Cosa vedere e fare a Lajatico
Io la vedo questa terra, la sento premere sotto i miei piedi. Questa è la mia terra. Una terra che, come me, ama il silenzio. E se con la mia voce rompo questo silenzio, lo faccio per rendere omaggio a questi luoghi e alla mia gente. La musica penetra la terra, la percorre e vola lontanissima. È un messaggio d’amore.”
Andrea Bocelli
Lajatico, il teatro silenzioso di Andrea Bocelli
Il territorio comunale di Lajatico si estende tra la vallata del fiume Era e il torrente Sterza, in un’area tra più attraenti per paesaggio e qualità ambientale. Nelle immediate vicinanze del villaggio c’è il Teatro del Silenzio, voluto dal concittadino Andrea Bocelli, famoso cantante lirico, e ricavato all’interno di un alveo naturale di una collina. Nel territorio c’è la storica villa di Spedaletto e numerose tipiche fattorie toscane.
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ZONA; Valdera
TIPO; cittadina di campagna
COORDINATE; 43°28′20″N 10°43′46″E
ALTITUDINE; 205 metri s.l.m.
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo
CONFINI; Chianni (PI), Montecatini Val di Cecina (PI), Peccioli (PI), Riparbella (PI), Terricciola (PI), Volterra (PI)
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Informazioni Turistiche
Comune di Lajatico
via G. Garibaldi, 5 – 56030 Lajatico (PI)
tel. +39 0587 643121
www.comune.lajatico.pi.it
Ufficio turistico
via G. Garibaldi, 5 – 56030 Lajatico (PI)
tel. +39 0587 643121
info@lajaticotoscana.it
www.lajaticotoscana.it
COSA VEDERE
Monumenti e luoghi da visitare a Lajatico
Teatro del Silenzio
Castello di Lajatico e Torre Campanaria
Zona: Valdera
Comune: Lajatico
Tipo: edifici di origine medievale
Situato nella parte centrale del villaggio, il Castello di Lajatico (Castrum Ajatici) ha origini anteriori all’anno Mille. Del fortilizio non è rimasto molto perché nel 1405 fu venduto a Firenze che, nel 1434, smantellò le torri e le mura. Nella facciata c’è il portale con arco a sesto acuto e, lateralmente, uno stemma in pietra raffigurante il simbolo della Repubblica Marinara di Pisa. Sopra la porta c’è una bifora circondata da sei stemmi. Nel piccolo atrio d’ingresso ci sono tre scene scolpite in pietra, che raffigurano la battaglia tra Pisa e Firenze. Sul lato destro dell’edificio c’è la Torre Campanaria che, probabilmente, era parte del castello. Da qui, tramite una galleria scavata nel tufo, è possibile raggiungere il palazzo dei Gotti Lega.
Teatro del Silenzio
Zona: Valdera
Tipo: teatro all’aperto
Indirizzo: via Garibaldi, 5
Tel: +39 0587 643121 / +39 334 7957670
Email: info@teatrodelsilenzio.it
Sito: teatrodelsilenzio.it
Il teatro è l’omaggio tangibile del noto tenore Andrea Bocelli alla cittadina dove è nato. Un viale di cipressi lungo 800 metri unisce il villaggio al teatro, ricavato all’interno di un alveo naturale di una collina. Il panorama circostante è costituito da dolci rilievi ondulati.
Lo scenario è un laghetto circondato da blocchi di travertino al centro del quale sono collocate anno dopo anno opere di artisti di fame internazionale, come Igor Mitoraj, l’autore della prima installazione che è poi divenuta anche simbolo del teatro stesso. La platea è costituita semplicemente dal declino di una collina delimitato da gradoni larghi e bassi, anche questi di travertino. Per 364 giorni all’anno il teatro rimane in silenzio e solo per un giorno si anima di personalità note. Successivamente la platea e il palco sono smontati dopo le rappresentazioni teatrali e la conca, allagata, torma da essere un laghetto.
Installazioni artistiche all'aperto
Il territorio comunale è costellato di grandi opere d’arte:
• Gina Lollobrigida – “Cavaradossi” Andrea Bocelli, Parco della Rimembranza, Lajatico
• Arian Kalari – “La Bellezza Ferita”, piazza Vittorio Veneto, Lajatico
• Macs&Caktus e Maria – “Spray Art” (regia di Alberto Bartalini), saracinesche, piazza Vittorio Veneto, Lajatico
• Mino Trafeli – “Terra Fabbrica Terra”, piazza San Carlo e rotatoria per Orciatico, Lajatico.
• ETNIK_SERA Alessandro Battisti e Marco Milaneschi – “Sesto anello”, Urban Art Project 2010, deposito acquedotto, Lajatico.
