Il nome deriva da due parole greche, nomos e adelphia, e significa “dove la fraternità è legge”. Le origini di Nomadelfia risalgono agli anni successivi la Seconda Guerra Mondiale, quando il sacerdote cattolico Don Zeno Saltini fondò questa comunità, che si ispirava agli Atti degli Apostoli e che, per certi aspetti, ripercorreva l’esperienza dei kibbutz israeliani o dei falansteri. La cosiddetta “proposta” puntava ad un ritorno alla “chiesa delle origini”: niente proprietà privata, niente denaro, lavoro esclusivamente all’interno della comunità e non retribuito. Sono denominati “Nomadelfi” non sono tutti i membri della comunità ma solo coloro che, compiuti 21 anni, decidono liberamente di aderire a questo stile di vita. Nomadelfia comprende terreni e fabbricati abitativi, educativi e religiosi, tutti utilizzati dalle famiglie della comunità. Nel 2008 la televisione italiana ha dedicato alla figura del fondatore e all’esperienza di Nomadelfia una fiction intitolata “Don Zeno – L’uomo di Nomadelfia”.
Zona: Maremma
Comune: Grosseto (GR) – località Nomadelfia
Tipo: villaggio religioso alternativo