Cosa vedere e fare a Bibbiena

Attrazioni in Toscana
Musei in Toscana
Gastronomia Toscana
Eventi in Toscana
Itinerari in Toscana
Storia della Toscana
termometro_fivizzano

La cittadina sinonimo di tecnica teatrale e di fotografia d’autore

Bibbiena-StemmaBibbiena è il centro abitato più popoloso del Casentino. Il nucleo storico è ubicato sopra un’altura che domina il corso del fiume Arno nel punto di confluenza con i due torrenti Archiano e Corsalone. La cittadina è da tempo sinonimo di attività teatrale, scenografia e costume per la qualità delle attività culturali sviluppate in questi settori. Agli inizi del XIX° secolo Bibbiena poteva contare su un’economia già ben avviata: sfruttamento dei boschi (per il legname) e lavorazione della lana (in particolare nella frazione di Soci, dove per oltre un secolo è stato attivo uno dei più importanti opifici di tutta l’Italia). Inoltre la cittadina è nelle immediate vicinanze del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, che offre diverse opportunità di attività quali trekking escursionistico e itinerari in bicicletta e a cavallo all’interno di una natura incontaminata.

[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]

ZONA; Casentino
TIPO; cittadina rurale
COORDINATE; 43°41′51″N 11°48′52″E
ALTITUDINE; 425 metri s.l.m.
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo
LOCALITA’; Gressa, Partina, Serravalle
CONFINI; Castel Focognano, Chiusi della Verna, Ortignano Raggiolo, Poppi (AR)

[/table]

Informazioni TuristicheArezzo mappamap bibbiena

Comune di Bibbiena
via Berni, 25 – 52011 Bibbiena (AR)
tel. +39 0575 530601
www.comunebibbiena.gov.it

Ufficio informazioni
via Berni, 21 – 52011 Bibbiena (AR)
tel. +39 0575 595486
bibbiena.turismo@gmail.com

COSA VEDERE

Chiese di Bibbiena

bibbiena3San Lorenzo

Salva

Chiesa di San Lorenzo

chiostro san lorenzo1Zona: Casentino
Tipo: chiesa rinascimentale (XV° secolo)
Indirizzo: viale Michelangelo
Tel.: +39 0575 593079

Il complesso religioso è costituito da tre costruzioni distinte – chiesa, convento e chiostro – collegate tra di loro. La chiesa, in stile rinascimentale, fu costruita nel 1474 sulle strutture di un precedente oratorio. All’interno sono conservate due terrecotte invetriate raffiguranti Natività e Deposizione, entrambe attribuite ad Andrea della Robbia. L’elegante chiostro fu costruito nella prima metà del XVII° secolo.

Oratorio delle SS. Stimmate di San Francesco

oratorio san francesco1Zona: Casentino
Tipo: chiesa-oratorio (XVI° secolo)
Indirizzo: via Berni, 31
Tel: +39 0575 593079

Fu costruito nel 1580 dalla Compagnia delle Sacre Stimmate sopra una casa appartenuta ai monaci camaldolesi. La chiesa è una semplice aula ricca di rifiniture e decorazioni. Il soffitto in legno intagliato a cassettoni, opera di Francesco Rusca e raro esempio di puro stile rococò, fu completato nel 1756. La decorazione è costituita da stucchi dorati con motivi di foglie, rosette e volute. Al centro c’è una cornice ovale che contiene la tela San Francesco che riceve le Stimmate. Gli affreschi, episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento, furono eseguiti da Giuseppe Parenti intorno al 1770. Dietro l’altare è collocata una piccola bara in legno dorato, risalente al XVII° secolo, che veniva usata per la processione del Venerdì Santo. La cantoria e l’organo risalgono agli anni 1736-1742.