• Igor Mitoraj – “Angelo su Corpo Crettato” (2002), vari frammenti, Lajatico.
• “Lajatico è Murales” (2012), via Giuseppe Garibaldi (di fronte alla scuola primaria), Lajatico.
• Stefano Ghelli – “La Grande Unione” (2001), cimitero, Lajatico.
• Nado Canuti – “Il Grande Fiore della Luna” (1990), piazza dell’Artigianato, località La Sterza.
• Stefano Ghelli – “La Barca del Contadino” (2010), Villaggio San Giovanni Valdera.
Strada del Silenzio
Lungo un tratto della strada provinciale che da Lajatico conduce al bivio per Orciatico, tratto denominato “Suciano”, è stato realizzato un percorso pedonale in direzione del Teatro del Silenzio: lungo la Strada del Silenzio ci sono punti di sosta con panchine di travertino e piante autoctone.
Località nei dintorni
Rocca di Pietracassia
Zona: Valdera
Comune: Lajatico
Tipo: fortificazione (X° secolo) – ruderi
Indirizzo: località Orciatico
La Rocca di Pietracassia fu costruita attorno a un grosso masso calcareo la cui caratteristica fenditura (pietra spaccata) sembra abbia dato origine al nome. Il fortilizio risale all’epoca longobarda (all’incirca IX°-X° secolo). Le prime notizie storiche sono del 1028, quando la rocca è citata in alcuni documenti quale importante punto di confine tra la diocesi di Volterra e il territorio di Pisa.
A seguito della sconfitta di Pisa nella battaglia della Meloria, le città di Firenze e di Lucca ottennero il controllo della rocca e di altri 22 castelli della Valdera. Dopo una rivolta, nel 1431 il fortilizio fu riconquistato dalle milizie fiorentine ma poi smantellato per ritorsione. Nonostante la rocca sia ritenuta una dei più importanti esempi di architettura alto-medievale è in stato di abbandono.
Orciatico
Zona: Valdera
Comune: Lajatico
Nella parte più antica di Orciatico c’è una delle torri del castello risalente al XII° secolo. Sulla facciata principale è stata collocata una pietra che porta la data 652. Questa conferma, oltre al suffisso “atico”, l’origine longobarda del villaggio.
Villa di Spedaletto
Zona: Valdera
Comune: Lajatico
Tipo: dimora storica (XV° secolo)
Indirizzo: località Spedaletto
Tel.: +39 0587 643121
Fa parte delle cosiddette “ville medicee”. Il nome è originato dalla vicinanza dello “Spedale dei Santi Ippolito e Cassiano” che, con altre terre, fu concesso a Lorenzo de’ Medici (“Il Magnifico”) nel 1486. Per la famiglia che ormai reggeva le sorti di Firenze l’area era fortemente strategica perchè molto vicina alle importanti cave di allume di Volterra. Inoltre, nelle vicinanze, c’erano anche le sorgenti termali di Bagno a Morba che Lucrezia Tornabuoni, madre di Lorenzo, aveva preso in affitto sin dal 1478.
All’interno della villa contribuirono all’esecuzione degli affreschi Domenico Ghirlandaio, Filippino Lippi, Pietro Perugini e Sandro Botticelli. Sfortunatamente, agli inizi del XIX° secolo, gran parte degli affreschi è andata perduta a causa di un incendio.
Mulini a Vento
Zona: Valdera
Comune: Lajatico
Tipo: mulini storici
Indirizzo: località Orciatico
Tel.: +39 0587 643121
I mulini ad acqua nel territorio avevano una potenzialità ridotta e nel periodo estivo erano fermi per la secca dei torrenti. Fu così che nacque l’esigenza di sfruttare l’energia eolica per macinare in ogni periodo dell’anno. I due mulini rispecchiano le tipologie classiche di questo tipo di costruzione: costruiti in cima a un’altura in modo da sfruttare il vento proveniente da qualunque direzione. Il primo, risalente alla seconda metà del XVI° secolo, è stato restaurato ed è visitabile. Inoltre è possibile osservare un panorama di boschi e colline e, in lontananza, la Rocca di Pietracassia. Il secondo fu costruito nel 1761.
La mofeta
Zona: Valdera
Comune: Lajatico
Tipo: fenomeni vulcanici
Indirizzo: località Orciatico
Il nome trae origine da Mefite, la dea della morte per asfissia che, secondo la tradizione, abitava sotto terra. È un’area di origine vulcanica caratterizzata da emissioni di gas carbonico (dette anche “putizze”) provenienti dal sottosuolo. Le bocche si aprono lungo il letto di un torrente provocando l’ebollizione dell’acqua. Le piante circostanti sono cresciute all’interno di un particolare ecosistema oggetto di studi. La mofeta è particolarmente interessante anche perché, essendo situata nel folto di un bosco, permette di valutare realisticamente gli effetti delle future concentrazioni di CO² sul legno. La mofeta è ubicata a circa 1,4 chilometri a Nord del villaggio di Orciatico.
