Cosa vedere e fare a Castelnuovo Berardenga
“Lo strazio e ’l grande scempio
che fece l’Arbia colorata in rosso…”
Dante, Inferno, canto X
Castelnuovo Berardenga, edifici storici e la memoria di una cruenta battaglia
Castelnuovo Berardenga è un’attraente cittadina ubicata nel Chianti, circondata da numerosi castelli, borghi fortificati e ville storiche. La cittadina fa parte della Associazione Nazionale Città del Vino e del movimento Città Slow, cioè “città del buon vivere”. Tra le attrazioni più importanti del territorio comunale il borgo di San Gusmé, la certosa di S. Pietro a Pontignano, tre belle ville distribuite nel territorio. Consistente la produzione di ottimo vino e olio di oliva in tutta l’area agricola del territorio comunale.
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ZONA; Chianti
TIPO; cittadina agricola
COORDINATE; 43°20′50″N 11°30′15″E
ALTITUDINE; 351 metri s.l.m.
PRODOTTI; vino, olio
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, equitazione
CONFINI; Asciano (SI), Bucine (AR), Castellina in Chianti (SI), Gaiole in Chianti (SI), Monteriggioni (SI), Radda in Chianti (SI), Rapolano Terme (SI), Siena città (SI)
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Informazioni Turistiche
Comune di Castelnuovo Berardenga
via G. Garibaldi, 4 – 53019 Castelnuovo Berardenga (SI)
tel. +39 0577 3511 / 355055
messaggi@comune.castelnuovo.si.it
www.comune.castelnuovo-berardenga.si.it
Ufficio Turismo
via del Chianti, 61 – 53019 Castelnuovo Berardenga (SI)
tel. +39 0577 351337
COSA VEDERE
Chiese di Castelnuovo Berardenga
Duomo di Castelnuovo Berardenga
Certosa di San Pietro a Pontignano
Zona: Chianti
Comune: Castelnuovo Berardenga (SI)
Tipo: chiesa e monastero (XIV° secolo)
Indirizzo: località Pontignano
La certosa fu costruita nel 1342 da frate Amerigo allo scopo di accogliere dodici monaci e tre conversi. Nel 1784 l’ordine dei Certosini fu soppresso dalle riforme del Granduca Pietro Leopoldo. Del complesso monastico rimangono solo parte delle strutture. Sebbene notevolmente trasformata, la chiesa ha conservato i caratteri originari: l’impianto è ad aula unica coperta con due volte a crociera. Dopo i saccheggi del XVI° secolo l’interno fu nuovamente decorato con affreschi da Bernardino Poccetti, Stefano Cassini, Orazio Porta e Domenico Brugieri raffiguranti Storie della Passione e Morte di San Brunone. In questo periodo venne costruito anche il chiostro, in stile tardo-rinascimentale. Completano la certosa il giardino, una grande peschiera e gli orti.
Pieve di Santa Maria a Pacina
Zona: Chianti
Comune: Castelnuovo Berardenga (SI)
Tipo: chiesa (XVIII° secolo)
Indirizzo: località Pacina
La chiesa, di origine medievale e a tre navate, incorpora un rifacimento del XVIII° secolo. All’interno, tela di Giovanni Bruni San Domenico e Santa Caterina e una Madonna col Bambino di Andrea di Niccolò.
Monumenti e luoghi da visitare a Castelnuovo Berardenga
Villa di Arceno
Zona: Chianti
Comune: Castelnuovo Berardenga (SI)
Tipo:dimora storica (XVII° secolo)
Indirizzo: località Arceno – San Gusmè
Tel.: +39 0577 359066
Orari: mercoledì su appuntamento
Fu fatta costruire alla fine del XVII° secolo dal cavaliere Flaminio Del Taia. L’edificio è a pianta rettangolare e si sviluppa su tre piani. Accanto alla villa c’è la Cappella di San Giovanni, in stile barocco, costruita intorno al 1730. Di fronte alla villa inizia un esteso parco, progettato da Agostino Fantastici intorno al 1833. Il parco è caratterizzato da una folta vegetazione, ivi comprese alcune piante rare: sequoie, alberi di canfora, cedri del Libano, palme nane, mimose e gelsomini. Alla fine del parco c’è un lago artificiale, alimentato dal fiume Ombrone. Su una sponda, pavimentata a gradoni che scendono verso l’acqua, ci sono due edifici in stile rinascimentale: il ninfeo e la casa delle barche. Attualmente l’intero complesso è un’azienda agricola.
