Cosa vedere e fare a Volterra
Volterra, etruschi, alabastro e ambiente ideale per film
La città di Volterra, quasi completamente racchiusa dentro le mura, ha conservato l’aspetto medievale ed è ancora possibile percepire l’atmosfera del glorioso passato. Attualmente l’economia della zona si basa principalmente sul turismo, sull’artigianato artistico dell’alabastro, noto in tutto il mondo, e sull’estrazione del salgemma.
La lavorazione dell’alabastro è uno dei mestieri più antichi, un’attività artigianale di altissimo livello che esporta opere d’arte nel mondo con i suoi molti laboratori. Volterra è circondata della tipica campagna toscana, ma non solo. Ci sono scenari assolutamente insoliti nell’area di Larderello, dove abbondano i soffioni boraciferi, le bellezze boscose e montane della sorgente del fiume Cecina, per finire poi con le suggestive Saline di Volterra.
Poche località al mondo sono in grado di offrire un’immagine nitida del tempo passato e del susseguirsi delle civiltà al pari di Volterra. Si tratta tremila anni di storia che hanno lasciato il segno con continuità, dal periodo etrusco fino al XIX° secolo. Sono testimonianze artistiche e monumentali di grandissimo rilievo, che possono essere ammirate anche solo semplicemente passeggiando nel centro storico.
Accompagnano questi monumenti un paesaggio incontaminato. Da segnalare il Museo Etrusco, le case-torre, le porte medievali, il Duomo e le Balze. Affascinante è anche la visita ai laboratori artigianali dell’alabastro.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
ZONA; Val di Cecina
TIPO; città d’arte
COORDINATE;43°24′00″N 10°52′00″E
ALTITUDINE;531 metri s.l.m.
PRODOTTI; alabastro, tartufo, miele, formaggio pecorino, vino
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo
CONFINI; Casole d’Elsa (SI), Colle Val d’Elsa (SI), Gambassi Terme (FI), Lajatico (PI), Montaione (FI), Montecatini Val di Cecina (PI), Peccioli (PI), Pomarance (PI), San Gimignano (PI)
COME ARRIVARE; automobile da Pisa utilizzare superstrada FI PI LI uscita Pontedera Ponsacco, poi proseguire sulla SS 439 in direzione Volterra / oppure da Firenze utilizzare la Superstrada per Siena uscita a Colle Val D’Elsa Poggibonsi, poi proseguire sulla SS 68 fino a Volterra / autobus extraurbano CPT da Pisa destinazione Pontedera Volterra
[/table]
Informazioni Turistiche
Comune di Volterra
piazza dei Priori, 1 – 56048 Volterra (PI)
Tel.: +39 0588 86050
www.comune.volterra.pi.it
Ufficio turismo
piazza dei Priori, 19/20 – 56048 Volterra (PI)
Tel.: +39 0588 87257
ufficioturistico@volterratur.it
www.volterratur.it
COSA VEDERE
Fortificazioni di Volterra
Fortezza Medicea
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: fortificazione (XV° secolo) – carcere
Tel.: +39 0588 1900325
Sito: www.cooperativatorre.it
Costruita sulla sommità del colle che domina la cittadina, è costituita da due distinti edifici, la Rocca Vecchia (o “Femmina”) e la Rocca Nuova, successivamente uniti tra di loro dal cosiddetto “cammino di ronda”. All’interno c‘è un vasto piazzale. La Rocca Vecchia (cassero), nei pressi di Porta a Selci, fu completata nel 1292 e include una torre di forma semiellittica.
La Rocca Nuova fu commissionata da Lorenzo Medici (il “Magnifico”) ed eretta nel 1474 esattamente sul luogo dove sorgeva il primo Palazzo dei Vescovi, distrutto dalle milizie di Firenze esattamente due anni prima.
Al centro è collocata la Torre del Mastio, la parte più monumentale della fortificazione. Nelle intenzioni dei Medici, la Fortezza doveva controllare Volterra per impedire eventuali rivolte e anche sorvegliare Siena, ma, ben presto, perse questa funzione e diventò un carcere destinato agli oppositori dei granduchi, Medici o Asburgo Lorena che fossero. Anche oggi ha mantenuto la stessa funzione, accogliendo una sezione di carcere giudiziario.
Chiese
Duomo di Volterra
Chiesa di San Francesco
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: chiesa (XVI° secolo)
La costruzione, di origine medievale, ha subito profonde trasformazioni durante i secoli successivi. Tra i dipinti collocati sopra gli altari sono di particolare interesse la Concezione di G. B. Naldini (1585), la Natività del Balducci, il Crocifisso di Cosimo Daddi (1602).
In una stanza attigua un gruppo di quattro figure, quasi a grandezza naturale, realizzato dal volterrano Zaccaria Zacchi in terracotta smaltata a colori.
