In Toscana ci sono località dove si può ancora respirare l’aria del Medioevo. In effetti la scelta può essere ardua, perché di luoghi con questo profumo nell’aria ce ne sono davvero molti. Lo dico con sicurezza perché ne ho visitati in abbondanza. Eppure uno mi mancava ancora, Castelfalfi, nel comune di Montaione.
Mi incuriosiva anche il fatto che, all’epoca, fosse stato scelto dall’attore e sceneggiatore Roberto Benigni per il film “Pinocchio”. Così, approfittando di un pomeriggio libero, sono salito sulla mia attempata quattroruote e mi ci sono recato. A prima vista il borgo appariva davvero come me lo aveva descritto un amico, anzi addirittura meglio. Un imponente fortilizio, una bella villa, un borghetto perfettamente restaurato, un rilassante scenario verde tutto all’intorno.
Un operaio agricolo che bighellonava nella piazza mi ha raccontato l’antefatto storico. Il primo insediamento, una torre di guardia, sarebbe stato costruito nel VIII°secolo dal longobardo Faolfi. Da Lui potrebbe derivare il nome Castrum Faolfi, poi trasformato in Caltelfalfi. Alla fine del XV° secolo, i proprietari Giovanni Gaetani e la moglie Costanza Medici ristrutturarono il castello e costruirono la villa.
Ma, nel corso dell’ultima e sanguinosa guerra tra Firenze e Siena, le milizie guidate da Piero Strozzi prima saccheggiarono tutto e poi appiccarono il fuoco. Era il 1554. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel castello si installò un comando tedesco: di conseguenza fu cannoneggiato dagli alleati durante l’avanzata nella zona. All’inizio degli anni ’80, un imprenditore milanese rilevò i 1.320 ettari di terreno agricolo della Tenuta di Castelfalfi, incluse le 36 case coloniche.
Iniziò quindi il recupero degli immobili di maggior valore: il castello, la villa e altri edifici del borgo. Ma non fu sufficiente. E, tanto per cambiare, mancò una solida presenza italiana che ne intravedesse le potenzialità. Inevitabilmente, fu la volta di un investitore straniero. Nel 2007, l’intera proprietà viene rilevata dal potente e già ben consolidato gruppo tedesco TUI che, con un investimento di 250 milioni di €uro, inizia subito un programma di recupero. Dopo due anni di restauro il castello è riaperto nel giugno 2014. Gli interventi alle altre strutture si concludono due anni più tardi. Ecco Toscana Resort Castelfalfi
Percorrendo la viuzza dell’antico borgo ho notato subito l’ampiezza e qualità dell’intervento agli edifici, tutti perfettamente restaurati. Infatti, al borgo è stata data la massima attenzione e cura nel lavoro di restauro. Ne sono scaturiti una quarantina di appartamenti di differenti metrature e con soluzioni interne diversificate. In aggiunta, altri sette dislocati tra gli edifici più caratteristici.
Tra tutti spicca l’Hotel La Tabaccaia, ristrutturato con pignoleria. Le camere sono tutte in stile toscano e con elementi di pregio: parquet in legno d’olivo e soffitti con travi a vista, ancora dell’originale costruzione, ma l’arredamento è moderno, all’insegna del comfort e dello stile. L’esperienza gastronomica nel ristorante non è isolata: i cuochi effettuano un vero percorso nella cucina toscana assieme alle tecniche di cottura più innovative.
L’area benessere e le piscine sono ideali per una pausa rilassante e piacevole. I giardini e le terrazze sono indicati per eventi all’aria aperta mentre le stanze del castello e le sale riservate sono, invece, spazi suggestivi, ideali per ricevimenti privati o riunioni aziendali. Castelfalfi è una location perfetta per chi desidera un matrimonio da sogno. Ma l’albergo non è tutto.
Nel borgo due ristoranti – Il Rosmarino e La Rocca di Castelfalfi – propongono ogni giorno menù preparati esclusivamente con prodotti di origine toscana. Poi sono già in funzione otto negozi di quattro diverse categori: erboristeria, boutique, bottega artigiana di lavorazione del legno, specialità alimentari.
La Taverna del Castello è un emporio con una selezione dei migliori prodotti enogastronomici toscani. Boutique Winery è interamente dedicato ai sapori più autentici della Toscana quali vino e farro. Nella Gelateria Il Magnifico si può gustare un prodotto artigianale, preparato esclusivamente con ingredienti locali e stagionali. Da Espresso Toscano si può noleggiare, anche per brevi periodi, una macchina da caffè e acquistare capsule e accessori.
C’è anche un’ampia scelta di whisky e rum di marca. Il Picchio Reale è una bottega artigiana esperta nella lavorazione del legno e specializzata in accessori per la casa, mobili e produzioni su richiesta. L’Albero della Vita propone prodotti naturali per la cura del corpo, dalla cosmetica biologica al make-up bio, dalla naturopatia e fitoterapia agli integratori alimentari. Nuvole Volanti è infine uno spazio aperto che esalta la creatività di artisti, artigiani d’arte e aziende di nicchia. Praticamente completato anche un albergo di lusso, la cui inaugurazione è prevista per fine marzo 2017.
Una visita a Castelfalfi non poteva dirsi completa senza una breve intrusione nell’azienda agricola, anch’essa ristrutturata. Sono cira 1.000 ettari di terreno in cui sono state trapiantate 10.000 piante d’olivo e allestiti 22 ettati di vigneto. La vendemmia produce cinque eccellenti vini: 10.000 bottiglie di Cerchiaia-Chianti, altrettante di San Piero – IGT, 5.000 di Poggionero-IGT barricato.
Nell’area a verde ci sono anche 36 casali, alcuni di origine medievale, adatti a soggiorni anche di breve durata. Anche il campo di golf, il più esteso in Toscana, è stato oggetto di alcuni interventi. La visita si è conclusa qui, al tramonto di un tiepido sole su una fetta di autentica cam pagna toscana.
Rientrando verso casa la sensazione di aver visitato un perfetto melange di antico e moderno al tempo stesso. Sopratutto la soddisfazione intima di aver visto che un piccolo gioiello storico è stato apprezzato da un’entità straniera e riportato ai fasti che si meritava. Cento di questi anni, Castelfalfi!
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