A Poggibonsi una grande fortezza incompiuta
Fin dal Medioevo, periodo in cui era un emporio lungo la Via Francigena (o Romea), Poggibonsi ha sempre avuto una particolare vocazione commerciale, in particolare gli scambi economici attraverso la Valdelsa. Non a caso, attualmente la cittadina è il capoluogo del Distretto Industriale dell’Alta Valdelsa. L’abitato è dominato dallimponente ma incompiuta fortezza di Poggio Imperiale, dove è possibile visitare i vari insediamenti riportati alla luce e osservare da vicino, durante i periodi di scavo, il lavoro degli archeologi.
Al periodo più propriamente medievale risalgono il Castello della Magione e il non lontano Castello di Staggia. In forte espansione è il turismo: le numerose strutture – alberghi e agriturismi – soddisfano la domanda ricettiva e svolgono un importante ruolo di promozione dei prodotti dell’agricoltura locale, quali vino, olio, miele, zafferano.
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ZONA; Val d’Elsa
TIPO; cittadina industriale
COORDINATE; 43°28′00″N 11°09′00″E
ALTITUDINE; 116 metri s.l.m.
PRODOTTI; olio, vino, mobilio
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, equitazione
CONFINI; Barberino Val d’Elsa (FI), Castellina in Chianti (SI), Colle di Val d’Elsa (SI), San Gimignano (SI)
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Informazioni Turistiche
Comune di Poggibonsi
piazza Cavour, 2 – 53036 Poggibonsi (SI)
tel.: +39 0577 9861
info@comune.poggibonsi.si.it
www.comune.poggibonsi.si.it
COSA VEDERE
Fortificazioni
Castello di Staggia Senese
Castello di Staggia Senese
Zona: Val d’Elsa
Tipo: fortificazione medievale (X° secolo)
Indirizzo: Via dell’Ospedale, 2 – località Staggia Senese
Tel.: +39 0577 931945
Sito: www.laroccadistaggia.it
Orari: tutti i giorni 10.00-17.00
Le prime notizie sul borgo fortificato risalgono al 994. La famiglia Soarzi, insignoritasi di Staggia, divenne in seguito una delle più potenti consorterie feudali della Valdelsa. Il periodo di maggior splendore del casato fu il XII° secolo. In quello successivo quando, grazie a una variazione della via Francigena (o Romea), ai piedi del castello iniziò a svilupparsi un borgo i Soarzi decaddero velocemente. Alla fine del XIII° secolo i Franzesi, famiglia originaria del Valdarno Superiore, acquistarono il castello, ingrandendolo e ristrutturandolo ma nel 1361 ebbero un tracollo economico. il fortilizio fu acquistato da Firenze perché era un ottimo avamposto contro Siena. Nel 1431, con la consulenza dell’architetto Filippo Brunelleschi, le mura del borgo vennero raccordate al castello, che divenne il cassero. Con l’introduzione delle armi da fuoco e con la fine dell’indipendenza di Siena (1555) le fortificazioni persero di importanza.
Il castello ha la forma di quadrilatero irregolare e, al centro, c’è il mastio quadrato, risalente al X° secolo. Le mura, intervallate da torri di varia forma, sono ben conservate. Risultano ancora ben visibili le mensole in pietra, spesso rinforzate da archi, che sostenevano il cammino di ronda. Sul circuito più grande si ergono, in posizione angolare, due poderosi torrioni cilindrici, aggiunti nel XV° secolo. Dopo i restauri, conclusi nel 2006, il fortilizio è gestito dalla Fondazione “La Rocca di Staggia”, grazie alla quale è aperto alle visite.
Castello della Magione
Zona: Val d’Elsa
Tipo: fortificazione (XIV° secolo)
Tel.: +39 0577 936009
Conosciuto anche con le denominazioni di “Magione di San Giovanni al Ponte” o “Spedale di San Giovanni in Jerusalem alla Magione”, è una struttura risalente agli inizi del XII° secolo appartenuta ai Templari. Quando, nel 1312, l’ordine fu soppresso, il complesso fu trasferito all’ordine degli Ospitalieri. Il castello era costituito da una chiesa e da uno “spedale” per i pellegrini che percorrevano la via Francigena (o Romea). Successivamente lo spedale fu concesso in usufrutto a diversi proprietari, tra cui i principi Corsini. Nel 1866 i Corsini vendettero la chiesa e gli altri edifici, mantenendone però l’usufrutto. Negli anni successivi il complesso perse di importanza e fu ridotto a struttura agricola, subendo anche continui e considerevoli danni per le frequenti inondazioni del vicino torrente Staggia. La chiesa fu sconsacrata nel 1822.
