Sovicille, edifici storici e il fantasma della Pia
Il territorio di Sovicille è collocato in un’attraente zona della Val di Merse adatta a percorsi in bicicletta oppure a cavallo. Ci sono numerosi edifici storici, castelli e pievi medievali come il Castello di Capraia, la Pieve di San Giovanni Battista a Ponte allo Spino, il castello neogotico di Cella. Da segnalare anche il Ponte della Pia, legato alla nobildonna Pia Tolomei, successivamente uccisa dal marito con l’accusa ingiusta di tradimento.
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ZONA; Val di Merse
TIPO; cittadina rurale
COORDINATE; 43°17’00’’N11°14’00’’E
ALTITUDINE; 265 metri s.l.m.
PRODOTTI; formaggi
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, equitazione
CONFINI; Casole d’Elsa, Chiusdino, Monteriggioni, Monteroni d’Arbia, Monticiano, Murlo, Siena (SI)
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Informazioni Turistiche
Comune di Sovicille
piazza G. Marconi, 1 – 53018 Sovicille (SI)
Tel.: +39 0577 582111
info@comune.sovicille.si.it
www.comune.sovicille.si.it
COSA VEDERE
Castelli di Sovicille
Castello di Capraia
Zona: Val di Merse
Comune: Sovicille (SI) – località Orgia
Tipo: fortificazione (VIII° secolo)
Tel.: +39 0577 342901
Email: info@castellocapraia.com
Sito: www.castellocapraia.com
Le prime notizie del castello risalgono al 731, anno in cui Warnefrido, amministratore del re longobardo Liutprando, stipulò l’atto di fondazione del monastero di S. Eugenio presso Siena. Tra i beni assegnati alla nuova istituzione c’era anche il castello di Capraia.
Nel XII° secolo il fortilizio fu ristrutturato dai conti Ardengheschi allo scopo di difendere i loro possedimenti. Nei secoli successivi il castello cambiò varie volte proprietario, anche se sempre sottomesso a Siena. Nel 1554, mentre Siena subiva l’ultimo e fatale assedio di Firenze, dal castello di Capraia partivano i viveri alla città assediata.
Venuto a conoscenza di questo, il marchese di Marignano, comandante dell’esercito alleato di Firenze, partì con 4.000 fanti verso Capraia e riuscì ad impadronirsi della fortezza. Nessuno fu risparmiato: soldati, civili, vecchi, donne e fanciulli vennero uccisi, come pure Giomba di Guidoccio Giunti e sua moglie, proprietari del castello. Dopo questo atroce episodio Capraia fu completamente abbandonata. Il villaggio, assai degradato e ridotto pressoché a rudere, nel XVIII° secolo fu acquistato dalla famiglia Borghesi.
Castello di Montarrenti
Zona: Val di Merse
Tipo: fortificazione (XII° secolo)
Tel.: +39 0577 582111
Email: info@comune.sovicille.si.it
Gli edifici che fanno parte del castello di Montarrenti risalgono al 1156. Oltre alle torri con finestre ad arco acuto di puro stile gotico, delle costruzioni originali rimangono resti delle mura di difesa, feritoie, piombatoi e porte gotiche e romaniche.
Castello di Celsa
Zona: Val di Merse
Tipo: dimora storica neogotica (XVI°-XVII° secolo)
Tel.: +39 06 6861138
Email: info@castellodicelsa.com
Sito: www.castellodicelsa.com
L’edificio, all’origine un baluardo difensivo di Siena, fu trasformato nel XVI° secolo in residenza per iniziativa del proprietario Mino Celsi. Nel 1554, all’epoca dell’ultima guerra tra Firenze e Siena, il complesso fu distrutto dalle milizie dell’imperatore spagnolo Carlo V°.
Durante il XVII° secolo, contemporaneamente al restauro, venne realizzata una parte dei giardini, espressione della cultura barocca d’epoca. Nel 1802 la proprietà fu acquisita dalla famiglia Chigi, i quali trasformarono la residenza in un maniero neogotico.
Un ulteriore restauro della dimora e dello scenografico giardino all’italiana si deve ai principi Aldobrandini, divenuti proprietari ai primi del XX° secolo. Nonostante i numerosi interventi subiti nel corso dei secoli l’edificio ha conservato l’aspetto originale.
