Il castello di Vicopisano costitui di un compatto sistema difensivo, uno tra gli esempi più interessanti di architettura militare della prima metà del XV° secolo, costruita negli anni 1435-1440. Progettata dal noto architetto fiorentino Filippo Brunelleschi, la Rocca Nuova comprende innanzi tutto un mastio con i lati lunghi circa 15 metri. Vi fu inglobata anche la torre del vecchio castello, situata nel punto più elevato, risalente al XII° secolo e denonominata Torre di Santa Maria, alta 31 metri. Questa divenne il mastio della fortezza, che mostra caratteristiche tipicamente medievali: mura alte con merlatura poggiata su archetti e piombatoie per gettare pece greca infiammata e olio bollente sugli assalitori. Sorprendente ed insolita era inoltre la possibilità di isolare la torre dal resto della fortificazione ritirando il ponte levatoio che collegava il cammino di ronda con l’unico ingresso. La torre era munita di propria cisterna e deposito di vettovaglie in modo da resistere a lungo. Altrettanto geniale è il poderoso muraglione merlato che, scendeva dalla Rocca fino ai piedi del colle, inglobando la Torre dei Selvatici, e terminava con la Torre del Soccorso con accesso diretto al fiume Arno. Dunque, se il nemico fosse riuscito a penetrare dentro Vicopisano, sarebbe stato impossibile cingere d’assedio la Rocca per interrompere i rifornimenti.
All’interno del perimetro della Rocca sorgeva anche il Monastero di San Francesco che, dopo un’esistenza travagliata, fu sconsacrato e venduto a privati alla fine del XVIII° secolo. Sui resti della chiesa, nel 1838, fu costruita una villa – Villa Fehr su progetto dell’architetto Bellincioni. Le altre strutture conventuali furono modificate e trasformate in edifici rurali. Attualmente è di proprietà della famiglia di origini svizzere Fehr-Walser che, attraverso una diligente opera di restauro di tutto il complesso della Rocca, ne ha permesso anche la riapertura al pubblico.

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Vicopisano (PI)

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43.699223114805, 10.58340162234

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