Nel 1979 l’intero complesso fu acquistato da Marcello Alberto Cristofani, che lo donò, come dotazione patrimoniale e sede magistrale, alla Milizia del Tempio – Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo, da lui fondato. Furono intrapresi lavori di restauro. L’intero complesso ha conservato quasi del tutto inalterate le tracce dell’origine romanica. Sono ancora visibili alcune parti delle fortificazioni e delle mura difensive che collegano i vari edifici.
Sul cortile interno si affacciano le sale dello spedale, i locali del convento dei cavalieri-monaci, la piccola foresteria e la scalinata per l’accesso ai piani superiori. La chiesa, anch’essa in stile romanico, è intitolata a “San Giovanni in Jerusalem”, con interno a navata unica. Vi si celebra la messa di rito tridentino o secondo il rito di papa Pio V°, accompagnata da canti gregoriani.
Chiese
Chiesa di San Lucchese
Convento di San Lucchese
Zona: Val d’Elsa
Tipo: chiesa gotica (XI° secolo)
Comune: Poggibonsi (SI) – località San Lucchese
Tel.: +39 0577 936219
Si tratta di uno dei pochissimi esempi di edifici in stile gotico presenti in Valdelsa. Il convento ebbe origine come parrocchiale del borgo e, secondo una leggenda, fu edificato dagli abitanti di Fiesole qui rifugiatisi dopo la distruzione della loro città nel 1010. A seguito delle leggi napoleoniche, nel 1810 il convento fu soppresso e i monaci allontanati. A metà del secolo scorso tutto l’interno è stato ripristinato in stile gotico-francescano.
Nel transetto sinistro c’è la Cappella di San Lucchese affrescata con Storie di Santo Stefano da Cennino Cennini nel 1388. Nel refettorio due scene della Moltiplicazione dei pani e dei pesci, affreschi di Gerino da Pistoia datati 1513.
Chiesa di Santa Maria a Talciona
Zona: Val d’Elsa
Comune: Poggibonsi (SI) – località Talciona
Tipo: chiesa romanica (XII° secolo)
Situata vicino all’incrocio tra la via Cassia e la via Francigena, già nel XII° secolo la chiesa divenne sede di una comunità di canonici. Nel corso del secolo successivo il ruolo dei priori crebbe di importanza e portò a un ampliamento dell’edificio. Nei secoli XIV° e XV° la situazione economica peggiorò costantemente e, nel 1508, la chiesa e i suoi beni vennero annessi allo Spedale di Santa Maria Nuova di Firenze.
Nel XVIII° secolo la chiesa divenne una prioria di patronato regio e all’interno furono collocati alcuni altari barocchi. Alla fine del XIX° secolo tutte le tracce barocche furono rimosse riportando la chiesa all’originario stile romanico. Le pareti interne sono completamente prive di intonaco e sulla pietra sono visibili pesanti stuccature. Il tabernacolo in terracotta invetriata policroma è attribuito a Giovanni e Andrea della Robbia. Nell’arco della monofora c’è la scultura di una testa umana posta sopra due pavoni, risalente al XIII° secolo.
Chiesa di San Donato a Gavignano
Zona: Val d’Elsa
Comune: Poggibonsi (SI) – località Gavignano
Tipo: chiesa romanica (X° secolo)
Indirizzo: Via di Gavignano
Risale al X° secolo e risulta essere uno degli esempi più interessanti di architettura romanica minore grazie allo stato di conservazione e per gli elementi architettonici della facciata. Il portale ha un archivolto composto da nove pezzi poggiante su un architrave monolitico. Tale architrave è singolare in quanto, dentro l’edificio, aggetta rispetto alla parete della facciata interna. L’interno, coperto a capriate lignee, è semplice e severo, con paramento murario a filaretto.
Chiesa di San Pietro a Cedda
Zona: Val d’Elsa
Comune: Poggibonsi (SI) – località Cedda
Tipo: chiesa romanica (XI° secolo)
La prima citazione della chiesa risale a 1046. Probabilmente a quell’epoca era già sede di una comunità di canonici. È considerata uno degli edifici sacri più belli e importanti della Valdelsa. Solo all’inizio del XX° secolo vennero effettuati consistenti restauri. Il portale è sovrastato da una lunetta monolitica che presenta un archivolto a tutto sesto decorato con motivi arborei (palme, intrecci di vimini, grappoli d’uva) e geometrici (triangoli).