Chiese
Pieve di Ponte allo Spino
Pieve di San Giovanni Battista a Pernina
Zona: Val di Merse
Comune: Sociville (SI) – località Pernina
Tipo: chiesa (XI°-XVIII° secolo)
Fu costruita, attorno all’anno 1078, per volere della contessa Matilde di Canossa. Nel XVIII° secolo fu ristrutturata in stile barocco ma, nel XX° secolo, è stata oggetto di un’ulteriore restauro che ha ripristinato l’originario aspetto romanico. La chiesa è una basilica a tre navate, absidata, con copertura lignea. Alla pieve sono affiancati gli edifici della canonica. Tutta la struttura è stata realizzata con l’uso di conci di calcare cavernoso di color avorio, disposti a corsi orizzontali e paralleli.
Pieve di San Giovanni Battista a Ponte allo Spino
Zona: Val di Merse
Comune: Sociville (SI) – località Ponte allo Spino
Tipo: chiesa romanica (XII° secolo)
Edificata nel 1189, ha conservato inalterato l’aspetto originale in stile romanico. All’interno si conserva una tavola del XVI° secolo di Bartolomeo Neroni, detto il Riccio: Madonna col Bambino, angeli, santi e un vescovo.
Monastero di Santa Mustiola
Zona: Val di Merse
Comune: Sociville (SI) – località Torri
Tipo: monastero (XIII°-XIV° secolo)
Il monastero fu edificato attorno al XI° secolo e, nel XIII° secolo, fu oggetto di un ampio intervento. L’edificio è a navata unica con caratteri gotici nelle pareti laterali. Di grande interesse è il chiostro che conserva i caratteri romanici, nonostante le diverse ristrutturazione avvenute nel XIV° e XV° secolo.
Eremo di Lecceto
Zona: Val di Merse
Comune: Sociville (SI) – località Lecceto
Tipo: eremo e chiesa (XIII°-XIV° secolo)
Indirizzo: Via Lecceto, 6
Tel: +39 0577 349393
Email: osa.si@alice.it
Edificata nel 1223, la chiesa fu ricostruita nel 1317 e quindi ampliata nel 1344. Nella semplice facciata a capanna si aprono un occhio tamponato e un portale in stile romanico. L’interno, ristrutturato in stile barocco, conserva affreschi del XIV° secolo: Inferno, Paradiso, Opere di misericordia, La vita nel tempo di pace e di guerra e Figurazioni della vita eremitica.
A partire dal XIV° secolo l’eremo divenne noto perché legato all’attività di Santa Caterina da Siena e vi prese dimora il teologo inglese William Flete. Durante il Rinascimento, il cardinale agostiniano Egidio da Viterbo, umanista e filosofo, vi soggiornò a più riprese a partire dal 1502, dedicando al monastero una sua opera, il Panegyricus pro coenobio Ilicetano.
Monumenti e luoghi da visitare a Sovicille
Villa Cetinale
Villa Cetinale
Zona: Val di Merse
Comune: Sociville (SI) – località Cetinale
Tipo: dimora storica (XVII° secolo)
Indirizzo: Strada di Cetinale, 9
Tel.: +39 0577 311147
Email: info@villacetinale.com
Sito: www.villacetinale.com
Fu costruita nel 1676 su progetto dell’architetto Carlo Fontana, allievo del Bernini, quale residenza del cardinale Flavio Chigi. La costruzione fu eseguita in tre fasi distinte: la villa, gli annessi e il giardino nel 1676-1688, il Parco della Tebaide nel 1698-1705 e il Romitorio nel 1716. Il cardinale Flavio Chigi lasciò il complesso ai nipoti, i quali lo conservarono fino al 1977, quando fu acquistato dal parlamentare britannico lord Antony Lambton. Questi fece eseguire un attento restauro conservativo.
L’edificio, a pianta quadrangolare, si sviluppa su tre piani. Il Giardino degli Agrumi, ubicato sul retro della villa, è composto da aiuole di disegno geometrico, bordate da siepi di bosso. Tutte le aiuole sono ornate da pavoni di pietra scolpita e da statue. Il Parco della Tebaide prende il nome dalla zona desertica dell’alto Egitto abitata nel Medio Evo da eremiti cristiani. Ubicato all’interno di un’area boschiva, include un tortuoso cammino di penitenza, tra cappelle votive, croci in pietra e numerose sculture di frati inginocchiati.
