“…la bicicletta incarna il mito dell’uomo libero. Viaggiare in bici è una emozione forte, delineata nel sali e scendi sulle colline, che ti fa imparare e ricordare meglio i contorni di un luogo, seguendo la strada che indicano le emozioni…”
La Toscana offre moltissime aree di interesse ideale da scoprire ed esplorare in bicicletta per gli appassionati di cicloturismo che vuole pedalare con calma godendosi le bellezze della regione in un ritmo più lento. Tutte le aree della Toscana possono essere visitate in bici (biciclette da cicloturismo, mountain bike, e-bike o pedalata assistita), una volta che la natura collinare del territorio con pianure rende questa regione meravigliosa da girare in bicicletta. I mesi migliori per fare cicloturismo in Toscana sono da marzo a giugno in primavera e settembre-ottobre. Nei mesi di luglio e agosto fa molto caldo (tra 30 e 38 graddi) e le attività sportive sono limitate alla mattina presto, al tardo pomeriggi o ai giri notturni.
Tutti i tour offerti sono guidati da una guida ufficiale permettendo al turista di avere una massimizzazione delle informazioni alle quali sarebbe difficile accedere da solo, oltre la flessibilità di orari, l’accesso a luoghi ed eventi privati e l’immersione culturale attraverso gli occhi di un professionista specializzato del settore.
Oss. Su tutti i treni regionali viene ammesso il trasporto gratuito di biciclette e sono contrassegnati da apposito pittogramma.
FIRENZE E DINTORNI
LUCCA E DINTORNO
MASSA E DINTORNO
SIENA E DINTORNO
Percorsi Storici-Naturalistici
Grand Tour di Val di Merse
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TIPO; percorso cicloturistico
ZONA; Val di Merse
PARTENZA; Piazza Marconi a Sovicille
ARRIVO; Piazza Marconi a Sovicille
LUNGHEZZA; 147 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; 14 ore
DIFFICOLTA; media
DISLIVELLO;
ATTRAZIONI; Abbazia di San Galgano, Chiusdino, Siena, Pieve di San Giovanni Battista, Stigliano, Torri, Pieve di Santa Mustiola
INFORMAZIONI;
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Dopo L’Eroica e il Canale Maestro della Chiana, in provincia di Siena è attivo il Grand Tour della Val di Merse, un percorso di circa 147 km completamente segnalato con pannelli ogni 10km. Il percorso si sviluppa nella sua maggior parte in strade secondarie a basso traffico, su una vasta area della Montagnola Senese fino ad arrivare a Siena.
Si parte da Sovicille e si prosegue sulla destra lungo la SP 52 “della Montagnola Senese” in direzione alle località di Ancaiano e Pievescola. Da Ancaiano, la strada ricomincia a salire con bei tornati panoramici fino al Passo dell’Incrociati (505 mt s.l.m. km 7,2), spartiacque naturale fra i bacini idrici della Val di Merse (Ombrone) e Val d’Elsa (Arno). Si continua su strada bianca in direzione La Cetina fino al podere Morra. La ripida discesa conduce all’incrocio con la SP 101 “di Montemaggio” , dove si può vedere il Castello di Celsa. Arrivati all’incrocio a T, si entra nel comune di Casole d’Elsa. A questo punto la strada inizia a salire per circa 2 km in modo regolare fino al passo di Celsa (km 12,5).
In questa tappa del percorso, si trova il piccolo borgo di Marmoraia, dove oltre al gran panorama, si può ammirare la pieve fortificata dei Santi Maria e Gervasio. Tornati poi sulla SP 101 si scende 5 km di discesa (km 18) e, poco prima del borgo di Scorgiano, si gira a sinistra verso la località di Pievescola, punto sosta con bar, ristorante, alimentari. Alla rotatoria davanti al Parco del Fungo Innamorato, si svolta a destra, si passa davanti alla pieve romanica di San Giovanni Battista, per poi scendere fino all’incrocio con la SP 541 “Traversa Maremmana” (km 24,5) e si prosegue SP 3 “delle Gallerie” seguendo i cartelli per località Mensano e comune di Radicondoli. Al bivio per Radicondoli, si consiglia una deviazione sulla destra di circa 2 km per visitare il borgo fortificato di Radiconcoli. In seguito, direzione località Belforte (comune di Montieri, già nella zona delle Colline Metallifere).