Badia Camaldolese
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: chiesa (X°- XVI° secolo)
Indirizzo: Strada Provinciale Volterrana – località Le Balze
Tel.: +39 0588 86099
Ritenuta uno dei primissimi monasteri dei monaci camaldolesi, l’abbazia e l’annessa chiesa furono costruite nel 1030. Centro di cultura e di arte, fu abbellita da opere della scuola di Giotto, del Ghirlandaio, del Botticelli, del De Witte, del Franceschini e del Mascagni, e fornita di una biblioteca ricca di manoscritti e di incunaboli.
L’elegante chiostro dell’abbazia, risalente al XVI° secolo, è attribuito a Bartolomeo Ammannati. Nello stesso periodo il pittore fiorentino Donato Arsenio Mascagni affrescò il refettorio dei monaci con un ciclo di storie sulla vita di San Giusto. Della chiesa, prima gravemente danneggiata da un terremoto e poi crollata definitivamente nel 1895, rimangono l’abside romanica e la massiccia torre campanaria di epoca medievale.
Chiesa di San Giusto
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: chiesa (XVII° secolo)
Grandiosa costruzione che sorge sulla sommità di un declivio erboso fiancheggiato da due filari di cipressi. Fu costruita nel 1627 in sostituzione di una preesistente chiesa, crollata per uno slittamento del terreno.
All’interno dell’unica navata, di sobria architettura, sono custodite opere di rilievo: una tela di Cosimo Daddi, raffigurante La Visita di Santa Elisabetta, una tela di Giandomenico Ferretti eseguita nel 1743, che ritrae San Francesco Saverio che predica nelle Indie, e una piccola tavola, originariamente la parte centrale di un polittico di Neri di Bicci (XV° secolo).
Nell’oratorio è notevole l’affresco del volterrano Baldassarre Franceschini raffigurante Elia dormiente. Prospiciente l’ingresso dell’oratorio un interessante orologio solare (“gnomone”), progettato da Giovanni Inghirami nel 1801: il raggio di luce attraversa un foro gnomico nella cupola di incrocio del transetto e cade su una linea meridiana, di marmo bianco, presente sul pavimento, che indica per tutto il corso dell’anno le ore 12.
Chiesa di San Lino
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: chiesa (XVI° secolo)
Fatta costruire dal beato Raffaello Maffei nel luogo dove la tradizione voleva fosse ubicata la casa di San Lino, primo successore di San Pietro al soglio papale. La struttura presenta un’unica navata, con coro disposto sulla volta centrale ribassata, tipica dei monasteri femminili.
All’interno la tavola raffigurante Vergine e i Santi di Francesco Curradi è collocata sull’altare maggiore. A sinistra, nel presbiterio, monumento sepolcrale del citato Raffaello Maffei, eseguito da Silvio Cosini da Fiesole nel 1522.
Monumenti e luoghi da visitare a Volterra
Palazzo Pretorio
Palazzo dei Priori
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: palazzo storico (XIII° secolo)
Indirizzo: piazza dei Priori, 1
Tel.: +39 328 0707834
Email: musei@comune.volterra.pi.it
Sito: www.comune.volterra.pi.it/musei
Orari: estivo 10.30-17.30, invernale 10.00-17.00
Ingresso: intero €uro 3,50, ridotto € 2,50, nuclei familiari € 8,00
Edificato nel 1239 – e come tale il più antico palazzo comunale della Toscana – ha la forma di parallelepipedo. Sulla facciata ma, soprattutto, all’interno gli stemmi dei capitani che amministrarono la città per conto di Firenze.
Sempre all’interno sono conservati una Crocifissione e Santi, affresco di Pier Francesco Fiorentino, e una Vergine con Bambino, attribuita a Raffaellino del Garbo.
All’interno sono state girate varie sequenze del film “New Moon”, secondo capitolo della saga “Twilight”, di Stephanie Meyer. L’edificio ha fatto da sfondo ad alcune scene esterne della serie TV “I Medici”, assumendo, per la somiglianza, il ruolo del Palazzo Vecchio di Firenze.
Palazzo Viti
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: edificio storico
Indirizzo: via dei Sarti, 41
Tel.: +39 0588 84047 / 87801
Email: info@palazzoviti.it
Sito: www.palazzoviti.it
Visite: dal lunedì al venerdì 11.00-13.00 e 14.00-17.00; sabato e domemica orario continuato 11.00-17.30<
Ingresso: intero €uro 5, ridotto € 3
Servizi: visite guidate/p>
È una delle più belle residenze private in Italia. Nel 1850 Giuseppe Viti, commerciante di alabastro e grande viaggiatore, acquistò il palazzo iniziando subito un radicale restauro. All’interno del palazzo tutto è rimasto come lo hanno visto, nel corso dei secoli, i re ed i principi che vi furono ospitati.
