Basilica di San LorenzoLa Basilica di San Lorenzo sorge sul lato occidentale dell’omonima piazza e fu la prima cattedrale della città, consacrata da Sant’Ambrogio nell’anno 393. Fu ricostruita nell’XI° secolo e poi notevolmente ristrutturata e ingrandita nel XV°. Fu infatti adottata, dalla prima affermazione della casata a Firenze fino all’estinzione, come “chiesa personale” della famiglia Medici, i quali l’abbellirono costantemente avvalendosi dei migliori architetti, pittori e scultori fiorentini (tra cui Filippo Brunelleschi, Donatello e Michelangelo Buonarroti). Nel 1418 i Medici la scelsero come propria chiesa, concedendo comunque alle altre famiglie facoltose di contribuire alle spese e avere proprie cappelle all’interno. Il progetto fu affidato a Filippo Brunelleschi e la costruzione fu terminata nel 1461, dopo la morte dell’architetto. Successivamente furono aggiunte la biblioteca e il mausoleo dei Medici, più noto come Cappella dei Principi. La facciata è rimasta incompiuta nonostante il progetto elaborato da Michelangelo su commissione di papa Leone X°. Il campanile fu completato nel 1740.

La chiesa

L’interno è ampio ed armonioso, in perfetta sintonia con la concezione di Filippo Brunelleschi, e suddiviso in tre navate. La facciata interna è opera di Michelangelo mentre la decorazione delle membrature architettoniche è opera di Antonio e Tommaso Rossellino e di Pagno di Lapo Portigiani (XV° secolo). Notevole l’insieme di opere artistiche all’interno. Lungo la fiancata destra le più importanti sono la monumentale tavola Martirio di S. Sebastiano dell’Empoli (Jacopo Chimenti) e il Matrimonio della Vergine del Rosso Fiorentino, l’altare marmoreo di Desiderio da Settignano (circa 1460). Di fronte un pergamo bronzeo, opera incompiuta di Donatello e suoi collaboratori, un crocifisso in legno di sughero modellato da Antonio Pollaiolo. Lungo la fiancata sinistra le opere più significative sono, la tela di Pietro Annigoni S. Giuseppe e il Bambino Gesù e, nella cappella Martelli, la pala Annunciazione di Flippo Lippi (circa 1450) e il grande affresco Martirio di S. Lorenzo di Agnolo Bronzino (1565-1569). Di fronte alla cappella l’altro pergamo bronzeo di Donatello. La decorazione della cupola fu eseguita a metà del XVIII° secolo. Notevoli le opere d’arte contenute nelle due cappelle del braccio sinistro del transetto, tra cui la più notevole è S. Antonio Abate in trono con i SS. Lorenzo e Giuliano, della scuola di Domenico Ghirlandaio. Immediatamente a fianco la Sagrestia Vecchia.

Sagrestia Vecchia

Fu realizzata dal Brunelleschi negli anni 1421-1426 specificatamente per Giovanni di Bicci, lo storico capostipite della famiglia Medici. Il vano cubico è suddiviso in volumi minori accuratamente divisi e legati da rapporti proporzionali, in piena sintonia con i canoni stilistici cari al progettista. La decorazione è in gran parte dovuta a Donatello, anche se l’altare fu realizzato da Buggiano e da Pagno di Lapo. Di Donatello sono anche le porte bronzee con rappresentazioni molto espressive. Sulla parete sinistra il monumento funebre a Piero e Giovanni Medici, opera del Verrocchio (1472). Nei sotterranei della basilica, aperti solo in occasione di mostre, il sepolcro di Cosimo il Vecchio, ritenuto opera del Verrocchio, e la tomba di Donatello.