Ponte della Pia
Zona: Val di Merse
Comune: Sociville (SI) – località Rosia
Tipo: ponte medievale (XIII° secolo)
Fin dall’epoca romana un ponte attraversava il torrente Rosia, non lontano dall’omonimo abitato. Costituito da un’unica arcata, fu ricostruito nei primi anni del XIII° secolo per il solo passaggio pedonale. Era situato lungo la Via Massetana, che collegava Siena alla Maremma.
Secondo la tradizione il nome del ponte deriverebbe dalla nobildonna senese Pia de’ Tolomei ingiustamente accusata di tradimento dal marito (invaghitosi di un’altra donna) che l’avrebbe fatta confinare in Maremma. Durante il triste cammino verso l’esilio la donna sarebbe transitata proprio su questo ponte.
Una leggenda racconta che il fantasma di Pia de’ Tolomei appaia nelle notti di luna piena, completamente vestito di bianco, e che attraversi il ponte senza toccarlo….
Località nei dintorni di Sovicille
Borgo di Torri
Zona: Val di Merse
Comune: Sociville (SI) – località Torri
Tipo: borgo medievale (XII° secolo)
Torri è uno antico borgo di origini medievale che ancora oggi conserva parte della architettura originale. Ha una forma perfettamente ovale, con due ingressi e mura con oltre 20 metri di altezza. All’interno delle mura si trovano case costruite con materiali di recupero fin dal medioevo e un chiostro appartenente alla pieve di Santa Mustiola costruito con bicromia di marmi, nello stesso stile del Duomo di Siena.
Dal borgo partono diversi sentieri adatti a escursioni e passeggiate a piedi, in bici o a cavallo. Nelle vicinanze ci sono diversi relais e b&b ubicati in edifici medievali ristrutturati. Ci sono anche resort frequentati principalmente da turisti inglesi.
Nei dintorni, da segnalare il borghetto di Stigliano, luogo che ancora conserva le caratteristiche medievali evidenziate dal Castello di Poggiarello, fortificazione sviluppata tra il XII° e il XV° secolo, che sorge su di un’antica necropoli etrusca e da due case-torri che costituivano una fattoria fortificata di proprietà della famiglia Pecci, mercanti senesi.
Riserve naturali
Riserva dell'Alto Merse
Zona: Val di Merse
Tipo: aree naturali protette
Sito: www.riservenaturali.provincia.siena.it
La Riserva, di circa 2.000 ettari, è suddivisa tra i comuni di Chiusdino, Monticiano, Sovicille. Contiene nella parte meridionale, il tratto del fiume Merse compreso tra le due anse che il corso d’acqua forma a nord-est di Monticiano e presso Brenna. La restante superficie coincide in gran parte con il bacino del torrente Ricausa, affluente di sinistra del Merse.
ARTE E MUSEI
Musei
Museo Etnografico del Bosco e della Mezzadria
Zona: Val di Merse
Comune: Sociville (SI) – località Bergolozzi a Orgia
Tipo: museo etnografico sul mondo contadino
Indirizzo: piazzale G. Garibaldi
Tel.: +39 0577 582330 / 342097
Email: museo@comune.sovicille.si.it
Orari: da martedì a domenica 10.00-13.00 e 14.00-18.00; chiuso il lunedì
Ingresso: intero €uro 4,00, ridotto € 2,00
Servizi: laboratori didattici
Il museo è una raccolta naturalistico-etnografica sul bosco e sul mondo contadino e illustra le attività di lavoro svolte all’aperto, quali il carbonaio e il taglialegna. Nel museo, ubicato in un vecchio fienile restaurato, ci sono attrezzi di lavoro e oggetti dei boscaioli. Inoltre documenti cartacei e audiovisivi che raccontano la vita ed il lavoro nel bosco, così come si svolgevano fino a mezzo secolo fa.
Siti archeologici
Area Archeologica di Malignano
Zona: Val di Merse
Comune: Sociville (SI) – località Rosia
Tipo: sito archeologico (VIII°-IV° secolo a.C.)
È ubicata nei pressi della località Rosia e contiene tracce di insediamenti dell’Età del Ferro, dall’VIII° al IV° secolo a.C. La necropoli è composta da tombe a camera e a pozzetto scavate nella roccia calcarea. Vi sono stati rinvenuti corredi di ceramiche e monete risalenti al III° secolo a.C. Altre necropoli della zona sono ubicate nelle località di Orgia, Grotti, Toiano.