Nelle 12 sale del museo ci sono mobili, quadri, dipinti a china, porcellane, oggetti in alabastro di un periodo compreso tra il XV° e il XX° secolo.
Porte storiche
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: architetture storiche
La cinta muraria di Volterra è costellata di porte di accesso, di origine ed epoche differenti. Quelle di particolare interesse sono le seguenti:
Porta etrusca
È sopravvissuta nel tempo perché una porzione nella cinta muraria etrusca fu inglobata in quella di epoca medievale. La porta ha subito alcune trasformazioni di minore entità, sia in epoca romana che medievale.
Porta a Selci
Caratterizzata da un semplice arco a tutto sesto, fu costruita nel XVI° secolo in sostituzione di una più antica, anche detta “del Sole”. Da Porta a Selci, vicina alla Rocca Antica, si diramavano tutte le strade in direzione del territorio senese.
Porta Marcoli
Costruita, forse, nel XIV° secolo, metteva in diretta comunicazione con il monastero olivetano di S. Andrea ed era molto utilizzata dagli agricoltori della campagna circostante.
Porta Fiorentina
Originariamente denominata S. Agnolo, per la vicina chiesa dedicata all’Arcangelo, ha la stessa struttura architettonica delle altre porte volterrane. Nella porta, da cui inizia la strada per Firenze, sono però visibili evidenti rimaneggiamenti eseguiti nel XVI° secolo. Fu una scelta obbligata perché, durante l’assedio del 1530, la torre sovrastante (dove erano depositate munizioni) fu colpita ed esplose.
Porta di Docciola e Fonte di Docciola
Costruita nel XIII° secolo, metteva in comunicazione la città con la vallata circostante. La fonte, che si trova proprio di fronte alla porta, risale a 1254. È formata da due imponenti archi, all’interno dei quali è collocata una grande vasca rettangolare, utilizzata come lavatoio pubblico. L’acqua serviva inoltre per alcuni vicini opifici lanieri e per alcuni mulini, ubicati più oltre.
Porta San Francesco
Detta anche di Santo Stefano o Pisana, perché la strada, costeggiando il fiume Era, si allontanava in direzione di Pisa. È l’unica porta che conserva tracce di affreschi nella volta, originariamente presenti in tutte le porte della città.
Porta San Felice
Costituita da un solo semplice arco a sbarra che si appoggia a due tronchi disgiunti di mura castellane, ha un aspetto anomalo rispetto alle altre porte.
Porta Diana
Quello che rimane di questa porta di epoca etrusca si trova all’esterno delle mura medievali, in direzione della Val d’Era. È accertato che la porta collegava la città alla principale necropoli etrusca.
Case-Torri
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: abitazioni storiche (XIII° secolo)
La casa-torre è una costruzione fortificata, ovvero una rocca con funzioni sia militari che abitative, apparsa in Italia a partire dal X° secolo. Interamente costruita in pietra, aveva generalmente sezione rettangolare, talvolta dotata di torrione centrale. Di norma le mura esterne erano spesse, le finestre di piccole dimensioni, mentre la porta d’accesso poteva essere addirittura ubicata al primo piano.
Casa-Torre Buonparenti
Ubicata in uno dei punti più caratteristici della città, la casa-torre si trova a un incrocio di Borgo Santa Maria, punto di partenza dell’espansione urbana in epoca comunale. È unita da un arco in muratura al fortilizio dell’Angelario.
Casa-Torre Toscana
È un gruppo di torri fatto costruire nel 1250 da Giovanni Toscano, tesoriere del re Renzo di Sardegna, poi divenute una vera e propria dimora di grande lusso.
Casa-Torre Baldinotti
È il più antico palazzo di Volterra. Al piano terra si trovano una serie di arcate sormontate da coni in pietra dove, per la presenza di botteghe nel luogo, venivano fissati i cardini delle porte che si aprivano sulla strada.
Teatro Persio Flacco
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: teatro
Indirizzo: Via dei Sarti, 37
Tel:+39 0588 84047
Email: info@palazzoviti.it
È dedicato al poeta romano, il primo illustre concittadino di Volterra. Il teatro si trova all’interno del Palazzo Incontri-Viti, più conosciuto come Palazzo Viti, risalente al XVI° secolo e con facciata attribuita a Bartolomeo Ammannati. La costruzione è un pregevole esempio di teatro all’italiana. Nel 1965 il regista Luchino Visconti utilizzò il palazzo per alcune scene del film “Vaghe Stelle dell’Orsa”, premiato con prestigioso il Leone d’Oro.
Riserve naturali
Riserva di Berignone e Foresta di Tatti
Zona: Valdelsa Volterrana
Comuni: Pomarance, Volterra
Tipo: area naturale protetta
Tel.: +39 0588 86099
Sito: www.valdicecinaoutdoor.it
Il complesso forestale di Berignone-Tatti che si estende per oltre 2.100 ettari è, da sempre, sinonimo di estesi boschi e di macchie popolate da una fauna ricca e differenziata.