L’interno è coperto da capriate a vista ed è molto allungato rispetto ai canoni abituali; un grande arco divide il presbiterio dallo spazio riservato ai fedeli. Nell’abside è presente una cornice scolpita con figure simboliche. Le opere pittoriche sono la pala del XV° secolo Madonna col Bambino e santi e due affreschi: San Pietro, del XIV° secolo, e una santa, della seconda metà del XIII° secolo.
Monumenti e luoghi da visitare
Torre di San Francesco
Zona: Val d’Elsa
Tipo: fortificazione (XIII° secolo)
La torre è appoggiata alla parte retrostante di Porta San Francesco, una delle porte delle mura che circondavano Poggio Bonizio, e risale alla seconda metà del XIII° secolo. Fu costruita per difendere il borgo e, successivamente, fu recuperata da Giuliano da Sangallo che la inserì nel circuito murato come difesa della Porta San Francesco.
Fonte delle Fate
Zona: Val d’Elsa
Tipo: fontana pubblica (XIII° secolo)
Indirizzo: Via Fortezza Medicea
Tel.: +39 0577 982376
La fonte è una testimonianza superstite del borgo di Poggio Bonizio e fu costruita interamente in marmo travertino intorno alla seconda metà del XIII° secolo da Balugano da Crema. Fu sepolta dalla terra di riporto durante la fase preparatoria della costruzione della fortezza di Poggio Imperiale. Nel 1803 fu casualmente riportata alla luce durante lavori agricoli. All’interno della fonte è stata collocata l’opera I Dormienti, realizzata dall’artista Mimmo Paladino nel 2000. L’opera è composta da 25 sculture in bronzo, in origine colorate, poste nell’acqua per ricordare che da questo elemento trae origine ogni forma di vita.
Archeodromo - Parco Archeologico
Zona: Val d’Elsa
Tipo: museo archeologico all’aperto e parco storico
Indirizzo: Fortezza Medicea, Poggibonsi (SI)
Tel.: +39 392 9279400 / +39 338 7390950
Email: info@parco-poggibonsi.it
Orari: da ottobre a aprile ogni domenica 14.00 -17.00; da maggio a settembre ogni domenica 17.00-20.00; tutti gli altri giorni solo su prenotazione
Servizi: laboratorio didattico per bambini; laboratorio archeologico sperimentale per adulti
L’idea di questa iniziativa è scaturita direttamente da una delle scoperte sulla collina di Poggio Imperiale, dove c’è la fortezza. Si tratta di un insediamento del periodo franco-carolingio (all’incirca secoli IX° e X°) costituito da una grande capanna, certamente la residenza padronale, contornata da strutture più piccole di servizio, magazzini, per attività artigianali. Il progetto complessivo prevede la ricostruzione completa delle 17 strutture individuate nel corso degli scavi.
Cinque di tali strutture sono state integralmente ricostruite, mentre in un prossimo futuro si provvederà all’ampliamento (altre capanne e almeno altri due ambienti di attività commerciali e artigianali). Ma una pur laboriosa ricostruzione non soddisfaceva gli ideatori del progetto. Far vivere esperienze a contatto diretto con la storia per mezzo di animazioni, ricostruzioni, sperimentazioni e racconti è uno dei sistemi più adatti per coinvolgere maggiormente i visitatori, creare interesse per il turismo archeologico, educare adulti e bambini alla conoscenza e alla passione per la storia e per manufatti e oggetti antichi giunti fino ai nostri giorni.
Non a caso la ricostruzione del villaggio franco-carolingio è stata accompagnata dalla presenza di molti figuranti che ripropongono attività in gran parte scomparse: il fornaio che macina il grano e quindi prepara il pane, il fabbro al lavoro su armi e attrezzi, il falegname e l’intagliatore, il correggiaio intento a produrre oggetti di cuoio, la tessitrice al lavoro sul telaio. Tra le varie attività dell’Archeodromo c’è anche una scuola dedicata all’archeologia sperimentale, iniziativa che segue in parallelo la comunicazione e la valorizzazione archeologica di tutte le aree a cielo aperto.
