Cortona cosa vedere e fare?
“…mamma di Troia e nonna di Roma…”
Virgilio, “Eneide”
Cortona, il gioiello architettonico e culturale che domina la Valdichiana
Cortona, che in origine fu un’importante città etrusca, ha mantenuto nei secoli successivi una posizione di rilievo in ambito artistico e culturale. Ad eccezione di alcuni palazzi di epoca rinascimentale, l’aspetto della cittadina è decisamente medievale, con il centro solcato da piccole strade strette e suggestive. Attualmente è la principale attrazione turistica e culturale della Valdichiana che, data la posizione elevata dell’abitato, può essere osservata nella sua ampiezza.
I principali punti di attrazione sono la Fortezza del Girifalco, il Convento ed Eremo francescano Le Celle e il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona e il Museo Diocesano. Nella cittadina si svolgono periodicamente importanti eventi come la mostra-mercato Cortona Antiquaria, la Giostra dell’Archidado e il festival Cortona On the Move. A Cortona è stato ambientato il film “Sotto il sole della Toscana” (“Under Tuscany sun”), ispirato al trasferimento inei dintorni della cittadina della scrittrice statunitense Frances Mayes, autrice dell’omonimo romanzo di successo.
[table colwidth=”20|100|50″ colalign=”left|left”]
ZONA; Valdichiana Aretina
TIPO; borgo di origine medievale e città d’arte
COORDINATE; 43°16′32″N 11°59′17″E
ALTITUDINE; 494 metri s.l.m.
PRODOTTI; olio, vino
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, equitazione
CONFINI; Arezzo città (AR), Castiglion Fiorentino (AR), Foiano della Chiana (AR), Montepulciano (SI), Sinalunga (SI), Torrita di Siena (SI)
[/table]
Informazioni Turistiche
Comune di Cortona
piazza della Repubblica, 1 – 52044 Cortona (AR)
tel. +39 0575 6371
info@comunedicortona.it
www.comunedicortona.it
Punto informazioni
Palazzo Casali – piazza L. Signorelli, 9
tel. +39 0575 637223 / 637276
infocortona@apt.arezzo.it
COSA VEDERE
Fortificazioni di Cortona
Castello di Sorbello
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: fortificazione (secolo XIV°)
Indirizzo: località Mercatale
Tel.: +39 075 5732775 / 5724869
Email: promoter@fondazioneranieri.org
Sito: www.fondazioneranieri.org
Visite: da maggio a ottobre previa prenotazione
Ingresso: intero €uro 10,00, ridotto € 5,00
È ubicato quasi al confine con l’Umbria ed è uno dei pochissimi del territorio con aspetto ghibellino, visibile nei merli dei torrioni. L’edificio originario risale al X° secolo, ma il mastio fu rinforzato nel XIV°, epoca in cui si sottomise a Perugia. Cento anni più tardi furoni costruiti i bastioni a terrapieno che circondano il castello.
Nel XVII° secolo fu oggetto di radicali cambiamenti: prima divenne un palazzo di rappresentanza, poi una villa. All’interno gli appartamenti gentilizi sono decorati da magnifici soffitti a cassettoni. Attraenti sono anche la sala d’attesa, decorata con belle pitture del secolo XVII°, e la sala del reggente.
Rocca di Pierle
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: fortificazione (secolo XIV°) – visitabile solo all’esterno
Indirizzo: località Mercatale
La Val di Pierle, detta anche Val del Niccone dal torrente che l’attraversa, è l’area più orientale del comune di Cortona. La storia della vallata è connessa e intrecciata a quella del castello che la domina tutta dall’alto di una collinetta.
Un fortilizio esisteva già nel X° secolo. Fu proprietà dei marchesi di Santa Maria fino al XIII° secolo quando furono sottomessi da Cortona, anche se i podestà dovettero impegnarsi non poco per tenere sotto controllo i feudatari. Il castello fu costruito nel 1371 per meglio difendere Cortona dalle frequenti incursioni delle milizie di Perugia.
All’inizio del 1411 fu acquistato da Firenze che vi installò una propria guarnigione. Nel 1576 il Granduca di Toscana Francesco I° Medici ordinò di sigillare l’ormai disabitato castello per timore che diventasse un covo di briganti. Con materiale prelevato dalla rocca fu costruito subito un piccolo borgo, che incorporò e modificò la già esistente chiesa romanica di S. Biagio.
Anche se restaurata, la fortificazione è in evidente stato di abbandono, ma ancora oggi esprime grande potenza. L’aspetto è quello del classico castello-recinto di forma rettangolare, adattata perfettamente allo sperone roccioso su cui fu costruito. Il perimetro delle mura, alte da 5 a 8 metri, è lungo 220 metri e intervallato da possenti torrioni quadrati. All’interno c’è il palazzo residenziale, uno dei più ampi di tutta la Toscana e la slanciata torre di guardia.
Fortezza del Girifalco
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: fortezza rinascimentale (XVII° secolo)
Indirizzo: via di Fortezza
Tel.: +39 0575 1645307
Email: info@fortezzadelgirifalco.it
Sito: www.fortezzadelgirifalco.it
Orari: tutti giorni 10.00-18.00/20.00
Ingresso: biglietto intero €uro 5,00 (€uro 6,00 durante il Festival di Cortona On The Move), biglietto ridotto €uro 3,00 per scolaresche, gruppi con più di 15 persone, famiglie di almeno 4 persone, bambini da 6 a 12 anni
Servizi: caffetteria, bookshop, navetta gratuita dalle 11.30 alle 19.30 solo per i visitatori della fortezza e della piscina Monti del Parterre
Gestione e attività: affidata all’Associazione Culturale ONTHEMOVE. La fortezza può essere utilizzata per esposizioni e mostre temporanee, piccoli spettacoli, conferenze, convegni, seminari, corsi di aggiornamento, manifestazioni artistiche, culturali, sociali e scientifiche. Possono inoltre essere organizzati banchetti nuziali, ricevimenti, buffet, cene di gala e feste private.
La presenza di una fortificazione sul rilievo montuoso che domina la cittadina è presumibile fin dal VI°-V° secolo a.C., quando la cerchia muraria etrusca aveva un’estensione quasi corrispondente al tracciato ancora visibile. Molto probabilmente seguì, nel VI° secolo, una fortificazione longobarda. Le prime fonti storiche risalgono al 1258 quando Arezzo, vittoriosa dopo un breve confronto armato, rinforzò ulteriormente la costruzione, trasformandola in un castello. Nel 1411 fu venduta, insieme all’intera città, a Firenze che, a partire dal 1556, in sintonia con la massiccia militarizzazione di tutti i territori medicei, iniziò la ristrutturazione e la fortezza assunse l’aspetto attuale. Nel 1766 fu disarmata e ceduta a Cortona, che la utilizzò come carcere.
Le imponenti mura seguono un tracciato trapezoidale interrotto da quattro bastioni angolari di forme e dimensioni diverse. Quello a sud è denominato S. Margherita (patrona di Cortona) ed è vicino all’ingresso dove era situato il corpo di guardia. Dopo accurato restauro, è stato adattato per attività culturali, musicali ecc. All’interno della cinta muraria c’è un ampio giardino. Dal terzo piano della struttura è possibile accedere a un camminamento che si snoda sopra il muro di recinzione del cortile interno e da dove si osserva un eccellente panorama sulla Valdichiana e sul Lago Trasimeno.
Il bistrot e la musica nella fortezza
Numerosi eventi artistici e teatrali, musica, degustazioni tematiche, mercatini gastronomici sono organizzati continuamente nell’ambito della proposta “Wine-Culture-food”. In particolare l’aspetto enogastronomico e culturale esalta:
– pietanze di gusto tradizionale, realizzate con materie prime provenienti esclusivamente da produttori locali della Valdichiana e dal presidio Slow Food;
– vini prodotti da cantine toscane rinomate in tutto il mondo;
– selezione di libri dedicati all’arte e ai grandi fotografi del festival Cortona on The Move.
Gli ambienti della ristrutturata Cannoniera sono stati usati dal cantautore Jovanotti (Lorenzo Cherubini) per le prove. In uno dei bastioni, ristrutturato e inaugurato nel 2010, c’è la sede dell’associazione “Orlando”, presieduta dalla moglie del cantante, che ha lo scopo di organizzare laboratori ed eventi, sopratutto musicali.
Chiese di Cortona
Duomo di Cortona (Concattedrale di Santa Maria Assunta)
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: chiesa rinascimentale (XIII°-XVII° secolo)
Indirizzo: piazza del Duomo, 1
Tel.: +39 0575 603256
La pieve di Santa Maria è documentata nell’XI° secolo. L’edificio fu ricostruito alla fine del XV° secolo dagli allievi di Giuliano da Sangallo e poi ristrutturato nel XVIII°. L’interno è pieno di opere di pregio come le tele Adorazione dei pastori di Pietro da Cortona (1663), Consacrazione della chiesa del Santissimo Salvatore (1607), Madonna della Cintola del Poppi (Francesco Morandini, allievo di Giorgio Vasari), Crocifissione e Incredulità di San Tommaso di allievi di Luca Signorelli.
Particolarmente insolita è la tavola Discesa dello Spirito Santo (1528), attribuita a Tommaso d’Arcangelo Bernabei, detto il Papacello. La Pentecoste è rappresentata in maniera curiosa e originale: gli astanti osservano la Madonna da un cornicione rialzato mentre gli Apostoli si trovano al piano inferiore. Nell’ultima campata della navata laterale destra c’è un organo a canne, costruito nel 1839 dal fiorentino Antonio Ducci.
Chiesa di Santa Margherita
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: chiesa-santuario (XIII-XIV° secolo)
Indirizzo: piazza Santa Margherita, 2
Tel.: +39 333 9457407
Email: liviofm@gmail.com
Sito: santamargheritadacortona.com
Accoglienza: una parte del convento è stata ristrutturata e destinata per l’accoglienza di gruppi parrocchiali, movimenti religiosi, associazioni.
Originariamente c’era una chiesetta del XI° secolo dedicata a San Basilio. L’edificio fu danneggiato nel corso del Sacco di Cortona (1258) e ricostruito come oratorio trenta anni più tardi da Santa Margherita. La religiosa trascorse gli ultimi anni della sua vita in una cella sul retro, vi morì nel 1297 e qui fu sepolta. Subito dopo i concittadini costruirono, a fianco dell’oratorio, una chiesa più grande su progetto di Giovanni Pisano e, nel 1330, vi trasportarono le reliquie della Santa.
La chiesa fu arricchita da pitture e sculture soprattutto di scuola senese, delle quali oggi restano pochissime tracce e il rosone della facciata. Un’opera di rilievo è Dio Padre, l’Immacolata Concezione e i santi Francesco, Domenico, Ludovico di Tolosa e la beata Margherita da Cortona, dipinta nel 1602 da Francesco Vanni.
La costruzione fu oggetto di una profonda trasformazione barocca (nel 1738) e poi ancora nella seconda metà del XIX° secolo: tanto l’oratorio come la chiesa furono quasi completamente demolite e sostituite da una struttura di tipo basilicale. Di entrambe restano soltanto il coro e la seconda e la terza volta a crociera della navata centrale.
Il soffitto della chiesa è decorato da un suggestivo cielo azzurro stellato. Nell’altare di fondo della navata destra c’è un crocifisso in legno, opera di ignoto dell’inizio XIII° secolo, davanti al quale pregava Margherita. Alla Santa è dedicato il pregevole cenotafio in marmo di scuola senese nella parete sinistra del transetto.
L’urna con le reliquie, bordata da una cornice in lamina d’argento sbalzata e cesellata con pasta vitrea, fu progettata da Pietro da Cortona. Attigui alla chiesa sono il campanile (1650) e il convento francescano (risalente al XV° secolo) circondato da un grande parco.
Chiesa di San Francesco
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: chiesa francescana (XIII° secolo)
Indirizzo: via Santucci
Costruita attorno al 1245, ha il tipico aspetto delle chiese dell’ordine francescano: un’ampia aula che termina con una nicchia centrale affiancata da due cappelle più piccole. Fu realizzata per volere di frate Elia, uno dei primi confratelli di San Francesco, ma ampiamente trasformata tra il XVI° e XVII° secolo.
All’interno ci sono opere di spicco come la Natività di Raffaello Vanni, l’ Annunciazione di Pietro da Cortona, Sant’Antonio da Padova e il Miracolo della mula del Cigoli (Lodovico Cardi) e la Vergine in gloria tra Santi di Ciro Ferri. Inoltre nella chiesa è conservato un frammento della Croce: sarebbe stato donato dall’imperatore di Costantinopoli (Istanbul) direttamente a frate Elia.