Pieve dei SS. Ippolito e Cassiano

chiesa ippolito donatoZona: Casentino
Tipo: chiesa romanica (XII° secolo)

All’epoca dei vescovi-conti Tarlati era la grande cappella del castello di Bibbiena. L’edificio, in stile romanico e a navata unica, risale agli inizi del XII° secolo, ma è stato rimaneggiato più volte nei periodi successivi. La facciata, molto semplice, è abbellita da un portale in pietra. All’interno, oltre a numerosi affreschi di scuola toscana, ci sono opere pittoriche di notevole valore. Le tre più pregevoli sono il trittico Madonna in Trono con Bambino e Santi di Bicci di Lorenzo, la tela Madonna con Bambino e i Santi Michele e Antonio Abate (datata 1600) di Jacopo Ligozzi, la tempera su tavola Madonna in Trono con Bambino e angeli, eseguita nel XV° secolo da Arcangelo di Cola da Camerino. L’organo costruito da Onofrio Zeffirini è datato 1542.

Santuario e Basilica di Santa Maria del Sasso

santuario santa maria sassoZona: Casentino
Tipo: chiesa-santuario (XV° secolo)
Indirizzo: viale Santa Maria, 1
Tel: +39 0575 593266
Email: santa.maria@inwind.it
Sito: www.santamariadelsasso.it

Complesso religioso in stile rinascimentale, è uno dei due più importanti santuari mariani del Casentino. Il nome indica l’origine: un grande masso sul quale, nel 1347, la Madonna apparve a una bambina. Qui fu inizialmente costruito un semplice ospizio per pellegrini ma, nel 1486, fu intrapresa la costruzione del convento. Ciò avvenne anche per il diretto interessamento di Lorenzo Medici (“Il Magnifico”) che ne affidò la progettazione a Giuliano da Maiano.

Al centro della chiesa principale c’è l’artistico tempietto in stile corinzio, realizzato da Bartolomeo Bozzolini proprio sul masso dell’apparizione. Notevole è l’affresco Madonna del Sasso, opera di Bicci di Lorenzo. Numerose le altre opere pittoriche, la più importante delle quali è, probabilmente, la grande tavola Assunta, opera di Frà Paolino e Frà Bartolomeo. Nella piccola chiesa “inferiore” c’è la venerata statua lignea Madonna del Buio (inizi secolo XV°), proveniente dalla “bottega” di Donatello. Nel refettorio c’è il pregevole affresco Cenacolo di Raffaele del Colle (1534). Il campanile contiene una campana del 1362. Il chiostro, risalente al XVI° secolo, è l’unico in stile rinascimentale di tutto il Casentino.

Monumenti e luoghi da visitare

Piazza Grande

Nella pittoresca piazza Pier Saccone Tarlati, comunemente conosciuta come Piazza Grande, sono situati l’antico Palazzo del Podestà, con numerosi stemmi sulle facciate, la Torre dell’Orologio, residuo del castello distrutto in seguito alla Battaglia di Campaldino (1289) e la Pieve di San Ippolito e Cassiano, in origine cappella del castello dei Tarlati, eretta all’inizio del XII° secolo e che conserva numerose opere di pregio.

Palazzo Dovizi

palazzo doviziZona: Casentino
Tipo: dimora storica (XV° secolo)
Indirizzo: via Dovizi, 26

Si affaccia sulla strada che segue il tracciato delle prime mura del castello di Bibbiena. Commissionato dal cardinale Bernardo Dovizi, fu costruito nel 1498 ed è l’edificio civile più significativo della cittadina e una delle migliori architetture rustiche di tutta la provincia di Arezzo. La costruzione, caratterizzata da un impianto rinascimentale di ispirazione fiorentina, si sviluppa su tre piani. All’interno un imponente scalone con una sola rampa immette nel salone di ricevimento, anticamera dell’appartamento, abbellito da un pregevole soffitto a cassettoni in legno e da un imponente camino.

