Santa Fiora, cosa vedere e fare?
Santa Fiora, il “fiore” degli Aldobrandeschi attorno alla storica peschiera
La morfologia di Santa Fiora è insolita, caratterizzata da punti rialzati e zone degradanti. La storia della zona è molto legata all’attività di estrazione del cinabro. Molti e significativi sono i monumenti religiosi e civili, legati anche all’importanza che il villaggio ebbe in epoca storica. All’esterno dell’abitato un’ampia area verde contribuisce all’amenità della località, non dimenticando la vicinanza del Monte Amiata.
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ZONA; Amiata
TIPO; villaggio collinare
COORDINATE; 42°49′55″N 11°35′07″E
ALTITUDINE; 687 m s.l.m.
PRODOTTI; olio d’oliva, ortaggi, castagne, legno
SPORT; trekking escursionistico, mountain bike
CONFINI; Abbadia San Salvatore (SI), Arcidosso (GR), Castel del Piano (GR), Castell’Azzara (GR), Piancastagnaio (SI), Roccalbegna (GR), Semproniano (GR)
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Informazioni Turistiche
Comune di Santa Fiora
piazza G. Garibaldi, 25 – 58037 Santa Fiora (GR)
tel: +39 0564 979621
www.comune.santafiora.gr.it
COSA VEDERE
Chiese
Pieve delle Sante Flora e Lucilla
Zona: Amiata
Tipo: chiesa romanica-gotica (XII°-XVIII° secolo)
La chiesa è dedicata a due giovani cristiane imprigionate e decapitate nel II° secolo, il cui culto era già consolidato nell’XI° secolo in tutto l’Amiata. L’edificio, costruito nel XII° secolo, ma ristrutturato nel XV° e nel XVIII°, ha mantenuto l’aspetto originale a tre navate. All’interno terrecotte robbiane del XV° secolo. Le spoglie delle due martiri, originariamente conservate in un reliquiario del XV° secolo a forma di tempietto gotico, sono state ricollocate nel Museo Diocesano di Pitigliano.
Chiesa di Sant'Agostino
Zona: Amiata
Tipo: chiesa (XIV° secolo)
L’originaria chiesa di San Michele Arcangelo, consacrata nel 1146, fu affidata ai monaci agostiniani nel 1309. Contiene una Madonna col Bambino della scuola di Jacopo della Quercia.
Chiesa della Madonna delle Nevi
Zona: Amiata
Tipo: chiesa (XV° secolo)
È anche detta “della Piscina” per la vicinanza con la Peschiera. I lavori per il rifacimento della pavimentazione hanno riportato alla luce il punto esatto della chiesa originaria. Nel XIV° secolo qui c’era una strada lastricata su cui si affacciavano piccoli edifici costruiti attorno alla Peschiera, probabilmente per ospitare laboratori di artigiani che ne utilizzavano l’acqua. La chiesa attuale fu edificata nel XV° secolo come oratorio, perché gli abitanti dei vicini rioni riferivano che una piccola immagine della Madonna, dipinta in un tabernacolo, operava miracoli.
Convento della Santissima Trinità
Zona: Amiata
Comune: Santa Fiora (GR) – località Selva
Tipo: convento (XV° secolo)
Il convento risale al XV° secolo e contiene numerose opere d’arte. Da segnalare la tavola di Girolamo di Benvenuto che raffigura l’Assunzione della Vergine con i santi Girolamo e Francesco. Il convento conserva il cranio di un mostro, secondo le leggende un drago che terrorizzò la zona nel XV° secolo.
Monumenti e luoghi da visitare a Santa Fiora
Palazzo Sforza Cesarini
Zona: Amiata
Tipo: edificio storico (XVI° secolo)
Fu costruito attorno al 1575 nel luogo dove sorgeva la Rocca Aldobrandesca. Il complesso è caratterizzato da strutture murarie in pietra, intervallate da finestre rettangolari e porte ad arco tondo. Fa anche parte dell’edificio l’originaria rocca e la Torre dell’Orologio. I bassorilievi in maiolica sono di Andrea Della Robbia.
La Peschiera
Zona: Amiata
Tipo: peschiera (XV° secolo)
Tel.: +39 0564 953134
Costruita intorno alla metà del XV° secolo su di una struttura ancora più antica per regolare le acque sorgive del fiume Fiora. Fu adibita a vivaio per le trote e le carpe destinate ai conti Cesarini Sforza. I bassorilievi in maiolica sono di Andrea Della Robbia. Attualmente nelle acque vivono tre specie di trote, una delle quali tipica della zona, e alcuni storioni. La vasca è stata inserita all’interno del Parco della Peschiera, un’area verde ricca di specie arboree, alcune delle quali tipiche della zona: pini, abeti bianchi, cipressi, magnolie, lecci, querce, cedri e castagni.
Riserve naturali
Riserva Naturale della Santissima Trinità
Zona: Amiata
Comune: Santa Fiora (GR) – località Selva
Tipo: area naturale protetta
Tel: +39 0564 969611
È situata in prossimità dell’omonimo convento. Tra le caratteristiche di maggior rilievo l’abete bianco e un ricco sottobosco.
