Michelangelo tour

Michelangelo tour

Michelangelo tour oltre il David – L’impronta dell’artista a Firenze

Sì, è vero, Michelangelo Buonarroti nacque a Caprese Michelangelo, un paesino arroccato sull’Appenino aretino, ma le origini della famiglia erano fiorentine.

Ma fu a Firenze che Michelangelo sviluppò il suo genio. Anzi, per l’esattezza, questo avvenne a Settignano, ridente villaggio che domina Firenze dall’omonima collina. Il villaggio, già noto per gli abili scalpellini e che già aveva dato i natali all’eccellente scultore Desiderio, fu la prima scuola del futuro artista. “…pure io sento in me d’aver col latte succhiato l’amore per la scultura in Settignano ove sono stato allevato e ove parte degli abitanti sono scultori…”  Con queste parole Michelangelo ricorda con accenti affettuosi la sua permanenza nel villaggio.

Caprese MichelangeloAll’età di 13 anni entrò nella “bottega” del già noto Ghirlandaio e dette sfogo senza interruzione all’arte sublime delle sue mani. Si dice che già in questo periodo abbia contribuito agli affreschi del coro nella basilica di Santa Maria Novella. L’abilità dimostrata gli permise di accedere al “Giardino di San Marco”, il cenacolo di artisti e letterati fondato dallo stesso Lorenzo Il Magnifico. Qui si mise in luce con il bassorilievo Madonna con Bambino, in stile donatelliano, e con la Battaglia dei Centauri.

Allora come seguire le tracce di Michelangelo in Firenze?

Forse il percorso può iniziare proprio dalla “Casa Buonarroti” (Via Ghibellina, 70 – Firenze), attualmente un vero e proprio museo allestito all’interno della struttura di tre vecchie case che Michelangelo acquistò e unì in un corpo unico.

Bargello - Apollo di MichelangeloData la vicinanza, perché non addentrarsi nel Museo del Bargello, dove sono raccolte opere di importanti scultori e dei Della Robbia. Qui c’è il David (o Apollo) che Michelangelo dovette scolpire per riconquistarsi la fiducia dei Medici dopo la fine della Repubblica di Firenze nel 1530. Poi la statua giovanile di Bacco e busto di Bruto, questo scolpito però a Roma attorno al 1540, e Il marmoreo “Tondo Pitti”.

Cappelle MediceeL’impronta più nota di Michelangelo a Firenze è senza dubbio il complesso di San Lorenzo: Basilica, Biblioteca Laurenziana, Cappelle Medicee. Era la vera e propria “parrocchia di casa Medici” e vari esponenti della famiglia spesero molto per abbellirla e ampliarla. Michelangelo progettò la facciata che però non fu mai costruita. Nelle Cappelle Medicee (o “Sagrestia Nuova”) l’artista dette il meglio di sé per ben 14 anni: le tombe di Giuliano duca di Nemours e Lorenzo duca di Urbino. Non terminata la tomba di Lorenzo e Giuliano Medici dove però la mano dell’artista lasciò la sublime Madonna con Bambino. La Biblioteca Laurenziana fu interamente progettata da Michelangelo che continuò a seguirne i lavori anche dopo la sua partenza per Roma (1534).

Museo dell'Opera del Duomo di FirenzeQuasi obbligatoria la visita al Museo dell’Opera del Duomo: c’è la Pietà Bandini che avrebbe dovuto essere il monumento sulla propria tomba. In realtà fu completata dai collaboratori.

Uffizi - Tondo di MichelangeloLa coda per accedere  alla Galleria agli Uffizi è sempre consistente. Di Michelangelo c’è il “Tondo Doni”, unica pittura realizzata a Firenze. Inoltre sono conservati anche vari disegni dell’artista.

Da non mancare la Chiesa di Santo Spirito (Piazza Santo Spirito, 30 – Firenze), progettata dal Brunelleschi. Nella cui Sagrestia, progettata da Giuliano da Sangallo è stato collocato il crocifisso ligneo che Michelangelo realizzò non ancora ventenne.

Accademia - David di MichelangeloPer chi non vuole mancare il celebre capolavoro David deve entrare nella Galleria dell’Accademia. Ma qui ci sono anche tre opere non completate: San Matteo e due schiavi.

Salone del 500 Palazzo VecchioInfine una visita nel Palazzo Vecchio: dell’artista nel Salone dei 500 c’è la Vittoria. Curioso è il disegno scolpito nella parete esterna del Palazzo Vecchio attribuito a Michelangelo.

Curiosità

Palazzo Vecchio - faccia di MichelangeloRacconta la leggenda che tutte le volte che Michelangelo passava davanti a Palazzo Vecchio, veniva fermato dallo stessa persona che lo annoiava con le storie dei suoi fallimenti finanziari. In una di quelle occasioni, con gli arnesi del mestiere in mano, mentre lo scocciatore parlava, Michelangelo, girato di spalle, scolpì il suo profilo nella pietra della parete con le mani dietro la schiena..

Una breve escursione “dilà d’Arno” permette di osservare una delle poche porzioni delle mura rinascimentali sopravvissute alle “ristrutturazioni” della città a fine 1800. Durante il periodo dell’assedio di Firenze da parte delle truppe imperiali Michelangelo fu nominato sovrintendente alla difesa. Poco più sopra il campanile di San Miniato, che costituiva un punto di osservazione delle truppe assedianti. Michelangelo lo fece rivestire di materassi per proteggerlo dall’artiglieria nemica.

Santa Croce - tomba di MichelangeloInfine, perché no, una visita anche alla tomba dell’artista nella Basilica di Santa Croce, sovrastata dal monumento funebre concepito da Giorgio Vasari.