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Monteroni d’Arbia e la grande fattoria-fortezza
Monteroni d’Arbia è situata tra le belle colline della Toscana meridionale, vicino al fiume Arbia. Ha conservato l’atmosfera medievale che oggi ancora emana dalle piccole chiese, dalle case coloniche e dalle fattorie, dall’antico mulino e da altri elementi architettonici ben conservati. È un’area di notevole valore paesaggistico.
Al confine delle Crete senesi, il territorio di Monteroni è circondato da numerosi borghi ed edifici di interesse architettonico: il Castello di Fabiano, la Grancia di Cuna e, in direzione di Buonconvento, nella località di Lucignano d’Arbia è notevole la Chiesa di San Giovanni Battista, che contiene una Crocifissione cinquecentesca di Bartolomeo Neroni, detto “il Riccio”. L’economia della zona, precedentemente costituita soprattutto dall’agricoltura (orzo, granturco e girasole), si basa attualmente sulla presenza di numerose aziende artigianali e anche alcune industrie.
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ZONA; Crete Senesi
TIPO; cittadina rurale
COORDINATE; 43°14′00″N 11°25′00″E
ALTITUDINE; 161 metri s.l.m.
PRODOTTI;
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, equitazione, mongolfiera
CONFINI; Asciano, Buonconvento, Murlo, Siena, Sovicille (SI)
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Informazioni turistiche
Comune di Monteroni d’Arbia
via Roma, 9B – 53014 Monteroni d’Arbia (SI)
Tel.: +39 0577 2511
info@comune.monteronidarbia.siena.it
www.comune.monteronidarbia.siena.it
Informazioni turistiche
piazzetta del Mulino, 1
tel. +39 0577 385552
turismo@comune.monteronidarbia.siena.it
COSA VEDERE
Castelli
Castello di San Fabiano
Zona: Crete Senesi
Tipo: fortificazione (XII° secolo)
Indirizzo: Via San Martino, 159
Tel: +39 0577 374682
Email: info@sanfabiano.it
Sito: www.sanfabianosiena.com
Il castello risale al XII° secolo. Fino al XVI° secolo fu più volte distrutto e poi ricostruito. L’edificio è un poderoso torrione rettangolare in mattoni con base a scarpa cordonata e coronato da eleganti archetti su mensole a piramide rovesciata. Il castello fu utilizzato dai componenti della famiglia Angiò per la sosta durante il lungo viaggio da Napoli a Parigi. Nel XX° secolo, il castello fu acquistato da conti fiorentini che lo trasformarono in residenza di campagna con riserva di caccia. Attualmente, il castello offre ospitalità, corsi di cucina, ospita eventi di prestigio, escursioni e trekking, voli in mongolfiera.
Chiese
Pieve di San Giovanni Battista
Zona: Crete Senesi
Comune: Monteroni d’Arbia (SI) – località Lucignano d’Arbia
Tipo: chiesa romanica (XI° secolo)
Menzionata fin dall’inizio del X° secolo, è stata ripristinata nell’originale stile romanico – navata unica ed abside semicircolare – da un restauro eseguito nel 1933. Sul lato destro si appoggia la torre, le cui possenti dimensioni la fanno ritenere di epoca più antica rispetto sia alla chiesa stessa che al leggero campanile a vela di stile gotico. La facciata della chiesa è ravvivata dalla bicromia dell’arco del portale, sormontato da un piccolo occhio. All’interno c’è una pregevole Crocifissione e santi di Bartolomeo di Neroni detto il Riccio (1554-1555 circa).
Pieve di San Giovanni in Corsano
Zona: Crete Senesi
Comune: Monteroni d’Arbia (SI) – località Corsano
Tipo: chiesa romanica (XI° secolo)
Indirizzo: Via del Castello
Edificata nell’XI° secolo, ha ben mantenuto il tipico stile romanico con facciata a due ordini sovrapposti di arcate cieche e piccole arcate pensili. Nell’interno, a tre navate, gli elementi romanici sono evidenti nei semi-pilastri della controfacciata e nei pilastri compositi della prima campata. Tra le opere di pregio custodite due tele di Alessandro Casolani, Annunciazione e Adorazione dei pastori, e una scultura in terracotta policromata raffigurante Sant’Agata, attribuita a Carlo di Andrea Galletti.
Monumenti e luoghi da visitare a Monteroni d’Arbia
Grancia di Cuna
Zona: Crete Senesi
Tipo: fattoria fortificata (XIV° secolo)
Si tratta di una delle maggiori e meglio conservate fortezze-fattorie di tutta la Toscana. In precedenza c’era uno spedale, destinato al ricovero e all’assistenza ai pellegrini e a quanti altri transitavano sulla vicina via Francigena. La fattoria fu edificata per iniziativa dallo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena. All’inizio del XIV° secolo fu costruito il granaio, mentre la trasformazione in “grancia” (fattoria-fortezza) avvenne durante quello successivo. Principale compito della struttura era quello di raccogliere e conservare i prodotti agricoli prima del loro utilizzo, pur mantenendo la funzione di ricovero e ospedale. La costruzione ha conservato ancora gran parte delle strutture originali. Nell’anello di mura che conteneva il piccolo abitato è rimasta integra la porta principale. Il nucleo centrale della “grancia” è un complesso di forma quadrata, circondato da mura e con due torri d’angolo dotate di strutture difensive. Nel cortile interno, oltre alle abitazioni, c’è la piccola chiesa di SS. Jacopo e Cristoforo. La casa padronale risale al XVII° secolo.
ITINERARI
Percorsi
La campagna di Monteroni
Il percorso, che si snoda su strade a fondo battuto, non presenta particolari difficoltà. Da Monteroni si imbocca la strada per Asciano e, dopo aver traversato il ponte sul fiume Arbia, si prosegue in direzione di San Fabiano. Si segue il fiume fino al castello e, da qui, ci si inoltra nella zona collinare. Il paesaggio cambia avvicinandosi ai morbidi crinali che scendono verso il torrente Biena. Superati i poderi Panìco e San Bartolomeo, si prosegue verso Casilea. Superato il podere San Giovanni si raggiunge, più in alto, Barbiano. Da questa posizione si gode la vista del monte Amiata verso sud e di Siena a nord ovest.
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TIPO; percorso storico e naturalistico (automobile, trekking, mountain bike, cavallo)
ZONA; Crete Senesi
PARTENZA; Monteroni d’Arbia
ARRIVO; Babiano
LUNGHEZZA; 18 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; 4 ore (a piedi) 2 ore (mountain bike)
DIFFICOLTA; facile
DISLIVELLO;
ITINERARI CAI N°;
ATTRAZIONI; San Fabiano, torrente Biena, Casilea, Barbiano, Ponzano, Ponzanello
INFORMAZIONI;
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CULTURA
Storia
Il nome deriva da una delle colline che dominano l’abitato, denominata Monte Roni. Lo sviluppo del borgo è legato all’espansione dello Spedale di Santa Maria della Scala di Siena che, in questa zona, acquisì proprietà terriere agli inizi del XIII° secolo. L’abitato si sviluppò progressivamente attorno a un mulino fortificato situato lungo la Via Francigena (o Romea). Nei pressi fu poi costruita una “grancia” (fattoria-fortezza) che aveva anche funzione di ricovero e ospedale per i pellegrini. Nel 1554 il borgo fu assediato dalle milizie di Firenze nel corso dell’ultima delle molte guerre contro Siena. In seguito l’abitato entrò a far parte del Granducato di Toscana e ne seguì le sorti fino all’Unità d’Italia.