Località nei dintorni di Santa Fiora
Bagnolo
Zona: Amiata
Comune: Santa Fiora (GR) – località Bagnolo
Tipo: villaggio di montagna
È la frazione più grande e popolata del territorio comunale di Santa Fiora. Qui c’era un convento di monaci agostiniani, dedicato a Santa Barbara. Successivamente i religiosi si trasferirono a Santa Fiora, perché l’impeto del fosso Cadone aveva lentamente fatto sprofondare l’edificio. A memoria dell’evento il conte Ildebrandino Aldobrandeschi pose una lapide sepolcrale, datata 1254, all’ingresso della chiesa di Sant’Agostino in Santa Fiora. Bagnolo è anche conosciuto per le numerose sorgenti trasformate in pregevoli fonti tra cui Fonte Spilli, Fonti delle Piazze, Fonte Baldina, Fonte delle Monache.
Bagnore
Zona: Amiata
Comune: Santa Fiora (GR) – località Bagnore
Tipo: villaggio di montagna
Nello scorso secolo fu una fiorente stazione termale, grazie alla presenza di acque acidulo-ferruginose, indicate per varie patologie. Attualmente le attività economiche sono legate alla lavorazione del legname. Inoltre, negli ultimi trenta anni, la geotermia ha costituito un nuovo sbocco economico. In particolare, lo sfruttamento dei giacimenti di vapore, posti nelle profondità del monte Amiata, la cui energia viene trasformata in elettricità.
Selva
Zona: Amiata
Comune: Santa Fiora (GR) – località Selva
Tipo: villaggio di montagna
È un borgo le cui origini risalgono a poco dopo l’anno Mille, quando una comunità si insediò sul territorio adiacente all’attuale Convento della Santissima Trinità, risalente al 1114. Presso il convento c’è una fonte, detta “Fonte del Papa”. Secondo la tradizione papa Pio II, gravemente malato, avrebbe bevuto da questa fonte e sarebbe miracolosamente guarito. La località sta vivendo in questi ultimi anni una sorta di riscoperta, grazie alla produzione di vino e olio di qualità. Inoltre sono stati aperti numerosi agriturismi e bed and breakfast.
ARTE E MUSEI
Musei di Santa Fiora
COSA FARE
Eventi
La Fiaccolata
Tipo: evento religioso
Periodo: 30 dicembre
Nel borgo, nella piazza principale e nelle vie di tutto il centro storico vengono accese imponenti fiaccole e i festeggiamenti si protraggono per tutta la notte.
Festa delle Croci
Tipo: folclore
Periodo: 3 maggio
La tradizionale “Processione dei tronchi” in passato era anche un rito per il passaggio dei giovani all’età adulta. L’evento è accompagnato dalla Fiera di Merci e Bestiame.
Palio dei Somari
Tipo: folclore sportivo
Località: Bagnolo
Periodo: terza domenica di agosto
Tradizionale corsa di somari tra le contrade. La festa inizia con la preparazione di cibi poveri preparati dagli abitanti e distribuiti gratuitamente. Quindi la benedizione dei somari, il corteo storico che attraversa il paese e, infine, il palio. Nelle ore serali si svolgono i festeggiamenti e la premiazione del rione vincitore, che organizza nei giorni successivi un pranzo per tutti gli abitanti delle altre contrade.
Sagra del Marrone
Tipo: enogastronomia
Periodo: ultima domenica di ottobre
La pregiata qualità della castagna del Monte Amiata viene celebrata nel corso dell’evento: degustazione di prodotti tipici a base di castagne, visite guidate nei boschi del territorio comunale e nei luoghi tradizionali della lavorazione dei marroni; i seccatoi ne costituiscono l’attrazione.
ITINERARI
Percorsi nei dintorni di Santa Fiora
Parco-Museo delle Acque
Zona: Amiata
Tipo: percorso trekking
Avvertenze: prenotazione obbligatoria tel. +39 0564 979611
È un percorso naturalistico-ambientale alla scoperta delle riserve idriche del Monte Amiata. L’itinerario ha una lunghezza da 4 a 5 chilometri ed è percorribile in 3 ore. Il percorso include anche la visita al Parco della Peschiera, alla chiesa Madonna della Neve e alle sorgenti del Fiume Fiora, attraverso una galleria di 600 metri.
Trekking e mountain bike
L’Amiata è solcato da una rete di sentieri segnalati e attrezzati per il trekking e per le escursioni in mountain bike. I percorsi uniscono tutti i centri abitati di maggior rilievo, la montagna e anche le grandi direttrici della sentieristica nella Toscana meridionale. Uno di questi sentieri, di 28 chilometri di lunghezza, gira attorno alla montagna a quote comprese tra 1.050 e 1.300 metri, tra rigogliosi boschi di faggi e castagni.