Teatro Dovizi

teatro doviziZona: Casentino
Tipo: teatro (XIX° secolo)
Indirizzo: via Rosa Scoti Franceschi, 21
Tel: +39 0575 593840 / 561856
Sito: www.nata.it

Fu costruito nel 1842 su progetto dell’architetto Niccolò Matasi. Recentemente è stato completamente ristrutturato in stile barocco “bibienesco”, tipico della famiglia Galli, originaria della cittadina. I Galli, conosciuti anche come i “Bibiena”, divennero famosi, attraverso varie generazioni, come scenografi presso le più importanti corti europee del XVIII° secolo. Tra i loro vanti il principale è quello di aver modificato la prospettiva scenica. Nel teatro si svolgono varie iniziative artistiche della compagnia teatrale NATA (Nuova Accademia del Teatro d’Arte) con spettacoli basati sulla drammaturgia contemporanea e classica.

Riserve naturali di Bibbiena

foreste casentinesiScorcio delle foreste casentinesi

Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona Campigna

Parco di importanza nazionale

Località nei dintorni di Bibbiena

bibbiena1Panorama del Casentino da Bibbiena

Serravalle

serravalleZona: Casentino
Comune: Bibbiena (AR)
Tipo: borgo medievale (XII° secolo)

Borgo castellare che ebbe origine nel 1188 per la posizione dominante e la vicinanza con le strade per Camaldoli e per Badia Prataglia. Fu oggetto di innumerevoli contese tra la congregrazione benedettina di Camaldoli da una parte e l’imperatore Federico Barbarossa e suoi discendenti dall’altra. Fu rinforzato nel 1305 con cassero e torre di guardia per fungere da sentinella contro ogni eventuale nemico della congregazione. Nel 1404 Serravalle fece atto di formale sottomissione a Firenze e il borgo fu aggregato alla podesteria di Bibbiena. Del periodo medievale rimangono soltanto alcuni ruderi e la torre, quest’ultima restaurata e visitabile. La posizione elevata e i rigogliosi boschi nei dintorni hanno recentemente trasformato l’abitato in una località di villeggiatura.

Soci

Soci - comune di Bibbiena (AR)Zona: Casentino
Comune: Bibbiena (AR)
Tipo: villaggio di origine medievale

Soci è un villaggio moderno, ma con una storia antica. Nelle vicinanze è stato ritrovato un insediamento agricolo di epoca romana e, in località Domo un impianto termale romano. Soci risulta nominato per la prima volta in un documento nell’anno 1002 quando l’imperatore Ottone III° lo donò al Monastero di Prataglia. Nel XIII° secolo, a seguito delle continue contese tra i feudatari Guidi, Tarlati e Ubertini che causavano rovine e distruzione, i Camaldolesi cedettero il villaggio al conte di Castel S. Niccolò che, a sua volta, nel 1359 lo vendette a Firenze. Del borgo medievale un tempo era protetto da ampie mura, rimane solo una bella porta e una torre più volte ridotta in altezza.

Fondamentale per la crescita fu la tessitura: già intorno al 1360 era in funzione un mulino mentre nel XV °secolo una gualchiera. Nonostante lo sviluppo dell’attività gli anni successivi al secolo XX° sono stati caratterizzati da alti e bassi. Innanzi tutto ci furono continui passaggi di proprietà del Lanificio del Casentino. Quindi furono riparate le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale, ma l’azienda non resistette per molto tempo.

Partina

Partina - Bibbine (AR)Zona: Casentino
Comune: Bibbiena (AR)
Tipo: villaggio di origine medievale (XIII° secolo)

Piccolo abitato posto a settentrione di Soci, è di origine etrusca. Il castello fu costruito nell’XI° secolo in una posizione strategica, a guardia della strada che collegava la Toscana alla Romagna. I primi proprietari furono i discendenti del marchese Ranieri di Toscana; successivamente, con una donazione, la proprietà passò ai monaci camaldolesi. Più tardi i conti Guidi acquistarono il castello e risale al XIII° secolo una trasformazione durante la quale venne costruito il cassero, corrispondente alla torre ancora oggi visibile. I nobili dominarono il territorio ma nel 1357 vendettero il castello a Firenze. Agli inizi del XX° secolo la storica costruzione è stata oggetto di una trasformazione arbitraria per opera dei proprietari e ha perduto le caratteristiche originarie.