Si pedala sul crinale che si affaccia sull’Alta Val di Cecina e sul complesso montuoso delle Cornate. Giunti in località Montingegnoli, si prende la SP 107 “di Montalcinello” in direzione di Chiusdino (km 39) e si prosegue adesso su una strada di fondo valle talvolta affiancata dalle tubature che sfruttano l’energia geotermica. Al km 44,6 circa si raggiunge il villaggio di Montalcinello. Al km 49.3 in località La Battellona, si svolta verso Chiusdino che si raggiunge salendo per 3,5 km sulla SP 31.
Dopo la visita alla parte vecchia del borgo di Chiusdino, si prosegue per la località di Ciciano e Montieri per poi, in poco meno di 3 km a incrociare la SP 441 “Massetana”. Si imbocca ora la strada provinciale a sinistra (km 56) verso località Palazzetto per proseguire verso l’Abbazia di San Galgano. Si continua quindi in direzione di Siena. Al km 63,6 circa all’incrocio a T del Madonnino si gira lungo la SP 73 bis “Senese Aretina” verso Monticiano, che si raggiunge dopo circa 4 km (km 67,5 circa). Si prosegue verso la SS 223 “Siena – Grosseto” seguendo la SP 32/A “delle Pinete”. La strada inizialmente declina fino al ponte sul Torrente Gonna (km 71 circa), poi sale fino la località di Iesa (km 80), che sorge su un balcone naturale che si affaccia sulla vallata del Torrente Farma, confine naturale tra Siena e la Provincia di Grosseto.
Da Piazza Lama nel centro di Iesa si seguono le indicazioni per Siena e Grosseto. Alla fine della discesa panoramica, affacciata sul Monte Amiata e l’Alta Maremma, si prosegue dritto verso la località Imposto dove si va a destra sulla SP 4 “di Petriolo” in direzione località Montepescini. Dopo 700 m al km 86 circa, si raggiunge l’incrocio per Montepescini – Casabianca fino ad attraversare il torrente Farma). L’itinerario si sviluppa ora su strada bianca in pianura fino alla fattoria de Il Santo. Da lì si scende ripidamente fino al ponte sul fiume Merse. Dal ponte la confluenza fra Merse e Ombrone è a poche decine di metri. Attraversato il fiume inizia la salita più impegnativa dell’itinerario: dalla quota di 130 mt s.l.m. ci si arrampica per 8,5 km circa, attraverso numerose rampe. Dopo 1,3 km si oltrepassa il villaggio di Montepescini e si continua verso Casciano di Murlo. Possibilità di ristoro.
Si prosegue dritto lungo la SP 33 “della Rocca di Crevole” in direzione di Vescovado di Murlo. Dopo 2 km si gira per oltrepassare il Valico del Rospatoio (512 m s.l.m.) e si scende verso Vescovado di Murlo e, poi si prosegue lungo la SP 34/c “di Murlo”, dove si trova un importante Museo Etrusco. Si torna a Vescovado e si prosegue lungo la SP 33 in direzione di Grosseto. Dopo circa 1 km, si gira in direzione di Radi, imboccando la SP 34/b “di Murlo”, panoramica strada bianca. Al km 115 si gira verso Ville di Corsano e Grosseto. Dal centro di Ville di Corsano si piega a destra sulla SP 46 in direzione Siena. Al km 123,8 circa, si affaccia in direzione di Mugnano. A questo punto è possibile raggiungere Siena con una facile deviazione di 10 km (20 km andata e ritorno). L’itinerario prosegue sempre dritto, si oltrepassa la SS 223 “Siena – Grosseto” su un cavalcavia verso Fogliano fino a San Rocco a Pilli.
