L’abitato  Paganico si sviluppò alla fine del XIII° secolo come borgo fortificato – denominato anche Castelfranco o Borgo-Franco perché esente da qualunque tassa o balzello per almeno dieci anni – per adempiere a controlli doganali e come punto di libero scambio commerciale.

Nel 1273 era infatti già sede di un mercato settimanale. Dopo l’assedio del 1328 da parte delle milizie del condottiero lucchese Castruccio Castrani, la cinta muraria fu completamente ricostruita. Il progetto fu affidato all’architetto Lando di Pietro, che introdusse i tipici elementi gotici dell’epoca. La ristrutturazione incluse quattro possenti fortificazioni ed un imponente Cassero.  Le mura erano dotate anche di un camminamento di ronda lungo l’intero perimetro e di quattro porte. A metà del XVI° secolo la cittadina entrò a far parte del Granducato di Toscana. Nel 1602 per Antonio, figlio naturale di Francesco I° Medici, fu creato il Marchesato di Paganico.

Dell’epoca medievale rimangono il ben conservato Cassero Senese e gran parte delle mura e tre delle porte, la più importante delle quali è la Porta Grossetana, con arco gotico di stile senese. Al’interno del borgo c’è la chiesa di San Michele Arcangelo, contenente un ciclo di affreschi del XIV° secolo attribuiti al pittore di scuola senese Biagio di Goro Ghezzi e alcune altre pregevoli opere pittoriche.

Zona: Maremma del Sud
Comune: Civitella Paganico (GR)
Tipo: borgo di origine medievale

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località Paganico - Civitella Paganico (GR)

GPS:

42.933492, 11.2739896