Ma anche di duro lavoro di boscaioli e carbonai e di ambiente naturale, rude, selvaggio, intatto. In passato, infatti, la zona fu utilizzata soprattutto come riserva di legname combustibile per alimentare le caldaie di evaporazione delle saline volterrane.
All’interno della riserva due sono i punti particolarmente attraenti: il Masso delle Fanciulle e il Masso degli Specchi. Il primo è addirittura al primo posto assoluto in Italia, nella categoria “fiumi”, del concorso nazionale del F.A.I.-Fondo Ambiente Italiano dedicato ai “Luoghi del Cuore”.
Il nome è derivato da una leggenda, anch’essa con alcune varianti. La più conosciuta è quella di tre ragazze che, per fuggire alle morbose attenzioni di un signorotto del luogo (qualcuno azzarda anche un “lupo mannaro”), si gettarono in acqua da questo masso e annegarono. L’ultima versione, decisamente più “morbida”, mette invece in relazione questo splendido laghetto con ragazze che, anticamente, qui avevano l’abitudine di bagnarsi lontane da sguardi indiscreti.
Poco lontano c’è il Masso degli Specchi, così denominato perché quando splende il sole si crea un gioco di luci per cui l’acqua si riflette sulle rocce proprio come fossero specchi.
ARTE E MUSEI
Musei di Volterra
Urna etrusca nel Museo Guarnacci
Pinacoteca e Museo Civico
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: museo d’arte
Indirizzo: Palazzo Minucci-Solaini – Via dei Sarti, 1
Tel: +39 0588 87580
Email: musei@comune.volterra.pi.it
Sito: www.comune.volterra.pi.it/musei
Orari: tutti giorni 9.00-19.00 (estivo) e 10.00-16.30 (invernale)
Ingresso: intero €uro 8,00, ridotto € 6,00
È ubicato in un palazzo di notevole valore, attribuito al Sangallo. Nella raccolta sono presenti molte opere di pregio tra cui Deposizione della Croce di Rosso Fiorentino (1521), Annunciazione e Vergine in trono e santi di Luca Signorelli (entrambe del 1491), Cristo in gloria con quattro santi e un donatore di Domenico Ghirlandaio.
Siti archeologici
COSA FARE
Eventi
La rievocazione storica A.D.1398
Anno Domini 1398
Tipo: rievocazione storica
Periodo: seconda metà di agosto
Tel.: +39 0588 86099
Email: info@volterra1398.it / info@volterratur.it
È un grande evento che rievoca i fasti del passato proponendo una tipica giornata di festa in una cittadina del 1398. Si articola su vari eventi, il cui tema conduttore cambia ogni anno. I momenti di maggiore attrattiva sono quelli che coincidono con la domenica, quando il centro storico e lo stesso Parco Archeologico si animano di spettacoli colorati, di musica, di mercati, di taverne, di artigiani.
VolterraTeatro - Festival Internazionale del Teatro
Tipo: festival internazionale, rappresentazioni teatrali ed eventi culturali
Periodo: luglio
L’attività teatrale si svolge all’interno del carcere della città, essenzialmente per merito della Compagnia della Fortezza, interamente composta da detenuti. Il festival, nato come rassegna teatrale, è divenuto un evento multidisciplinare che include anche musica, danza, poesia, arte ed altri eventi culturali.
VolterraJazz
Tipo: musica
Periodo: prima metà di luglio
Astiludio
Tipo: folclore sportivo
Periodo: prima domenica di settembre
È una serie di gare tra quattro squadre di sbandieratori che si svolge tutta nella Piazza dei Priori.
Notte Rossa
Tipo: enogastronomia, musica, eventi culturali
Periodo: secondo sabato di settembre
È un evento che accomuna tutte le associazioni e tutti gli abitanti in un omaggio alla cittadina, puntando sui luoghi e sulle suggestioni. Sono previsti spettacoli musicali, mostre fotografiche, attività ed eventi vari. I visitatori possono scegliere liberamente il tema o il percorso di loro maggiore interesse.
VolterraGusto
Tipo: enogastronomia
Periodo: fine ottobre e inizio novembre
È una rassegna enogastronomica integrata con la mostra-mercato del tartufo bianco. Si svolge nel centro storico, dove vengono allestiti banchi per la degustazione e l’acquisto di prodotti alimentari tradizionali.
ITINERARI
Percorsi nei dintorni di Volterra
I percorsi escursionistici sono inseriti in un territorio dove il paesaggio si compone prevalentemente di estesi boschi.
