Cosa vedere e fare a Bibbona
Bibbona, spiagge accoglienti e olio con il sapore di mare
Bibbona è un tipico borgo medievale, caratterizzato da stretti vicoli, scalinate e archi. Nel centro storico c’è la Pieve di Sant’Ilario, una delle poche chiese romaniche della Costa degli Etruschi. Situata al centro di una vasta campagna, intervallata da suggestivi squarci panoramici verso la costa, Bibbona è meta di vacanze estive. Le spiagge denominate Centro e Sud in località Marina di Bibbona sono apprezzate per la qualità del mare e, nel 2020, hanno conseguito il riconoscimento Bandiera Blu.
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ZONA; Costa degli Etruschi
TIPO; borgo collinare e cittadina balneare
COORDINATE; 43°16′12.64″N 10°35′54.73″E
ALTITUDINE; 80 metri s.l.m.
PRODOTTI; vino, olio d’oliva
SPORT; trekking escursionistico, cicloturismo, sport nautici, vela, surf
CONFINI; Castagneto Carducci (LI), Cecina (LI), Guardistallo (PI), Montecatini Val di Cecina (LI), Monteverdi Marittimo (LI)
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Informazioni Turistiche
Comune di Bibbona
piazza C. Colombo, 1 – 57020 Bibbona
tel.: +39 0586 672234
info@comune.bibbona.li.it
www.comune.bibbona.li.it
Punti informazione
via Aurelia Nord, 33 – località La California
+39 0586 677581
info@bibbonaturismo.it
via dei Cavalleggeri Nord – località Marina di Bibbona
+39 0586 677581
info@bibbonaturismo.it
COSA VEDERE
Fortificazioni di Bibbona
Forte di Marina di Bibbona
Zona: Costa degli Etruschi
Comune: Bibbona (LI)
Tipo: fortificazione (XVII° secolo)
Indirizzo: località Marina di Bibbona
Fu costruito nel XVII° secolo come avamposto militare e sanitario del Granducato di Toscana. Il forte, rivestito da mattoni, è di forma quadrata e disposto su tre piani. Originariamente era armato con piccole bocche da fuoco. Attualmente l’edificio è utilizzato per eventi culturali e manifestazioni, sopratutto durante il periodo estivo.
Chiese di Bibbona
Pieve di Sant'Ilario
Zona: Costa degli Etruschi
Tipo: chiesa romanica (XII°-XV° secolo)
Indirizzo: piazza XX Settembre
La costruzione della chiesa, dall’inconsueta pianta trapezoidale, risale a metà del XII° secolo. Nel XVI° secolo fu ristrutturata e ampliata ma la facciata e il muro destro originario si sono conservati e mostrano alcune particolarità che suggeriscono una probabile presenza dei cavalieri templari per un certo periodo di tempo. Il primo è costituito da una croce graffita sulla sinistra del portale di ingresso. L’altro è una croce di stile templare all’esterno della fiancata destra. All’interno c’è una pregevole acquasantiera in marmo e alcuni dipinti del XVI° secolo, tra cui le più importanti sono le tele Sant’Ilario e San Bartolomeo e Madonna del Rosario.
Chiesa di Santa Maria della Pietà
Zona: Costa degli Etruschi
Tipo: chiesa (XV° secolo)
Indirizzo: via Camminata
La costruzione iniziò nel 1482 per accogliere una venerata immagine della Madonna, dipinta su un masso di tufo e ritenuta miracolosa. Sembra che Leonardo da Vinci abbia contribuito al progetto e il predicatore Girolamo Savonarola dedicò una poesia. Piuttosto inconsueta è la pianta a croce greca. L’epigrafe latina “Questo è un luogo terribile” sulla facciata e la stessa pianta a croce greca, che richiama quella della chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, sono ancora oggi al centro di studi e di ricerche. Piuttosto interessante e misteriosa è anche la tomba posta al centro della navata, su cui è visibile il simbolo del tau, quello scelto da un ordine cavalleresco a protezione dei pellegrini. Un quadro di Alessandro Sei ritrae Bibbona nel XVII° secolo.