Si attraversa la frazione e all’incrocio della Villa Cavaglioni si piega a destra in Via del Poggetto verso Stigliano, per percorrere una piacevolissima strada secondaria che scende gradualmente verso la località di Piano di Rosia. Arrivati al km 135.7 si pedala su sterrato fino al bivio con la SP 99 “del Piano di Rosia”. Lungo la strada si incontrano le possibili deviazioni verso Palazzo a Merse, dove c’è un vecchio mulino del 1200, Orgia, sede del Museo Etnografico del Bosco e della Mezzadria, Brenna, l’antico “mare di Siena”, dove è possibile durante l’estate fare un bagno rinfrescante nel Fiume Merse, Stigliano, con le eleganti torri castello e Torri, dove si trova il chiostro romanico policromo dell’abbazia di Santa Mustiola. Al km 143,6 circa si entra in Rosia, borgo medievale dominato dalla graziosa pieve romanica di San Giovanni Battista. Al crocevia all’ingresso della cittadina si svolta a destra in direzione di Siena e si percorre sempre la SP 73 “Senese – Aretina” fino a Malignano, dove, al bivio si prosegue verso Sovicille fino a chiudere, dopo circa 146,5 km, l’anello del Gran Tour della Val di Merse.
MAPPA
Il sentiero della bonifica tra Chiusi e Arezzo - Canale Maestro della Chiana
PERCORSO STORICO-NATURALISTICO
Zona: Valdichiana
Comuni: Arezzo, Civitella in Val di Chiana, Monte San Savino, Marciano della Chiana, Lucignano, Foiana della Chiana, Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano, Chianciano Terme, Chiusi
Partenza: località Chiusi Scalo – comune di Chiusi (SI)
Arrivo: Arezzo
Distanza: 62 km
Dislivello: 20 m circa
Tempo di percorso: 5 ore
Tipo di strada: sterrata
Livello di difficoltà: facile
Informazioni: www.sentierodellabonifica.it
E-mail: info@sentierodellabonifica.it
Trattasi di un itinerario cicloturistico che attraversa l’antica zona di palude bonificata dai granduchi di Toscana a partire dal XIV° secolo in poi e che coinvolse importanti scenziati quali Leonardo da Vinci, Galileo Galilei e Vittorio Fossombroni. Il percorso ciclabile si svolge lungo la strada che veniva utilizzata per la manutenzione del canale maestro della Chiana. La zona rappresenta oggi un vero e proprio museo a cielo aperto. Su tutto il tragitto ci sono cartelli indicativi specifica rivolti a chi viaggia in bicicletta. Il percorso attravessa tutta la zona della Valdichiana, da Chiusi ad Arezzo, il punto di arrivo. Nelle vicinanze ci sono due linee ferroviarie che facilitano il rientro al punto di partenza.
Lungo il cammino si possono ammirare le torri cinquentesche di “Beccati Questo e Beccati Quello“, che un tempo segnavano il confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio e oggi rappresentano la linea di demarcazione tra Toscana e Umbria; la Catacomba di Santa Mustiola, testimonianza del precoce sviluppo del Cristianesimo a Chiusi; il lago di Montepulciano, riserva naturalistica che si trova sulle via migratoria di numerose specie di uccelli; il Callone di Valiano, opera realizzata per controllare il livello delle acque del lago; la Colmata di Brolio, ultima opera idraulica ancora funzionante.