Il monaco fu sepolto nella chiesa e, si ritiene, vi sia stato inumato anche Luca Signorelli. Nel convento annesso all’edificio sono conservati tre oggetti che la tradizione vuole essere appartenuti a San Francesco: un saio, un Evangelistario e un cuscino finemente ricamato.
Chiesa di Santa Maria Nuova
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: chiesa rinascimentale (XVI° secolo)
Indirizzo: via Santa Maria Nuova
Secondo alcune ipotesi il progetto iniziale è attribuito a Battista Cristofanello. La chiesa doveva essere costruita dove c’era un’immagine della Madonna che, riferiva la tradizione, appariva frequentemente. I lavori iniziarono a metà del XVI° secolo ma dopo la morte del presunto progettista subentrò Giorgio Vasari che, assieme ad altri, conferì l’aspetto definitivo. L’edificio ha una planimetria davvero insolita: una croce greca inscritta in un quadrato e sovrastata da una cupola principale. Al centro un tamburo cilindrico sostiene l’alta cupola, la cui realizzazione è attribuita totalmente a Giorgio Vasari. Completano gli spazi interni quattro cappelle, alle quali si può accedere da tre portali.
Nella chiesa sono notevoli le vetrate che raffigurano i Magi in adorazione e l’Annunciazione e Madonna col Bambino, entrambe opera di Urbano Urbani. Interessante anche la vetrata Madonna con Bambino, realizzata da un anonimo. Varie le opere pittoriche di pregio, tra cui Natività di Alessandro Allori, San Carlo Borromeo che porta la Comunione agli appestati di Baccio Ciarpi, Annunciazione dell’Empoli (Jacopo Chimenti). Un pregevole organo del XVII° secolo è all’interno della cantoria in legno.
Pieve di San Michele Arcangelo a Metelliano
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: chiesa medievale
Indirizzo: Strada Provinciale Val di Pierle – località Sant’Angelo
La prima chiesa fu costruita in epoca bizantina (IV°-V° secolo) su un tempio romano dedicato a Bacco e poi riedificata in dimensioni maggiori durante l’epoca longobarda (VII° secolo) e dedicata all’Arcangelo Michele cui erano molto devoti. L’edificio attuale risale con molta probabilità al XI° secolo quando l’abile architetto aretino Maginardo riprogettò la struttura con l’accortezza di mantenere le tre absidi precedenti.
La facciata è caratterizzata dalla bellezza austera e semplice dell’originario stile bizantino. L’arco a tutto sesto del portale è sormontato da un protiro pensile con piccole colonne e piccoli capitelli in travertino di origine romana. Le due porte laterali, successivamente chiuse, sono sormontate da archi a tutto sesto e le lunette sono adornate da eccellenti bassorilievi alto medievali.
Al pari della facciata nei fianchi e nelle absidi sono inseriti mattoni e altro materiale proveniente probabilmente dal tempio romano. Le tre scenografiche absidi sono rivolte a Oriente e tutte abbellite da lesene. L’interno è a tre navate separate ma senza transetto e il presbiterio è rialzato. La spartizione delle navate e delle sei campate fu ottenuta alternando massicci pilastri a minute colonne di origine bizantina, i cui capitelli sono alti e lineari. Il campanile, risalente al XV° secolo, è a vela.
Chiesa-Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: chiesa rinascimentale (XV° secolo)
Indirizzo: Strada Provinciale Umbro-Cortonese – località Maestà del Sasso
Tel.: +39 349 1215401
Email: santuario@calcinaio.org
Sito: www.calcinaio.org
Le origini e la storia
In questo luogo, il Venerdì Santo del 1484, un’immagine della Madonna col Bambino, dipinta sulla parete di una vasca adibita alla concia del cuoio (e conosciuta come Calcinaio per la calce viva usata a questo scopo), iniziò a fare miracoli e operare guarigioni. In seguito ad altri prodigi e al crescere della devozione per l’immagine, la Corporazione dei Calzolai decise la costruzione di un edificio in suo onore.
Il progetto fu affidato, forse su suggerimento di Luca Signorelli, all’architetto Francesco di Giorgio Martini. Nonostante fosse specializzato in fortificazioni, il progettista non ebbe difficoltà a risolvere i problemi legati alla pendenza della collina e sembra addirittura che abbia raccolto qualche suggerimento di Leonardo da Vinci. I lavori ebbero inizio nel 1485 ma l’ultima fase fu più lenta, tantoché il portale principale fu terminato nel 1543 e la pavimentazione nel 1549.
L’edificio
L’edificio è essenziale e l’architettura è una nitida scansione geometrica: linee e archi che si intersecano tra loro, colori bianco e grigio che si alternano, nicchie, aggetti, cornici, cerchi, ma il tutto improntato a sobrietà, linearità per dare il senso della sacralità. Il maggior successo del progettista fu proprio di realizzare in un luogo di lavoro quotidiano uno stile architettonico maestoso esternamente ed essenziale all’interno.
Contiene comunque tutte le principali caratteristiche dell’architettura e dell’arte rinascimentale: le proporzioni, la prospettiva lineare centrica che organizza lo spazio, l’essenzialità, le linee geometriche. La chiesa è costituita da una navata affiancata da due cappelle laterali con un transetto e una cupola all’intersezione dei bracci del presbiterio.
La cupola
La cupola fu disegnata dall’architetto fiorentino Pietro di Domenico di Norbo e realizzata a tra il 1509 e il 1514. Nella tradizione cristiana la figura dell’ottagono è uno dei principali simboli dell’arte e dell’architettura. Il fonte battesimale è ottagonale, Cristo risorge, il giorno dopo il sabato che, nella settimana ebraica, coincide con il primo giorno. La resurrezione introduce un nuovo giorno, l’ottavo, e la domenica è dunque contemporaneamente il primo e l’ottavo giorno della settimana perché inizia dai primi vespri del sabato e si prolunga fino ai secondi vespri della domenica. La cupola non poteva dunque che essere ottagonale.
L’interno
La luce proviene dal rosone della cupola e dalle finestre e si espande in tutto l’interno. Tutta la costruzione fu concepita per dare risalto all’altare maggiore, sorretto da due colonne, stondato in alto come un tabernacolo e decorato con fiori scolpiti nella pietra. Al di sopra c’è La Madonna delle Grazie, la stessa immagine della vasca dei conciatori.
Un capolavoro dentro un capolavoro è la vetrata di Guglielmo de Marcillat, che decora l’oculo della contro-facciata, con l’immagine di Maria Madre della Misericordia (1516). Tutti i dipinti nelle cappelle sono ispirati all’iconografia mariana: Assunzione di Papacello (Tommaso d’Arcangelo Bernabei), Annunciazione di seguaci di Luca Signorelli, Immacolata Concezione, Madonna in trono. Tra le altre opere di rilievo Bambino con San Giovanni Evangelista, San Tommaso di Canterbury (patrono dell’Arte dei Calzolai), San Rocco e San Giovanni Battista.
Abbazia di Farneta
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: abbazia (IX°-X° secolo)
Indirizzo: località Farneta
Tel.: +39 0575 610010 / +39 0575 610195
Sito: www.abbaziafarneta.it
Apertura: nei giorni festivi e durante le funzioni religiose; altrimenti su richiesta
L’etimologia del nome deriva dal termine farnia, la quercia gentile. Fu fondata dai Monaci Benedettini e, da sempre, è dedicata alla Madonna dell’Assunta. Forse di origine longobarda è comunque attestata nel 1014. Nel corso dei secoli l’abbazia fu oggetto di molte mutilazioni e trasformazioni.
Ad esempio nel XIII° secolo furono chiuse alcune cappelle laterali. Nel XVII° secolo, dopo la cattiva gestione da parte di abati commendatari, subentrarono i Monaci Olivetani. Alla fine del XVIII° fu abbattuta circa la metà della navata longitudinale, mentre ai primi del successivo fu demolito il campanile, poi sostituito da uno a vela. Nel 1923 fu abbattuto il transetto e la struttura absidale sopra con la sottostante cripta.
Dopo secoli di incuria la rinascita dell’abbazia iniziò con l’arrivo nel 1937 di un giovane sacerdote che decise che l’edificio doveva essere assolutamente restaurato. Quasi miracolosamente fu riportato all’originale stile romanico nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Negli anni successivi l’abbazia di fu arricchita con un piccolo museo contenente oggetti provenienti sia da scavi sia dalle inumazioni riaffiorate.
La chiesa ha mantenuto la pianta pre-romanica a tau (T, la croce latina senza la parte superiore) con le absidi rivolte a Oriente. Attualmente l’edificio consiste in una sola navata con transetto sporgente corredato da cinque absidi, soluzione architettonica piuttosto insolita. Inconsueta la presenza, all’interno del presbiterio, di nicchie attorno alle absidi, quasi a formare un trifoglio. Di notevole pregio le vetrate, tutte istoriate.
Particolarmente suggestiva è la cripta, usata come sepolcro collettivo dopo la dismissione del monastero e poi riscoperta e restaurata. La cella centrale è a forma di quadrifoglio, mentre quelle laterali sono in forma di trifoglio. Le volte a crociera, senza sottarchi, sono sostenute da colonne di epoca romana, una delle quali in granito rosa proveniente da Assuan (Egitto). Alle pareti sono state collocate anche alcune lapidi millenarie, come una stele funeraria di epoca romana e quella dell’abate Ado (all’incirca dell’anno 1100).
Eremo e Convento francescano Le Celle
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: convento francescano (XIII° secolo)
Indirizzo: strada dei Cappuccini, 1 – località Celle
Tel.: +39 0575 603362
Accoglienza: accanto al convento sono disponibili due strutture ricettive con 40 posti-letto complessivi utilizzabili solo da gruppi autonomi
Le origini e la storia
Il nome Le Celle è anteriore alla presenza di Francesco d’Assisi ed era forse derivato da piccole costruzioni tra le rocce, probabilmente capanne di contadini e pastori, e da mulini dislocati lungo il corso del torrente.
Fu il primo convento costruito per iniziativa del giovane monaco e da lui abitato anche dopo aver ricevuto le stimmate. Francesco d’Assisi giunse a Cortona nel 1211 e il suo fervore mistico conquistò il borgo. Poco dopo, assieme ad alcuni seguaci, costruì le prime nove celle. Qui, pochi mesi prima di morire, probabilmente dettò il suo “Testamento“. Poco dopo il fedele confratello frate Elia effettuò molti restauri agli edifici, lasciando però inalterata la celletta usata da Francesco, e assicurò la proprietà dell’eremo alla comunità francescana.
Attratti dalla figura del Santo e dal misticismo del luogo, personaggi poi divenuti noti come Sant’Antonio da Padova, San Bonaventura, San Lorenzo da Brindisi e il Beato Guido da Cortona dormirarono per qualche tempo a Le Celle.
Dopo la morte di frate Elia (1253) seguirono complesse vicende dell’Ordine Francescano con conseguente decadenza di tutta la struttura che fu addirittura abbandonata nella seconda metà del XIV° secolo. Finalmente, nel 1537, l’eremo fu affidato ai Frati Cappuccini, costituiti da poco come terzo ordine della famiglia francescana. Dopo il 1775 il loro Noviziato delle Celle fu chiuso dall’autorità granducale e, nel 1807, per ordine del governo filo-napoleonico, anche lo stesso Convento fu messo in vendita. I Cappuccini poterono tornarvi definitivamente nel 1871.
Aspetto generale
L’intero complesso è molto suggestivo. Le abitazioni dei frati e i locali conventuali sono disposti a gradoni su entrambi i versanti della stretta vallata. Progettando l’ampliamento Frate Elia prese come punto di riferimento la cella di Francesco d’Assisi e distribuì gli altri edifici attorno, quasi a ventaglio. Sicuramente una chiesetta era già sta costruita all’epoca del giovane monaco, poi ampliata agli inizi del XIV° secolo.
Nel corso dei secoli successivi il nucleo originale fu oggetto di varie trasformazioni e ampliamenti, soprattutto dopo l’insediamento dei Cappuccini. Altre strutture furono aggiunte a monte del torrente e inoltre venne costruita la nuova chiesa. Nel 1624 fu intrapreso un ulteriore ampliamento degli edifici tra cui la costruzione della Sacrestia. Proprio questa proliferazione dl strutture di epoche diverse fa di Celle un agglomerato disorganico e bizzarro pur nella sostanziale unità e fedeltà a uno stile di rude semplicità.