Gressa

Zona: Casentino
Comune: Bibbiena (AR)
Tipo: fortificazione (XI° secolo)
Sito: www.castellodigressa.it

Il castello sorge su una collina, nella valle del torrente Archiano. Già dal 1078 è nominato in alcuni documenti come castrum, anche se non ci sono giunte notizie su chi fossero gli abitanti fino al XIII° secolo, quando risulta proprietà dei vescovi di Arezzo, che lo usavano come residenza estiva. Le cronache dell’epoca riferiscono che il castello fu assediato e conquistato da Firenze nel 1259. Poco dopo i vescovi aretini ne ripresero il possesso e nel 1356 ci fu un’altro attacco, stavolta fallito. Sembra anche che Gressa sia stato l’ultimo dei castelli del Casentino a rimanere proprietà dei vescovi.

Due cerchie di mura circondano un edificio centrale, costruito nel punto più elevato. Una robusta torre quadrangolare serviva da residenza e per la difesa. Tra le due cinte murarie ci sono alcune abitazioni e una piccola chiesa.

Villa La Mausolea

Villa La Mausolea - Soci (AR)Zona: Casentino
Comune: Bibbiena (AR)
Tipo: edificio storico (XVII° secolo)
Indirizzo: “La Mausolea”, 32 – località Soci
Tel.: +39 0575 560006
Email: info@camaldoliospitalita.it
Sito: www.lamausolea.com

Attorno al 1640 la comunità di Camaldoli decise di costruire una nuova e più ampia struttura piuttosto che restaurare la grancia del XV° secolo edificata dall’Ordine Benedettino. Dopo aver scelta la nuova dislocazione iniziarono i lavori e l’edificio fu completato nel settembre 1650, mantenendo però lo stesso nome.

L’imponente mole è visibile da lontano e l’aspetto esterno ricorda le ville medicee dell’area fiorentina. La facciata è ingentilita da un’elegante loggia a tre arcate. Nell’atrio c’è il grande affresco del XVII° secolo San Romualdo in gloria. Al piano terreno ci sono anche due cappelle costruite in epoche diverse: quella di sinistra (1655) contiene la tela seicentesca Madonna del Rosario in gloria tra i Santi Romualdo e Michele Pini e il piccolo dipinto San Giorgio e il Drago. Nella cappella a destra sono stati collocati dipinti di gusto classico e una tela del XVIII° secolo che raffigura San Romualdo. Al piano superiore c’è un grande salone con un pregevole soffitto a cassettoni e la grande tela Giustiniano che consegna le leggi, opera di Vincenzo Camuccini.

Le numerose case coloniche attorno alla villa sono state trasformate in strutture ricettive per gruppi e per famiglie. L’azienda agricola produce e vende vino. Dal 2018 nella villa c’è anche la sede de La Grande Via, un’associazione dedicata alla prevenzione delle malattie e alla longevità in salute attraverso il cibo sano, il movimento e le pratiche spirituali. (www.lagrandevia.it)

Fattoria di Marena

fattoria marenaZona: Casentino
Comune: Bibbiena (AR) – località Marena
Tipo: villa-fattoria (XVII° secolo)
Tel: +39 0575 5593655
Sito: www.fattoria-marena.it
Orari: visite su appuntamento nei mesi da maggio a settembre

Gli edifici che fanno parte del complesso risalgono al XVII° secolo, periodo in cui la famiglia Nati ne divenne proprietaria. Un viale fiancheggiato da cipressi centenari conduce alla villa padronale. La semplicità della facciata dell’edificio è interrotta solamente da una scala a doppia rampa. L’area verde circostante è formata da giardini all’italiana con fontane in pietra serena e cotto.