Le valli settentrionali
Si tratta di un itinerario di grande suggestione che permette di scoprire un aspetto assai poco conosciuto del paesaggio volterrano tra castagneti e mulini.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
TIPO;percorso storico naturalistico (trekking, mountain bike)
ZONA; Valdelsa Volterrana
PARTENZA;Volterra
ARRIVO; Borgo Santo Stefano
LUNGHEZZA; 15 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; mezza giornata
ATTRAZIONI; San Girolamo, San Finocchi, mulini, Mamini, ipogei etruschi, Fonte della Frana, Borgo Santo Stefano
[/table]
Alta Valdera
Attraverso un territorio dove il paesaggio si compone prevalentemente di estesi boschi, alternati a ville, pievi e fattorie.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
TIPO;percorso storico naturalistico (trekking, mountain bike)
ZONA; Valdelsa Volterrana
PARTENZA;Volterra
ARRIVO; Volterra
LUNGHEZZA; 25 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; una giornata
ATTRAZIONI; Roncola, Monte Voltraio, Pignano, Sensano, Ulignano
[/table]
Anello del Monte Nero
L’itinerario si snoda in un territorio dove il paesaggio si compone prevalentemente di estesi boschi, ma non mancano pittoresche gole e scoscesi dirupi.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
TIPO;percorso storico naturalistico (trekking, mountain bike)
ZONA; Valdelsa Volterrana
PARTENZA;Volterra
ARRIVO; Volterra
LUNGHEZZA; 15 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; mezza giornata;
ATTRAZIONI; Scopicci, Cascatelle, Pieve della Nera, Casale Cafaggiolo, Monte Nero, Ulignano
[/table]
Il versante meridionale
Si tratta di un itinerario assai aperto e panoramico che consente di ripercorrere il tracciato della vecchia ferrovia a cremagliera che, dal 1912 al 1958, collegò la località di Saline con Volterra. Il percorso consente anche di conoscere una zona importante per l’economia, quella dei depositi di salgemma.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
TIPO;percorso storico naturalistico (trekking, mountain bike)
ZONA; Valdelsa Volterrana
PARTENZA;Volterra
ARRIVO; Volterra
LUNGHEZZA; 15 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; mezza giornata
ATTRAZIONI; Cappuccini, tracciato della ferrovia, Saline di Volterra, Moie vecchie, Scornello
[/table]
Il mondo delle argille
Il percorso è tutto in un territorio dove il paesaggio si compone prevalentemente di estesi boschi.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
TIPO;percorso storico naturalistico (trekking, mountain bike)
ZONA; Valdelsa Volterrana
PARTENZA;Volterra
ARRIVO; Volterra
LUNGHEZZA; 25 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; una giornata
ATTRAZIONI; Citerna, Infrascato, Bacchettona, Cobano, San Cipriano, le Balze
[/table]
Tour del Tartufo
Boutique del Tartufo
Vicolo Ormanni, 1 – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 348 7121883
www.boutiquedeltartufo.it
Propone il tour “Alla ricerca del tartufo “: i partecipanti sono accompagnati su una tartufaia naturale. Il tour ha la durata di circa un’ora durante la quale la guida spiega cos’è il tartufo e come nasce e dimostra come si cerca con il cane. Si richiede la prenotazione anticipata.
CULTURA
Storia
Dagli Etruschi all'alabastro
La posizione del colle, che domina le vallate dei fiumi Cecina ed Era, le caratteristiche ambientali e le risorse minerarie del territorio favorirono i primi insediamenti umani fin dal periodo Neolitico (3000-2000 a.C.). Nel VIII° secolo a.C. alcuni villaggi dell’Età del Ferro si unirono dando vita a un nucleo di maggiori dimensioni e, in quello successivo, gli Etruschi edificarono il primo nucleo della città, denominata Velàthri.
Nel IV° secolo a.C. costruirono la grande cinta muraria, il cui perimetro (oltre sette chilometri) racchiudeva l’abitato e anche i terreni adibiti a pascolo e coltivazione. Volterra, cresciuta in potenza, divenne una delle dodici lucomonie che formavano la cosiddetta “nazione etrusca”, una sorta di confederazione. A metà del III° secolo a.C. la zona fu conquistata da Roma ed entrò a far parte della “Confederazione Italica”.
Per resistere alle prime invasioni barbariche, nel V° secolo la città si organizzò in forma castrense. Nonostante il rafforzamento delle strutture difensive fu conquistata dagli Eruli e, quindi, dai Goti e, durante il regno longobardo, divenne sede di gastaldo nonché possesso personale del re.
Entrata a far parte dei domini degli imperatori carolingi, dal IX° all’XI° secolo Volterra fu governata da vescovi e divenne anche il polo degli interessi religiosi, sociali ed economici del territorio circostante. Nella prima metà del XII° secolo la città si organizzò in libero comune. In quest’epoca la zona era già nota per la produzione del salgemma e per l’estrazione dello zolfo, del vetriolo e dell’allume.