A metà del XVII° secolo la nobile famiglia cortonese Baldelli-Venuti finanziò la costruzione della Cappella di San Felice da Cantalice, a destra della facciata della Chiesa. Commissionò anche la pregevole pala di altare, opera di Simone Pignoni, raffigurante una Madonna che offre il Bambino a San Felice da Cantalice.
Gli edifici principali
A navata unica, la chiesa è dedicata a Sant’Antonio da Padova ed è spoglia, nello stile umile e semplice delle chiese cappuccine, tranne che nella parete dell’altare dove nel 1694 Giovanni Marracci realizzò la pala. L’anno successivo, per dare degna collocazione a quest’opera, frà Remigio da Firenze costruì in legno l’altare. Situato a fianco del cancello d’ingresso del santuario, l’Oratorio di San Franceschino era precedentemente la sede della Compagnia di San Francesco. È a navata unica e alle pareti ci sono tele di recente fattura raffiguranti la vita di San Francesco.
Gli esterni
Una nobile famiglia di Roma lasciò un tangibile ricordo con la costruzione del ponte ancora conosciuto coma Ponte Barberini. Nel 1728, in sostituzione di un vecchio ponte, forse inagibile o crollato, fu realizzato nel giro di due settimane il Ponte del Granduca perché costruito su approvazione esplicita del Granduca di Toscana. A metà strada tra Le Celle e la strada per Cortona, la cappella con tetto a capanna e travature lignee a vista fu fatta costruire nel 1663. All’interno di una nicchia c’è una maiolica policroma, centinata a bassorilievo e raffigurante la Madonna dei Sette Dolori (seconda metà secolo XIX°).
Attorno al complesso di edifici religiosi c’è un suggestivo bosco, di valore estetico e ambientale, essenzialmente costituito da lecci secolari e cipressi, attraversato da sentieri che si snodano tra ruscelli e forre naturali, sempre con ottimi panorami sulla vallata sottostante.
Monumenti e luoghi da visitare
Palazzo Comunale
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: edificio storico (XIII° secolo)
Indirizzo: piazza della Repubblica
Già esistente agli inizi del XIII° secolo fu rimaneggiato alla fine dello stesso e poi, nel XVI°, restaurato e ampliato. La fiancata destra mostra evidenti tracce del periodo medievale. All’interno, nella Sala del Consiglio, un grande camino in pietra del XVI° secolo attribuito allo scalpellino e poi architetto Battista Sensi (Cristofanello).
Palazzo Casali
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: edificio storico (XIII°-XV° secolo)
Indirizzo: piazza Signorelli, 9
Fu fatto costruire nel XIII° secolo dalla famiglia Casali e divenne la principale residenza durante il periodo della loro signoria su Cortona. Agli inizi del XV° secolo fu adattato a sede dei capitani e dei commissari di Firenze i cui numerosi stemmi in pietra sono visibili sulla fiancata destra. Nel XVII° secolo la facciata fu rifatta. Attualmente è sede dell’Accademia Etrusca, del MAEC Museo Archeologico della civiltà Etrusca, dell’Archivio Storico e della Biblioteca Comunale.
Località nei dintorni di Cortona
Villa Bramasole
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: villa residenziale
Indirizzo: località Torrenone
Dopo anni di abbandono Villa Bramasole fu acquistata nel 1996 dalla scrittrice americana Frances Mayes che la ristrutturò per trascorrerci le vacanze estive. Frances incominciò ad annotare le giornate tra lavori di ristrutturazione, escursioni nella campagna circostante e visite per acquisti a Cortona. Da questi appunti ebbe origine il libro “Sotto il sole della Toscana” (“Under the Tuscan sun”), che ha appassionato per la bellezza dell’ambientazione, ma anche per la scrittura intensa, capace di trasmettere in modo tangibile il piacere della vita scandita dai ritmi della campagna toscana con i profumi, i sapori e anche con le ricette di cucina proposte dall’autrice.
II libro, un successo prima negli Stati Uniti e poi in molte altre nazioni, ha portato migliaia di turisti, sopratutto stranieri, a visitare Villa Bramasole, raggiungibile dal centro di Cortona con una camminata di circa mezzora.
Sono ormai passati diversi anni ma Frances Mayes è stata fondamentale per far conoscere capillarmente a tutto il mondo l’attraente cittadina. Dal 2003 la scrittrice ha collaborato al festival “The Tuscan Sun” che si svolge tra luglio e agosto a Firenze, ma che include anche qualche sessione a Cortona.
Villa Passerini
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: villa neoclassica (XVII° secolo)
Indirizzo: località Pergo
Il nome deriva dalla famiglia cortonese che ebbe tra gli esponenti più importanti il potente cardinale Silvio Passerini (1469-1529). Fu costruita nel XVII° secolo ed è caratterizzata da una sobria facciata con tre ordini di aperture. Durante i secoli successivi ha subito numerose alterazioni, soprattutto nel corso del XIX°. All’interno un salone affrescato da Papacello (Tommaso d’Arcangelo Bernabei) e una cappella con Battesimo di Gesù eseguito da Luca Signorelli e allievi. Davanti alla villa c’è una vasca d’acqua, costruita nel 1733 e decorata da un isolotto, un ponticello e archi in pietra. Tra le altre strutture è particolarmente attraente il tempietto detto la “poledraia”, decorato da mosaici sulla facciata e affreschi di scene militari all’interno. Attorno alla villa c’è un grande giardino che si sviluppa su vari terrazzamenti rettangolari mentre, lateralmente, c’è un armonioso giardino all’italiana.
ARTE E MUSEI
Musei di Cortona
Reperti etruschi del MAEC
MAEC-Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: museo archeologico etrusco e pinacoteca
Indirizzo: Palazzo Casali – piazza Signorelli, 9
Tel.: +39 0575 630415 / +39 0575 637235
Email: info@cortonamaec.org
Sito: www.cortonamaec.org
Orari: dal 1° novembre al 31 marzo ore 10.00-17.00, chiuso il lunedì; dal 1° aprile al 31 ottobre ore 10.00-19.00 aperto tutti i giorni
Ingresso: intero €uro 10,00, ridotto € 7,00, per scolaresche € 3,00
Servizi: bookshop, visite guidate, attività didattiche, eventi culturali, percorsi archeologici esterni
Istituito nel 2005 il MAEC ha riunito le raccolte settecentesche dell’Accademia Etrusca, la sezione egizia, i più recenti rinvenimenti archeologici del territorio di Cortona, la Biblioteca Storica della cittadina e le opere del pittore Gino Severini.
Numerosi e importanti i reperti esposti, con particolare enfasi per il passato etrusco della cittadina. La celebre tabula cortonensis è il terzo testo etrusco per lunghezza e riguarda una compravendita di terreni. L’alfabeto è quello usato tra la fine del III° e il II° secolo a.C. nella zona di Cortona ed è stato fondamentale per la conoscenza della lingua etrusca. Il grande lampadario etrusco è uno degli oggetti più importanti: destinato a un santuario certamente di rilievo, fu realizzato intorno alla metà del IV° sec. a.C.
La fibula in oro ad arco a forma di pantera faceva parte del corredo della tomba 1 del Tumulo II del Sodo. Importante anche il letto funebre in tufo, decorato a bassorilievo con otto figure femminili inginocchiate, recuperato nella tomba A del Tumulo François di Camucia. Pregevoli anche due statuette bronzee rinvenute direttamente nella cittadina: Selvans è una figura maschile nuda, con copricapo di pelle di pantera, che fu rinvenuta presso la Porta Bifora. La statuetta Culsans è pure una figura maschile nuda, bifronte, con copricapo di pelle ferina. Sulla coscia sinistra è incisa, su tre righe, un’iscrizione etrusca.
Nella sezione dedicata alla città etrusca e romana, che espone la ricostruzione della topografica dalla preistoria in poi, spiccano anche i capolavori in bronzo provenienti dalle zone di Trestina e di Fabrecce, i corredi dei grandi tumuli arcaici della zona pianeggiante, i mosaici policromi della villa romana di Ossaia. Della raccolta dell’Accademia Etrusca facevano parte anche le quadrerie e la pregevole biblioteca settecentesca.
Pur di un’epoca ancora più antica e proveniente da un contesto completamente diverso è notevole anche il modello in legno di barca funeraria egizia sulla quale è raffigurato il defunto che riceve il rendiconto dallo scriba e da altri amministratori. Risale al Medio Regno (circa 2060-1785 a.C.).
Tra le opere pittoriche di maggior spicco un posto di rilievo lo ha un grande tondo, già attribuito a Francesco Signorelli, ma recentemente riassegnato al più noto Luca Signorelli (1453-1523): Vergine con Bambino, circondata da Santi protettori di Cortona, Michele, Vincenzo, Margherita e Marco.
Del concittadino Pietro da Cortona la pala d’altare Madonna con Bambino in trono e quattro santi, realizzata negli anni 1626-1628. Quindi il trittico Madonna con Bambino e Santi, tavola su fondo oro, opera del pittore fiorentino Bicci di Lorenzo (1373-1452). La Musa Polimnia, uno dei simboli dell’Accademia, è una pittura a encausto su lastra di lavagna datata XVI° secolo. Di epoca e gusto completamente diversi la Maternità (1916) del pittore futurista Gino Severini.
Il “tempietto Ginori”, un’allegoria della famiglia Medici, è una complessa composizione in porcellana realizzata nella manifattura di Doccia e donata dal marchese Carlo Ginori all’Accademia Etrusca.
Museo Diocesano
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: pinacoteca e museo d’arte sacra
Indirizzo: ex-chiesa del Gesù – piazza del Duomo, 1
Tel.: +39 0575 62830 / +39 0575 637235
Email: museodiocesano.cortona@diocesi.arezzo.it / aioncultura@aioncultura.org
Sito: www.diocesiarezzo.it
Orari: da aprile a ottobre tutti i giorni ore 10.00-19.00; da novembre a marzo nei giorni da martedì a domenica ore 10.00-17.00. Chiuso il 25 dicembre.
Ingresso: intero €uro 5,00, ridotto per gruppi oltre 15 persone e bambini 6-12 anni € 3,00, ridotto per gruppi scolastici € 1,00, gratuito per bambini sotto i 6 anni
Accessibilità disabili: parziale
Servizi: visite guidate, laboratori didattici
Il museo espone oggetti e opere d’arte provenienti dalle chiese del territorio e dalle proprietà della diocesi in nove sale. La chiesa fu costruita tra il 1498 e il 1505 dalla Compagnia Laicale del Buon Gesù. Nel corso del XVII° secolo fu costruito, ad opera di Filippo Berrettini, nipote del noto pittore Pietro da Cortona, lo scalone di unione tra la chiesa superiore e l’oratorio.
Nella prima sala c’è un sarcofago romano, databile al II° secolo d.C., con Combattimento tra Dioniso e le Amazzoni, splendido esempio di scultura ellenistica. Nella seconda sala sono esposti frammenti provenienti dalla trecentesca chiesa di S. Margherita: alcuni sono attribuiti ai Lorenzetti, mentre la più antica tavola raffigurante Santa Margherita (inizi del XIV° secolo) è riconducibile all’ambiente di Margarito d’Arezzo. Nella terza sala sono esposti grandi capolavori dei secoli XIV° e XV°: la celeberrima Annunciazione del Beato Angelico (1430) insieme a un trittico dello stesso artista, il trittico del 1434 Madonna dell’Umiltà tra i Santi Nicola, Michele, Giovanni Battista e Margherita da Cortona del Sassetta (Stefano di Giovanni di Consolo), la Madonna della Cintola di Bartolomeo della Gatta (1470-1475). Inoltre un fonte battesimale in marmo, opera del cortonese Ciuccio di Nuccio.
La quarta sala, tutta dedicata a Luca Signorelli, contiene alcuni dei capolavori, suoi o della “bottega”, eseguiti per le principali chiese di Cortona tra cui l’Assunzione della Vergine. Le due opere autografe più note e di grande valore sono il Compianto sul Cristo morto (1502) e la Comunione degli Apostoli (1512). Nell’ultima sala (la 5a) sono esposte opere del XVII° e XVIII° secolo realizzate da tre artisti di talento: Crespi, Capella e Zuccari.
