Quattro luoghi per scambiarsi tenerezze…. quando saranno frequentabili di nuovo
Francamente non mancano i luoghi degli innamorati in Toscana, anzi c’è solo da scegliere. Dal piazzale Michelangelo di Firenze alla terrazza di San Francesco a Fiesole, dalle mura di Lucca alla Piazza dei Miracoli a Pisa . Luoghi famosi e sempre affollati, ma forse carenti di quell’intimità che molte coppie desiderano. Ma, da non molto tempo, ci sono altri luoghi che, se pur non assolutamente disabitati e silenziosi, sono diventati iconici.
I lucchetti
Qualcuno ha probabilmente passeggiato sul Il Pont des Arts, un ponte di Parigi tra l’edificio dell’Institut de France e la piazza centrale del Louvre. Da molti anni è uno dei simboli della Parigi romantica, meta di coppie e artisti. In tempi recenti gli innamorati hanno iniziato ad attaccare alla ringhiera i cosiddetti “lucchetti d’amore”, aggiungendo i nomi o frasi. Purtroppo, nel giugno 2014, una parte della ringhiera ha ceduto sotto il peso delle centinaia di lucchetti. Poco dopo il Comune di Parigi che ne ha ordinato la rimozione. Ebbene, questa “moda” è approdata anche in Toscana, sopratutto a Firenze, dove, qua e là, sono apparsi i lucchetti. Fortunatamente i ponti di Firenze hanno le balaustre in pietra e non corrono rischi….
E allora? Basta cercare qualche posto simbolico, con un po’ di storia o legato a personaggi famosi, per immergersi in un’atmosfera che, se pur non troppo silenziosa, sarà evocativa e romantica….A Firenze suggeriamo il Ponte Vecchio , meglio al tramonto o di sera. Ma, per favore, evitate di allucchettare la cancellata attorno al busto di Benvenuto Cellini: verranno rimossi il giorno dopo.
I baci
Per i più timidi consigliamo via del Canneto per un bacio in tutta tranquillità. Poi anche piazza Santissima Annunziata , mettendosi a sedere sui gradini dell’Ospedale degli Innocenti . Da qui si può agevolmente ammirare il bel Palazzo Budini-Gattai. Qui, all’epoca della proprietà Grifoni, dimorava la bella sposa di un cavaliere. Lo attese per anni nella speranza che ritornasse…. Purtroppo morì sconsolata, sempre affacciata alla finestra. Ma qualcuno ha avanzato un’ipotesi maliziosa. Il Granduca Ferdinando I° Medici della bella statua equestre in bronzo guarda proprio in direzione del palazzo: che tra i due ci fosse una tresca?
In provincia di Siena ci sono, a nostro avviso, tre posti da non mancare: Il Ponte della Pia a Sovicille, San Galgano e la deliziosa cittadina di Pienza. Secondo la tradizione il nome del ponte (Ponte della Pia) deriverebbe dalla nobildonna senese Pia de’ Tolomei ingiustamente accusata di tradimento dal marito (invaghitosi di un’altra donna) che l’avrebbe fatta confinare in Maremma. Durante il triste cammino verso l’esilio la donna sarebbe transitata proprio su questo ponte . Una leggenda racconta che il fantasma di Pia appaia nelle notti di luna piena, completamente vestito di bianco, e che attraversi il ponte senza toccarlo…. Da qui proseguite verso la maestosa e suggestiva Abbazia di San Galgano . Scegliete per l’abbraccio l’interno della chiesa scoperchiata o i dintorni del Romitorio di Montesiepi, magari dopo aver dato un’occhiata alla spada nella roccia. A Pienza disponete il vostro itinerario secondo la situazione tra via della Fortuna, via dell’Amore, via del Bacio…. E poi datevelo, magari non proprio dentro il Duomo….
A Pisa , se vi accontentate della sempre affollata Piazza dei Miracoli , fate del vostro meglio. Per un momento più intimo percorrete il viale delle Piagge. Qui, secondo la tradizione, passeggiarono per l’ultima volta Lord Byron e la sua giovane e molto attraente amante Teresa Gamba Ghiselli prima che il poeta partisse per la Grecia.
In provincia di Arezzo, senza voler punire i numerosi e deliziosi villaggi, ne consigliamo uno per tutti, Lucignano , molto simbolico. Nel Museo Comunale è esposto lo splendido e grande reliquiario Albero d’Oro, conosciuto anche come Albero della Vita o Albero dell’Amore, realizzato con dovizia di cristalli, corallo e smalti tra il 1350 e il 1471.
Un’ultima e insolita destinazione, Saturnia . Immergetevi nelle pozze del torrentello che esce dallo stabilimento termale e qui scambiatevi un bacio (o più d’uno) sguazzando nell’acqua a 37°. Poi andate a sciacquarvi sotto la cascata accanto al vecchio mulino….
Da parte nostra: buoni baci a tutti… per ora con la mascherina sul volto….