Monumenti da visitare
Arco e Fonte di Bacco
Zona: Costa degli Etruschi
Tipo: fontana storica
Vicino al nuovo municipio è ubicata la Fonte di Bacco, di cui fa parte un antico arco su cui sono visibili alcuni simboli non bene identificati. È stato ipotizzato che l’arco fosse l’ingresso di un fortilizio ormai scomparso. Dalla fontana l’acqua scendeva e alimentava la cannella della Bacchina e del Bacco, quest’ultimo raffigurato con grappoli d’uva tra i capelli e un fiasco in mano, e andava a finire nel lavatoio e nell’abbeveratoio posti nella parte sottostante.
Riserve naturali
Parco della Magona e Riserva Naturale Biogenetica
Zona: Costa degli Etruschi
Tipo: area naturale protetta
È un’area demaniale regionale di oltre 1.600 ettari ricoperta di boschi e macchia mediterranea, con importanti caratteri paesaggistici e faunistici. Dominano i boschi di leccio, spesso accompagnati da altre specie arboree, e la macchia mediterranea alta. All’interno vivono vari animali quali caprioli, daini, mufloni, scoiattoli. All’interno del parco c’è anche una Riserva Naturale Biogenetica Statale, un arboreto sperimentale di quasi 6 ettari con piante mediterranee come il pino bruzio, il cipresso comune e il pino domestico. Nel parco è stata allestita una capillare rete di itinerari, percorribili a piedi, a cavallo e con mountain bike, tra i quali un percorso botanico per non vedenti, utilizzabile anche da soggetti con difficoltà motorie e un percorso di tiro con l’arco. Sono visibili anche i resti della Torre della Mirandola che, secondo una leggenda, era abitata da un cavaliere di nome Agilulfo.
Spiagge di Bibbona
Marina di Bibbona
Zona: Costa degli Etruschi
Comune: Bibbona (LI)
Tipo: località balneare
Informazioni turistiche: via dei Cavalleggeri Nord
Tel.: +39 0586 600699
Grazie al clima mite, alla tranquillità e alla bellezza del paesaggio, Marina di Bibbona è un’pprezzata località balneare. Conosciuta anche come Marina del Forte, deve questo nome al Forte di Bibbona, costruito nel 1785 come punto di avvistamento e di difesa costiera.
La vera attrattiva è il litorale, tutto un susseguirsi di ampie spiagge di sabbia fine, tipici tomboli di macchia mediterranea e caratteristiche dune. Le spiagge sono in parte dotate di attrezzati stabilimenti balneari e in parte libere, con spazi riservati ai cani. Tutte sono comunque ideali per gli amanti della balneazione e degli sport acquatici. Nel 2020 Marina di Bibbona ha conseguito, per il secondo anno consecutivo, l’attestato Bandiera Blu per le spiagge denominate Centro e Sud. La bella pineta è adatta per trascorrere momenti rilassanti nella folta vegetazione o muoversi in bicicletta, a piedi o a cavallo.
COSA FARE
Eventi
Festa del Cedro e Palio delle Botti
Tipo: enogastronomia e folclore sportivo
Periodo: lunedì dopo Pasqua
È un duplice evento che si svolge nella stessa giornata. La mattina è dedicata alla storica Festa del Cedro con mercatini di artigianato, giochi, degustazioni di prodotti tipici, tra i quali l’immancabile cedro. A seguire uno spettacolo di sbandieratori, la tombolata e il corteo storico in costume. La sera si svolge il Palio delle Botti: per le strade del centro storico i rappresentanti dei rioni si sfidano in un’animata competizione che consiste nel rotolare grandi botti.