L’accesso alla sezione museale sottostante (in origine l’oratorio) è tramite uno scalone monumentale. Ai lati sono esposti i cartoni preparatori per le stazioni della Via Crucis commissionati al pittore futurista Gino Severini. Al termine dello scalone, un altro capolavoro di Pietro Lorenzetti, una croce sagomata. La sala è dominata dallo splendido ciclo di affreschi di Doceno (al secolo Cristoforo Gherardi, allievo di Giorgio Vasari, che eseguì i disegni preparatori), realizzati nel 1554-55: Sacrifici dell’Antico Testamento, Trasfigurazione, Discesa al Limbo, Conversione di Saulo, Virtù. Il coro ligneo risale agli inizi del XVI° secolo: nel 1517 Vincenzo di Pietro Paolo da Cortona lo eseguì con semplici intagli prospettici nell’architrave e nelle cornici dello schienale.
Attraverso una scala moderna si accede all’ultima ala del museo, dov’è esposto un piccolo ma sceltissimo numero di arredi sacri provenienti dalle chiese del territorio. Tra i vari oggetti di pregio un calice realizzato da Michele di Tommaso nella seconda metà del XIV° secolo e il reliquiario Vagnucci, opera di Giusto da Firenze del 1457-58. Degno di attenzione il cosiddetto Parato Passerini, uno splendido insieme di paramenti sacri donato dall’omonima famiglia, i cui ricami furono eseguiti su disegni di Raffaellino del Garbo e Andrea del Sarto.
Museo Mo.Pa. di Farneta
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: museo paleontologico
Indirizzo: località Farneta
Tel: +39 +39 0575 610241 / +39 344949604 ; dott.ssa Laura Gremoli tel. +39 349 4949604; dr. Luca Rossato tel. +39 348 8026886
Email: associazionemuseofarneta@gmail.com
Sito: www.scoprifarneta.it
Orari di apertura: su prenotazione
Servizi: visite guidate e didattiche tramite l’Associazione Museo Fatto in Casa di Don Sante Felici presso l’Hotel Farneta
Inaugurato nel luglio del 2006, è ubicato a pochi metri dalla suggestiva Abbazia di S. Maria Assunta. Il museo contiene solo una parte dei moltissimi reperti paleontologici raccolti nel corso di anni dal parroco Don Sante Felici, che aveva provveduto a conservarli accuratamente. A partire dagli anni ’60 del XX° secolo, quando furono aperte diverse cave per l’estrazione di sabbia necessaria per opere pubbliche di viabilità, il sacerdote recuperò numerosi reperti fossili risalenti al Pleistocene Inferiore (un milione di anni fa).
Nel museo sono esposti resti fossili di vertebrati terrestri tra i quali quelli di un elefante di grandi dimensioni, un ippopotamo, un rinoceronte, un cervo, una iena ed equidi. Erano tutti grandi mammiferi che nel Quaternario vivevano in Valdichiana, epoca caratterizzata da un clima caldo arido e un ambiente tipo savana mista a boscaglia. Sono esposti anche fossili di molluschi marini risalenti al Pliocene, quando un antichissimo mare occupava gran parte della Toscana. L’esposizione è corredata anche da numerosi pannelli che illustrano i reperti, i luoghi in cui furono rinvenuti e forniscono un inquadramento geologico-paleontologico della piana cortonese.
Dal museo inizia il Percorso Paleontologico Don Sante Felici, un sentiero ad anello di circa 5 chilometri che si snoda nella campagna. Con l’ausilio di indicazioni segnaletiche e pannelli esplicativi, il visitatore è guidato attraverso i luoghi di ritrovamento dei reperti fossili.
Museo della Civiltà Contadina
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Tipo: museo etnografico
Indirizzo: presso Campo Sportivo – località Fratticciola
Tel: +39 335 382 003
Email: apskye@yahoo.itzsszzz
Orari di apertura: su prenotazione (tel. +39 338 2267762)
Il museo si propone la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, storico ed etnografico del mondo agricolo della Valdichiana. Raccoglie ed espone materiali provenienti dal territorio cortonese, documenta la vita quotidiana delle campagne fino agli anni ’60 del XX° secolo. Ci sono attrezzi da lavoro, utensili da cucina, strumenti dai nomi quasi dimenticati. Nel museo sono illustrati (tramite percorsi guidati e ricostruzioni di antichi lavori) modi, usi e tradizioni agricole. L’Associazione “Il Carro”, che gestisce il museo, organizza anche, nel mese di ottobre, la “Mostra del carro agricolo”.
Siti archeologici
Parco Archeologico MAEC
Zona: Valdichiana
Comune: Cortona (AR)
Tipo: siti archeologici etruschi e romani
Indirizzo: presso MAEC – piazza Signorelli, 9
Tel.: +39 0575 630415 / +39 0575 637235
Email: info@cortonamaec.org
Sito: www.cortonamaec.org
Nel territorio di Cortona ci sono ben 11 siti archeologici dei periodi etrusco e romano. Il coordinamento tra questi luoghi, distanti tra loro anche alcuni chilometri, è stata attribuito al MAEC-Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona che funge anche da centro di documentazione e punto di accoglienza e orientamento per visitare e i siti ubicati tanto nel centro storico della cittadina che nel territorio circostante.
All’interno della cittadina ci sono i resti più significativi dell’epoca etrusca: le poderose mura, la Porta Bifora e una serie di strutture sotterranee (l’arco a volta del Palazzo Cerulli Diligenti, la volta a botte di via Guelfa, il muro etrusco di Palazzo Casali). Del periodo romano rimangono i resti dell’acquedotto presso Porta Montanina e della cisterna “Bagni di Bacco” accanto alla chiesa di S. Antonio.
Nell’area collinare sono ubicate la notevole Tanella di Pitagora in località Cannaia, la Tanella Angori e la Tomba di Mezzavia. Nell’area pianeggiante ci sono i cosiddetti “meloni”, tumuli etruschi di età arcaica, il primo ubicato nella frazione di Camucia e due nei pressi della località Sodo. Nel primo sono state riportate alla luce due tombe: la prima ricorda un’abitazione arcaica (VII° secolo a.C.), la seconda è costituita da un corridoio con tre celle per lato. Al Sodo ci sono due grandi tumuli. Il primo è costituito da un lungo corridoio di accesso alle camere sepolcrali. Il secondo è un’imponente tomba arcaica risalente VI° secolo a.C., formata da un lungo dromos affiancato da sei celle e concluso da una settima.
Nelle vicinanze c’è una monumentale gradinata-terrazza, probabilmente usata per riti funerari, decorata da gruppi scultorei ed elementi architettonici di stile orientalizzante. Sul versante prospiciente il Lago Trasimeno sono notevoli i resti della villa di Ossaia.
Il progetto Sentieri trekking-ciclabili del Parco MAEC riunisce tutti i percorsi in bicicletta e a piedi, adatti a visitare in maniera unitaria tutti i monumenti storici e i siti archeologici, insieme agli ambienti e ai contesti in cui sono inseriti.
COSA FARE
Eventi a Cortona
Rievocazione storica Giostra dell’Archidado
Giostra dell’Archidado
Tipo: folclore – rievocazione storica
Periodo: maggio o giugno
Sito: www.giostraarchidado.com
La Giostra dell’Archidado affonda le proprie origini nel Medioevo e si svolse per la prima volta nel 1397 e con la partecipazione di tutti i Quintieri (rioni della cittadina) per festeggiare il matrimonio tra Francesco Casali, signore di Cortona, e Antonia Salimbeni, nobildonna senese. Ogni anno si rievoca questo evento, rivivendo i fasti medievali. Strade addobbate a festa, costumi di pregiata fattura, dame, cavalieri, sbandieratori, balestrieri, armati, paggi e autorità civili e religiose animano il centro cittadino. I Quintieri si sfidano in un torneo di tiro con la balestra.
Contemporaneamente si svolgono sfilate in costume d’epoca, giochi con bandiere e fuoco, esibizioni di falconeria, ricostruzione di attività artigianali e lavorative dimenticate: artigiani che modellano il rame, che intrecciano il giunco e creano cesti. Sui banchetti si possono acquistare spade, pugnali, archi, ma anche libri rilegati in pelle, maschere, gioielli in stile medievale e fiorini cortonesi, utilizzati come moneta di scambio. Presso gli stand gastronomici si possono gustare specialità quasi dimenticate.
Mostra mercato “Cortona Antiquaria”
Tipo: mostra-mercato di antiquariato
Periodo: tra la fine agosto e l’inizio di settembre
Sede espositiva: Palazzo Vagnotti
Tel.: +39 0575 1696141
Email: info@cortonantiquaria.it
Sito: www.cortonantiquaria.it
È la più antica mostra-mercato d’Italia, con già più di cinquanta edizioni organizzate a cadenza annuale. È un evento di grande spessore per il mercato antiquario italiano, punto di riferimento per gli appassionati e collezionisti d’arte, ma anche un richiamo per visitatori e turisti. Inoltre a Cortona ci sono numerosi negozi specializzati, gallerie d’arte contemporanea, i restauratori, ecc.
La mostra si svolge nelle sale di Palazzo Vagnotti, gioiello settecentesco dell’architettura cortonese. In esposizione e vendita dipinti di alto livello, argenti d’epoca, mobili francesi stile impero, sculture, antichi gioielli, oggetti in ferro battuto e molto altro. Nel periodo della mostra ci sono occasioni speciali per i visitatori con pacchetti che includono l’accesso al Museo MAEC, ma anche offerte speciali per gustare la cucina locale.
Cortona On The Move - Festival Internazionale di Fotografia
Tipo: festival internazionale di fotografia
Periodo: da luglio a settembre
Tel.: +39 0575 1645307 / +39 347 3300362
Email: info@cortonaonthemove.com
Sito: www.cortonaonthemove.com
Il festival “Cortona On The Move” è nato nel 2011 per iniziativa dell’Associazione Culturale ONTHEMOVE il cui obiettivo è diffondere e promuovere la fotografia contemporanea alla ricerca di nuove visioni e forme originali di comunicazione visiva. L’evento vuole valorizzare le sperimentazioni e apprezzare tutti i linguaggi. Le parole chiave sono l’originalità dello sguardo e l’autenticità nell’approccio alla realtà circostante per narrare attraverso le immagini.
È quindi l’occasione per uno scambio tra esperti del settore e una ricerca costante di opere che documentano l’incessante evoluzione del linguaggio fotografico. Contemporaneamente è un momento di riferimento non solo per fotografi affermati e amatoriali ma anche per quel pubblico nazionale e internazionale attento all’evoluzione della cultura contemporanea.
Cortona Mix Festival
Tipo: letteratura e musica, cinema e teatro, fotografia e danza
Periodo: luglio
Tel.: +39 338 8431111
Email: info@mixfestival.it
Sito: www.mixfestival.it
Informazioni al pubblico
Tel.: +39 338 8431111 / +39 0575 637274 (Ufficio Turistico di Cortona)
Email: info@mixfestival.it
I biglietti in prevendita sono acquistabili tramite:
1 – Terretrusche Ticketing
Indirizzo: via Nazionale, 42 – 52044 Cortona (AR)
Tel. +39 0575 606887 / +39 0575 630084
Email: ticketing@terretrusche.com
Sito: www.ticketing.terretrusche.com
I biglietti acquistati tramite il sito possono essere ritirati alla biglietteria entro e non oltre le ore 19.00 del giorno stesso dell’evento
2 – Ticketone
Sito: www.ticketone.it
È un evento culturale che punta all’intreccio e alla contaminazione tra le arti, un evento in cui le diverse forme della creatività umana dialogano tra loro, senza perdere la loro specificità ma interrogandosi e reinventandosi, prima di raggiungere il pubblico in una forma spesso inedita. Cortona Mix Festival è un evento che attraversa e mescola letteratura e musica, cinema e teatro, fotografia e danza. Gli ingredienti principali dell’evento sono libri, musica, cinema, cultura, cura del corpo e della mente. Il festival miscela i contenuti, gli stili e gli orizzonti, propone incontri basati sull’intreccio delle arti, li distribuisce nei palazzi e nei luoghi all’aperto della cittadina.
Festival del Sole
Email: info@tuscansunfestival.com
Sito: www.tuscansunfestival.com
Nel 2003 Cortona ha avuto l’onore di essere la sede della prima edizione del Festival del Sole, attualmente meglio noto come Tuscan Sun Festival, una manifestazione di musica classica e arte di grande prestigio e successo a livello internazionale. Il festival nacque dall’iniziativa dell’imprenditore Barrett Wissmann, della violoncellista Nina Kotova e della scrittrice Frances Mayes. I tre avevano il desiderio di riunire musicisti, cantanti e artisti di altre discipline in un unico grande evento. Cortona, dove i tre risiedono quasi stabilmente, fu subito scelta come location iniziale.