Chiostri e Biblioteca Medicea Laurenziana

Sono la parte più rilevante del convento, ampliato da Michelozzo. Il primo dei due fu progettato da Filippo Brunelleschi e contiene, tra le altre opere, il monumento a Paolo Giovio, eseguito da Francesco da Sangallo nel 1560. Il secondo chiostro ha caratteri decisamente più trecenteschi. Da qui si sale alla Biblioteca Medicea Laurenziana, originalissima opera di Michelangelo, che associa l’unitarietà dello stile all’originalità di alcune soluzioni. Fu commissionata da papa Clemente VII° e l’artista finalizzò il progetto nel 1524. Dopo dieci anni di direzione dei lavori a Michelangelo succedettero prima Bartolomeo Ammannati e quindi Giorgio Vasari, fino al completamento, avvenuto a metà del XVI° secolo. Eccezionale il contenuto, trattandosi della più prestigiosa e preziosa raccolta di manoscritti di tutta l’Italia. Nacque per iniziativa di Cosimo il Vecchio Medici e fu ampliata da Lorenzo Il Magnifico. I manoscritti spaziano in un arco di tempo che inizia con il IV° secolo a.C. Tanto per citarne alcuni di assoluta rilevanza gli “Annali” di Tacito e le “Lettere” di Cicerone, la “Bibbia Amiatina” (VII°-VIII° secolo), una “Divina Commedia” di Dante Alighieri trascritta e annotata da Filippo Villani. Importantissima anche la raccolta di miniature nel periodo compreso tra l’XI° ed il XVI° secolo.

Cappelle Medicee e Cappella dei Principi

Nella parte absidale della basilica c’è l’accesso alle cosiddette Cappelle Medicee: la cripta, la Cappella dei Principi e la Sagrestia Nuova. Nella vasta cripta iniziale le sepolture dei Medici assurti al soglio ducale e granducale e alcuni stretti congiunti, tra cui Giovanni delle Bande Nere. La Cappella dei Principi, commissionata da Cosimo I°, è sormontata da una grande cupola ad embrici che ricorda l’abside del Duomo. La decorazione, molto ricca, non fu mai completata per l’estinzione della casata. Nondimeno l’utilizzo di porfido e granito assieme ad altri materiali lapidei e semi-preziosi è imponente. All’interno spiccano le arche dei granduchi Cosimo I° e Cosimo III°. In due piccoli vani ai lati dell’altare il cosiddetto “Tesoro di S. Lorenzo”, costituito da reliquiari già appartenuti a Lorenzo il Magnifico.

Sagrestia Nuova

Dalla Cappella dei Principi si accede direttamente alla Sagrestia Nuova, creazione intensamente espressiva di Michelangelo e vero prototipo dell’architettura manieristica. L’opera fu commissionata nel 1520 all’artista direttamente dal papa Leone X° e dal cardinale Giulio (poi papa Clemente VII°), entrambi Medici. Il completamento fu curato da Giorgio Vasari prima, da Bartolomeo Ammannati successivamente. L’interno ricorda la Sagrestia Vecchia del Brunelleschi ma si ispira decisamente al Pantheon di Roma. A destra dell’ingresso le tombe di Lorenzo il Magnifico e del fratello Giuliano. Eccezionali le statue eseguite da Michelangelo: Madonna col Bambino, scolpita nel 1521, il monumento a Giuliano duca di Nemours corredato, nelle volute, dalle sculture Giorno e Notte e il monumento a Lorenzo duca di Urbino, del 1533, corredato dalle figure Aurora e Crepuscolo. Notevoli anche le sculture S. Cosma e S. Damiano, opere rispettivamente di Giovanni Angelo Montorsoli e Raffaello da Montelupo, realizzate su istruzioni delle stesso Michelangelo. Il crocifisso bronzeo sull’altare è stato attribuito al Giambologna. Nel sotterraneo (visitabile su prenotazione) disegni murali, tra cui alcuni autografi, attribuiti in gran parte al sommo artista per la somiglianza con alcuni affreschi della Cappella Sistina a Roma.

Zona: Area fiorentina
Tipo: basilica  (XI°-XIV° secolo)
Indirizzo: piazza San Lorenzo
Tel.: +39 055 214042
E-mail: info@operamedicealaurenziana.org
Orari: da lunedì a sabato 10.00-17.00; domenica 13.30-17.30
Biglietto: basilica €uro 5,00; basilica e Biblioteca Medicea Laurenziana (acquistabile solo alla biglietteria della Basilica) € 7,50; ingresso gratuito per i residenti nella provincia di Firenze e bambini fino a 11 anni, portatori handicap e loro accompagnatori, guide turistiche e accompagnatori di gruppi.

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