Scegli cosa vedere e fare a Sarteano
Sarteano, la Tomba della Quadriga Infernale e le acque della sorgente terapeutica
Sarteano è ubicato sui rilievi montuosi che separano la Valdichiana Senese dalla Val d’Orcia, una delle più pittoresche aree della Toscana meridionale. È una zona di pregio, sia dal punto di vista storico (civiltà etrusca) che naturalistico. La cittadina è dominata dall’imponente Castello di Sarteano che si staglia sullo sfondo verde del Monte Cetona. Nel fortilizio si svolgono attività culturali ed eventi enogastronomici. L’economia della cittadina è diversificata ma, fondamentalmente, si basa sull’agricoltura – olio, vino e frumento – e sul turismo.
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ZONA; Val d’Orcia
TIPO; cittadina rurale
COORDINATE; 42°59′00″N 11°52′00″E
ALTITUDINE; 573 metri s.l.m.
PRODOTTI; olio, vino, frumento
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, equitazione
CONFINI; Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Pienza, Radicofani, San Casciano dei Bagni (SI)
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Informazioni Turistiche
Comune di Sarteano
corso G. Garibaldi, 7 – 53047 Sarteano (SI)
tel.: +39 0578 269200
www.comune.sarteano.siena.it
Informazioni turistiche
corso G. Garibaldi, 9
tel. +39 0578 269204
info@prolocosarteano.it
COSA VEDERE
Fortificazioni
Fortezza di Sarteano
Fortezza di Sarteano
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: fortificazione (XI° secolo)
È ubicata su un masso di travertino che, nei secoli, ne ha favorito l’inespugnabilità. Originariamente un castello risalente al 1038, fu proprietà della famiglia Manenti fino al 1280. In seguito fu teatro di molti scontri armati fino a quando Sarteano si legò completamente a Siena.
Di conseguenza il cassero subì una radicale trasformazione (sembra anche ad opera di Lorenzo di Pietro, detto Il Vecchietta) passando dallo stile gotico a quello rinascimentale fiorentino. Infatti il mastio centrale fu dotato di una cinta muraria intervallata da due torrioni circolari e interrotta solo da un portale con ponte levatoio. Di notevole interesse è la scala a chiocciola, composta da 134 gradini in travertino, che attraversa verticalmente l’edificio
Il castello resistette a molti assedi, tra cui quello quello di Cesare Borgia (1503) e dell’esercito spagnolo (1552). Nel 1617 il fortilizio fu donato in uso perpetuo a Brandimarte Fanelli e i suoi discendenti ne mantennero la proprietà fino al 1997. In quest’anno fu acquistato dall’amministrazione comunale poi e restaurato. All’interno della fortezza e del parco circostante, formato da lecci secolari, si svolgono eventi culturali ed enogastronomici.
Chiese
Abbazia di Spineta
Abbazia della Santissima Trinità di Spineta
Zona: Valdichiana Senese
Comune: Sarteano (SI) – località Spineta
Tipo: abbazia romanica cistercense (XI° secolo)
Edificata nel 1085, fu affidata ai monaci vallombrosani di Coltibuono e, durante tutto il Medio Evo, fu un importante centro religioso. Nel complesso c’era anche un ospedale riservato ai pellegrini che transitavano lungo la vicina via Francigena (o Romea). Dal XV° secolo iniziò un periodo di decadenza e l’abbazia fu trasferita al monaci cistercensi. Questi vi rimasero fino al 1784, anno della soppressione decretata dal Granduca di Toscana Leopoldo II° Asburgo Lorena.
In seguito tutto il complesso fu trasformato in una fattoria agricola. In anni recenti le strutture sono state oggetto di un accurato restauro e, attualmente, sono utilizzate solo per importanti incontri culturali o cerimonie religiose. La chiesa è in stile romanico, a navata unica. All’incrocio tra navata e transetto è inserita una piccola cupola, protetta esternamente da un tiburio quadrilatero. Gli unici elementi decorativi sono due animali, scolpiti a debole rilievo nella facciata, e un quadrupede, scolpito all’interno di una lunetta del transetto.
