Aldobrandesca (XIII° secolo) e la torre di guardia. Le pareti della torre sono completamente rivestite in pietra, con finestre che si aprono ad altezze diverse. Su di un lato, la torre è addossata alla cinta muraria, il che conferisce un aspetto ancora più possente. Attorno alla torre ci sono alcuni edifici in pietra, originariamente facenti parte del complesso, che hanno subito alcune modifiche nel corso dei secoli successivi.

Colonne della Sabatina

colonne dela sabatinaZona: Maremma del Sud
Tipo: fortificazione medievale

I ruderi del castello medievale sorgono nelle vicinanze della Fattoria della Sabatina, antica casa rurale appartenuta, in passato, alla famiglia senese Sergardi. I ruderi appaiono come due possenti colonne. Vi trovò rifugio Guido di Montfort durante il processo a suo carico, nel quale era imputato dell’assassinio di Enrico di Cornovaglia. Tale evento è citato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia.

Chiese

Chiesa di Santa Maria della Misericordia

chiesa santa maria misericordiaZona: Maremma del Sud
Tipo: chiesa (XII°-XIV° secolo)

Fu costruita nel 1188 all’ingresso del villaggio, sui resti di una precedente cella conventuale. L’interno, con pianta a croce latina, ha mantenuto l’originario impianto medievale solo nel transetto e nel presbiterio, con tracce di affreschi di artisti senesi del XIV° secolo (Cristoforo di Bindoccio e Meo di Pero).

Pieve di San Giovanni Battista

chiesa san giovanni battistaZona: Maremma del Sud
Tipo: chiesa romanico-gotica (XIII° secolo)

A fianco della torre della Rocca, trasformata in campanile, c’è la Pieve di San Giovanni Battista, costruita nella seconda metà del XIII° secolo in uno stile di transizione romanico-gotico. La facciata ha un portale centrale con arco a tutto sesto, con lunetta decorata e un piccolo rosone. All’interno un dipinto dello stesso periodo storico, Madonna con Bambino di Guido di Grazian, e un ciborio ligneo del XVI° secolo.

Località nei dintorni

Arcille

arcilleZona: Maremma del Sud
Comune: Campagnatico (GR)
Tipo: villaggio agricolo

Nell’area di Arcille, villaggio situato all’incrocio di antiche strade, sono state ritrovate numerose tracce di epoca romana: pavimenti, ruderi, mattoni caratteristici e persino parti di mulini per cereali. All’interno dell’abitato c’è la Cappella di San Filippo Apostolo, edificio costruito agli inizi del XIX° secolo come cappella gentilizia dell’attiguo complesso rurale Fattoria di Sticcianese. La località è nota anche per la grande quantità di pesci di grosse dimensioni (soprattutto carpe) che popolano il fiume Ombrone, che scorre vicino. Ogni anno si svolgono numerose sagre gastronomiche (fava fresca e baccalà, tartufo, fungo porcino fritto, zafferano).

Marrucheti

marruchetiZona: Maremma del Sud
Comune: Campagnatico (GR)
Tipo: borgo rurale

Il nome deriva dalla marruca, arbusto spinoso tipico della zona. Piccolo borgo rurale situato nei pressi del Castello di Stertignano, ebbe un ruolo strategico nell’alto Medioevo, poiché si trovava sulla strada che collegava Campagnatico con Grosseto. Ciò è confermato dalla presenza di numerose chiese, fortificazioni e conventi che la famiglia Aldobrandeschi affidò ai propri vassalli per controllare l’importante via di collegamento.

Il Castello di Stertignano, trasformato in un complesso rurale agrituristico, attualmente raggruppa un insieme di poderi e case coloniche, nel cuore dell’area faunistica venatoria Il Grascetone.

Montorsaio

montorsaioZona: Maremma del Sud
Comune: Campagnatico (GR)
Tipo: borgo di origine medievale

Il borgo è un piccolo gioiello di architettura difensiva, con le case disposte in cerchi concentrici e arroccate a difesa della cisterna e del Cassero Senese che, seppur diroccato, conferma l’importanza passata. Nell’abitato ci sono altri edifici di interesse storico come la Chiesa dei Santi Cerbone e Michele, i ruderi del Convento della Nave e la monumentale Cisterna. Nelle vicinanze dell’abitato ci sono alcune cave di pietra e numerose miniere che, in passato, furono sfruttate per l’estrazione di argento, piombo e antimonio. Funghi, castagne, selvaggina in abbondanza e punti panoramici costituiscono gli elementi principali di attrattiva.

COSA FARE

Eventi

Palio dei Ciuchi

paio dei ciuchiTipo: folclore sportivo
Periodo: 8 -14 settembre

Il cerimoniale del palio è rigoroso: inizia con la presentazione del “cencio” (dipinto a mano da un artista) proseguendo poi con la corsa dei “cursori” (quattro squadre di giovani, una per ciascuna contrada). Le contrade competono con due animali che i fantini montano a pelo. Successivamente si svolgono le funzioni religiose in onore alla Madonna delle Grazie, con l’offerta dei fiori dei cursori, e una solenne processione con esibizione degli sbandieratori.

Festa del Paese

festa del paeseTipo: folclore
Località: Arcille
Periodo: 7 settembre

Processione, spettacolo con sbandieratori e spettacolo pirotecnico

ITINERARI

Percorsi nei dintorni di Campagnatico

Strada del vino Montecucco e dei sapori d’Amiata

Zona Amiata – Cinigiano (GR)
Strada del vino Montecucco DOC

Bicicletta

Bassa valle dell’Ombrone

Itinerario: Campagnatico-Marrucheti-Istia d’Ombrone-Arcille-Sant’Antonio-Campagnatico
Lunghezza: km. 42
Dislivello: m. 340
Tipo di strada: asfaltata
Difficoltà: media
Attrazioni: Istia d’Ombrone

CULTURA

Storia

campagnatico1L’abitato si sviluppò nel X° secolo come possedimento dell’Abbazia di San Salvatore al Monte Amiata. Con il consolidamento del potere della famiglia Aldobrandeschi, Campagnatico fu dotata di strutture difensive che controllavano la Via Grossetana, vitale collegamento con le saline lungo il litorale tirrenico, ma anche per difendere l’abitato dall’espansionismo di Siena. L’uccisione di Omberto Aldobrandeschi (1259) da parte di sicari assoldati dai senesi – episodio ricordato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia – sancì il passaggio del castello sotto il dominio di Siena.

I veri problemi iniziarono nel 1364, quando Siena decise la costruzione di una nuova e più diretta strada per Grosseto. Non più frequentato dai mercanti di passaggio, nel giro di pochi anni il borgo perse inevitabilmente quella vivacità e quel prestigio di cui aveva goduto. Dopo il 1555, la progressiva occupazione di tutta la Toscana da parte del Granducato fiorentino non fece altro che aumentare la decadenza: boschi e paludi occuparono spazi una volta fertili, mentre malaria e povertà divennero i nemici implacabili degli abitanti. Soltanto nel XVIII° secolo – è l’epoca del granduca Pietro Leopoldo I° Asburgo Lorena – fu dato inizio ai lavori di bonifica. L’intervento restituì agli abitanti la maggior parte del terreno coltivabile e, con sforzi non indifferenti, la produttività delle terre fu velocemente migliorata.