Oliando
Tipo: enogastronomia
Periodo: dicembre
Degustazione di olio extra vergine di oliva nel centro storico. Nei vari stand è possibile assaggiare l’olio spremuto da poco e piatti tipici.
Convivia
Tipo: enogastronomia
Periodo: agosto
Rassegna dedicata alla degustazione di vini bianchi e rossi (tra cui il DOC “Terratico di Bibbona” e altri DOC importanti) e prodotti tipici locali. Durante l’evento è possibile visitare le cantine medievali ubicate nel centro storico. Concerti e spettacoli completano la manifestazione.
Fiera della Zootecnia
Tipo: zootecnia ed enogastronomia
Periodo: agosto
Località: La California
Fiera annuale del bestiame con particolare riferimento alla razza bovina “chianina”, affiancata da convegni, cene a tema (con degustazione del vino DOC “Terratico Bibbona”) e intrattenimenti vari.
Gran Fondo Costa degli Etruschi (mountain bike)
Tipo: competizione sportiva
Periodo: maggio
Affermatasi in soli sei anni tra gli appassionati di mountain bike, è una manifestazione agonistica e non, a carattere nazionale, che si svolge su un percorso di 60 chilometri all’interno della Macchia della Magona.
Sport
Cicloturismo
Patria del famoso campione olimpico e mondiale Paolo Bettini, che proprio in questi luoghi ha cominciato il suo allenamento, Bibbona è diventata meta ideale per il cicloturismo, sia quello su strada che la mountain bike. Concorrono ai meriti il clima mite anche nei mesi invernali, la particolare conformazione del terreno e le strade poco frequentate. Sulle due ruote si può costeggiare il mare attraversando la pineta oppure percorrere la suggestiva Strada del Vino che permette di sostare nelle fattorie e assaggiare gli eccellenti vini della zona. Le escursioni sono facilitate dalla presenza di alberghi specializzati nell’accoglienza di ciclo-turisti e da vari servizi di assistenza.
Qui di seguito gli itinerari consigliati. I dettagli e le cartine possono essere ottenute presso i punti di informazione turistica.
Bicicletta
Percorso n. 1: km. 75 fino a Suvereto
Percorso n. 2: km. 83 fino a Sassetta
Percorso n. 3: km. 35 fino a Montescudaio
Percorso n. 4: km. 30 fino a Castagneto Carducci
Percorso n. 5: km. 73 fino a Piombino
Percorso n. 6: km. 63 fino a Guardistallo
Percorso n. 7: km. 76 fino a Volterra
Percorso n. 8: km. 105 fino a Larderello
Percorso n. 9: km. 48 attraverso Bibbona
Percorso n. 10: km. 75 fino a Riparbella
Percorso n. 11: km. 50 fino a Campiglia Marittima
Percorso n. 12: km. 50 fino a Casale Marittimo
Percorso n. 16 (“La Grande Traversata”): Bibbona-Bolgheri-San Guido-Castagneto Carducci-Donoratico, con fermate per degustazione di vini DOC
Mountain Bike
Itinerario 1: Le Casette – Orleto, tempo di percorrenza 1h10′
Itinerario 2: I Fichi Mori – Monte al Fico, tempo di percorrenza 1h20′
Itinerario 3: Passo del Terminino – Passo Golazze Aperte, tempo di percorrenza 2h40′
Itinerario 4: Botro Grande – Aia Vecchia, tempo di percorrenza: 2h10′
Sport nautici
A Marina di Bibbona sono molti i club e i circoli che svolgono corsi per imparare o praticare sport acquatici come il surf, la vela oppure la canoa e il kayak. Vista la bellezza dei fondali e i reperti storici presenti Marina di Bibbona è ideale anche per gli amanti dello snorkeling, con molte escursioni subacquee affascinanti.