Terme
Parco delle piscine termali
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: parco comunale con impianti sportivi e piscine di acque termale
Indirizzo: Via Campo dei Fiori, 30
Email: info@parcodellepiscine.it
Tel: +39 0578 26971
È un ampio parco con ampi spazi verdi ben curati. All’interno c’è un grande campeggio ben attrezzato e dotato di impianti sportivi. Inoltre ci sono tre piscine alimentate con acqua proveniente direttamente dalla sorgente termo-minerale delle Canalette.
Il parco dispone di piscine termominerali per adulti e bambini, clienti del campeggio e giornalieri, tutte alimentate dalla sorgente “Santa Lucia”, così denominata per l’antica credenza popolare che attribuiva a quest’acqua qualità terapeutiche per la vista. Le acque della sorgente sgorgano a temperatura costante di circa 24 gradi, non sono riciclate e hanno proprietà curative. La proprietà più importante è quella di eliminare le impurità della pelle.
Riserve naturali
Riserva Naturale di Pietraporciana
Zona: Valdichiana Senese
Comuni: Chianciano Terme, Sarteano
Tipo: area naturale protetta
È quanto rimane di uno dei più grandi boschi di faggio dell’Italia centrale e si estende per oltre 340 ettari sul versante settentrionale dei rilievi che separano la Valdichiana Senese dalla Val d’Orcia. Le cavità della zona, tra cui la Grotta del Bruco, furono abitate fin dalla preistoria. Oltre ai faggi ci sono alberi di cerro, carpino bianco e carpino nero, acero montano. I due tipi di arbusti principali sono la belladonna e la “fusaggine maggiore”, una specie tipica della zona mediterraneo-montana, mentre tra le specie floreali domina il giglio martagone, una rarissima varietà appartenente alla famiglia delle liliaceae. Inoltre sono presenti il bucaneve, la primula e l’anemone.
Località nei dintorni
Castiglioncello del Trinoro
Zona: Valdichiana Senese
Comune: Sarteano (SI) – località Castiglioncello del Trinoro
Tipo: villaggio rurale
Ciò che più caratterizza questo piccolo villaggio è l’ampia e spettacolare veduta della Val d’Orcia, il che che ne fa uno dei punti panoramici più suggestivi della Toscana meridionale. L’abitato, sviluppatosi all’interno del castello edificato nel XII° secolo dai conti Manenti, era conosciuto come Castrum Trinum Latronum, (cioè castello dei tre ladri). Sembra infatti che, sfruttando proprio il controllo visivo della zona, il borgo sia stato sede di malfattori che derubavano pellegrini e viandanti nel tratto della vicina via Francigena (o Romea). Una testimonianza del passato è la romanica Chiesa di Sant’Andrea.
ARTE E MUSEI
Musei di Sarteano
Museo Civico Archeologico
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: museo archeologico etrusco
Indirizzo: via Roma, 24
Tel.: +39 0578 269261 / 269212
Email: museo@comune.sarteano.si.it
Sito: www.museosarteano.it
Orari: invernale giorni festivi 10.30-12.30 e 16.00-19.00; estivo tutti i giorni 10.30-12.30 e 16.00-19.00; chiuso il lunedì
Ingresso: intero €uro 7,00, ridotto € 5,00
Accessibilità disabili: sì
Servizi: visite guidate, laboratori didattici
Il museo ha sede nel Palazzo Gabrielli, risalente al XIII° secolo. La raccolta è costituita da oggetti provenienti dalle numerose necropoli etrusche del territorio e risalenti a un arco di tempo che va dal IX° al I° secolo a.C. Di notevole interesse sono i reperti villanoviani provenienti dalla necropoli di Sferracavalli e gli ossari canopici etruschi del periodo “orientalizzante”. Quindi la ricostruzione della tomba a camera con doppia sepoltura della necropoli di Solaia-Macchiapiana.
Tutto il piano inferiore è dedicato alla ricostruzione scenografica a grandezza naturale di una straordinaria tomba della seconda metà del IV° secolo a.C., denominata “della Quadriga Infernale”, scoperta nella necropoli delle Pianacce. L’innovativa tecnica delle stampe digitali su intonaco esalta i vivacissimi colori delle pitture, davvero uniche.
Siti archeologici
Particolare della tomba etrusca della “Quadriga Infernale”
Necropoli delle Pianacce - Tomba della Quadriga Infernale
Zona: Valdichiana Senese
Comune: Sarteano (SI) – località Pianacce
Tipo: sito archeologico etrusco (IV° secolo a.C.)