ARTE E MUSEI

Musei di Bibbiena

museo archeologico del casentino - BibbienaMuseo Archeologico del Casentino

Salva

Museo Archeologico del Casentino "Piero Albertoni"

Zona: Casentino
Tipo: museo archeologico
Indirizzo: Palazzo Niccolini – via Berni 21
Tel.: +39 0575 595486
Email: info@arcamuseocasentino.it
Sito: www.arcamuseocasentino.it
Orari: dal martedì alla domenica 9.00-12.00, dal venerdì alla domenica 15.30-18.30; lunedì chiuso
Servizi: visite guidate, laboratori didattici

Inaugurato nel 2013, è il nuovo allestimento e ampliamento del precedente museo ubicato a Partina. Il museo è suddiviso in sei sale ed espone materiale proveniente da quegli scavi archeologici casentinesi che documentano la storia della vallata dal periodo preistorico al Medioevo, con particolare enfasi alla civiltà etrusca. Ogni sala è dedicata a tematiche diverse e a località casentinesi di particolare valore archeologico e storico.

Centro Italiano della Fotografia d'Autore

Zona: Casentino
Tipo: museo
Indirizzo: via delle Monache, 2
Tel.: +39 0575 1653924 / +39 349 2335011
Email: info@centrofotografia.org
Sito: www.centrofotografia.org
Orari: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 15.30-18.30, domenica 10.00-12.30

L’attività del centro è rivolta allo studio e alla valorizzazione della fotografia italiana dall’ultimo dopoguerra. Di fondamentale importanza è l’impegno nel campo della conservazione, catalogazione e riproposta del patrimonio fotografico destinato a presentare al pubblico, attraverso mostre ed eventi, la fotografia non professionale. Il Centro organizza anche attività ed eventi di nuove forme espressive.

COSA FARE

Eventi a Bibbiena

Sbandieratori-Bibbiena piazza-TarlatiSbandieratori in piazza Tarlati

Rievocazione Storica della Mea

carnevale storicoTipo: folclore
Periodo: la domenica precedente l’ultimo giorno di Carnevale e l’ultimo giorno di Carnevale

L’evento è incentrato su “C’era una volta la Mea”, con messa medievale e animazione folcloristica in cui viene riproposto il tradizionale confronto tra i due rioni di Bibbiena. Il centro storico si riempe di musici e sbandieratori, cavalieri, lavandaie, soldati con spade e pesanti armature che combattono tra loro, arcieri, giullari, nobili e popolani, tutti rigorosamente in costumi d’epoca.

La sagra delle sagre

sagra delle sagreTipo: enogastronomia
Periodo: giugno

È l’accorpamento di varie sagre enogastronomiche tradizionali del Casentino dedicate ai prodotti tipici del territorio: tortelli di patate, carne ovina, pane, polenta di castagne, funghi porcini e tartufi, dolci casalinghi.

Casentino Bike

casentinon bikeTipo: competizione sportiva
Periodo: terza domenica di giugno

Competizione ciclistica riservata alle mountain bike, valida come prova del campionato del mondo per amatori, della Coppa Toscana e del Trofeo Tour Regioni.

Rally Internazionale del Casentino

rally casentinoTipo: competizione sportiva
Periodo: prima domenica di luglio

Manifestazione sportiva di rilevanza nazionale organizzata dall’Associazione Scuderia Etruria.

ITINERARI

Percorsi

Via Romea Germanica

La Via Romea Germanica è il secondo più importante itinerario dei pellegrini che, dall’Europa Centrale e Orientale, fin dal Medio Evo avevano per meta Roma. Nella sola porzione della dorsale appenninica che separa l’Emilia Romagna dalla Toscana sono state individuate almeno tre varianti di questo antico cammino. In tempi recenti si è arrivati a una sorta di identificazione, con un itinerario condiviso e che solca tutta la provincia di Arezzo in direzione nord-sud fino al confine con la Regione Umbria.

