Terme salutari in un’area piena di verde e di riserve naturali
La natura è l’elemento caratterizzante del territorio di Monticiano, da sempre scarsamente popolato. La notevole biodiversità presente nella zona ha creato le condizioni per la sua conservazione e protezione. Sono ben quattro le riserve naturali all’interno del territorio comunale: la Riserva Naturale dell’Alto Merse, la Riserva Naturale del Basso Merse, la Riserva Naturale del Farma e la Riserva Biogenetica e di Popolamento animale e vegetale Tocchi. Suggestiva è la località di Bagni di Petriolo con le sue vasche termali all’aperto, ubicata all’interno della zona protetta. Nonostante la presenza di in un efficiente stabilimento termale, la località mantiene l’incanto di un luogo fuori dal mondo.
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ZONA; Valle del Merse
TIPO; borgo termale
COORDINATE; 43°08′00″N 11°11′00″E
ALTITUDINE; 375 metri s.l.m.
PRODOTTI;
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, equitazione
CONFINI; Chiusdino (SI), Civitella di Paganico (GR), Murlo (SI), Roccastrada (GR), Sovicille (SI)
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Informazioni turistiche
Comune di Monticiano
piazza Sant’Agostino, 1 – 53015 Monticiano (SI)
Tel.: +39 577 049340
www.comune.monticiano.si.it
Ufficio Informazioni
piazza Sant’Agostino, 3
tel. +39 0577 756441
ufficioturistico@comune.monticiano.si.it
COSA VEDERE
Chiese
Pieve di San Lorenzo
Zona: Val di Merse
Comune: Monticiano (SI) – località San Lorenzo a Merse
Tipo: chiesa romanica (XII° secolo)
La pieve fu edificata nel XII° secolo come attesta la pietra tombale che raffigura un cavaliere della famiglia proprietaria. L’aspetto attuale è frutto di un restauro degli inizi del XX° secolo e la facciata è tutto ciò che rimane della costruzione più antica. L’interno è a navata unica con copertura a capriate e abside. All’interno ci sono una scultura lignea policromata del XVI° secolo raffigurante San Lorenzo e una Visitazione con San Lorenzo, gruppo ligneo di Pietro Montini.
Eremo di San Pietro
Zona: Val di Merse
Comune: Monticiano (SI) – località Camerata
Tipo: chiesa-eremo (XII° secolo)
Il beato Antonio, patrono di Monticiano, scelse questo luogo, un suggestivo ambiente circondato dalla natura e propizio alla meditazione e al raccoglimento, come propria dimora. I seguaci del religioso, di regola agostiniana, in seguito si trasferirono altrove ma l’eremo è ancora oggi meta di pellegrinaggio. La piccola chiesetta, risalente al XII° secolo, è rimasta inalterata nel corso dei secoli. Costruita con pietrame misto a laterizio, ha pianta rettangolare e tetto a capanna. La facciata, in conci di pietra locale squadrati disposti a filaretto, è caratterizzata da un ampio contrafforte. Il semplice portale è preceduto da un muretto in pietra, sovrastato da una lunetta, anch’essa in pietra. L’interno ad aula è scarno: tetto sostenuto da travi in legno e pavimento in mattoni.
Località nei dintorni di di Monticiano
Parco d'arte Kurt Laurenz Metzler
Zona: Val di Merse
Comune: Monticiano (SI) – località Iesa
Tipo: giardino di sculture
Il giardino di sculture ubicato vicino alle Terme del Petriolo, accoglie una cinquantina di opere dell’artista svizzero Kurt Laurenz Metzler (1941). Sono per la maggior parte degli “ominidi” realizzati in vari materiali (ferro, marmo, alluminio, bronzo, resine dipinte). Metzler realizza passanti urbani negli atteggiamenti quotidiani.
Parco d'arte contemporanea Mario Ciulli
Zona: Val di Merse
Comune: Monticiano
Tipo: giardino di sculture
Il giardino scultoreo creato dal collezionista Mario Ciulli in memoria del padre Roberto (1919-1997), accoglie più di 20 sculture di autori italiani e stranieri in forme figurative o in geometrie astratte, in materiali diversi dal marmo al travertino, dal bronzo al legno.
Osservatorio di Villa Ferraia
Zona: Val di Merse
Comune: Monticiano (SI) – località Ferraia
Tipo: osservatorio astronomico
Già conosciuta come borgo di Ferraja, è oggi sede di un osservatorio astronomico, con telescopi professionali, camera ccd per riprese planetarie e lunari deepsky con collegamento diretto con maxischermo.
Terme
Terme di Petriolo
Zona: Val di Merse
Comune: Monticiano (SI)
Tipo: sorgente termale
Indirizzo: località Petriolo
Tel.: +39 0577 757104
Email: info@termepetriolo.it
Sito: www.termepetriolo.it
Le sorgenti erano già conosciute fin dall’epoca romana, tanto da essere citate in un’orazione di Cicerone. In epoca rinascimentale, e più precisamente all’inizio del XV° secolo, fu costruito il primo complesso termale. Di questa struttura, dall’aspetto fortificato, sono rimaste alcune porzioni in pietra, mura e loggiato. Proprio durante il Rinascimento, le terme assunsero un notevole prestigio, tanto che vi si recarono alcuni esponenti della famiglia Medici e anche papa Pio II°.