ITINERARI
Percorsi
Dal Museo del Bosco ubicato nella località di Bergolozzo a Orgia si diramano alcuni itinerari che si snodano verso il bosco e il fiume Merse, offrendo spunti di valore antropologico, botanico, faunistico e paesaggistico. Lungo i percorsi tematici c’è la ricostruzione di ambienti tipici, quali seccatoi, fornaci o carbonaie, testimonianza della vita e del lavoro contadini. Altri itinerari con partenza da Sovicille toccano l’agglomerato di Malignano (necropoli etrusca) e conducono a Rosia e alla Ponte della Pia. I percorsi possono essere fatti a piedi, a cavallo oppure in bicicletta.
GRAND TOUR DI VAL DI MERSE
Dopo L’Eroica e il Canale Maestro della Chiana, in provincia di Siena è attivo il Grand Tour della Val di Merse, un percorso di circa 147 km completamente segnalato con pannelli ogni 10km. Il percorso si sviluppa nella sua maggior parte in strade secondarie a basso traffico, su una vasta area della Montagnola Senese fino ad arrivare a Siena.
Si parte da Sovicille e si prosegue sulla destra lungo la SP 52 “della Montagnola Senese” in direzione alle località di Ancaiano e Pievescola. Da Ancaiano, la strada ricomincia a salire con bei tornati panoramici fino al Passo dell’Incrociati (505 mt s.l.m. km 7,2), spartiacque naturale fra i bacini idrici della Val di Merse (Ombrone) e Val d’Elsa (Arno). Si continua su strada bianca in direzione La Cetina fino al podere Morra. La ripida discesa conduce all’incrocio con la SP 101 “di Montemaggio” , dove si può vedere il Castello di Celsa. Arrivati all’incrocio a T, si entra nel comune di Casole d’Elsa. A questo punto la strada inizia a salire per circa 2 km in modo regolare fino al passo di Celsa (km 12,5).
In questa tappa del percorso, si trova il piccolo borgo di Marmoraia, dove oltre al gran panorama, si può ammirare la pieve fortificata dei Santi Maria e Gervasio. Tornati poi sulla SP 101 si scende 5 km di discesa (km 18) e, poco prima del borgo di Scorgiano, si gira a sinistra verso la località di Pievescola, punto sosta con bar, ristorante, alimentari. Alla rotatoria davanti al Parco del Fungo Innamorato, si svolta a destra, si passa davanti alla pieve romanica di San Giovanni Battista, per poi scendere fino all’incrocio con la SP 541 “Traversa Maremmana” (km 24,5) e si prosegue SP 3 “delle Gallerie” seguendo i cartelli per località Mensano e comune di Radicondoli. Al bivio per Radicondoli, si consiglia una deviazione sulla destra di circa 2 km per visitare il borgo fortificato di Radiconcoli.
In seguito, direzione località Belforte (comune di Montieri, già nella zona delle Colline Metallifere). Si pedala sul crinale che si affaccia sull’Alta Val di Cecina e sul complesso montuoso delle Cornate. Giunti in località Montingegnoli, si prende la SP 107 “di Montalcinello” in direzione di Chiusdino (km 39) e si prosegue adesso su una strada di fondo valle talvolta affiancata dalle tubature che sfruttano l’energia geotermica. Al km 44,6 circa si raggiunge il villaggio di Montalcinello. Al km 49.3 in località La Battellona, si svolta verso Chiusdino che si raggiunge salendo per 3,5 km sulla SP 31.
Dopo la visita alla parte vecchia del borgo di Chiusdino, si prosegue per la località di Ciciano e Montieri per poi, in poco meno di 3 km a incrociare la SP 441 “Massetana”. Si imbocca ora la strada provinciale a sinistra (km 56) verso località Palazzetto per proseguire verso l’Abbazia di San Galgano. Si continua quindi in direzione di Siena.
Al km 63,6 circa all’incrocio a T del Madonnino si gira lungo la SP 73 bis “Senese Aretina” verso Monticiano, che si raggiunge dopo circa 4 km (km 67,5 circa). Si prosegue verso la SS 223 “Siena – Grosseto” seguendo la SP 32/A “delle Pinete”. La strada inizialmente declina fino al ponte sul Torrente Gonna (km 71 circa), poi sale fino la località di Iesa (km 80), che sorge su un balcone naturale che si affaccia sulla vallata del Torrente Farma, confine naturale tra Siena e la Provincia di Grosseto.