ITINERARI
Percorsi nei dintorni di Bibbona
Macchia della Magona
Il percorso di colore arancio si snoda tutto all’interno della Macchia della Magona ed è adatto al trekking, alla bicicletta e al cavallo. Inizialmente bisogna imboccare il tracciato n. 5 che attraversa un bosco di lecci verso il Passo del Teminino. Quindi il percorso segue il tracciato n. 10 verso Poggio al Fango, raggiungendo la valle del Botro. In seguito bisogna imboccare il tracciato n. 12 fino al Campo di Bibbona, dove c’è la Fonte del Ciliegio. Si raggiunge quindi il Passo delle Golazze Aperte e si segue il sentiero n. 16 fino a Tre Confini. Quindi si segue il sentiero n. 12 che scende verso il ponte sul Botro degli Strinati e si rientra a Bibbona.
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TIPO; percorso trekking
ZONA; Costa degli Etruschi
PARTENZA; Bibbona
ARRIVO; Bibbona
LUNGHEZZA; 19 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; 2.30 ore
DIFFICOLTA’; medio-impegnativa
DISLIVELLO; 370 metri
TIPO DI TRACCIATO; sterrato
ATTRAZIONI; Passo del Terminino, Valle del Botro, Fonte del Ciliegio, Passo delle Golazze Aperte, Tre Confini
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All’interno della Macchia della Magona ci sono ben 16 diversi itinerari, percorribili sia a piedi, a cavallo o in mountain bike, costituiti sia da sentieri che piste forestali, ben indicati dalla cartellonistica, tra i quali un percorso botanico per non vedenti, utilizzabile anche da soggetti con difficoltà motorie e un percorso di tiro con l’arco.
CULTURA
Storia
La presenza degli Etruschi nella zona è stata confermata da alcuni significativi ritrovamenti. Il borgo è attestato per la prima volta nel 1109 con il nome Biboni. Comunque, già da almeno un secolo, esisteva un castello, feudo dei conti Della Gherardesca. Questa famiglia nobiliare era alleata di Pisa e, quasi inevitabilmente, tutta l’area entrò a far parte dei territori controllati dalla città.
Questa situazione rimase inalterata anche quando il borgo divenne libero comune. Uno dei primi statuti della comunità di Bibbona (XV° secolo) imponeva ad ogni capofamiglia di piantare, ogni anno, un olivo e un paio di alberi da frutto e di coltivare un orto. Questo il motivo per cui, ancora oggi, la produzione di vino e di olio d’oliva è piuttosto consistente.
Contesa per lungo tempo tra Firenze e Pisa, segui, dopo il 1406, le sorti della città gigliata e poi del Granducato di Toscana fino all’Unità d’Italia. Fu solo verso la fine del XVIII° secolo, dopo le bonifiche intraprese dal granduca Pietro Leopoldo Asburgo Lorena, che gli ampi territori paludosi e inospitali dell’entroterra furono resi abitabili.
Curiosità
Un nome di origini incerte
Il nome Bibbona è di origini incerte e varie ipotesi sono state formulate a proposito del toponimo, rilevabile sulle più antiche carte geografiche del territorio. La maggioranza degli studiosi ritiene che derivi dal latino via bona, ossia “la strada dal buon percorso”, per la salubrità che era un’eccezione rispetto ai miasmi delle paludi costiere. Il borgo era infatti vicino al punto in cui due importantissime strade di origine romana – l’Emilia e l’Aurelia – incrociavano quella per Volterra. Altri dicono che il nome potrebbe derivare da Vibi, termine etrusco poi trasmutato nel latino Vibius e quindi ancora in Bibius. C’è però una nuova ipotesi di interpretazione: poiché all’interno del castello c’erano alcuni fontanili, il nome Bibbona potrebbe derivare da bibe bonum (bevi bene, bevi acqua pulita) cosa che nel territorio circostante, dove le acque erano in genere putride e malsane, costituiva una condizione fondamentale per la vita.
GASTRONOMIA
Piatti tipici
Conchiglie al pomodoro fresco
Collo di pollo ripieno
Collo di pollo ripieno con pistacchi
Uova fritte con mandorle