Villa di Catignano
Zona: Chianti
Comune: Castelnuovo Berardenga (SI)
Tipo: dimora storica (XVI° secolo)
Indirizzo: località Catignano
Tel: +39 0577 356808
Sito: www.villacatignano.it
Orari: da giugno a settembre su prenotazione
Ingresso: €uro 15,00
Denominata anche Villa Sergardi, risale alla seconda metà del XVI° secolo, ma l’aspetto attuale fu assunto dopo una ristrutturazione eseguita in quello successivo. Il complesso include l’edificio principale, la tinaia, la fattoria, le scuderie e la cappella, quest’ultima costruita nel 1697 su progetto dello scultore e architetto Jacopo Franchini. La villa è attualmente adibita a residence. Poco lontano dalla costruzione, in località La Gavina, c’è la chiesa di San Leonardo a Catignano, attestata già nel 1224 ma successivamente sconsacrata. Il paramento murario in bozze di alberese e l’abside semicircolare dell’originario stile romanico sono ancora riconoscibili.
Villa di Monciano
Zona: Chianti
Comune:Castelnuovo Berardenga (SI)
Tipo:dimora storica (XVIII° secolo)
Indirizzo: località Ponte a Bozzone
Tel.: +39 335 441770
Sito: www.monaciano.com
Orari: da aprile a ottobre su appuntamento
Ingresso: €uro 8,00 intero, € 6,00 ridotto
La villa è documentata fin dal XVIII° secolo, ma l’aspetto attuale è il risultato di una trasformazione avvenuta tra il 1870 e il 1885. In questo periodo fu anche creato un parco di gusto romantico. Il complesso comprende anche una grande voliera in muratura e in ghisa, una limonaia con un’ampia serie di alberi di agrumi di grandi dimensioni e un raro esemplare di serra, ancora dotata dell’originale impianto di riscaldamento, tuttora funzionante. Il piano terreno della villa e il parco possono essere visitati e utilizzati per matrimoni ed eventi vari.
Parchi e giardini
Parco Sculture del Chianti – “Arcobaleno”
Parco Sculture del Chianti
Zona: Chianti
Comune: Castelnuovo Berardenga (SI)
Tipo: parco con esposizione di arte contemporanea
Indirizzo: S.P. 9, località La Fornace, 48/49 – 53010 Pievasciata
Tel: +39 0577 357151
Email: info@chiantisculpturepark.it
Orario: da aprile a ottobre dalle 10.00 fino al tramonto
Ingresso: €uro 10
Servizi: visite guidate, concerti
All’interno è stata collocata una mostra permanente di 26 tra sculture e installazioni, opere di artisti contemporanei di oltre 20 diverse nazioni. I materiali utilizzati sono molti diversi: dal bronzo al ferro, dal granito al marmo, dal vetro al neon, ecc. Tra le opere più significative Energy del greco Costas Varotsos, un’imponente scultura di vetro (ben 15 tonnellate di peso). Quindi Il Salto della Cavallina, gioco praticato dai bambini di tutto il mondo, realizzato da Dominic Benhura, uno degli esponenti artistici più noti dell’etnia africana Shona.
Il Labirinto dell’inglese Jeff Saward fa parte delle installazioni interattive e se ne può percorrere tutto il tracciato. Il francese Nicolas Bertoux ha lanciato, con Coin de Bois Blanc, una sfida alla percezione umana. L’Arcobaleno dell’italiana Federica Marangoni è un arco di luce spettacolarmente colorato, in contrasto con il verde del bosco pieno di querce e lecci.
Località nei dintorni
Montaperti
Zona: Chianti
Comune: Castelnuovo Berardenga (SI)
Tipo: località storica
Indirizzo: località Montaperti
Il luogo esatto dell’omonima battaglia avvenuta il 4 settembre 1260 tra le milizie ghibelline di tutta la Toscana, capeggiate da Siena, e quelle guelfe capeggiate da Firenze non è mai stato individuato con precisione. La vittoria dei ghibellini segnò il dominio della fazione nella regione, con ripercussioni anche sui precari equilibri del resto d’Italia e d’Europa. La Repubblica di Siena si impose nello scenario politico ed economico dell’epoca.