Le origini

A Stade, importante città portuale alla foce del fiume Elba (Germania), verso la fine del XII° secolo nacque Alberto. Attratto fin da giovane dalla vita religiosa si fece monaco e, nel 1232, divenne abate del monastero benedettino della città. Per ottenere dal papa una regola più rigida di quella vigente, nel 1236 intraprese un viaggio verso Roma. Rientrato in sede, fu però deluso dai rifiuti dei confratelli e delle gerarchie ecclesiastiche cittadine. Così si dimise dall’incarico ed entrò in un convento di frati minori di regola francescana.
Qui Alberto compilò in lingua latina gli Annales, una cronaca dei più importanti eventi religiosi e politici dell’epoca. Nell’opera inserì un dialogo tra due monaci a proposito delle migliori vie di pellegrinaggio verso Roma. Certamente memore del suo viaggio elencò vari itinerari con dati precisi su luoghi e distanze, sulle condizioni delle strade e indicazioni esatte sulla lunghezza delle singole tappe. Insomma una sorta di esposizione ragionata dei lunghi itinerari già esistenti verso la capitale della Cristianità.

Le tappe in Toscana

Il primo numero indica la progressione delle tappe dell’itinerario completo dalla Germania a Roma, quello tra parentesi l’ordine progressivo in territorio italiano.

77 (29) Valle Santa-Chitignano
– lunghezza: km. 20 (variante km. 12,5)
– difficoltà: impegnativo
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

78 (30) Chitignano-Subbiano-Capolona
– lunghezza: km. 18,3
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

79 (31) Subbiano-Capolona-Arezzo
– lunghezza: km. 20
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

80 (32) Arezzo-Sassaia-Castiglion Fiorentino
– lunghezza: km. 26,3
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

81 (33) Sassaia-Castiglion Fiorentino-Cortona
– lunghezza: km. 12,8
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

82 (34) Cortona-Castiglion del Lago (PG)
– lunghezza: km. 24,4
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLA VIA ROMEA GERMANICA
Sede operativa: via Nefetti, 3E – 47018 Santa Sofia (FC)
Tel.: +39 320 4322968, +39 366 1305777, +39 329 2106197
Email: info@viaromeagermanica.com
Sito: www.viaromeagermanica.com

Verso il Pratomagno (Sentiero C.A.I. 30)

Lunghezza: km. 21,5
Tempo medio di percorrenza: 7 ore
Dislivello: m. 1.880
Difficoltà: impegnativo

A Bibbiena bisogna scavalcare l’Arno e dirigersi verso Lucciano, Giuncaine e poi Vanna; da qui proseguire per Belvedere, Ortignano, Seccatoio dei Frati, Raggiolo; infine proseguire verso la Costa dei Ciliegi fino a Pozza Nera dove si raccorda con il sentiero CAI 00 e da dove è già visibile la Croce del Pratomagno.

Per maggiori informazioni consultare il sito: www.crocedelpratomagno.it

CULTURA

Storia

ponte antica Bibbiena

Dagli Etruschi alle scenografie teatrali

È accertato che i primi abitanti del territorio furono gli Etruschi. Le conferme sono i ritrovamenti in varie aree attorno al capoluogo e la necropoli etrusco-romana nei pressi del santuario S. Maria del Sasso. La prima menzione del borgo Beblena risale al 979. Fin dall’XI° secolo l’abitato fu proprietà dei vescovi-conti di Arezzo, i quali ne mantennero il controllo fino al 1289 quando le milizie di Firenze lo conquistarono e devastarono. Nel 1359, dopo un assedio di quattro mesi, il borgo fu definitivamente occupato da Firenze che ci insediò un proprio podestà. Qui nacque il cardinale Bernardo Dovizi, detto “Il Bibbiena”, divenuto segretario di papa Leone X°.