Le acque sgorgano a una temperatura di +43°C, lungo un tratto del fiume Farma circondato da boschi, e sono caratterizzate dalla presenza di idrogeno solforato e anidride carbonica libera. È possibile bagnarsi nelle vasche naturali, all’aria aperta, alimentate direttamente dalle sorgenti. In alternativa c’è lo stabilimento “Terme di Petriolo”, recentemente ristrutturato e rinnovato, dotato di tutti i confort.
Riserve naturali
Il territorio di Monticiano contiene una grande quantità di biodiversità e, per questo motivo, è in gran parte protetto. Tre sono le riserve naturali istituite per la tutela del territorio: la Riserva Naturale Interprovinciale dell’Alto Merse, la Riserva Interprovinciale del Basso Merse, la Riserva Interprovinciale del Farma.
Infine la Riserva Biogenetica e di Popolamento animale e vegetale di Tocchi. Complessivamente un’ampia area che protegge un importante patrimonio boschivo e faunistico. La vegetazione predominante è la caratteristica “macchia mediterranea” prevalentemente composta da boschi di castagni, querce, sughere, lecci e ginestre. Nelle riserve crescono ancora tipi di querce che hanno rischiato l’estinzione a causa del disboscamento legato all’espansione delle aree agricole.
Alcune piante sono anche commestibili: ad esempio si possono raccogliere asparagi selvatici, fragole, more di rovo, corniole, bacche di ginepro, castagne e funghi eduli. All’interno vivono, tra gli altri animali, daini, cinghiali, gatti selvatici, lepri, lontre. In alcuni corsi d’acqua sono presenti anche il tritone alpestre e il gambero di fiume.
Riserve del Merse
Zona: Val di Merse
Tipo: aree naturali protette
Sito: www.riservenaturali.provincia.siena.it
Riserva dell’Alto Merse
La Riserva, di circa 2.000 ettari, è suddivisa tra i comuni di Chiusdino, Monticiano, Sovicille. Contiene nella parte meridionale, il tratto del fiume Merse compreso tra le due anse che il corso d’acqua forma a nord-est di Monticiano e presso Brenna. La restante superficie coincide in gran parte con il bacino del torrente Ricausa, affluente di sinistra del Merse.
Riserva del Basso Merse
La Riserva, di oltre 1.700 ettari, è suddivisa tra i comuni di Monticiano, Murlo, Civitella Paganico, questi ultimi due in provincia di Grosseto. È attraversata da alcuni affluenti del fiume Merse e costituita da boschi di leccio, cerro, carpino nero, rovenelle e orniello. Per quanto riguarda la fauna, ci vivono la poiana, lo sparviero, il biancone e il falco pecchiaiolo. Tra i mammiferi sono comuni gli ungulati come il daino e il capriolo.
Riserva del Farma
Zona: Val di Merse e Maremma del Nord
Comuni: Monticiano (SI), Roccastrada (GR)
Tipo: area naturale protetta
Centro Visita: Castello di Belagaio – Roccastrada (GR)
Estesa per oltre 1.500 ettari comprende il tratto mediano dell’attraente e selvaggia vallata in cui scorre il torrente Farma, principale affluente del fiume Merse, e l’alto corso del Lanzo, un lungo torrente che sfocia nell’Ombrone all’altezza di Paganico. È anche destinata al ripopolamento degli animali, in particolare del tipico cavallo maremmano. All’interno della Riserva è situato il Castello di Belagaio.
Riserva di Tocchi
Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Siena
Indirizzo: viale G. Mazzini, 39 – Siena
Tel.: +39 0577 284101
Email: utb.siena@corpoforestale.it
Orario uffici: 8.00-14.00 e 15.00-17.00
L’ambiente della Riserva Naturale Biogenetica Statale è quello tipico della collina toscana, con orografia irregolare e dolci rilievi solcati da brevi corsi d’acqua che si riversano nel torrente Vermiglione, nel fosso Macinaio e nel fosso delle Lame Buie. Oltre la metà dell’area è ricoperta da boschi di pino marittimo, con sottobosco formato da ericacee, ginepri, filliree e corbezzoli.
Ci sono anche piccole aree con latifoglie mentre il leccio si trova essenzialmente soltanto in un’area. La riserva è popolata da vari mammiferi tra cui volpi, cinghiali, caprioli, istrici, tassi, martore, gatti selvatici. La zona è di rilevante importanza per la conservazione della lontra. Tra gli uccelli ci sono il biancone, il falco pecchiaiolo, lo sparviero, la poiana, l’assiolo, il colombaccio, il succiacapre, il torcicollo, il picchio verde, la cappellaccia, la tottavilla, il merlo acquaiolo, la tordela, la magnanina, la cincia mora, il rigogolo, l’averla piccola, l’averla capirossa e il nibbio reale (reintrodotto).