ARTE E MUSEI
Siti Archeologici
Cassero della Fortezza di Poggio Imperiale
Parco Archeologico e Fortezza di Poggio Imperiale
Zona: Val d’Elsa
Tipo: sito archeologico
Indirizzo: Strada Comunale San Francesco e Camminamento Arrigo VII
Tel: +39 338 7390950 oppure +39 347 3746360
Email: info@parco-poggibonsi.it
Servizi: (su prenotazione) visite guidate agli scavi, al Centro di Documentazione e ai bastioni del Cassero
Costituito nel 2003 il Parco ha concluso scavi durati 15 anni e che hanno permesso di conoscere a fondo il lungo passato della collina dove sono ubicati i ruderi perimetrali della Fortezza di Poggio Imperiale. Il progetto della Fortezza di Poggio Imperiale fu elaborato dall’architetto Giuliano da Sangallo dopo aver studiato la tecnica di guerra usata negli anni 1478-1480 dalle milizie napoletane-aragonesi nella guerra contro Firenze. Avrebbe dovuto essere la realizzazione più importante tra quelle volute da Lorenzo Medici (“Il Magnifico”) per la difesa dei territori di Firenze.
Furono applicate le più avanzate innovazioni nel campo delle fortificazioni, che proprio tra il XV° e XVI° secolo, stavano rivoluzionando l’architettura militare a seguito dell’introduzione della armi da fuoco. La realizzazione del cassero fu un importante laboratorio di sperimentazione architettonica, soprattutto in relazione alle nuove difese necessarie per far fronte all’introduzione prime armi da fuoco. L’opera rimase però incompiuta e i lavori furono interrotti definitivamente nel 1511. Molteplici furono le cause ma, in particolare misura, influirono sia la morte di Lorenzo il Magnifico (1492) sia l’andamento del conflitto contro Siena. Il complesso realizzato è costituito da un giro di mura che cinge quasi per intero la collina e la fortezza vera e propria. La cinta muraria fu abbandonata nel XVI° secolo: per questo è totalmente amalgamata con la natura circostante.
Le mura furono costruite con mattoni, con la sola eccezione per gli angoli, dove fu usata la pietra. Inoltre, nel cassero è stato collocato un centro di documentazione i cui pannelli esplicativi, plastici ricostruttivi, reperti, ricostruzioni in scala naturale e riproduzioni di oggetti e abiti, narrano la storia dell’area seguendo un modello touch the past. La collina di Poggio Imperiale è una completa testimonianza dell’insediamento umano nel territorio di Poggibonsi. Lo scavo, eseguito dal 1993 al 2007, ha messo in luce un nucleo di cinque abitazioni che costituivano un probabile primo insediamento (V-VI° secolo a.C.). Sono state riportate alla luce molte strutture agricole (granai, aia, pollaio, seccatoi, concimaia) e artigianali (macelleria, fornace per ceramica, forgia da fabbro).
COSA FARE
Eventi
Campionaria della Valdelsa
Tipo: fiera campionaria
Periodo: tra settembre e ottobre
L’evento è un’importante vetrina per i numerosi settori produttivi della cittadina: dall’oggettistica all’arredamento, dall’abbigliamento ai prodotti agro-alimentari, dall’informatica all’elettronica, dal settore automobilistico a quello nautico.
Il Pigio
Tipo: competizione folcloristica
Periodo: prima domenica di ottobre
L’evento rievoca l’antica tecnica di “pigiatura dell’uva” nelle zone collinari del Chianti. È la sfida competitiva dei sette rioni di Poggibonsi nel corso di due giorni. I rioni si contendono due diversi premi: il “Boccione”, damigiana decorata da un artista locale, che spetta al rione che produce più mosto; lo “Zipolo” (tappo della damigiana) che viene assegnato al rione che organizza la miglior sfilata nel centro storico.
ITINERARI
Percorsi e Wine Tour nei dintorni a Poggibonsi
Scorcio della campagna attorno a Poggibonsi
Strada del Vino e dell’Olio Chianti Classico
Comuni: Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Poggibonsi, Radda in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa
Prodotti: Chianti Classico DOCG
Le Strade del Vino sono itinerari all’interno della regione Toscana ad elevata produzione vinicola e caratterizzati da importanti attrattive culturali, storiche e naturalistiche. Le Strade del Vino consentono di visitare cantine e note aziende vinicole tra paesaggi di natura incontaminata e borghi medievali che ancora mantengono i traccie dell’architettura originale.