Il Festival del Sole è articolato su un programma attraente e variegato che unisce a concerti di levatura mondiale appuntamenti di arte, letteratura, cinema, danza, storia e tradizioni locali, cucina e fitness. Ogni anno il festival ha il patrocinio di un padrino o una madrina d’onore, personalità di spicco del cinema e della musica che conferiscono ulteriore prestigio e notorietà alla manifestazione. Tra i vari “padrini” ci sono stati gli attori Robert Redford, Anthony Hopkins, Sofia Loren e il cantante Sting.
In occasione della decima edizione il festival si è spostato da Cortona a Firenze, diventando un evento di rilievo nel calendario culturale del capoluogo toscano. Alcuni eventi continuano a svolgersi a Cortona.
Torneo della Civetta
Tipo: folcolore storico
Periodo: fine settembre
La Compagnia Arcieri della Civetta, assieme al Consiglio dei Terzieri, organizza la competizione. È una gara di tiro con l’arco, inserita nel campionato LAM (Lega Arcieri Medievali), con bersagli mobili e fissi, dislocati in tutto il centro storico della cittadina.
Offerta dei Ceri
Tipo: festa religiosa
Periodo: 7 e 8 maggio
Si tratta di un evento di contenuto essenzialmente religioso, anche se svolto in costumi d’epoca. L’evento segue un rituale prestabilito: inizia con l’Offerta dei Ceri cui fa seguito una solenne processione verso la chiesa di Santa Margherita.
Sagra della Bistecca
Tipo: enogastronomia
Periodo: agosto
Sede: giardini del Parterre
Orario: 17.00-24.00
Celebrazione di una delle più pregiate carni italiane, quella dei bovini della “razza chianina”, allevata nel territorio di Cortona e dei comuni vicini. È certamente tra le più vecchie sagre di questo tipo in Toscana ed è l’evento gastronomico più importante per festeggiare il Ferragosto. Su una gigantesca gratella sono preparate succulente bistecche, rigorosamente di razza chianina e cotte al sangue, come vuole la tradizione toscana. Sono inoltre cotti “costolecci” (rosticciana di maiale), salsicce, ciaccia con prosciutto crudo, fagioli cannellini e molte altre specialità, tutte provenienti dal territorio. Alla mescita esclusivamente ottimo vino Chianti DOC.
Numerosi stand offrono prodotti tipici locali e toscani in genere quali salumi di cinta senese, formaggio pecorino di Pienza, conserve e marmellate, vini, olio e cantucci.
Sagra del Fungo Porcino
Tipo: enogastronomia
Periodo: seconda metà di agosto
Sede: giardini del Parterre
La sagra si svolge ogni anno nel fine-settimana successivo alla Sagra della Bistecca. Si tratta di un altro evento gastronomico dove si possono assaggiare gustosissimi piatti a base di funghi raccolti nel territorio di Cortona. La cucina locale è caratterizzata da molte ricette di antipasti, primi, secondi e contorni a base di funghi, tutte da accompagnare rigorosamente con vino locale.
Mostra-mercato mensile di Antiquariato
Ritorno al passato – Mostra-mercato di Antiquariato e Modernariato
Periodo: 4a domenica di ogni mese
Indirizzo: piazza Signorelli
Orario: 9.00-20.00
Informazioni: Consiglio dei Terzieri (tel. + 39 0575 62984; email infocortona@apt.arezzo.it)
L’antiquariato è una delle vocazioni della cittadina. Una cinquantina di banchi espongono una notevole varietà di oggetti usati, di modernariato e di collezionismo vario.
Sport
Bicicletta e mountain bike
Nel territorio di Cortona ci sono vari percorsi in bicicletta o in mountain bike sia nell’area pianeggiante che sui rilievi. Per maggiori dettagli consultare il sito www.cortonaweb.net, dove possono essere scaricate le cartine dettagliate dei percorsi, alcuni dei quali sono gli stessi del trekking.
Equitazione
Nel territorio di Cortona ci sono varie possibilità per effettuare percorsi a cavallo sia nell’area pianeggiante che sui rilievi. Per maggiori dettagli consultare il sito www.cortonaweb.net, dove possono essere scaricate le cartine dettagliate dei percorsi,
Due gli itinerari particolarmente consigliati. Il primo è quello che sale alla Croce di Sant’Egidio e che permette di accedere a una zona panoramica da cui si osserva tutto il territorio sottostante. Il secondo, invece, permette di visitare i reperti etruschi e romani nel Parco Archeologico di Cortona.
Nei pressi di Cortona ci sono poi due maneggi attrezzati e adatti a ogni tipo di attività equestre.
Adriano Meacci
Indirizzo: località Montecchio Manzano, 67
Tel.: +39 0575 618583
Centro Ippico Saltafossi
Indirizzo: località Tecognano
Tel.: +39 0575 638130
ITINERARI
Percorsi
Percorso pedonale nel centro storico di Cortona
Zona: Valdichiana Aretina
Comune: Cortona (AR)
Il nucleo storico della cittadina è imperniato su due piazze principali – piazza della Repubblica e piazza Signorelli – originariamente l’area del foro romano. In epoca medievale questo spazio unico fu in parte colmato dalla progressiva costruzione di edifici fino all’attuale Croce del Travaglio. Via Casali porta direttamente dalla seconda delle due piazze fino al Duomo, addossato alle mura perimetrali.
Lungo via Dardano sono visibili vari edifici di epoca medievale, in parte ricostruiti nei secoli XVI° e XVII°, tra i quali il più notevole è Palazzo Mancini. In via Benedetti c’è l’imponente Palazzo Fierli-Petrella, costruito nel XV° secolo tramite l’accorpamento di edifici precedenti e risagomato alla fine del secolo successivo.
Iniziando a percorrere via Maffei dalla Croce del Travaglio si giunge alla chiesa di S. Francesco e, proseguendo lungo via Berrettini (il principale asse viario del periodo storico, fiancheggiato da edifici di varie epoche e stili architettonici), alla chiesa di S. Cristoforo. Una breve deviazione a destra consente di arrivare alla chiesa di San Niccolò (XV° secolo) che contiene opere di Luca Signorelli e degli allievi.
Salendo ancora si giunge alla scenografica Basilica di S. Margherita, addossata al rilievo collinare su cui, più in alto, c’è la Fortezza del Girifalco. Scendendo lungo via S. Margherita si raggiunge la chiesa di S. Domenico (inizio XV° secolo), nel cui convento soggiornò Beato Angelico e affrescò la lunetta sopra il portale.
Lungo via Nazionale ci sono altri notevoli edifici storici quali Palazzo Venuti, Palazzo Mancini, Palazzo Alticozzi.
Il centro storico è completato da una porzione triangolare, tutta risalente al periodo medievale, adagiata sul declivio della collina. Lungo via Guelfa ci sono Palazzo Laparelli (edificato nel 1533 su progetto del Cristofanello), Palazzo Baldelli (XVI° secolo), Palazzo Bourbon di Petrella (XVII°-XVIII° secolo) e la chiesa sconsacrata di S. Agostino (XIII° secolo). In via Roma ci sono il Palazzo Cinaglia (epoca medievale) e la chiesa barocca di S. Filippo, progettata da Antonio Jannelli.
Percorsi MAEC Parco (pedonali, bicicletta, a cavallo)
Il progetto Sentieri Parco MAEC è nato dall’esigenza di collegare i numerosi punti di interesse storico, archeologico, religioso, naturalistico, ecc. Il territorio comunale è stato suddiviso in tre ambiti: Pianura, Mezza Costa, Montagna. All’interno di ciascuno sono stati allestiti vari sentieri e ciascun punto di interesse è segnalato da un pannello illustrativo. Complessivamente sono circa 120 chilometri percorribili a piedi, in bicicletta e a cavallo.
Infopoint: località Sodo
Tel.: +39 0575 637235
Email: info@cortonamaec.org
Sito: www.cortonamaec.org
Pianura
1 – Sentiero della Bonifica “Vittorio Fossombroni”
segue il Canale Maestro della Chiana
2 – Sentiero dei Principi Etruschi
segue il Rio di Loreto e il torrente Esse
3 – Sentiero dei tre tumuli etruschi
Camucia e Sodo
4 – Sentiero di San Gilberto
5 – Sentiero della mezzadria
6 – Sentiero delle Leopoldine
7 – Percorso paleontologico
vedansi informazioni a parte
Mezza Costa
8 – Via Teutonica
da Mezzavia verso villa Ossaia e Terontola
9 – Sentiero degli oliveti
Cortona-Tanella di Pitagora-Tanella Angori-Camucia
10 – Sentiero della fonte
da Cortona per Camucia
Montagna
11 – Sentiero dei mulini
da Sant’Egidio per Sodo
12 – Sentiero di pietra
da Cortona per Sant’Egidio
13 – Sentiero della Rocca
da Pierle verso Sodo
14 – Sentiero del castello
da Portale per Poggioni
15 – Sentiero delle castagne
da Teverina per Poggioni
16 – Sentiero dei boschi
da Portole a Falzano
17 – Sentiero di Annibale
da Villa Ossaia a Sepoltaglia
18 – Strade basolate
Percorso Archeologico MAEC (pedonale, bicicletta)
Il progetto Sentieri trekking-ciclabili del Parco MAEC riunisce tutti gli itinarari percorribili in bicicletta e a piedi per visitare in maniera unitaria tutti i monumenti e i siti archeologici, insieme ai percorsi, agli ambienti e ai contesti in cui sono inseriti.
Infopoint: località Sodo di Cortona
Tel.: +39 0575 637235
Email: info@cortonamaec.org
Sito: www.cortonamaec.org
Orari: 9.00-13.00 nei giorni di venerdì, sabato e domenica
Biglietti: intero: €uro 3,00, ridotto per gruppi di almeno 15 persone, portatori di handicap e accompagnatori € 2,00
Percorso Paleontologico (pedonale, bicicletta)
Dal museo Mo.Pa a fianco dell’Abbazia di Farneta inizia il Percorso Paleontologico Don Sante Felici, un sentiero ad anello di circa 5 chilometri che si snoda nella campagna. Con l’ausilio di indicazioni segnaletiche e pannelli esplicativi, il visitatore è guidato attraverso i luoghi di ritrovamento dei reperti fossili. Dal percorso paleontologico, una diramazione consente di raggiungere il Sentiero della Bonifica che si sviluppa lungo il Canale Maestro della Chiana tra Chiusi e Arezzo.
Lunghezza: km. 5 circa
Tempo di percorrenza: 1 ora circa
Difficoltà: semplice
Informazioni e prenotazioni: dott.ssa Laura Gremoli, guida turistica abilitata, accompagnatrice turistica e storica dell’arte (tel.: +39 349 4949604, email info@cortonatouristguide.com)
Percorsi trekking
Nel territorio comunale si possono effettuare semplici passeggiate a piedi o vero e proprio trekking sia nella zona pianeggiante che sui rilievi. Per maggiori dettagli consultare il sito www.cortonaweb.net, dove possono essere scaricate le cartine dettagliate dei percorsi. Due sono abbastanza facili e includono anche punti di interesse storico, architettonico e culturale.
1 – anello Cortona Alta-Croce di Sant’Egidio-Eremo delle Celle
partenza: Cortona
arrivo: Cortona
lunghezza: circa 16 chilometri
punti di interesse: Cortona (Chiesa di Santa Margherita), vie consolari “basolate”, Eremo Le Celle, via crucis Severini
2 – “Strada Basolata”
partenza: Cortona
arrivo: Cortona
lunghezza: circa 6 chilometri
tempo di percorrenza: circa 2 ore 30’
punti di interesse: strada “basolata”, Eremo Le Celle, Croce di Sant’Egidio, Cortona (Chiesa di Santa Margherita)
Con un percorso di media difficoltà si può raggiungere Metilliano, altura da cui si scorgono il Lago Trasimeno e gli altri borghi della Valdichiana Aretina.
Via Romea Germanica
La Via Romea Germanica è il secondo più importante itinerario dei pellegrini che, dall’Europa Centrale e Orientale, fin dal Medio Evo avevano per meta Roma. Nella sola porzione della dorsale appenninica che separa l’Emilia Romagna dalla Toscana sono state individuate almeno tre varianti di questo antico cammino. In tempi recenti si è arrivati a una sorta di identificazione, con un itinerario condiviso e che solca tutta la provincia di Arezzo in direzione nord-sud fino al confine con la Regione Umbria.
