Lucca ghost tour – tanti segreti nascosti tra le mura
A Lucca sono avvenuti e ancora oggi continuano ad accadere fatti inspiegabili e avvolti nel mistero. La storia della città è ricca di fantasmi e spettri di ogni tipo ma, sebbene ci siano molti testimoni di questi “avvistamenti”, nessuno è ancora riuscito a confermare la loro effettiva presenza. A chi ha voglia o curiosità di conoscere alcuni di questi misteri, suggeriamo una passeggiata nel centro storico della città per visitare alcuni dei luoghi più preferiti dalle presenze.
Fantasma di Napoleone Bonaparte – Palazzo Ducale (Lucca – centro storico)
La città è stata recentemente meta di “acchiappafantasmi” alla ricerca dello spirito di Napoleone. Gli “avvistamenti” del fantasma del generale e poi imperatore sarebbero già decine. Ma quello più misterioso e insolito, almeno secondo i cultori di parapsicologia, si sarebbe verificato il 24 gennaio scorso all’interno del Palazzo Ducale. In questo giorno lo spirito di Napoleone, perfettamente riconoscibile, avrebbe anche parlato a lungo in francese a quattro persone, svelando anche una misteriosa profezia. Un gruppo di ghostbusters (gli “acchiappafantasmi) si è recato a Lucca nel mese di aprile allo scopo di accertare la presenza dello spettro. A piazzare gli strumenti, rigorosamente scientifici, sono stati gli esperti del National Ghost Uncover. È un’associazione, diretta da Massimo Merendi e molto nota a livello internazionale, che studia i fenomeni paranormali.
Dopo un attento lavoro di ricostruzione, i ghostbusters hanno scoperto che il mistero va avanti da almeno un decennio. Infatti, dal 2005 a oggi, ci sono stati ben 18 “avvistamenti” del noto generale-imperatore. Particolarmente significative sono le due più recenti, una nell’estate del 2016 e quella dello scorso 24 gennaio. L’Imperatore è stato visto chiaramente mentre attraversava un muro del Palazzo Ducale. Probabilmente non a caso: l’edificio fu, tra il 1805 e il 1814, la residenza della sorella Elisa quando condivise il principato assieme al marito Felice Baciocchi.
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Lucida Mansi – Orto Botanico (Lucca)
Ma, a Lucca, ci sono altri fantasmi famosi quali quello “storico” e leggendario di Lucida Mansi.
L’Orto Botanico di Lucca, realizzato nel 1820 per volere della duchessa Maria Luisa di Borbone, ha sempre avuto fama di luogo esoterico e misterioso. Si racconta che la nobildonna Lucida Mansi, che aveva venduto l’anima al diavolo per non invecchiare, sarebbe stata rapita da Satana e quindi gettata in un laghetto dell’Orto Botanico. Si narra che, nelle notti di luna piena, il volto disperato ma sempre giovane della donna compaia sulla superficie dell’acqua. Lucida Mansi (circa 1606-12 febbraio 1649) sposò, ancora molto giovane, Vincenzo Diversi, il quale fu assassinato pochi anni dopo. Il secondo matrimonio con l’anziano e ricco Gaspare di Nicolao Mansi le portò ulteriore ricchezza. Questa unione provocò non poco scalpore a causa della differenza di età tra i coniugi e della prorompente bellezza di Lucida.
Ben presto insoddisfatta del matrimonio, la donna sentì crescere dentro di sé un irresistibile desiderio di evasione perdendo però ogni dignità tra lusso sfrenato, feste dispendiose e giovani amanti. I piaceri della carne la trasformarono in un essere crudele. Il marito fu il primo a farne le spese, finendo assassinato. Sembra inoltre che Lucida uccidesse gli amanti facendoli cadere, dopo gli incontri, in botole irte di lame affilatissime. La vanità della donna arrivò a tal punto di ricoprire di specchi un’intera stanza della Villa Mansi a Segromigno per potersi ammirare da ogni parte. Lucida morì di peste nel 1649 e le spoglie si trovano nella cripta di famiglia all’interno della Chiesa dei Cappuccini di Lucca.
La leggenda invece racconta che un giorno le parve di scorgere sul viso una ruga. Dopo essersi a lungo disperata si materializzò un bellissimo giovane che promise trent’anni di giovinezza in cambio dell’anima. Lucida accettò il patto e, per l’intero periodo stabilito, mantenne intatta la bellezza. Allo scadere dei trent’anni, a mezzanotte in punto, il Diavolo si maifestò per impossessarsi dell’anima di Lucida. La donna tentò di ingannarlo arrampicandosi sulla torre dell’orologio per riportare indietro le lancette e bloccare così la campana delle ore. Però il tentativo fallì. Il Diavolo la raggiunse e la caricò su una carrozza infuocata, attraversò le Mura di Lucca e si gettò nelle acque del laghetto dell’Orto Botanico.
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Il labirinto della Cattedrale di San Martino (Lucca – centro storico)
Alcune chiese d Lucca contengono segni e simboli misteriosi tuttora da decifrare. Il Labirinto scolpito su una colonna della Cattedrale di San Martino ne è un esempio. La scritta che si osserva sull’immagine ricorda il mito di Teseo e Arianna. Il significato rimane però avvolto da un profondo mistero.
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Il Ponte del Diavolo (Borgo a Mozzano – prov. di Lucca)
Il Ponte della Maddalena, detto anche “Ponte del Diavolo”, attraversa il fiume Serchio nei pressi di Borgo a Mozzano. Una leggenda ne attribuisce la costruzione al Diavolo in persona. All’origine un capomastro preoccupato per i ritardi nel completamento del ponte. L’uomo stipulò un accordo con il Diavolo che gli consentì di terminare il ponte nell’arco di una sola notte. Ma il Demonio pretese che l’anima del primo essere che avrebbe attraversato il ponte sarebbe stata sua. Pentito di aver accettato una clausola così scellerata, il capomastro si confidò con il parroco del paese. Il religioso gli consigliò un astuto stratagemma: avrebbe spinto il proprio cane, un pastore maremmano, ad attraversare per primo il ponte. E così avvenne. Beffato, il Diavolo si gettò nelle acque del fiume senza farsi più rivedere. Sembra che l’animale compaia nelle ultime sere di ogni mese di ottobre alla ricerca del padrone…