Dal punto di vista urbanistico avvenne una riorganizzazione dell’insediamento. Contemporaneamente fu costruito il Palazzo del Popolo, mentre la Piazza dei Priori, la “platea communis” (denominata anche “Prato”) ottenne la definitiva sistemazione. Anche il Duomo e il Battistero, che costituivano l’altra principale aggregazione del nucleo urbano, furono oggetto di grandi lavori di ristrutturazione.
Nel 1361, la città dovette assoggettarsi a Firenze e fu sottoposta a un duro trattamento che provocò l’emigrazione di molti abitanti. Nel 1472 la cittadina fu assaltata e saccheggiata dalle milizie di Firenze, ma subito dopo Lorenzo Medici (“Il Magnifico”) fece ampliare la fortezza. Inoltre Volterra fu abbellita con nuove chiese e abitazioni.
Con la trasformazione della signoria Medici in granducato il territorio conobbe una lenta ma progressiva decadenza fino al XVIII° secolo, seguendo tutte le vicende dello stato toscano. Bisogna attendere la prima metà del XIX° secolo perché si verifichi un’inversione di tendenza: incremento dell’agricoltura, miglioramento nei collegamenti viari e, principalmente, espansione della lavorazione e commercializzazione dell’alabastro.
Curiosità
Torre del Porcellino (Torre del Podestà)
Il Palazzo Pretorio, costituito da più corpi di fabbrica, fu la sede dei Podestà e dei Capitani del Popolo. Sulla torre, concordemente ritenuta una delle più antiche della città, c’è la figura di un porcellino, da cui il nome comune della torre.
L'importanza del salgemma
Ritraendosi milioni di anni fa il mare lasciò dietro di sé consistenti depositi di salgemma. Ben presto divennero una ricchezza per tutto il territorio e le zone di estrazione (moie) furono protette da castelli, fortificazioni, rocche. L’importanza del salgemma è confermata dalla strada Salaiola che, partendo dalla località Saline, percorreva la Valle del fiume Era, toccava Castelfiorentino e poi Fiesole. Da qui proseguiva in direzione della Pianura Padana fino ai confini naturali dell’Italia. Tracce dell’esportazione del sale di Volterra sono documentate a Salisburgo (Austria) e sulle coste del Mar Baltico.
Porta all'Arco, un'invenzione etrusca
La Porta all’Arco risale al periodo etrusco tra IV° e III° secolo a.C. Sebbene modificata nel periodo medievale, ha conservato le imponenti pietre ciclopiche (blocchi di tufo sovrapposti a secco) utilizzate per la costruzione delle mura attorno la città di Velathri (Volterra), una delle dodecapoli etrusche.
È uno dei più antichi esempi di costruzione architettonica con arco libero. La tecnica fu apprezzata dai Romani che la utilizzarono per la costruzione delle porte di palazzi e fortezze. Sul fronte esterno sono state scolpite teste rappresentative di divinità quali Giove e Minerva.
Nel 1944, ancora nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, il comando tedesco in città decise di far saltare tutte le porte del borgo storico per rendere difficoltoso l’accesso alle truppe alleate. Tuttavia, acconsentì a risparmiare la Porta all’Arco se fosse stata ostruita entro 24 ore.
Temendo per il prezioso monumento archeologico la popolazione riuscì a sigillarlo utilizzando le pietre del selciato delle vie circostanti.
Volterra e la letteratura
In epoche diverse vari letterati e artisti – gli scrittori Stendhal, D.H. Lawrence e Carlo Cassola (tra cui La Ragazza di Bube) e il pittore C. Corot tanto per citare i più noti – furono colpiti dalla bellezza della cittadina. Il poeta e scrittore Gabriele D’Annunzio ne rimase affascinato e la definì “città di vento”.
A Volterra dedicò il sonetto Le città del silenzio e qui ambientò il romanzo-tragedia Forse che sì forse che no (1910). In tempi più recenti la cittadina ha ambientato Chimaira, romanzo dell’archeologo Valerio Massimo Manfredi, Il giardino delle erbe proibite, romanzo della scrittrice Titania Hardie, e Assassin’s Creed: Rinascimento, romanzo dello scrittore Oliver Bowde, da cui è stato ricavato anche un videogame.
Ambientato nel Rinascimento, racconta le avventure di Ezio Auditore che, tra i molti nemici che gli si parano davanti, deve affrontare anche un certo Antonio Maffei. Questo è uno dei monaci intransigenti che si è alleato con Uberto Alberti e la famiglia fiorentina dei Pazzi nella congiura per eliminare i rivali Medici.
