Capraia Isola

Capraia Isola, cosa vedere e fare

L’Isola di Capraia, lo scoglio più bello nel mare di Livorno

L’Isola di Capraia fa parte dell’Arcipelago Toscano ed è ubicata nel Canale di Corsica, nell’area compresa tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno. È di origine vulcanica e il cono di eruzione è ben visibile da Cala Rossa, una delle spiagge più attraenti e particolari. Il profilo della costa è roccioso, ma ci sono anche alcune aree sabbiose e grotte formate dalle antichissime eruzioni. Nella parte interna domina il Monte Castello (447 metri s.l.m.). La vegetazione è molto ricca e include alcune specie rare come la palma nana, la gariga e il misto. Tra le attrazioni ci sono il Forte di San Giorgio, la Torre del Porto e il Faro di Capraia, ubicati in punti con eccellente panorama. L’isola ha una forte vocazione turistica, sebbene la ricettività sia limitata. Dal villaggio si diramano numerosi sentieri, percorribili sia a piedi che in bicicletta, che attraversano tutta l’isola. L’isola è inclusa nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

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ZONA; Arcipelago Toscano
TIPO; isola
COORDINATE; 43°03′00″N 9°51′00″E
ALTITUDINE; 53 metri s.l.m.
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, sport nautici

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INFORMAZIONI TURISTICHE

Comune di Capraia Isola
via Vittorio Emanuele, 26 – 57032 Capraia Isola (LI)
tel. +39 0586 905025
www.comune.capraiaisola.li.it

Chiese

Monumenti e luoghi da visitare a Capraia Isola

Cala Zurletto

Riserve naturali

Una cala della Capraia

Storia

In nome deriva dalla sempre presenza di capre, sempre numerose. Infatti l’isola era denominata Agylion dai greci, mentre nel periodo romano fu conosciuta come Capraria. Dal VII° secolo a.C. al 238 d.C. fu un approdo etrusco, divenendo quindi una base navale romana per la difesa delle coste dai pirati cartaginesi. Nel IV° secolo alcuni cenobiti vi si rifugiarono durante le persecuzioni dei cristiani. In seguito, una comunità di monaci di Sant’Antonio si insediò e iniziò la coltivazione della vite. Nel 962 l’imperatore Ottone concesse l’isola in feudo a Pisa ma dopo la battaglia della Meloria entrò a far parte dei domini di Genova. Fu invasa più volte: prima dai pirati saraceni e dal corsaro turco Dragut nel 1540.

Subito dopo (1541) furono costruite la fortezza di San Giorgio e tre torri di avvistamento. Nel 1837 fu istituito un porto franco e un negozio per riattivare l’economia dell’isola. Fino a 1925 continuò a esser sotto la tutela di Genova, quando entrò a far parte della Provincia di Livorno. Dal 1873 al 1986 l’isola fu sede di una colonia penale agricola , fatto che provocò un’emigrazione massiccia della popolazione.

Curiosità

A 600 metri dal porto, di fronte a Punta del Ferraione, e a 45 metri di profondità c’è il relitto di un idrovolante tedesco, colpito e qui precipitato nel settembre 1943.

Piatti tipici

Trattandosi di un’isola sono consigliabili i piatti di pesce. In particolare branzini, palamite, dentici, orate, triglie, tonni, polpi, moscardini, granceole, cozze, tartufi di mare, ricci di mare. Gli sgombri in salamoia sono una ricetta tipica, secondo la tradizione messa a punto da generazioni di carcerati. Ai totani (calamari) è addirittura dedicata una sagra che si svolge alla fine di ottobre. Nei ristoranti dell’isola non mancano mai il cacciucco e le triglie alla livornese. Gustose le insalate con erbe selvatiche o di campo.

Trasporti marittimi ed escursioni

Molto suggestiva è l’escursione in barca attorno all’isola