San Gusmè
Zona: Chianti
Comune: Castelnuovo Berardenga (SI)
Tipo: borgo medievale
È un piccolo agglomerato urbano che ha conservato l’anello delle originarie mura ancora quasi totalmente integro. Nel XII° secolo fu feudo della famiglia Ricasoli. Nel XV° e XVI° secolo il borgo fu varie volte occupato nel corso delle operazioni militari di Firenze e Siena. La campagna circostante è caratterizzata da colture intensive di vigneti edoliveti. Appena fuori dal paese ci sono le sorgenti del fiume Ombrone.
ARTE E MUSEI
Musei di Castelnuovo Berardenga
Museo del Paesaggio
Zona: Chianti
Tipo: museo archeologico
Indirizzo: via del Chianti, 61
Tel: +39 0577 351337 / 352035
Email: museo@comune.castelnuovo.si.it
Orari: da martedì a giovedì 9.30-12.30; venerdi e sabato 15.00-18.00
Ingresso: €uro 3,00 intero, € 1,50 ridotto
Il museo contiene una sezione archeologica con materiali di epoca etrusca, romana e medievale reperiti nel territorio, tra i quali spicca il corredo rinvenuto nel tumulo etrusco di Bosco Le Pici (VI° secolo a.C.). Nel museo sono visibili anche ricostruzioni grafiche e simulacri della rappresentazione nell’arte, nella letteratura e nel cinema della trasformazione del paesaggio nel corso del tempo.
COSA FARE
Eventi
Chianti Festival
Tipo: culturale ed enogastronomico
Periodo: luglio
Realizzato assieme agli altri tre comuni del Chianti Senese – Castellina, Gaiole, Radda – l’evento vuole promuovere e valorizzare le eccellenze del territorio e organizzare iniziative di alto livello enogastronomico, con assaggio dei prodotti locali.
Festival Luca Cava
Tipo: letterario e musicale
Località: San Gusmé
Periodo: primo fine settimana di settembre
L’evento è intitolato a questo personaggio di fantasia ed è incentrato su un importante premio letterario e giornalistico, oltre che concerti e presentazione di musicisti.
ITINERARI
Percorsi
L'Eroica (bicicletta)
L’hanno definita “Viaggio a pedali” perché più che un percorso e un’eventuale competizione è l’attraversata di territori attigui, in parte simili, tutti assolutamente attraenti. Nata dall’iniziativa di alcuni appassionati di ciclismo è diventata un fenomeno storico-culturale, ecologico-ambientale, sportivo. Insomma negli anni si è trasformato in un itinerario di circa 200 chilometri, segnalato da 90 cartelli e 80 pannelli di indicazione chilometrica.
Così come organizzato L’Eroica può essere suddivisa in tappe (da tre a cinque giorni), sulla base delle capacità individuali e dell’allenamento. Lungo il percorso punti di ristoro e di alloggio consentono di fermarsi anche con una decisione improvvisa. C’è anche la possibilità di compiere parte del percorso con il Treno Natura, che interseca in vari punti. La manifestazione competitiva si svolge ogni anno il 1° ottobre.
I punti principali, in ordine di geografico, sono i seguenti:
Gaiole in Chianti Punto di partenza. Da qui in direzione di Siena passando per il villaggio di Pianella
ATTRAZIONI: Castello di Brolio, Castello di Meleto, Castello di Ama, Badia a Coltibuono, vino Chianti
Siena Può essere semplicemente sfiorata scendendo subito verso Radi e poi Murlo.