Orari: solo di sabato e su prenotazione (tel. +39 0578 269261 / 269212 – email museo@comunesarteano.si.it)
La scoperta della cosiddetta “Tomba della Quadriga Infernale” è avvenuta nel corso degli scavi nella grande necropoli delle Pianacce nel 2003 e ha costituito uno degli eventi più significativi degli ultimi decenni per l’etruscologia. La tomba, collocata a una profondità di 5 metri e con un dromos di accesso di 20 metri, è decorata da un ciclo pittorico conservatosi in maniera sorprendente.
L’eccezionalità è costituita soprattutto dall’originalità dei temi iconografici. Sul lato destro del corridoio di accesso è raffigurata una quadriga, composta da due leoni e due grifoni, che traina un carro condotto da un demone. Si tratta, probabilmente, di una raffigurazione del tutto innovativa del demone Charun, omologo del Caronte greco nella sua funzione di accompagnatore delle anime verso l’Ade.
Al di là di una nicchia scavata lungo il corridoio c’è una seconda scena di grande vivacità: due figure maschili, distese sul letto del banchetto, si rivolgono un gesto di affetto. Certamente si tratta dei due defunti sepolti raffigurati a banchetto nell’aldilà.
All’interno della camera di fondo, di forma quadrangolare, è dipinto un serpente a tre teste, uno dei tanti mostri immaginari che popolavano l’oltretomba etrusco. Infine, sul semipiano della parete di fondo, è raffigurato un ippocampo, un motivo presente in molte tombe etrusche anche al di fuori della Toscana.
Sia lo stile delle pitture che gli oggetti del corredo indicano che la tomba risale alla seconda metà del IV° secolo a.C. All’interno della necropoli sono state collocate numerose lastre di terracotta provenienti da un edificio termale di epoca romana rinvenuto in località Colombaio.
COSA FARE
Eventi
Giostra del Saracino
Giostra del Saracino
Tipo: folclore
Periodo: 15 agosto
È la rievocazione di antichi tornei equestri. Prima della gara tutte le contrade sfilano in costume d’epoca assieme al “carroccio”: i capitani, le dame, gli sbandieratori, i musici, i giostratori e i palafrenieri con il cavallo percorrono tutte le vie del paese fino alla piazza principale della cittadina. Cinque cavalieri, ciascuno in rappresentanza delle cinque contrade, si sfidano nella gara.
Durante la giostra il cavaliere si lancia al galoppo contro una statua di legno che rappresenta il Saraceno, posta su un perno fissato nel terreno, e dotata di un grappolo di palle di legno nella destra e uno scudo nella sinistra. Il cavaliere deve infilare, con la lunga lancia, un anello che è posto in cima allo scudo. Se il cavaliere sbaglia e colpisce il “Buratto” questo girerà su sé stesso colpendo con le palle di legno le spalle del fantino. Il vincitore della competizione aggiudicherà alla propria contrada il palio, un drappo dipinto ogni anno da un artista diverso.
Coppa Monte Cetona - Raduno di auto d’epoca
Tipo: sportivo
Periodo: prima domenica di luglio
Il tradizionale raduno di auto d’epoca vede la partecipazione di centinaia di appassionati. Il concentramento delle vetture e degli equipaggi avviene in località Piazze, nel comune di Cetona. Il corteo dirige verso San Casciano dei Bagni, poi verso Cetona e si conclude a Sarteano con la cerimonia della premiazione.
ITINERARI
Percorsi e Tour
Strada del Vino Orcia
Informazioni:
– Via Borgo Maestro, 90 – Rocca d’Orcia (SI)
– Rocca a Tentennano – Castiglione d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 887471; mobile ufficio di segreteria +39 334 30 66 290
Sito: www.stradavinorcia.com
Email: info@stradavinorcia.com / stradavinorcia@gmail.com
Comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda, Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
La Strada del Vino Orcia è nata nel 2003 ed ha la sua sede ai piedi della Rocca a Tentennano di Castiglione d’Orcia. Tredici sono i comuni inclusi nella DOC Orcia.