Bicicletta
1 – Alta Valle del Fiora
Percorso: Santa Fiora-S.P. 4-S.P. 123-Selva-S.P. 4-Santa Fiora
Lunghezza: km. 34
Dislivello: m. 750
Strada: asfaltata e sterrata
Difficoltà: media-impegnativa
Attrazioni: Fiume Fiora
2 – Valle del Fiora e Città del Tufo
Percorso: Santa Fiora-Selvena-Elmo-Sorano-Pitigliano-Sovana-San Martino sul Fiora-Semproniano-Triana-Bagnore-Santa Fiora
Lunghezza: km. 100
Dislivello: m. 1.420
Strada: asfaltata
Difficoltà: impegnativa
Attrazioni: Area del Tufo (Strano, Pitigliano, Sovana), San Martino sul Fiora
CULTURA
Storia
Nel territorio di Santa Fiora ci sono tracce del periodo Neolitico, Eneolitico e dell’Età del bronzo. Quindi reperti del periodo etrusco e di quello romano. Inoltre è accertato lo sfruttamento, fin dall’antichità, delle proprietà coloranti del cinabro, ovvero il minerale dal quale si ricava il mercurio. Risale all’anno 890 il primo documento che cita esplicitamente Santa Fiora. Già intorno al 1082, tuttavia, la località risulta essere un insediamento dove la famiglia Aldobrandeschi costruì le prime mura di protezione e il Castello Santa Flore (1141). Il successivo ampliamento dei possessi degli Aldobrandeschi nella zona dell’Amiata trasformò, a partire dal XIII° secolo, il villaggio in uno dei centri più importanti della bassa Toscana: da qui ebbe lustro la famiglia stessa, che prese ad essere conosciuta come quella de “conti di Santa Fiora”.
Con il passaggio della zona sotto il controllo di Siena, l’abitato conobbe un progressivo declino economico. Nel 1439, a seguito del matrimonio tra Bosio Sforza e Cecilia Aldobrandeschi, ultima erede della famiglia, la proprietà fu trasferita alla famiglia Sforza. I discendenti – poi conosciuti come conti Cesarini Sforza – ne mantennero il possesso per circa duecento anni. La cittadina conobbe il periodo di massimo splendore nel XVI° secolo, grazie anche alle abili politiche diplomatiche e all’alleanza con il papato.
A Guido Sforza si deve inoltre la straordinaria collezione di bassorilievi in maiolica commissionati ad Andrea Della Robbia. Nel XVII° secolo iniziò un periodo di decadenza, non interrotta dall’annessione di tutto il territorio al Granducato di Toscana. Con l’Unità d’Italia la situazione non migliorò: l’inasprimento fiscale e altri obblighi imposti dal governo centrale peggiorarono notevolmente la situazione e la cittadina subì un ulteriore impoverimento. Solo in tempi recenti, merito anche alle attività turistiche, Santa Fiora ha ritrovato tempi migliori, diventando una sorta di “capoluogo culturale” di tutto il Monte Amiata.
Curiosità
La testa del drago
All’interno del Convento della Santissima Trinità, situato nella località Selva, è conservata la parte superiore del cranio di un mostro detto “orrido serpente”, ovvero il drago che terrorizzò il territorio nel XV° secolo.
Il sasso della fata
Nei pressi del rione Montecatini c’è una grande roccia che, secondo le leggende, era stato un castello. Qui viveva, assieme ad alcune compagne e amiche, la fata Petorsola. Una serie di dissapori con gli abitanti del villaggio convinsero però le fate a isolarsi. In breve tempo il castello si contrasse e si trasformò in un grosso macigno. Si dice che, accostando l’orecchio alla roccia, si possa udire qualcosa….
GASTRONOMIA
Prodotti tipici
Castagna
Le prime tracce di sfruttamento del “frutto del bosco” si fanno risalire all’VIII° secolo. In passato la castagna era considerata il “pane della povera gente”: le pietanze più note erano, e sono tutt’ora, la polenta e il castagnaccio. Attualmente le castagne non sono più al centro dell’economia familiare, però mantengono la loro importanza anche dal punto di vista culturale. La castagna del Monte Amiata ha ottenuto la tutela con l’indicazione geografica protetta IGP.
Tre sono le varietà locali più importanti:
– marrone: la castagna più pregiata per sapore, è di colore marrone rossiccio.
– cecio: di forma simile alla castagna rossa si differenzia da questa per il colore molto più scuro; è la prima a maturare.
– castagna domestica: è la più piccola delle tre, di colore rossastro. Ha una forma leggermente allungata ed è quella dal sapore più dolce. Un tempo era quella che, più frequentemente, veniva fatta seccare per produrre la farina dolce.
Per valorizzare ulteriormente questo prodotto è stato anche allestito un percorso all’interno dell’intero Monte Amiata, denominata Strada della castagna o anche “Paesaggio del castagno e delle attività umane”.
SERVIZI TURISTICI
Dove mangiare
Ristoranti e Trattorie
Ristorante Il Barilotto
Via Carolina, 24 – 58037 Santa Fiora (GR)
Tel. +39 0564 977089 / +39 339 6076498
Servizi: cucina tradizionale toscana, specialità maremmane e funghi, selezione di vini toscani – chiuso mercoledì