Volterra e il cinema
Volterra ha ispirato varie ambientazioni cinematografiche, di cui le principali sono:
Vaghe Stelle dell’Orsa – realizzato dal regista Luchino Visconti e premiato con prestigioso il Leone d’Oro a Venezia nel 1965; alcune sequenze furono girate all’interno del Palazzo Viti.
Cammina Cammina – realizzato dal regista Ermanno Olmi nel 1983
The Twilight Saga: New Moon – film di Chris Weitz (2008), tratto dal romanzo best-seller della scrittrice Stephanie Meyer.
GASTRONOMIA
Piatti tipici
Sformatino al tartufo
Specialità volterrane
Minestra di ceci
Zuppa di fagioli
Cinghiale con funghi e polenta
Lepre ai tre vini
Prodotti tipici
Formaggi
Pecorino delle Balze Volterrane
È un formaggio a latte crudo intero prodotto con caglio ricavato dai fiori del cardo. Tale specialità era già nota nel XVIII° secolo, come confermato da alcuni scritti dell’epoca. Deve il l’aroma e il sapore alle particolari modalità di stagionatura: il sapore è fragrante, con retrogusto di fiori e vegetali. Può essere consumato sia fresco che stagionato, nel qual caso il sapore è più sapido ma anche un po’ pungente.
Ricotta di pecora
La ricotta di pecora toscana ha forma tronco-conica, colore bianco latte, sapore dolce e delicato, consistenza cremosa e spugnosa.
Associazione tra i produttori di latte e pecorino Balze Volterrane DOP
Indirizzo: località Lischeto – 56048 Volterra (PI)
Tel.: +39+0588 30403
Email: balzevolterrane@gmail.com
Tartufi
I tipi di tartufi tipici della zona sono:
Tartufo nero uncinato della Toscana
Il tartufo uncinato (Tuber uncinatum Chatin) ha uno strato esterno verrucoso e di colore nero e una polpa di colore cioccolato, con numerose venature ramificate chiare. Questo tartufo ha intenso profumo e sapore.
Tartufo scorzone della Toscana
Il tartufo scorzone (Tuber aestivum Vitt.), ha uno strato esterno grossolanamente verrucoso di colore nero, con verruche grandi, piramidate, e polpa dal giallastro al bronzeo, con numerose venature chiare e arborescenti, che scompaiono con la cottura. Ha dimensioni variabili da quelle di una nocciola a quelle di una mela. Presenta un tenue e gradevole profumo, leggermente fungino.
Tartufo bianco della Toscana
Il tartufo bianco (Tuber magnatum pico) presenta uno strato esterno liscio, di colore giallo chiaro o verdognolo, e una polpa dal marrone al nocciola sfumata di rosso vivo, con venature chiare, fini e numerose che scompaiono con la cottura. Ha dimensioni variabili da quelle di una cariosside di mais a quelle di una grossa arancia. Emana un profumo forte e gradevole.
Miele
I tipi di mieli caratteristici della zona sono:
Miele di castagno toscano
Ha consistenza piuttosto liquida, colore marrone più o meno scuro e brillante; gusto amaro forte, odore persistente e profumo di bosco.
Miele di corbezzolo toscano
Si presenta solido, con colorazione ambrata, dalla tonalità grigio-verde. Il gusto è amaro e persistente, l’odore pungente.
Pappa reale
La pappa reale ha consistenza densa e cremosa e colore biancastro; è del tutto inodore, mentre il sapore è acidulo. È un prodotto deperibile che va conservato in frigorifero.
Artigianato Artistico
Oggetti in alabastro
Alabastro
L’origine del nome “alabastro” è certamente egizia e, forse, deriva dalla città di Alabastron, anticamente rinomata per i vasetti e le anfore destinate a contenere profumi. Si tratta di una pietra candida che, per la particolare morbidezza, si presta ad essere lavorata più facilmente del marmo.
È quindi molto adatta a riprodurre in scala ridotta motivi ornamentali ricchi di dettagli e a ritrarre i minimi particolari del volto umano, secondo i canoni estetici dell’arte classica.
Gli Etruschi se ne servivano per costruire sarcofagi e urne cinerarie, aggiungendo anche ricche decorazioni raffiguranti l’immagine del defunto, assieme a scene di vita quotidiana, a immaginari viaggi nell’oltretomba e a episodi famosi della mitologia greca. Coloravano inoltre la superficie con sostanze minerali e, talvolta, la ricoprivano con sottilissime lamine d’oro.
Solo agli inizi del XVIII° secolo avvenne una vera crescita a livello quantitativo, con la fondazione di una vera e propria scuola per artigiani. È infatti con l’abilità di esperti riproduttori di opere classiche che si cominciarono a realizzare oggetti di ottimo livello che fecero conoscere l’alabastro al mondo intero.