Via del Volto Santo
Tipo: Percorso religioso, artistico, naturalistico
Zona: Lunigiana
Comuni: Villafranca in Lunigiana, Bagnone, Licciana Nardi, Fivizzano
Partenza: Villafranca in Lunigiana (Massa Carrara – MS)
Arrivo: località Equi Terme (comune di Fivizzano, provincia di Massa Carrara)
Percorribilità: in mountain bike (strada asfaltata)
Lunghezza: 62,5 km
Tempo di Percorso: 3 ore
Difficoltà: media
Dislivello: 380m
Attrazioni: boschi e sorgenti, fiume Magra, borghi di Villafranca, Amora, Monti, Pontebosio, Posara, Fivizzano, Terenzano, Luscignano, Casola, Codiponte, Mezzana, Monzone, Equi Terme, castelli di Monti, Verruccola, Parco delle Grotte di Equi Terme, Museo della Stampa
Informazioni:
La Via del Volto Santo è stato il percorso montano univa la Lunigiana alla Garfagnana e che portava a Lucca, importantissima meta del pellegrinaggio medievale per la devozione al Volto Santo, il crocifisso ligneo esposto nel Duomo di Lucca (Chiesa di San Martino) e che raffigurava la vera faccia di Gesù. Era un percorso alternativo al tracciato di Sigerico (XII° secolo), la via Francigena, la strada che permetteva ai “romei” di raggiungere Roma, passando da Lucca e dal crocifisso del Volto Santo. Questa strada alternativa saltava la costa ed i pericoli delle malattie malariche e degli attacchi dei pirati. Scendeva dalla Lunigiana attraverso il Passo di Tea. L’obiettivo era raggiungere Lucca per partecipare alla processione del Volto Santo che si svolge da mille anni nel 13 settembre. Il pellegrino medievale, dopo lasciare Pontremoli (MS) e arrivato alla pieve di Sorano nel comune di Filattiera, in Lunigiana, aveva due possibilità per raggiungere Lucca e poi proseguire per Roma: o passava per la via di costa a sud delle Alpi Apuane (Passo di Tea) o passava per la via montana a nord delle stesse (Passo di San Pellegrino).
Proprio dalla pieve di Sorano a Filattiera (provincia di Massa Carrara) cominciava la Via del Volto Santo, che dopo toccava Licciana Nardi (provincia Massa Carrara), Fivizzano (provincia di Massa Carrara) e poi un altro ramo di strada toccava Minucciano (provincia di Lucca), Piazza al Serchio in Garfagnana già in terre lucchese, Camporgiano, Castelnuovo Garfagnana, Gallicano, Borgo a Mozzano, tutti in territorio lucchese. Superata il Ponte della Maddalena detto Ponte del Diavolo e poi percorrendo l’antica via romana Strada delle Cento Miglia se arrivava a Lucca.
Sono molti i segni che certificano il passaggio della via Francigena in Garfagnana e della Via del Volto Santo evidenziati dalla presenza di antichi ospedali, di numerosi conventi, di confraternite di Misericordia e di molte chiese intitolate ai Santi legati ai pellegrini (San Rocco, San Donnino, San Michele, San Cristoforo, San Sebastiano, San Jacopo). Questi segni sono stati dettati anche dai mercati settimanali sorti nel tempo, come quelli di Piazza al Serchio (provincia di Lucca) e quello soprattutto di Castelnuovo di Garfagnana (provincia di Lucca) che da secoli si svolge al giovedì.
Percorso
Partendo da Villafranca in Lunigiana si gira a verso Aulla, poi verso Amola dove si svolta a sinistra proseguendo per Monti di Licciana Nardi, fino a raggiungere Pontebosio. Dalla località si continua per Gabanasco, poi Magliola e Castel del Piano in direzione si gira a Fivizzano-Licciana-Bagnone. A Cuccarello si gira per Bigliolo, poi per Villanova e si prosegue per Moncigoli. Si continua verso l’abitato di Posara e si sale per Fivizzano. Superato Terenzano si prende a destra per Calcinaia, passato Luscignano si segue fino a Casola e Codiponte. Si prosegue per Casciana, Ugliancaldo, si passano i centri abitati di Mezzana, Monte dei Bianchi, Isolano e si in direzione Equi Terme.
Nel percorso i punti di attrazioni sono: il museo Etnografico di Villafranca in Lunigiana; il castello di Castiglione del Terziere a Bagnone; il castello di Monti a Licciana Nardi; la Verrucola di Fivizzano; la pieve di Codiponte nei pressi di Casola; il borgo di Equi Terme e Parco Culturale delle Grotte; Il Museo della Stampa “Jacopo da Fivizzano”, il Palazzo Fantoni-Bononi, il Museo del Lavoro nella Valle del Lucido a Fivizzano.