Il periodo più fiorente, sia sul piano economico che artistico-culturale, coincise con quello della famiglia Asburgo Lorena alla guida dello stato. Tra l’altro i granduchi vararono un’importante bonifica del territorio, favorendo lo sviluppo dell’agricoltura e la costruzione di ville e palazzi nobiliari. Da ricordare sono i Galli da Bibbiena, famiglia attiva per oltre 150 anni in campo artistico, principalmente per le scenografie teatrali, prima a livello locale e poi su scala europea. Infatti, i Galli sono stati conosciuti in tutto il mondo con il nome “Bibiena” per le loro fantasiose e spettacolari creazioni di architettura teatrale scenografica con rispettoso uso delle regole e principi della prospettiva. Bibbiena ha condiviso tutte le vicende storiche di Firenze: dalla repubblica alla signoria dei Medici, dal Granducato di Toscana fino all’Unità d’Italia.

Curiosità

C'era una volta la Mea

carnevale storicoNel Medioevo, all’epoca del Conte Piero Tarlati, nel villaggio viveva la giovane e bellissima lavandaia Bartolomea, comunemente detta Mea, promessa in sposa al giovane tessitore Cecco. Un giorno la ragazza fu notata dal figlio del conte che s’invaghì immediatamente. Il giovane nobile avvicinò la lavandaia e iniziò a dialogare con modi particolarmente educati. Bartolomea era affascinata da tanta gentilezza e di ricevere tante attenzioni. Non fu perciò difficile per il giovane Tarlati convincere la ragazza a seguirlo nel suo palazzo. La lavandaia non fece ritorno al suo rione. Si sparse presto la notizia di quanto era avvenuto e gli abitanti, capeggiati da Cecco, cominciarono una turbolenta protesta che in poco tempo divenne una violenta rivolta. Il Conte Tarlati convocò la popolazione in pubblico e restituì Mea al promesso sposo. Poi organizzò una grande festa in segno di ritrovata amicizia tra i due rioni del borgo.

La famiglia Galli e la scenografia teatrale

Teatro dei Dovizi internoI Galli da Bibbiena (o “Bibiena”) sono stati una famiglia di artisti attiva in campo per oltre 150 anni prima a livello locale e poi su scala europea. Vari componenti si occuparono di pittura, architettura e scenografia. L’attività dei discendenti del pittore Giovanni Maria da Bibbiena (1625-1665), capostipite della famiglia, va dal 1690 fino all’incirca al 1787 presso corti italiane ed europee. Lo stile è tendenzialmente quello tardo barocco e stupì i contemporanei grazie all’intricato splendore delle decorazioni e alle proporzioni con l’utilizzo delle regole precise della prospettiva. La famiglia divenne nota soprattutto per le scenografie di teatro, d’opera o di prosa, e venne ingaggiata anche per preparare cortei nuziali o anche funebri. Delle opere di scenografia è rimasto ben poco, sebbene la ricchezza artistica delle composizioni è attestata nei dipinti e disegni che sono esposti presso varie raccolte e musei in Austria e Germania.

GASTRONOMIA

Piatti tipici

crostini-toscaniCrostini toscani

Tre ricette di Bibbiena

Crostini di fegatini

Ricetta Pulire e lavare i fegatini, asciugarli e tagliarli; tagliare le verdure e soffriggerle in padella con olio. Versare nel soffritto i fegatini, salare, bagnare con marsala e unirvi del brodo. Cuocere per 15′, aggiungere capperi e acciughe. Mescolare i fegatini ottenendo un composto omogeneo; tagliare pane toscano e scaldarlo, spalmarvi il composto di fegatini e servire caldo.

Cinghiale in umido

Ricetta Lavare la carne di cinghiale, tagliarla e marinarla con tutti gli odori in acqua e aceto per 12 ore; preparare un battuto con cipolla, carota, rosmarino e sedano. Tolta dalla marinatura, cuocere la carne a fuoco sostenuto per fare uscire l’acqua. Scolare l’acqua, aggiungere olio e il battuto e, quando appassisce, aggiungere peperoncino, ginepro, capperi e olive. Salare e pepare. Quando la carne è rosolata evaporare con vino rosso, unire i pomodori, acqua e cuocere per 120′; servire con polenta o patate lesse.