L’elemento che accomuna il territorio su cui si snoda la Strada del Vino Orcia è il paesaggio, tra i più caratteristici e affascinanti della Toscana, forse la più bella campagna del mondo. Nel 2004, l’UNESCO ha inserito la Val d’Orcia nel patrimonio mondiale dell’umanità, primo territorio rurale ad essere premiato con questo riconoscimento, definendola nelle motivazioni come ” icona del paesaggio “. Furono gli Etruschi a importare la vite dal lontano Oriente e ancora oggi i discendenti di quel misterioso e affascinante popolo si tramandano di generazione in generazione l’arte dei vignaiuoli.
E proprio la vite, con quel suo straordinario “sanguis jovis” (divino Sangiovese), ha lasciato profonda traccia di sè nel corso dei millenni, visibile nell’inestricabile legame tra l’uomo e la terra attraversata da fiume Orcia. La Strada del vino Orcia è un invito a scoprire questo territorio, alla vita che scorre con i ritmi di questa terra e a vivere immersi in ” un luogo del sogno “. Luoghi dove la presenza dell’uomo avviene ancora in armonia con la natura. Chi vuol davvero conoscere questa terra deve mettere in conto di non poterne più farne a meno, di ritornare di persona o con la mente alla fonte di tante emozioni.
Tenendo ben presente il sempre più numeroso numero di appassionati ed estimatori del vino di qualità, la Strada del Vino Orcia ha istituito un coupon omaggio, munito di timbro e data dall’Ufficio Turistico o della struttura ricettiva presso la quale si soggiorna, per le cantine associate che dà diritto a una degustazione guidata gratuita dei vini Orcia DOC.
Conservando il coupon, a coloro che avranno effettuato una degustazione, verrà riconosciuto, presentando lo stesso coupon alla biglietteria, uno sconto del 50% all’ingresso ai musei che collaborano con la Strada del Vino Orcia: a Castiglione d’Orcia la Sala d’Arte San Giovanni, a Chianciano Terme il Mueso Etrusco, a San Giovanni d’Asso il Museo del Tartufo, a Pienza il Museo Diocesano, a Monticchiello il Museo del Teatro Popolare Tradizionale Toscano (TePoTraTos).
CULTURA
Storia
La presenza dell’uomo nel territorio fin dall’epoca preistorica è confermata dai reperti provenienti dalla Grotta dell’Orso, un’ampia cavità carsica dove sono stati effettuati scavi sistematici a partire dal 1960. Nela grotta, attualmente non visitabile, sono stati rinvenuti vasi dell’Età del Bronzo, alcuni ancora intatti e contenenti semi di grano. Insediamenti etruschi occuparono le zone collinari più elevate in un periodo compreso tra il IX° ed il I° secolo a.C. Queste presenze sono confermate dalla necropoli di Sferracavalli e, nella zona verso la località di Castiglioncello del Trinoro, da quella di Solaia-Macchiapiana.
Qui sono state riportate alla luce numerose sepolture in canopi (tipici vasi cinerari con il profilo del defunto). Di notevole importanza anche la necropoli delle Pianacce dove si trova la splendida tomba “della Quadriga Infernale”. La zona continuò a essere abitata anche in epoca romana, probabilmente per la presenza di sorgenti termali. Gli edifici connessi, legati ad abitazioni rustiche, ebbero un notevole grado di raffinatezza, come dimostrano le lastre in terracotta rinvenute nelle località Colombaio e Peschiera.
Il nucleo abitato medievale si sviluppò dopo l’anno Mille attorno al castello. Il fortilizio fu inizialmente proprietà dei conti Manenti, pur facendo parte dei territori controllati da Siena. Nel 1379 il borgo si legò strettamente a Siena. A partire dalla seconda metà del XV° secolo, tutta la zona fu teatro di vari episodi dell’ultimo dei numerosi conflitti armati tra Siena e Firenze. Tra l’altro, nel 1552, il castello resistette validamente all’assedio dalle milizie del re di Spagna Carlo V°. Il confronto si concluse con la sconfitta dell’esercito di Siena nella battaglia di Scannagallo (1554). Nonostante ciò Sarteano rimase fedele a Siena finché, nel 1556, il borgo fu occupato dalle milizie di Firenze. Sarteano fu quindi annesso al Granducato di Toscana e ne seguì le sorti fino all’Unità d’Italia.