Località nei dintorni di Monticiano
Tocchi
Zona: Val di Merse
Comune: Monticiano (SI) – località Tocchi
Tipo: villaggio medievale e albergo
La località è formata da due nuclei abitati distinti, quello del Castello di Tocchi e quello di Tocchi vero e proprio, l’ex corte del castello, entrambi ubicati all’interno della Riserva Naturale di Tocchi. Le origini dell’abitato risalgono al XII° secolo. Successivamente entrò a far parte dei territori di Siena.
Nel 1391, il borgo fu occupato dalle milizie di Firenze e, da quel momento, rimase sotto tutela fiorentina. Il villaggio ha conservato l’insieme delle antiche costruzioni disposte attorno al cortile centrale del Castello di Tocchi. La porta d’accesso ancora è ben conservata. All’interno del castello c’è anche la chiesa, di piccole dimensioni ma ben decorata. Diversi edifici del borgo e delle vicinanze sono stati ristrutturati e incorporati in una struttura ricettiva villaggio-albergo.
ARTE E MUSEI
Museo della Biodiversità
Zona: Val di Merse
Comune: Monticiano (SI)
Tipo: museo di storia naturale
Indirizzo: via XXV aprile, 5
È il primo tassello di un progetto più ampio previsto all’interno della Riserva Naturale dell’Alto Merse, il “Borgo della Biodiversità”. Ne faranno parte anche un centro direzionale ed educativo e un ostello. Il museo illustra in maniera, diretta, coinvolgente e stimolante il valore, l’importanza, i rischi che sta correndo la biodiversità sia livello di pianeta, che nazionale e locale. Il primo approccio è conoscitivo attraverso immagini, pannelli didattici, effetti visivi. Il secondo è invece dedicato all’approfondimento, tramite vari livelli di informazioni, grafici, notizie, giochi interattivi. L’intero percorso è incentrato sul tema della biodiversità in modo accessibile a tutti.
La struttura si articola su due piani, per una superficie complessiva di circa mq. 720. Il piano terra, costituto da sei sezioni, illustra che cos’è la biodiversità, dove si trova, come si forma e a cosa serve; spiega cos’è l’estinzione delle specie e quali sono i rischi per la sopravvivenza della vita sul pianeta; quali gli strumenti di conservazione, a cominciare dalle aree protette. Il secondo piano è dedicato al territorio senese, dove 14 “isole espositive” identificano e descrivono le caratteristiche di ciascuna delle riserve naturali della provincia.
ITINERARI
Percorsi
Gran Tour Val di Merse
Itinerario consigliato ai cicloturisti più allenati, da pedalare in più giorni di puro piacere. I percorsi si distendono su una vasta area, penetra nel cuore della Montagnola Senese, arriva alle propaggini meridionali delle vallate dell’Elsa e del Cecina, fino alla valle dell’Ombrone. Gli itinerari che si snodano verso il bosco e il fiume Merse, offrendo spunti di valore antropologico, botanico, faunistico e paesaggistico. Lungo i percorsi tematici c’è la ricostruzione di ambienti tipici, quali seccatoi, fornaci o carbonaie, testimonianza della vita e del lavoro contadini. Altra peculiarità di questo grande itinerario è quella di svilupparsi interamente su viabilità secondaria, in pressoché totale assenza di traffico di veicoli. I percorsi possono essere fatti a piedi, a cavallo oppure in bicicletta.
PUNTO DI PARTENZA E ARRIVO: Sovicille ( Piazza Marconi)
STERRATO: 12 km
LUNGHEZZA: 147km circa
DISLVELLO: 4500 m circa
TIPI STRADA: misto
LIVELLO DI DIFFICOLTA’: difficile
CULTURA
Storia
La comunità si formò attorno all’XI° secolo come podesteria sottoposta all’autorità del vescovo di Volterra. A seguito dell’infeudamento, la struttura amministrativa fu modificata nel XII° e XIII° secolo. Sul castello avanzava pretese anche Siena che, a causa dell’ospitalità data a esponenti ghibellini reduci dalla battaglia di Benevento (1266), lo occupò con la forza e fece abbattere le mura e la rocca. Nel 1554 Monticiano entrò a far parte dei territori controllati da Firenze.
Quindi fu inglobata nel Granducato di Toscana e ne seguì le sorti fino all’Unità d’Italia. Nel 1629 il Granduca Ferdinando II° Medici concesse Monticiano in feudo al conte Orso Pannocchieschi d’Elci. Nel 1749 la signoria dei Pannocchieschi terminò, ma la famiglia mantenne la proprietà di un’ampia porzione di territorio.
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire a Monticiano
Alberghi
Albergo da Vestro **
Via Senese, 4 – 53015 Monticiano (SI)
Tel: +39 0577 756618
www.davestro.it
nfo@davestro.it
Servizi: camere con bagno, TV, wi-fi, giardino privato, piscina, ristorante con specialità toscane
Dove mangiare
Ristoranti e Trattorie
Ristorante da Vestro
Via Senese, 4 – 53015 Monticiano (SI)
Tel: +39 0577 756618
www.davestro.it
nfo@davestro.it
Servizi: cucina tipica toscana e specialità senesi, selezione di vini toscani di qualità