Da Piazza Lama nel centro di Iesa si seguono le indicazioni per Siena e Grosseto. Alla fine della discesa panoramica, affacciata sul Monte Amiata e l’Alta Maremma, si prosegue dritto verso la località Imposto dove si va a destra sulla SP 4 “di Petriolo” in direzione località Montepescini. Dopo 700 m al km 86 circa, si raggiunge l’incrocio per Montepescini – Casabianca fino ad attraversare il torrente Farma). L’itinerario si sviluppa ora su strada bianca in pianura fino alla fattoria de Il Santo. Da lì si scende ripidamente fino al ponte sul fiume Merse.
Dal ponte la confluenza fra Merse e Ombrone è a poche decine di metri. Attraversato il fiume inizia la salita più impegnativa dell’itinerario: dalla quota di 130 mt s.l.m. ci si arrampica per 8,5 km circa, attraverso numerose rampe. Dopo 1,3 km si oltrepassa il villaggio di Montepescini e si continua verso Casciano di Murlo. Possibilità di ristoro.
Si prosegue dritto lungo la SP 33 “della Rocca di Crevole” in direzione di Vescovado di Murlo. Dopo 2 km si gira per oltrepassare il Valico del Rospatoio (512 m s.l.m.) e si scende verso Vescovado di Murlo e, poi si prosegue lungo la SP 34/c “di Murlo”, dove si trova un importante Museo Etrusco. Si torna a Vescovado e si prosegue lungo la SP 33 in direzione di Grosseto. Dopo circa 1 km, si gira in direzione di Radi, imboccando la SP 34/b “di Murlo”, panoramica strada bianca. Al km 115 si gira verso Ville di Corsano e Grosseto.
Dal centro di Ville di Corsano si piega a destra sulla SP 46 in direzione Siena. Al km 123,8 circa, si affaccia in direzione di Mugnano. A questo punto è possibile raggiungere Siena con una facile deviazione di 10 km (20 km andata e ritorno). L’itinerario prosegue sempre dritto, si oltrepassa la SS 223 “Siena – Grosseto” su un cavalcavia verso Fogliano fino a San Rocco a Pilli.
Si attraversa la frazione e all’incrocio della Villa Cavaglioni si piega a destra in Via del Poggetto verso Stigliano, per percorrere una piacevolissima strada secondaria che scende gradualmente verso la località di Piano di Rosia. Arrivati al km 135.7 si pedala su sterrato fino al bivio con la SP 99 “del Piano di Rosia”. Lungo la strada si incontrano le possibili deviazioni verso Palazzo a Merse, dove c’è un vecchio mulino del 1200, Orgia, sede del Museo Etnografico del Bosco e della Mezzadria, Brenna, l’antico “mare di Siena”, dove è possibile durante l’estate fare un bagno rinfrescante nel Fiume Merse, Stigliano, con le eleganti torri castello e Torri, dove si trova il chiostro romanico policromo dell’abbazia di Santa Mustiola.
Al km 143,6 circa si entra in Rosia, borgo medievale dominato dalla graziosa pieve romanica di San Giovanni Battista. Al crocevia all’ingresso della cittadina si svolta a destra in direzione di Siena e si percorre sempre la SP 73 “Senese – Aretina” fino a Malignano, dove, al bivio si prosegue verso Sovicille fino a chiudere, dopo circa 146,5 km, l’anello del Gran Tour della Val di Merse.
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TIPO; percorso cicloturistico
ZONA; Val di Merse
PARTENZA; Piazza Marconi a Sovicille
ARRIVO; Piazza Marconi a Sovicille
LUNGHEZZA; 147 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; 14 ore
DIFFICOLTA; media
DISLIVELLO;
ATTRAZIONI; Abbazia di San Galgano, Chiusdino, Siena, Pieve di San Giovanni Battista, Stigliano, Torri, Pieve di Santa Mustiola
INFORMAZIONI;
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Anello di Stigliano
Percorso di interesse storico e artistico nella valle del fiume Merse e nei fitti boschi delle colline circostanti. Il percorso tocca la Pieve di San Giovanni Battista a Ponte allo Spino e si dirige quindi verso il borgo di Stigliano e la fattoria di Montestigliano, per poi proseguire verso Brenna e il fiume Merse. A Stigliano sono visibili due torri di proprietà della famiglia Ardengheschi, il Poggio di Siena Vecchia, con i resti di un antichissimo castelliere pre-etrusco, e Torri, dove c’è l’abbazia di Santa Mustiola e il chiostro in marmo bianco e nero.