Oggi sono poche le botteghe artigiane rimaste nel centro storico, ma la tradizione è gelosamente conservata. Non a caso è stata costituita l’Associazione Arte in Bottega, che ha lo scopo di salvaguardare, promuovere e far conoscere tutte le forme di lavoro manuale, di artigianato artistico e dell’arte.
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire
Aree sosta camper
Viale dei Filosofi
Tel. +39 0588 87275
Email: ufficioturistico@volterratur.it
Dove mangiare
Ristoranti, Trattorie e Pizzerie
DA BEPPINO
Via delle Prigioni, 13 – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 0588 86051 / Cell. +39 329 2924482
info@dabeppino.com
www.dabeppino.co
Servizi: Pici al cacio e pepe di Volterra (pasta fresca fatta in casa), Arista di maiale di Cinta dell’Agricola, Risalso con fagioli all’uccelletta, Fragole con gelato, Acqua e un Calice di Vino di Volterra = € 28,00
EMPATHY BISTROT
Via Porta all’Arco, 13 – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 0588 81531
Servizi: Terrina di lenticchie con rapa rossa, crema di peperone, aspargi scottati e finocchio selvatico, Spaghetto al pomodoro con salsa di bufala mantecata, Cotoletta di fagioli con pane toscano einsalatina su salsa di pomodoro, Vino Cantina Terre de Pepi, acqua e caffè = € 30,00
DON BETA
Via Matteotti, 39 – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 0588 86730
info@donbeta.it
www.donbeta.it
TORRE DEL PORCELLINO
Vicolo delle Prigioni, 16 – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 0588 86392 / +39 347 5636777
info@torredelporcellino.it
www.torredelporcellino.it
Servizi: Zuppa di fave € 10,00, Vellutata etrusca, passato di ceci e lenticchie servito con un cucchiaio di farro € 11,00, Agnello arrosto su pesto di menta accompagnato da un cucchiaio di miele e radicchio scottato € 15,00, Cinghiale con mela caramellata e cipolla di Certaldo cotta al vino € 14,00
VOLATERRA
Via G.Turazza, 5/7 – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 0588 88765
info@volaterra.it
www.volaterra.it
Servizi: Taglieri di specialità gourmet da aziende del territorio
PIZZERIA ALLA VECCHIA MANIERA
Via Ricciarelli, 38 – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 0588 88819
Enoteche
LE CANTINE DI PALAZZO VITI
Via dei Sarti, 39 – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 0588 80033 / cell. +39 348 9005419
info@lecantinedelpalazzo.it
www.lecantinedelpalazzo.it
Servizi: Lingua salmistrata con giardiniera di verdure, Reginette al cinghiale, Peposo di manzo o Lampredotto della casa Cantuccini toscani con vino dolce bevande e caffè = € 25.00
RISTORANTE ENOTECA DEL DUCA
Via di Castello, 2 – 56048 Volterra (PI)
Tel.+39 0588 81510
Fax 0588 92957
info@enoteca-delduca-ristorante.it
www.enoteca-delduca-ristorante.it
Servizi: Pecorino volterrano fritto su julienne di verdure con controfiletto alle erbe aromatiche, Ravioli di cinghiale in salsa di cannellini al profumo di rosmarino, Coscio di coniglio disossato alla Vernaccia con olive nostraline, capperi e purè di patate, Degustazione di dessert = € 38,00 bevande escluse
Shopping
Prodotti tipici da acquistare
Podere Il Mulinaccio
Via Vicinale di Pretenzano, 108
Tel. +39 0588 42050 / cell. +39 338 1498432
www.agriturismoilmulinaccio.it
ilmulinaccio@alice.it
Il Rifugio dei Sogni
Via Rioddi 71 Località Villa
Tel. +39 0588 80227 / cell. +39 347 0307450
www.ilrifugiodeisogni.com
ilrifugiodeisogni@outlook.com
Podere Marcampo
Località San Cipriano – Podere Marcampo, 30 – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 0588 85393 / Cell. +39 348 5149782
www.agriturismo-marcampo.com
info@agriturismo-marcampo.com
Tenuta MonteRosola
Località Pignano – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 0588 35062
www.monterosola.com
tenutamonterosola@gmail.com
Terre De’ Pepi
Via Cesare Battisti, 9 – Volterra (PI)
Tel. +39 340 0755911
www.terredepepi.it
frikvolterra@libero.it
Boutique del Tartufo
Vicolo Ormanni, 1 – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 348 7121883
www.boutiquedeltartufo.it
Formaggi Fratelli Carai
Località Montemiccioli Podere Rimini – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 0588 35006 / Cell. +39 339 5975830
www.formaggicarai.it
formaggifratellicarai@live.it
Frantoio dei Colli Toscani
SR 439 dir. Km 7.400 Località Molino d’Era – 56048 Volterra (PI)
Tel. +39 0588 33233
www.frantoiodeicollitoscani.it
info@frantoiodeicollitoscani.it