La Strada del Vino e dell’Olio Chianti Classico si sovrappone alla via Chiantigiana che attraversa tutto il territorio di produzione. La prima tappa è Greve in Chianti, con la caratteristica “piazza mercatale”. La Strada prosegue poi per Panzano in Chianti, Castellina in Chianti, Fonterutoli e infine per la città di Siena. Gran parte del percorso è incrociato da altre strade che collegano a borghi e castelli, come Radda in Chianti e il Castello di Brolio, dove Bettino Ricasoli formulò la “ricetta” vinicola del Chianti. Lungo il tragitto si possono effettuare visite guidate alle cantine e degustazioni di vini, olio e salumi; nei ristoranti e nelle osterie si possono assaggiare le specialità della cucina chiantigiana.
Degustazione e vendita diretta:
Badia a Coltibuono, Barone Ricasoli, Bibbiano, Borgo Scopeto, Carpineto, Casa Sola, Casaloste, Castelli del Grevepesa, Castello di Querceto, Castello di San Donato in Perano, Castello di Verrazzano, Castello di Volpaia, Castello La Leccia, Castello Vicchiomaggio, Fattoria di Petroio, Fattoria La Ripa, Fattoria Viticcio, Il Molino di Grace, Isole e Olena, La Croce, Machiavelli, Ormanni, Pian del Gallo, Podere Terreno, Rocca delle Macie, Salvadonica, San Donatino, San Fabiano Calcinaia, San Felice, Vescine, Villa a Sesta, Villa Cafaggio, Villa Mangiacane
Corsi di Cucina:
Badia a Coltibuono, Casa Sola, Castello di Volpaia, Castello Vicchiomaggio, Fattoria di Petroio, Pian del Gallo, Rocca delle Macie, San Felice, Villa a Sesta, Villa Mangiacane
CULTURA
Storia
I primi insediamenti avvennero in epoca preistorica (Neolitico), ma i più importanti risalgono al periodo etrusco-romano, come confermano le numerose piccole necropoli a breve distanza dalla cittadina. Lo sviluppo del primo nucleo abitato – denominato di volta in volta Borgo di Marte, Marturi, Borgo Vecchio – avvenne tra il X° e il XII° secolo quando, a seguito del nuovo tracciato della Via Francigena (o Romea), venne a trovarsi proprio su questa importante via di comunicazione.
A metà del XII° secolo su di un vicino rilievo del terreno iniziò a svilupparsi l’abitato di Poggio Bonizzo, così denominato in onore di Bonizzo Segni, signore del luogo. Di orientamento politico ghibellino, nel 1220 fu proclamata “città imperiale” da Federico II° di Svevia: all’epoca era ritenuta una delle più belle d’Italia. Il territorio si trovava però in quell’area che Firenze riteneva ormai di primaria importanza per la propria espansione. Così, dopo alterne vicende, nel 1270 l’abitato fu conquistato e quasi completamente distrutto dalle milizie fiorentine, mentre l’annessione formale del territorio avvenne nel 1293.
In pratica, fino all’epoca napoleonica, la cittadina rimarrà sotto l’influenza di Firenze, di cui seguirà le sorti fino all’Unità d’Italia. Il XX° secolo ha prodotto un significativo cambiamento, prima con lo sviluppo di un’intensa attività commerciale, poi con il consolidamento di varie imprese industriali (mobili e arredamento in genere). In tempi più recenti sono cresciute importanti aziende di meccanica e del caravaning. Infatti nel territorio di Poggibonsi si concentra il 90% della produzione nazionale di camper e roulotte.
Curiosità
Animali favolosi e crudele vendetta
Il castello di Strozzavolpe, costruito nel 1154 da Bonifacio IV°, duca e marchese di Toscana, è un luogo dove la storia si mescola alla favola, entrambe dai contenuti truci.
I dintorni del castello erano infestati da un’enorme volpe che addirittura sputava fuoco dalla bocca. Finalmente, con una trappola, l’animale fu catturato e poi ucciso. Subito dopo un mago predisse al nobile che il castello sarebbe durato tanto quanto il corpo dell’animale. Così la grande volpe fu imbalsamata e all’interno del corpo fu riversato oro fuso. Poi fu nascosto nelle fondamenta del castello e tre cavalieri furono messi a guardia del “tesoro”. Secondo una più recente leggenda, sul finire del XIX° secolo un uomo riuscì a trovare un bottino ma appena lo prese in mano fu scacciato da tre fantasmi….. forse i cavalieri ancora di guardia.