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TIPO; percorso storic-naturalistico trekking e a cavallo
ZONA; Val di Merse
PARTENZA; località Brenna
ARRIVO; località Brenna
LUNGHEZZA; 15 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; 4 ore
DIFFICOLTA; facile
DISLIVELLO;
ITINERARI CAI N°;
ATTRAZIONI; Pieve di San Giovanni Battista a Ponte allo Spino, Stigliano, Fattoria di Montetigliano, Poggio di Siena Vecchia, Torri, abbazia di Santa Mustiola
INFORMAZIONI;
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Castiglion che Dio sol sa
Costeggiando il fiume Merse, il percorso tocca i resti del vecchio mulino della Ricausa e poi sale a Castiglion Balzetti, meglio conosciuto con il nome di Castiglion che Dio sol sa. Il maniero è stato recentemente restaurato ed è ubicato in un luogo di vegetazione rigogliosa e avvolgente.
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TIPO; percorso storico-naturalistico
ZONA; Val di Merse
PARTENZA; località Brenna
ARRIVO; località Brenna
LUNGHEZZA; 9 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; 2 ore
DIFFICOLTA; facile
DISLIVELLO;
ITINERARI CAI N°;
ATTRAZIONI; mulino della Ricausa e Castiglion Balzetti
INFORMAZIONI;
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Pieve di Pernina
Il percorso, di interesse artistico e naturalistico, attraversa il bosco fino alla Pieve di San Giovanni Battista, per proseguire quindi verso il Romitorio di Cetinale e la Villa Cetinale.
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TIPO; percorso-storico naturalistico
ZONA; Val di Merse
PARTENZA; località Ancaiano
ARRIVO; località Ancaiano
LUNGHEZZA; 12 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; 3 ore
DIFFICOLTA; media
DISLIVELLO;
ITINERARI CAI N°;
ATTRAZIONI; Pieve San Giovanni Battista, Romitorio di Cetinale, Villa Cetinale
INFORMAZIONI;
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Il romanico nella Montagnola
Percorso di interesse paesaggistico, storico e artistico che penetra all’interno della Montagnola e offre notevoli scorci panoramici sulla città di Siena e l’Alta Valle del Merse. Partendo da Sovicille, il tracciato tocca Malignano e conduce a Rosia. Da qui prosegue verso il Ponte della Pia e raggiunge il borgo di Tonni, dove c’è una pieve romanica, per continuare poi verso le pievi di Molli e Pernina. Prima di rientrare a Sovicille passando da Ancaiano e dalla Pieve di Ponte allo Spino, si possono visitare le ville di Celsa e Cetinale.
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TIPO; percorso storico-naturalistico e per mountain bike
ZONA; Val di Merse
PARTENZA; Sociville
ARRIVO; Sociville
LUNGHEZZA; 12 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; 3 ore
DIFFICOLTA; facile
DISLIVELLO;
ITINERARI CAI N°;
ATTRAZIONI; Maligno, Rosia, Ponte della Pia, borgo di Tonni, Pieve di Pernina, Villa Celsa, Villa Cetinale
INFORMAZIONI;
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CULTURA
Storia
Un’interpretazione dell’origine del nome vuole che sia la contrazione di una breve descrizione, ancora in lingua latina: soavis locus ille ovvero “quel soave luogo”. Non è del tutto casuale che sia stato recentemente scoperto un mosaico di epoca romana mentre altri reperti, di fattura etrusca, dimostrerebbero che il territorio fu abitato anche in una fase precedente. In un documento del 1004 la località viene indicata come Suffichillum. Il borgo di Sovicille si sviluppò, al confine tra i possedimenti del Vescovado di Siena e di quello di Volterra, intorno all’anno Mille.