ITINERARI
Percorsi
Alla scoperta del territorio
Nel territorio di Lajatico ci sono vari percorsi adatti al trekking, alla mountain bike, ai cavalli. Maggiori informazioni possono essere ottenute presso l’ufficio turistico comunale. Tra tutti tre percorsi sono di particolare attrattiva ambientale, naturalistica, storica:
I mulini
Tipo: ambientale, naturalistico, storico
Tempo di percorrenza: da Orciatico 20 minuti a piedi
Difficoltà: facile
La mofeta
Tipo: ambientale, naturalistico, storico
Lunghezza: 800 metri
Tempo di percorrenza: dalla strada provinciale per Lajatico 15 minuti a piedi
Difficoltà: facile
Rocca di Pietracassia
Tipo: ambientale, naturalistico, storico
Lunghezza: km. 5
Tempo di percorrenza: da Lajatico circa 40 minuti, da Orciatico circa 4 ore
Difficoltà: variabile
CULTURA
Storia
La denominazione della cittadina deriva da un nome proprio romano, Larius, anche se i primi insediamenti nel territorio risalgono al periodo etrusco. Il consolidamento del primo nucleo urbano avvenne a partire dal XII° secolo, quando l’abitato si sviluppò attorno a un castello di proprietà dei conti Pannocchieschi. Nel 1193 Pisa assunse il controllo dell’area, ma la dura sconfitta subita ad opera di Genova nella battaglia navale della Meloria (1284), ebbe come conseguenza il trasferimento del castello a Firenze che lo mantenne fino a 1293. Dopo varie contese, nel 1406 il castello venne di nuovo occupato da Firenze, che face abbattere le mura al pari di quelle di due borghi vicini, Orciatico e Pietracassia. Nel 1644 Lajatico fu concesso in feudo al banchiere Bartolomeo Corsini di Firenze e rimase tra i possedimenti della famiglia fino al 1776, quando diventò libero comune. Successivamente seguì le sorti del Granducato di Toscana fino all’Unita’ d’Italia.
Cittadini illustri
Andrea Bocelli
Il noto tenore è originario del comune, essendo nato nella frazione La Sterza di Lajatico. I genitori erano proprietari di un’azienda agricola e anche di produzione e commercio di macchine agricole. Ipovedente fin dalla nascita a causa di un glaucoma congenito, a sei anni Bocelli imparò la lettura in Braille. All’età di dodici anni, a seguito di una pallonata sugli occhi durante una partita a calcio, perse totalmente la vista. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Pisa e diplomato in Canto Lirico presso il Conservatorio di Musica Giacomo Puccini di La Spezia, è divenuto un tenore conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. A Lajatico ha sede la Fondazione Bocelli che organizza varie iniziativa per lo sviluppo del territorio.
Curiosità
Su una parete della piazza Vittorio Veneto a Lajatico c’è una piccola insegna con l’iscrizione “Speakers Corner” (angolo del parlatore) e, appeso vicino, un piccolo sgabello. È l’equivalente dello Speakers Corner di Hyde Park, a Londra. Proprio come nella tradizione inglese è possibile effettuare un intervento parlato, nella giornata di domenica, dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18, rigorosamente senza prenotazione!
GASTRONOMIA
Prodotti tipici
La vite e l’olivo rivestono un ruolo fondamentale nell’economia del territorio. Consistente è pure la produzione di cereali, formaggio, miele, castagne. I boschi, che ricoprono circa il 60% del territorio comunale, producono castagne e legname per vari tipi di impiego.
ARTIGIANATO
Prodotti artigianali
Fiore all’occhiello del territorio comunale è la produzione della “Trina d’Irlanda” un tipo di merletto importato e tramandato da una nobildonna locale nei primi anni del XX° secolo. Per tutelare questa tradizione l’amministrazione comunale ha istituito una scuola dove si insegna questo particolare lavoro ad uncinetto. Tipiche del territorio sono anche le lavorazioni del legno e del ferro battuto.
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire a Lajatico
Dove mangiare a Lajatico
Sosta camper
È ubicata nei pressi di Orciatico. L’area è di circa 700 metri quadrati e ci sono 6 piazzole di sosta. È dotata di illuminazione e sistema di gestione del camper service automatizzato, comprendente cassa automatica, allaccio elettrico e approvvigionamento idrico oltre all’area di carico e scarico per il wc chimico.