Le origini
A Stade, importante città portuale alla foce del fiume Elba (Germania), verso la fine del XII° secolo nacque Alberto. Attratto fin da giovane dalla vita religiosa si fece monaco e, nel 1232, divenne abate del monastero benedettino della città. Per ottenere dal papa una regola più rigida di quella vigente, nel 1236 intraprese un viaggio verso Roma. Rientrato in sede, fu però deluso dai rifiuti dei confratelli e delle gerarchie ecclesiastiche cittadine. Così si dimise dall’incarico ed entrò in un convento di frati minori di regola francescana.
Qui Alberto compilò in lingua latina gli Annales, una cronaca dei più importanti eventi religiosi e politici dell’epoca. Nell’opera inserì un dialogo tra due monaci a proposito delle migliori vie di pellegrinaggio verso Roma. Certamente memore del suo viaggio elencò vari itinerari con dati precisi su luoghi e distanze, sulle condizioni delle strade e indicazioni esatte sulla lunghezza delle singole tappe. Insomma una sorta di esposizione ragionata dei lunghi itinerari già esistenti verso la capitale della Cristianità.
Le tappe in Toscana
Il primo numero indica la progressione delle tappe dell’itinerario completo dalla Germania a Roma, quello tra parentesi l’ordine progressivo in territorio italiano.
77 (29) Valle Santa-Chitignano
– lunghezza: km. 20 (variante km. 12,5)
– difficoltà: impegnativo
– percorribilità: a piedi, in bicicletta
78 (30) Chitignano-Subbiano-Capolona
– lunghezza: km. 18,3
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta
79 (31) Subbiano-Capolona-Arezzo
– lunghezza: km. 20
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta
80 (32) Arezzo-Sassaia-Castiglion Fiorentino
– lunghezza: km. 26,3
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta
81 (33) Sassaia-Castiglion Fiorentino-Cortona
– lunghezza: km. 12,8
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta
82 (34) Cortona-Castiglion del Lago (PG)
– lunghezza: km. 24,4
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta
ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLA VIA ROMEA GERMANICA
Sede operativa: via Nefetti, 3E – 47018 Santa Sofia (FC)
Tel.: +39 320 4322968, +39 366 1305777, +39 329 2106197
Email: info@viaromeagermanica.com
Sito: www.viaromeagermanica.com
Altri percorsi
Il territorio comunale è attraversato da altri itinerari di sia di contenuto religioso che storico. Tre quelli principali:
Cammino di San Francesco
È un breve percorso che collega tutti i luoghi del territorio comunale legati alla figura del “poverello di Assisi”.
Itinerario: Chiesa di San Francesco-Monastero di Santa Chiara-via di Santa Margherita-Santuario di Santa Margherita-Eremo Le Celle
Cammino di Santa Margherita
È un itinerario che unisce tre comuni della Valdichiana, sovrapponendosi in gran parte alla Via Romea Germanica. La mistica, nata nel territorio di Castiglion del Lago (provincia di Perugia), ma vissuta a Montepulciano ha lasciato una traccia indelebile a Cortona: il primo ospedale della cittadina.
Itinerario: Cortona-Villa Ossaia e prosecuzione verso il Lago Trasimeno
Via Lauretana
Era una strada utilizzata in epoca etrusca e poi romana che collegava Cortona a Montepulciano e poi a Siena. Successivamente fu utilizzata dai pellegrini lche percorrevano la direttrice Siena-Cortona-Loreto.
Itinerario: Camucia-Centola-Capezzine
CULTURA
Storia
Le origini della cittadina si mescolano con alcune leggende. Una di queste riferisce che Cortona sarebbe stata fondata dal mitico Dardano, pure fondatore di Troia. Le prime notizie storiche confermate risalgono all’epoca del consolidamento della civiltà etrusca (VIII°-VII° secolo a.C.) e Cortona fu una delle dodici lucumonie della confederazione etrusca dell’Italia centrale.
La grande civiltà ha lasciato importantissime testimonianze, le imponenti mura del V°-IV° secolo a.C. che circondano la città (circa 3 chilometri di perimetro), il monumentale altare funerario adornato da sfingi (unico esempio al mondo) e le tombe nobiliari “a melone” sparse nell’area pianeggiante. Durante il periodo romano Cortona perse progressivamente importanza e, dopo l’occupazione da parte dei Goti (450 d.C.), decadde. Bisogna attendere il XIII° secolo perché la cittadina riprenda un ruolo significativo e allarghi progressivamente la zona di influenza.
All’inizio del XV° secolo il re di Napoli Ladislao occupò l’abitato e ne fece oggetto di vendita a Firenze, sempre alla ricerca di nuove espansioni territoriali e, nel 1411, Cortona perse definitivamente la propria autonomia. In compenso la cittadina divenne sede di capitanato e rifiorì nelle opere di importanti artisti, il concittadino Luca Signorelli e l’architetto Francesco di Giorgio Martini. Il pittore Pietro da Cortona (Pietro Berrettini) è il nome di spicco nel periodo Barocco.
Per iniziativa dei tre fratelli Venuti – Marcello, Filippo e Ridolfino – nel 1727 fu fondata l’Accademia Etrusca, un centro di ricerca sulla storica civiltà, evento che, per le caratteristiche innovative, richiamò l’attenzione di vari intellettuali europei quali Voltaire, Muratori, Pallottino e l’archeologo Winckelmann.
Inoltre, all’Accademia fu dato l’incarico di curare l’edizione italiana di opere di ampio spessore, quali il Dizionario Enciclopedico del Diderot. Cortona trascorse senza parrticolari avvenimenti gli anni del Granducato di Toscana e gli eventi che portarono all’Unità d’Italia, curando e conservando il patrimonio storico-culturale dei periodi precedenti. A partire dal XX° secolo la cittadina ha intrapreso un ordinato sviluppo economico grazie alla meccanizzazione dell’agricoltura e all’allevamento della pregiata razza bovina da carne “chianina”.
Cortonesi famosi
Luca Signorelli - pittore
Luca Signorelli, al secolo Luca d’Egidio di Ventura o anche Luca da Cortona, nacque a Cortona fra il 1445 ed il 1450 ed è stato uno tra i maggiori pittori italiani del Rinascimento. Secondo quanto scritto da Giorgio Vasari l’artista aveva un atteggiamento più da nobile che da pittore: vestiva e si comportava con gusto, ricoprì varie cariche pubbliche e fece parte di una commissione per giudicare i progetti per la facciata del Duomo di Firenze.
La formazione e le prime opere
La formazione fu influenzata dagli artisti dell’epoca, specialmente da Piero della Francesca, di cui fu molto probabilmente allievo. Lo stile pittorico di Signorelli si staccò presto da quello del maestro verso una migliore raffigurazione del corpo umano in azione, un interesse che gli avrebbe ispirato l’amico pittore e scultore Antonio del Pollaiolo.
Gli affreschi nella Sagrestia della Basilica della Santa Casa a Loreto, eseguiti verso la fine del 1470, furono tra i primi importanti lavori e gli dettero subito notevole fama.
Le opere dipinte attorno al 1472 sembrano comunque confermare ancora l’influenza di Piero della Francesca. Un primo lavoro documentato fu la serie di affreschi a Città di Castello (1474), dei quali restano solo pochi frammenti staccati. Nella stessa situazione è una frammentaria Annunciazione nella chiesa di San Francesco ad Arezzo, da alcuni attribuita invece a Bartolomeo della Gatta, altro allievo di Piero della Francesca. Il 6 settembre 1479 Signorelli fu eletto nel Consiglio dei Diciotto di Cortona e, da allora, ricoprì numerosi incarichi pubblici nella cittadina.
Le prime opere confermate mostrano già un’abilità notevole. È il caso dello Stendardo della Flagellazione, opera firmata collocabile a metà degli anni settanta del XV° secolo. Tra il 1477 e il 1480 Signorelli si recò a Loreto, dove decorò la Sagrestia della Cura nel Santuario della Santa Casa.
La Cappella Sistina
Poco più che trentenne, Signorelli fu associato alla decorazione della Cappella Sistina a Roma, dove si recò prima come aiuto del Perugino e poi come titolare dopo la partenza del pittore umbro. A lui sono state attribuite le raffigurazioni Disputa sul corpo di Mosè e Testamento e morte di Mosè. Ma se è innegabile la mano di Signorelli in alcuni personaggi la sottigliezza luminosa fa pensare anche al citato Bartolomeo della Gatta. Verso il 1490 Signorelli si recò a Firenze, dove entrò in contatto con l’Accademia Neoplatonica e con la famiglia Medici.
Una tavola di quell’epoca è la Madonna col Bambino tra ignudi. L’anno seguente si spostò a Volterra, dove realizzò una maestosa Annunciazione. Abbandonata Firenze a seguito della cacciata dei Medici si spostò nelle Marche e lavorò di nuovo a Loreto a un ciclo di Profeti.
Le prime opere importanti e il primo ciclo
A Urbino, nel 1494, dipinse un raffinato gonfalone per la confraternita dello Spirito Santo. Ma è a Città di Castello che il pittore spostò stabilmente la propria dimora e lavorò negli ultimi anni del secolo. Nella cittadina eseguì opere come l’Adorazione dei Magi e l’Adorazione dei pastori, in cui domina un approccio più sbrigativo, perché in parte eseguito dagli allievi. Di grande ispirazione e spessore è invece il Martirio di San Sebastiano (1498).
L’anno precedente si era occupato di una parte del vasto ciclo Storie di San Benedetto nel Chiostro dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Signorelli fece in tempo a dipingere, ma con ampio ricorso ad aiuti, otto lunette, prima di lasciare l’incarico.
La Cappella di San Brizio a Orvieto
Nella primavera del 1499 Signorelli firmò il contratto per il completamento della decorazione delle volte della Cappella Nova (poi detta di San Brizio) nel Duomo di Orvieto, iniziate da Beato Angelico e i suoi aiuti nell’estate del 1447. Qui eseguì l’opera che lo rese decisamente celebre. È il ciclo di affreschi dedicati al tema dell’Apocalisse e del Giudizio Universale: le Storie dell’Anticristo, il Finimondo, la Resurrezione della carne, i Dannati, gli Eletti, il Paradiso e l’Inferno.
Gli ultimi anni
Anche nella fase tarda non mancano opere degne di grande ammirazione (tra cui il Crocifisso con la Maddalena, del 1502-1505 circa, o lo Stendardo della Crocifissione, del 1502-1505 circa) ma il tono generale è di un ripiegamento verso stili arcaicizzanti e ripetitivi, come nel grandioso Polittico di Arcevia (1507), di gusto gotico. Successivamente una Vergine e Santi e un Battesimo di Cristo (1508).
Nel 1508 avrebbe dipinto anche una Crocifissione e un quadro con San Medardo non pervenuto. L’ultima opera nota è la grande pala con Madonna col Bambino e Santi, commissionata dalla Confraternita di San Girolamo ad Arezzo nel 1519.
Dopo la permanenza ad Arezzo Luca Signorelli tornò a Cortona. Qui morì il 16 ottobre 1523, cadendo da un ponteggio mentre seguiva alcuni lavori. Essendo membro della Confraternita dei Laudesi di San Francesco, fu probabilmente sepolto nella loro sede.
Opere esposte a Cortona
1 – nel Museo Diocesano
- Compianto sul Cristo morto, 1502, tempera su tavola, con quattro pannelli di predella rappresentanti Orazione nell’orto, Ultima cena, Cattura di Cristo, Flagellazione
- Comunione degli Apostoli, 1512, olio su tavola
- Compianto sul Cristo morto tra angeli e santi, 1516 circa, tempera su tavola
- Immacolata Concezione e Santi, 1523 circa, olio su tavola
2 – nel Museo MAEC
- Grande tondo con la Vergine con il Bambino, circondata da Santi legati alla città di Cortona, Michele, Vincenzo, Margherita e Marco
Jovanotti (Lorenzo Cherubini) - cantautore
Lorenzo Cherubini, più noto con il nome d’arte Jovanotti, è nato a Roma il 27 settembre 1966 da genitori originari di Cortona. Nel corso dell’infanzia Lorenzo è tornato spesso nella cittadina e adesso ci risiede stabilmente tanto che gli è stata conferita la cittadinanza.