All’inizio del XII° secolo i vescovi della seconda città ottennero il controllo di Sovicille che, successivamente, venne però annesso al territorio di Siena. Intorno al 1240 il borgo si costituì in libero comune, dotato di propri statuti. Però, all’inizio del XIV° secolo, l’abitato prima fu invaso dall’armata dell’imperatore tedesco Arrigo VII° e poi dalle milizie di Siena, che ne voleva riprendere possesso. In un momento successivo Sovicille fu assediata dalle milizie di Firenze che, solo a metà del XVI° secolo, riuscì a completare la conquista. Durante tutto il periodo del Granducato di Toscana il borgo ebbe una notevole crescita economica. Il villaggio seguì quindi le sorti dello stato toscano fino all’Unità d’Italia.
Curiosità
Il ponte medievale sul torrente Rosia, lungo la Via Massetana (collegava Siena alla Maremma), è da sempre legato alla figura della nobildonna senese Pia de’ Tolomei, ricordata da Dante Alighieri nel V° Canto del Purgatorio. La donna fu ingiustamente accusata di tradimento dal marito (invaghitosi di un’altra) e fu condannata al confino in Maremma. Qui, dopo un periodo di semi-prigionia sarebbe stata uccisa. Durante il triste cammino verso l’esilio la donna sarebbe transitata su questo ponte. Una leggenda racconta che il fantasma di Pia appaia nelle notti di luna piena, completamente vestito di bianco, e che attraversi il ponte senza toccarlo….
GASTRONOMIA
Prodotti Tipici
Nel territorio di Sovicille ci sono numerose fattorie impegnate nella produzione biologica in pieno rispetto dell’ambiente (vedi oltre “Shopping”).
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire a Sovicille
Dove mangiare a Sovicille
Shopping – vino e prodotti tipici
LA BOTTEGA DI STIGLIANO - prodotti tipici, corsi di cucina e erbe aromatiche
Indirizzo: Piazza Stigliano, 62 – località Stigliano – Sovicille (SI)
Tel.:+39 0577 345624 / +39 349 49158 / Nicola +39 340 5827873 / Stefano +39 349 1587065
Sito: www.valdimersegreen.com
Email: info@labottegadistigliano.it
Orari: aperto tutti i giorni a pranzo e a cena orario 10.00 – 14.30 e 18.00 – 22.00 / Martedì chiuso
Servizi: cucina tipica senese, pranzo e cena, prodotti tipici, corsi di cucina, free wi-fi
Bottega di Stigliano è una cucina di filiera corta adatta a tutte le tasche e a tutte le occasioni; uno spazio di incontro per condividere esperienze e saperi, un punto vendita e gastronomia con i prodotti degli agricoltori locali;
La bottega di Stigliano è uno spazio innovativo dedicato all’alimentazione e all’agricoltura di qualità, un luogo multifunzionale dove acquistare i prodotti degli agricoltori locali, assaporare piatti a “Km 0” e partecipare ad iniziative culturali per approfondire il legame tra ciò che si mangia e l’ambiente in cui si vive. La sfida della bottega di Stigliano è la cucina con l’utilizzo di prodotti a filiera corta come proposta concreta di alimentazione locale e nuova imprenditorialità.
LA BOTTEGA
Qui troverai un ricco paniere della spesa nel rispetto delle stagioni e dell’ambiente: pasta, carne, verdure biologiche, formaggi, salumi di Cinta Senese, confetture, olio extravergine di oliva, vini e miele. I produttori della Bottega di Stigliano si impegnano a fornire dettagli sulle loro tecniche di produzione con la massima trasparenza ed onestà. Un sistema di colori e simboli presenti su ogni scaffale ti aiuterà a comprendere la provenienza e le caratteristiche di ogni prodotto in base alla tipologia di agricoltura adottata dall’azienda.
CORSI DI CUCINA ED ERBE AROMATICHE
Oltre al servizio di cucina di filiera corta della La Bottega di Stigliano organizza corsi di cucina, seminari su enogastronomia, degustazioni con i produttori locali. Nel piccolo orto aromatico utilizzato dalla cucina e curato dall’Associazione Erbandando è possibile imparare a riconoscere gli odori, i sapori e l’utilizzo delle piante coltivate e spontanee.
Inoltre, la bottega offre una sala attrezzata per seminari, dibatti e mostre e una sala lettura con pubblicazioni sul territorio, sui temi dell’agricoltura, del cibo e delle buone pratiche con giochi e libri per bambini. Infatti, ai bambini è riservata una saletta con giochi dove potranno anche mangiare in autonomia mentre i grandi sono a tavola nella vicina sala.