ATTRAZIONI: area archeologica Poggio Civitate
Murlo Si procede verso Bibbiano, Castiglion del Bosco, il Passo del Lume Spento (il punto più meridionale di tutta l’Eroica) per poi risalire verso Montalcino
ATTRZIONI: Castello di Bibbiano, Rocca di Montalcino, Castello Banfi, Castel Verdelli, Abbazia di Sant’Antimo, Grancia di Montisi, vino, tartufi
Montalcino Si risale verso Torrenieri, Lucignano d’Asso, Pieve a Salti e Buonconvento
ATTRAZIONI: Castelnuovo Tancredi, Castelrosi, Palazzo Pretorio, vino
Buonconvento Si risale lungo il Fiume Arbia verso Montauto e poi Asciano
ATTRAZIONI: Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
Asciano Si risale ancora verso Monte Sante Marie (possibile una deviazione per Rapolano Terme), Torre a Castello e Castelnuovo Berardenga
ATTRAZIONI: Certosa di San Pietro a Pontignano, Vagliagli, vino
Castelnuovo Berardenga Si risale fino ad attraversare il villaggio di Pianella per poi dirigersi verso Vagliagli, Radda in Chianti, il borgo di Vertine e, infine, Gaiole in Chianti
ATTRAZIONI: Volpaia, Vertine, vino
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TIPO; percorso su strade asfaltate e sterrate
ZONE; Chianti, Terre di Siena, Crete Senesi, Val d’Orcia
PARTENZA; Gaiole in Chianti
ARRIVO; Gaiole in Chianti
LUNGHEZZA; km. 200 circa
TEMPO DI PERCORRENZA; 3-5 giorni
DIFFICOLTA’; impegnativo
DISLIVELLO COMPLESSIVO; m. 3.500
INFORMAZIONI; info@eroica.it
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CULTURA
Storia
Il nome della cittadina deriva deriva dalla fusione di due origini diverse, entrambi legati al territorio. Nell’865 d.C. giunse in Italia, in qualità di legato dell’imperatore franco Ludovico il Pio, un certo Berardo. Stabilitosi a Siena, i suoi discendenti mantennero tutti lo stesso nome di battesimo e la loro contea fu conosciuta come quella “dei Berardenghi”.
Una fortificazione – denominata Castel Nuovo – fu costruita da Siena alla fine del XIV° secolo per sorvegliare tanto i confini con Firenze che quelli con Arezzo. Al borgo, presto sviluppatosi attorno al castello, fu dato lo statuto di libero comune aggregando assieme altri più piccoli nei dintorni. Il castello fu assediato dalle milizie di Firenze alla fine del XIV° secolo e poi, nuovamente, un centinaio di anni dopo. Tali episodi obbligarono Siena a irrobustire le fortificazioni alla fine del XV° secolo con un ampliamento delle mura, intervallate da sette torri.
Nel 1554, con la fine dell’indipendenza di Siena come stato sovrano, il villaggio entrò a far parte del Granducato di Toscana e ne seguì le sorti fino all’Unità d’Italia.
Curiosità
La latrina di Luca Cava
A San Gusmé è stata inventato un festival che si vuole legare a un episodio davvero insolito. Si racconta che, nel 1888, il proprietario di un’osteria, stanco di dover ripulire quotidianamente la sporcizia maleodorante lasciata da avventori e passanti intorno, decise di costruire all’esterno una piccola struttura ben identificata dalla scritta “Bagno Pubblico”.
Ma la maggior parte degli avventori era analfabeta e nessuno comprendeva le parole. Di conseguenza nessuno usava il “Bagno Pubblico”.
Per rimediare la situazione, il proprietario dell’osteria commissionò una statuina che raffigurava un uomo accovacciato, facendo capire che bisognava usare quel luogo per i bisogni corporali. Era un’idea rivoluzionaria in un’epoca dove non esistevano non solo latrine pubbliche.
Lo scopo era quello di unire al decoro una necessità produttiva, così da poter usare i liquami come fertilizzante per gli orti. La gente capì subito e la statuina ricevette addirittura nome e cognome: “Luca Cava”. La statua fu distrutta intorno agli anni ’40 del XX° secolo dagli stessi abitanti, stanchi delle beffe dei villaggi vicini.
Nel 1970, dopo un sorta di referendum popolare, il regista televisivo Silvio Gigli fece realizzare, in terracotta, una nuova statua del personaggio immaginario. Inoltre vi fu affisso un cartello con queste testuali parole: “Re, imperatore, papa, filosofo, poeta, contadino e operaio: l’uomo nelle sue quotidiane funzioni. Non ridete, pensate a voi stessi”. Da qui l’idea di un festival intitolato a questo personaggio di fantasia.