Buccellato

È preparato con farina, zucchero, burro, lievito di birra, uova, latte, uvetta, semi di anice e sale.

Prodotti tipici

prodotti tipici biibena

Salva

Salva

Salva

Salva

Formaggio raviggiolo

Castagne (farina di castagne e derivati)

Tartufi

Birra artigianale

SERVIZI TURISTICI

Dove dormire

Alberghi

hotel giardino1Hotel Borgo Antico

Via Dovizi, 18 – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 536445
www.borgoantico-bibbiena.com
info@borgoantico-bibbiena.com

Hotel Le Greti

Via Privata Le Greti – località Soci – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 561744
www.legreti.it
info@legreti.it

Agriturismi

Agriturismo Casentino

Località Ventrina,60 – Bibbiena (AR)
Tel. +39 033 8630875
www.agriturismocasentino.it
info@agriturismocasentino.it

Agriturismo La Casetta delle Erbe

Località La Casetta, 96 – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 592496
www.agriturismolacasettadelleerbe.it
info@agriturismolacasettadelleerbe.it

Agriturismo Podere Sant’Angelo

Sant’Angelo – località Soci – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 561912
www.poderesantangelo.it
agriturismo@poderesantangelo.it

Agriturismo Poderi Minori

Località Marena, 24 – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 569772

Agriturismo Casale Camalda

Castagnoli, 33 – località Serravalle – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 519104
www.agriturismocamalda.it
enniodallari@agriturismocamalda.it

Agriturismo Catarsena

Catarsena – località Gressa – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 593589
www.agriturismocatarsena.it
info@agriturismocatarsena.it

Agriturismo Fattoria di Marena

Via Fattoria di Marena – località Marena  – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 593655
www.fattoriamarena.it
mail@fattoriamarena.it

Agriturismo I Bibbiena

Località Case Sparse Pezzilunghi, 21 – Bibbiena (AR)
Tel. +39 338 8086424
www.ilbibbiena.com
info@ilbibbiena.com

Agriturismo Il Sommo di Banzena

Località Banzena, 21 – Bibbiena (AR)
Tel. +39 339 4573603

Agriturismo La Collina delle Stelle

Località Casanova, 63 – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 594806
www.lacollinadellestelle.it
info@lacollinadellestelle.it

Agriturismo Pian de’ Cortini

Località Pian De’ Cortini, 142 – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 519202
www.piandecortini.it
info@piandecortini.it

Agriturismo Relais Il Fienile

Località Case Sparse Gressa Il Fienile, 13 – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 593396
www.relaisilfienile.it
info@relaisilfienile.it

Agriturismo Resort Le Rose

Via della Verna K 5 – località Pianellone  – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 536661
www.agriturismoresortlerose.it
info@agriturismoresortlerose.it

Agriturismo Torre di Marena

Torre di Marena, 19 – località Marena  – Bibbiena (AR)
Tel. +39 0575 593656
info@torredimarena.it

Case vacanze/residence

Casa vacanze Castello di Sarna

Località Cappucci, 12 – Bibbiena (AR)
Tel. +39 335 6115287
www.castellodisarna.it
info@castellodisarna.it

Casa vacanze Il Molino di Serravalle

Via Il Molino, 1 – località Serravalle – Bibbiena (AR)
Tel. +39 334 6245116
www.ilmolinodiserravalle.it
infi@ilmolinodiserravalle.it

Casa vacanze Scatolini Maria Cristina

La Fabbrichina – località Partina – Bibbiena (AR)
Tel. +39 335 5219355
www.lafabbrichina.it
info@lafabbrichina.it
servizi: wi-fi, TV, giardino, barbecue

Dove mangiare

Ristoranti e Trattorie

Ristorante LA VITE

Via del Lanificio 2/4 – SOCI
Tel. 0575.560962 – 340.4803268
www.ristorantelavite.net