È diventato famoso negli anni ’80 del XX° secolo ma dalla commistione di rap di uno dei primi successi, Jovanotti si è staccato ben presto avvicinandosi gradualmente al modello della world music (sempre interpretata in chiave hip hop, funky). All’evoluzione musicale ha corrisposto un cambiamento dei testi che, nel corso degli anni, hanno toccato temi sempre più filosofici, religiosi e politici.
Parallelamente è aumentato anche il suo impegno sociale e politico. Pacifista attivo, ha contribuito a manifestazioni o eventi in favore di argomenti sociali e di vari tipi di associazioni o gruppi organizzati di opinione.
Jovanotti e Cortona
Attualmente Jovanotti trascorre parte dell’anno a Cortona e non è difficile infatti incontrarlo a camminare spensierato e salutare compaesani e amici. Ma la cittadina è molto di più di una casa per godersi la famiglia e l’intimità. È diventata anche uno dei punti di forza per la rigenerazione spirituale e artistica, il luogo per riflettere, recuperare energie e mettere assieme nuove idee.
In un’intervista Lorenzo ha dichiarato che la magia che si interpone tra il caos delle tournée e i concerti e la quiete di Cortona è un po’ come rivivere la sensazione che si ha quando nell’infanzia si attendono i regali di Natale. L’artista ha voluto premiare la cittadina: il 4 luglio 2014 si è svolto il tanto atteso (e un po’ inaspettato) concerto dal vivo. Dato il poco spazio in piazza Signorelli (dove è stato allestito il palco), nelle altre piazze sono stati collocati schermi giganti che hanno diffuso le immagini in diretta.
La Fortezza di Jovanotti, un laboratorio per l’arte
Lorenzo ha inaugurato il bastione della Fortezza completamente restaurato e recuperato a uso culturale, che ospiterà eventi e laboratori. Tra i fondatori dell’apposita associazione ci sono artisti visuali, architetti, musicisti, docenti universitari, economisti. Secondo quanto espresso dall’artista “il recupero ha trasformato una grotta in uno spazio dove la cura dei dettagli è stata assoluta: dai sistemi di aerazione al suono.
Tutto quello che verrà fatto qui avrà un obiettivo: far capire che il mondo è un luogo meraviglioso dove spendere il nostro passaggio, breve o lungo che sia, nel miglior modo possibile con l’aiuto dell’arte”.
Jovanotti pensa a qualcosa di più importante e impegnativo di una sala prove per gruppi rock locali: “Orlando è un progetto che riguarda chi già fa il mestiere dell’artista, chi ha deciso di fare della musica la propria professione e che alla Fortezza potrà incontrare grandi tecnici del suono, seguire seminari sul canto e sul corpo. Sono previste strutture residenziali e, magari, un musicista potrà fermarsi qui per provare il proprio tour.
Realizzeremo progetti legati alle arti dello spettacolo dalla più popolare a quelle più di ricerca. Insomma, abbiamo un bel po’ di idee e cercheremo di metterle in campo, con un presupposto: curare la qualità dei progetti. Non aspettatevi fuoco e fiamme immediate, aspettate che questo luogo cresca, che questo luogo annusi le proprie caratteristiche fisiche e spirituali”.
Associazioni culturali
La vivacità culturale della cittadina è confermata dal notevole numero di associazioni che sono state costituite per finalità anche abbastanza diverse. Con il passare degli anni alcune di queste associazioni sono divenute veri e propri comitati o enti per l’organizzazione di eventi anche di respiro internazionale.
Principali associazioni culturali di organizzazione eventi
Art Adoption
Indirizzo: via Nazionale, 63 – 52040 Cortona (AR)
Tel.: +39 340 8086879
Email: cortonaartadoption@gmail.com
L’associazione, di tipo culturale, costituita da un gruppo di professionisti, esperti, studiosi e collezionisti e dedicata alla promozione dell’arte contemporanea, si avvale della collaborazione di alcuni tra i più importanti professionisti italiani ed europei. Le finalità sono la promozione e l’organizzazione di mostre, eventi e workshop. Tutte le attività organizzate non hanno scopo di lucro e è viene richiesto alcun contributo economico. Le valutazioni delle opere in esposizione avvengono esclusivamente in base al merito. La più importante mostra – “Art Adoption New Generation” – è organizzata tutti gli anni tra il 17 dicembre e il 10 gennaio.
Associazione Hobbisti L’Ingegno
Tel.: +39 339 3376377
Email: lingegno@associazionelingegno.it
L’associazione organizza e gestisce il periodico “Mercatino dell’Artigianato e della Creatività”, una mostra-mercato di articoli realizzati a mano, antiquariato e vintage.
Circolo Culturale “Gino Severini” Cortona
Indirizzo: via XXV Aprile 14/10 – 52044 Cortona (AR)
Tel.: +39 348 0997976
Email: lillymagi@virgilio.it / rolling1950@libero.it
Sito: www.cortonetra.it
Il circolo è stato costituito da un gruppo di persone interessate alle lettere, alla pittura, alla scultura, alla fotografia ecc., tutte appassionate di cultura e arte. Il circolo ha lo scopo di promuovere iniziative e mostre a carattere internazionale, al fine di riunire il più consistente numero di persone interessate ad arte e cultura. In particolare gli obiettivi sono:
– rendere omaggio al pittore cortonese Gino Severini (1883-1996), anche attraverso una conoscenza più approfondita della vita e delle opere; a tal proposito organizza e gestisce il Premio Internazionale Arti Visive “Omaggio a Gino Severini-Premio Città di Cortona”;
– valorizzare l’attività di artisti che si distinguono nei campi della pittura, della scultura e del mosaico, delle lettere e della poesia;
– organizzare aste e altre iniziative per finanziare progetti di sponsorizzazione dell’arte e, in particolare, tutto ciò che riguarda Gino Severini.
Comitato Cortona Cultura Mix Festival
Indirizzo: piazza Signorelli, 9 – 52044 Cortona (AR)
Organizzazione e gestione del “Cortona Mix Festival” (vedasi notizia a parte), rassegna multidisciplinare iniziata nel 2012 e promossa dal comitato composto da Gruppo Feltrinelli, Orchestra della Toscana, Accademia degli Arditi e Officine della Cultura, e dall’amministrazione comunale.
Cortona Photo Academy
Indirizzo: via Q. Zampagni, 3/A – Camucia – 52044 Cortona (AR)
Tel.: +39 0575 616091 / +39 0575 1743333 / +39 339 6096864
Email: cortonaphotoacademy@gmail.com
Sito: www.cortonaphotoacademy.it
L’associazione è stata costituita il nel 2014 unendo la scuola di fotografia, un gruppo Facebook e un gruppo di foto-amatori di Cortona, Arezzo e del Lago Trasimeno. Lo scopo è di essere punto d’incontro e di aggregazione per tutte le attività culturali e didattiche relative al mondo della fotografia e per una crescita della cultura fotografica e dell’immagine: lo sviluppo, la promozione e divulgazione della fotografia in tutte le sue forme come elemento componente della cultura contemporanea e come mezzo di espressione artistica, la valorizzazione territoriale nelle sue diverse forme e l’organizzazione di incontri formativi e workshop.
In particolare l’associazione si prefigge di organizzare e promuovere mostre fotografiche, concorsi, conferenze, seminari, proiezioni, incontri, attività editoriali di carattere fotografico e quant’altro idoneo per la diffusione e promozione dell’arte fotografica. Inoltre svolgere, in modo autonomo o avvalendosi di soggetti autorizzati, formazione a favore degli associati, organizzare corsi di fotografia, corsi di aggiornamento e attività di formazione in genere.
LUX Associazione Culturale
Indirizzo: 52040 Cortona (AR)
Tel.: +39 0575 601966
Email: info@travelideasintuscany.com
Sito: www.facebook.com/events/133764200514954/
L’associazione è impegnata nell’organizzazione di “CortoBuskers”, assieme all’agenzia di incoming turistico Travel Ideas in Tuscany di Cortona e in collaborazione con DayOffEventi di Arezzo. “CortoBuskers” è un festival composto da spettacoli di tutti i tipi e di varie dimensioni, musicali, teatrali, circensi, di ballo e di gruppi itineranti. Gli spettacoli si svolgono tutti nel centro storico della cittadina. L’evento tuttavia non è limitato agli spettacoli, ma nell’arco della giornata, si possono visitare i mercatini di Natale con prodotti artigianali del territorio, la casa di Babbo Natale e una serie di mostre artistiche e culturali.
Mammut Associazione Culturale Artistica
Indirizzo: Via Sandrelli, 4 – 52040 Cortona (AR)
Email: info@cortonajazz.org
Dell’associazione fanno parte musicisti, esperti di marketing, fotografi, artisti, videomakers e architetti, un team affiatato in grado di costruire progetti completi sotto ogni profilo. L’associazione lavora volontariamente a eventi culturali nel centro storico della cittadina e quello certamente più significativo è “Cortona Jazz”, una serie di importanti concerti cui contribuiscono musicisti provenienti da tutto il mondo. L’evento si svolge interamente nelle piazze, nelle vie del centro storico, nel viale alberato del Parterre, nella zona alta del Poggio fino alla Fortezza del Girifalco.
ONTHEMOVE Associazione Culturale
Indirizzo: via Dardano 5 – 52044 Cortona (AR)
L’associazione ha l’obiettivo di diffondere e promuovere la fotografia contemporanea alla ricerca di nuove visioni e forme originali di comunicazione visiva. Tutto ciò si è concretizzato nel festival “Cortona On The Move”, organizzato fin dal 2011 per valorizzare tutti i linguaggi e la fotografia contemporanea. Il festival è l’occasione per uno scambio continuo tra esperti del settore e una ricerca costante di opere che documentano l’incessante evoluzione del linguaggio fotografico. L’evento è ormai un punto di riferimento, non solo per fotografi affermati e amatoriali, ma anche per un pubblico nazionale e internazionale attento alla cultura contemporanea.
“Cortona On The Move” è il centro dinamico della fotografia contemporanea che accoglie sperimentazioni verso i futuri sviluppi del linguaggio visivo. Le parole chiave sono l’originalità dello sguardo e l’autenticità nell’approccio alla realtà circostante per raccontare storie che raggiungano un pubblico vasto attraverso le immagini.
L’associazione si adopera anche per la promozione delle eccellenze locali e ha permesso, anno dopo anno, di recuperare e riaprire edifici storici di pregio, un tempo inaccessibili o abbandonati, diventati sedi espositive.
Sosta Palmizi
Indirizzo: Via Ipogeo, 36a/b – Camucia – 52044 Cortona (AR)
Tel.: +39 0575 630678
Email: info@sostapalmizi.it
Sito: www.sostapalmizi.it
La Compagnia Sosta Palmizi è stata una tra le primissime formazioni di danza contemporanea in Italia (1985). L’associazione‚ guidata da due dei coreografi del gruppo iniziale‚ costituisce un punto di riferimento artistico e pedagogico importante per le nuove generazioni di danzatori e coreografi. Nel corso degli anni sono stati coinvolte numerose persone provenienti da diverse esperienze‚ maturando un nucleo stabile‚ affine per storia e poetica‚ di artisti associati.
Sosta Palmizi è una realtà di riferimento nell’ambito della creatività coreografica contemporanea; le attività sono concentrate sulla qualità dell’esperienza artistica‚ sulla formazione e sulla guida delle giovani generazioni. Interpreti‚ autori e collaboratori‚ coinvolti nelle produzioni e sostenuti nel percorso individuale‚ hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo e alla crescita dell’arte coreografica nel panorama artistico italiano.
L’associazione si dedica con rigoroso impegno all’attività di formazione‚ laboratori di approfondimento e alta specializzazione con cadenza regolare destinati a danzatori e attori provenienti da tutta Italia e dall’estero‚ ai quali vengono messe a disposizione due borse di studio di durata annuale per la partecipazione gratuita ai seminari. A fianco di questa attività è in atto un programma didattico di più ampio respiro legato al territorio provinciale‚ ma anche nazionale ed estero‚ attraverso laboratori esterni in collaborazione con enti teatrali e di altro tipo‚ interventi e spettacoli presso scuole ed università.