Nel castello il marito di Cassandra Franceschi sorprese un suo paggio in compagnia della donna. Inferocito e incrudelito l’uomo fece subito murare i due all’interno della cosiddetta “Camera Rossa” perché morissero di fame. Sembra che i lamenti dei due amanti siano udibili nelle notti di luna piena e che una diafana figura femminile si aggiri di tanto in tanto all’interno dell’edificio.
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire a Poggibonsi
Alberghi
Albergo Alcide
Viale G. Marconi, 67/A – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 937501
www.hotelalcide.it
alcide@hotelalcide.it
Albergo Italia
Via Trento, 36 – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 936142
www.albergo-italia.it
info@albergo-italia.it
Hotel Villa San Lucchese
Via San Lucchese, 5 – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 937119
www.villasanlucchese.com
info@villasanlucchese.com
Hotel Europa
Via Senese, 293 – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 933402
www.hotel-europa.it
info@hotel-europa.it
Hotel Villa Lecchi
Lecchi – località Staggia Senese – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 930090
info@villalecchi.com
www.villalecchi.com
Hotel Toscana Ambassador
Via Salceto, 11 – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 982922
www.toscana-ambassador.it
info@toscana-ambassador.it
Hotel Villa San Giorgio
Località Cinciano, 5 – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 989190
www.hotelvillasangiorgio.it
info@hotelvillasangiorgio.it
Agriturismi
Agriturismo Tenuta Croce di Bibbiano
Località Bibbiano – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 958918
www.crocedibibbiano.com
info@crocedibibbiano.it
Agriturismo Villa La Collina/Podere Ripalta
Via Collina, 1 – località La Collina – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 933732
www.villacollina.com
collina@villacollina.com
servizi: piscina
Agriturismo Azienda Agrituristica Montalpruno
Via Montalpruno – località Staggia Senese – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 930468
www.montalpruno.com
montalpruno@montalpruno.com
Agriturismo I Melograni del Chianti
Via Talciona, 4 – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577/936048
www.i-melograni.it
info@imelogranidelchianti.com
Agriturismo Fattoria di Cinciano
Località Cinciano, 2 – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577936588
www.cinciano.it
info@cinciano.it
Agriturismo Azienda Agrituristica Vernianello
Le Buche – località Cedda – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 989006
www.vernianello.it
info@vernianello.it
Case vacanze/residence
Casa vacanze Casa Gavignano
Via di Gavignano, 27/B – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 360 234402
www.casagavignano.com
info@casagavignano.com
Casa vacanze Il Casale di Villore
Località Villore, 2 – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 989069
www.villore.it
info@villore.it
Casa vacanze Il Tufo delle Tre Querce
Località Il Giuggiolo – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 985976
www.iltufo.com
info@iltufo.com
Casa vacanze La Francigena
Via Romana, 1/3 – località Staggia Senese – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 931001/ +39 333 1913829/ +39 331 3146241
www.lafrancigena.biz
infofrancigena@gmail.com
Casa vacanze Le Buche
Località Le Buche – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 347 2537713
www.lebuche.it
gabriele.lebuche@gmail.com
Casa vacanze Santa Margherita
Spedaletto, 8 – località S. Margherita – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0557 979235
www.santamargheritavacanze.com
info@santamargheritavacanze.com
Casa vacanze Palazzo alle Mura
Via Romana, 4 – località Staggia Senese – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 333 8195306
www.palazzoallemura.it
info@palazzoallemura.it
Casa vacanze Maestrini Debora
Pianuzzo, 5 – località Staggia Senese – Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577 304152
www.lafiumara.com
info@lafiumara.com
Escursioni
Tour organizzati
Wedding With a View
Largo Usilia, 12 – 53036 Poggibonsi (SI)
Tel.: +39 333 9428655
Email: alessandro@weddingwithaview.biz
Sito: www.weddingwithaview.biz
Servizi: escursioni guidate su autovetture Ferrari nella zona del Chianti e in altre zone e comuni della Toscana: Val d’Orcia, Montepulciano, Pienza – brevi escursioni post-matrimonio su autovetture Ferrari.