Cortona e il cinema
Merito delle bellezze architettoniche della cittadina e dell’ameno territorio, Cortona è stata lo scenario naturale per le riprese di vari film. Tra quelli di maggiore importanza:
– Margherita da Cortona (1950, regia di Mario Bonnard)
– I racconti di Padre Brown (1970)
– I racconti di Canterbury (1972)
– La doppia vita di Mattia Pascal (1985)
– Ritorno a casa Gori (1996)
– La vita è bella (1997)
– Shadow in the Sun (2005)
– Bartali (fiction televisiva RAI 2006)
– Copia conforme (2010)
Sotto il sole della Toscana (Under Tuscany Sun) è la pellicola che, certamente, ha contribuito maggiormente alla promozione di Cortona, al pari del libro da cui è stato tratto. Il film è stato diretto nel 2003 da Audrey Wells con Diane Lane protagonista nella parte della scrittrice Frances Mayes.
Il film è stato girato principalmente a Cortona proprio perchè il libro è ambientato nella cittadina, dove la scrittrice e suo marito vivono gran parte dell’anno. Sono state utilizzate varie location del centro storico per gli esterni e, per gli interni,i una villa a poche centinaia di metri dalle storiche mura.
Frances Mayes (Diane Lane) è una scrittrice di San Francisco in crisi e depressa dopo la separazione dal marito. Patti (Sandra Oh), sua amica, le regala dieci giorni in Toscana sperando di sollevarle l’animo. Qui Frances decide di cambiare vita e acquista una villa abbandonata a Cortona.
Seguiranno varie vicende del restauro dell’edificio e poi l’incontro con un “latin lover” (l’attore Raul Bova) che le farà provare forti emozioni ma anche un’amara delusione….
Curiosità
Una pittura ingannevole
Conservata nel museo MAEC, è una pittura a encausto su lastra di lavagna, datata attorno al 1740 e divenuta il simbolo dell’Accademia Etrusca. La storia ufficiale riporta che fu scoperta in una fattoria nei pressi di Cortona e, inizialmente, venerata come immagine della Madonna. Ricerche successive hanno rivelato una verità ben diversa e meno entusiasmante: innanzi tutto il dipinto fu destinato all’Accademia che, però, fu obbligata ad acquistarlo a un prezzo giudicato esorbitante. Scartata quasi subito l’ipotesi dell’immagine sacra, rimaneva l’identificazione tra una musa (Polimnia) o una suonatrice di strumento a corda. Gli esperti hanno concluso che, in definitiva, si tratta di un falso, anche se di un certo valore: fu commissionato dal marchese Marcello Venuti (all’epoca impegnato nello scavo di Ercolano, Napoli) a un pittore esperto nell’imitazioniedi reperti antichi.
GASTRONOMIA
Piatti tipici
La gastronomia di Cortona riflette le tradizioni contadine della Valdichiana e, in gran parte, le ricette tipiche provengono dal passato. Un pasto tipico può iniziare con i crostini o le bruschette. Altri antipasti eccellenti sono a base di fegatini di pollo. Altrimenti la panzanella, conosciuta in tutta la Toscana. Le scarse disponibilità economiche dei contadini imponevano primi piatti semplici, sopratutto a base di cereali e verdure. La minestra di pane compare sempre nei menù, mentre sono un classico le pappardelle al sugo di lepre. I pici conditi con ragù sono ottimi.
Le carni più diffuse sulle tavole contadine erano quelle dei volatili e della cacciagione, mentre più raramente si cucinava il maiale. Attualmente arrosto d’oca, coniglio e pollo si alternano ai piatti a base di maiale, sia arrosto che in umido. Anche il sapore più forte del cinghiale è piuttosto apprezzato. Poiché nel territorio di Cortona c’è un diffuso allevamento della razza bovina “chianina” la bistecca è immancabile. Tra i dolci ci sono le frittelle di riso, il castagnaccio e la ciaramiglia.
Ricette cortonesi
Antipasti
Bruschette di cavolo nero
Ciaccia con i friccioli (focaccia con l’aggiunta di pancetta di maiale a cubetti)
Crostini neri (a base di fegatini di pollo e milza)
Crostini di salsiccia
Panzanella
Primi piatti
Minestra di fagioli
Minestra di pane
Pappa con il pomodoro
Papparedelle alla lepre
Pici (spaghetti grossi e lunghi) al ragù o alle briciole
Tagliatelle ai porcini
Secondi piatti
Bistecca di “chianina”
Burischio (interiora di maiale)
Cinghiale in salmì o in umido
Collo di pollo ripieno
Coniglio in porchetta
Fegatelli di maiale
Oca arrosto
Pollo in gratella
Polpettone
Trippa
Uova con il pomodoro
Contorni
Fagioli all’uccelletto
Frittata di cipolle
Patate e cipolle
Pomodori ripieni
Sedani rifatti
Sformato di finocchi
Zucchine ripiene
Dolci
Cantucci
Castagnaccio
Cenci (stracci)
Ciaccia (schiacciata) con l’uva
Ciaramiglia (dolce tradizionale della Valdichiana Aretina, preparato sopratutto durante il periodo pasquale)
Frittelle di riso
Marmellata di more
Strufoli (tipici del periodo di Carnevale, con la caratteristica dell’aggiunta di Vinsanto)
Prodotti tipici
Vino Syrah
Il Syrah è uno dei vitigni più coltivati nel territorio contraddistinto dal marchio Cortona DOC, tanto che, attualmente, origina circa l’80% della produzione di vino. Il vitigno non è autoctono, ma di origine francese e l’introduzione in Toscana si ritiene che sia stata opera di un nobile di Montecarlo (Lucca) nei primi anni del XX° secolo. Sembra che alcuni vigneti siano stati impiantati prima nell’area attorno ad Arezzo, quindi in quella cortonese. In quest’ultima le prime conferme sicure risalgono agli anni ‘60 del secolo scorso, quando alcune aziende, trovandone traccia nei propri vigneti, decisero di coltivarlo più diffusamente. Si trattò di una decisione lungimirante perché, durante studi preparatori, fu evidenziata l’affinità del clima cortonese con quello della Costa del Rodano, zona che è concordemente riconosciuta all’origine del vitigno Syrah.
Consorzio di Tutela dei Vini a Denominazione di Origine Controllata Cortona
Sede operativa: piazza Signorelli, 14 – 52044 Cortona (AR)
Tel.: +39 0575 603793
Email: cortonavini@cortonavini.it
Sito: www.cortonavini.it
Orari: da lunedì a venerdì 9.00-13.00
Nella primavera del 2000 un gruppo di produttori decise di riunirsi e di fondare il Consorzio Vini Cortona. Il vino Cortona DOC è attualmente una delle componenti agricole più importanti per il territorio e, dalla fondazione del Consorzio, è diventato un vero e proprio fiore all’occhiello e, al tempo stesso, un elemento di promozione. Cortona DOC, una denominazione che accomuna i vini prodotti nel territorio comunale, è una delle più apprezzate produzioni vitivinicole a livello nazionale.
Il Consorzio effettua controllo e tutela dei vini e ne diffonde la conoscenza con un’efficace attività culturale, divulgativa e promozionale. Inoltre protegge l’immagine e il prestigio della denominazione con continui controlli di qualità. Attualmente le aziende produttrici sono circa 60 e, tra di loro, ci sono marchi fondati e radicati nella zona, altri di tradizione più recente e altri ancora con partecipazioni internazionali.
Chianina - carne bovina
La razza bovina “chianina” è ritenuta autoctona ed è tra le più antiche del mondo, essendo allevata da almeno 22 secoli. Etruschi e Romani utilizzarono l’animale per il lavoro e anche per la carne: Virgilio ne sottolineava la bellezza estetica e Plinio il Vecchio la menziona. Dalla Valdichiana l’allevamento si è progressivamente esteso alle province di Arezzo, Firenze, Livorno, Pisa, Siena e Perugia. Attualmente è la seconda razza per produzione di carne in Italia.
La “chianina” è caratterizzata dal gigantismo: tra le razze bovine è quella che raggiunge maggiori dimensioni. L’elevata rusticità dell’animale consente l’allevamento al pascolo libero, la capacità di cibarsi anche di fogliame e di resistere alle malattie e ai parassiti. È però una razza che non si adatta bene all’allevamento intensivo, particolarmente sia il vitellone che la femmina (scottona) da carne. Per tenerezza e dimensioni non eccessive è proprio dalla femmina che si ottiene la carne più pregiata.
Cinta Senese - carne suina
Storia
La cinta senese ha origini antichissime. Si narra che i primi ad allevare questa razza autoctona siano stati gli Etruschi. Conosciuto e allevato anche dai Romani, il suino fu molto apprezzato anche nel Medioevo, come confermato dagli affreschi Ambrogio Lorenzetti (XIV° sec.) nel Palazzo Comunale di Siena. L’allevamento è stato molto diffuso almeno fino alla prima metà del XX° secolo.
Solo alla fine degli anni ‘90, sulla scia di un nuovo approccio al consumo consapevole e la successiva spinta alla riscoperta dei sapori di un tempo, un gruppo di allevatori toscani ha deciso di ripristinare l’allevamento di questa razza. Nel 2004 ha guadagnato la certificazione DOP denominata “Suino Cinto Toscano”, regolamentata da un apposito disciplinare. A distanza di poco tempo la certificazione DOP è stata estesa anche alla carne con la denominazione “Cinta Senese”.
Caratteristiche e utilizzo
La Cinta Senese è così denominata per la caratteristica fascia bianca presente sul mantello scuro e per essere originaria della Montagnola Senese. Attualmente gli animali sono allevati un po’ ovunque in Toscana, sia al pascolo brado integrale, sia semi-brado (il cosiddetto porco brado).
Lo spazio di pascolo è importante per garantire la qualità della carne. Il suino, infatti, deve muoversi per evitare che, a causa del metabolismo più lento, la carne diventi troppo grassa. Il continuo movimento contribuisce a mantenere allenata la muscolatura e a favorire l’apprezzata caratteristica della carne: sottili striature di grasso tra le fibre dei muscoli che contribuiscono ad arricchirne ed esaltarne il sapore.
Il tipo di alimentazione è costituito soprattutto da ghiande; anche castagni, lecci, cerri, corbezzoli, tuberi, radici e materiale organico del tappeto erboso costituiscono cibo.
Dalla Cinta Senese si ottiene carne di ottima qualità, le cui caratteristiche sono esaltate soprattutto nei salumi tipici quali il prosciutto, la spalla salata, le salsicce, la gola, il lardo, la pancetta (o rigatino), il capocollo, la soppressata, la finocchiona, il buristo. La carne fresca viene utilizzata maggiormente alla griglia sotto forma di bistecca e rosticiana.
Cantine vinicole e wine tour
Wine Tour
WINE TOUR NELLA ZONA A CORTONA
MINIMO 2 PERSONE
Prezzo: da €185,00 o Prezzo: da €160,00
PERCORSO 1 – una giornata
ore 9.00: Partenza dal vostro hotel/agriturismo
ore 10.00: Arrivo alla Fattoria “Le Capezzine” di Avignonesi, visita dei vigneti, della cantina e della vinsantaia.
ore 12.00: Pranzo presso la foresteria della cantina con degustazione di 4 vini abbinati
ore 14.30: Partenza per le Cantine Stefano Amerighi di Farneta
ore 15.00: Visita dei vigneti Amerighi e della nuova cantina a produzione biodinamica, seguita da degustazione del vino Syrah biodinamico
ore 16.30: Partenza e rientro presso la vostra struttura
PERCORSO 2 – una giornata
ore 9.00: Partenza dal vostro hotel/agriturismo
ore 10.00: arrivo nel centro storico di Cortona con colazione preso la Antica Pasticceria Banchelli
ore 11.00: Partenza per le Cantine Baracchi di San Martino a Bocena
ore 11.30: Visita della cantina e della champagneria Baracchi
ore 13.00: Pranzo di 4 portate con degustazione guidata dal sommelier di 4 vini presso il prestigioso ristorante “Il Falconiere” di proprietà dell’azienda
ore 15.00: Relax nella cantina salotto del ristorante con degustazione della grappa Baracchi
ore 16.00: Partenza e rientro presso la vostra struttura
Descrizione del tour:
La città di Cortona si trova in posizione collinare a 600 m s.m.l. e domina la Valdichiana con un eccezionale panorama sul Lago Trasimeno e il Monte Amiata. La tradizione della coltivazione della vite e della produzione del vino in questa terra risale al periodo etrusco. Si narra che Plinio il Giovane amasse un vino bianco di nome “Etesiaca” prodotto a Cortona e che papa Paolo III° facesse grandi provviste di vino prodotto da questi vigneti. I terreni e il microclima particolarmente adatti alla viticoltura hanno fatto sì che in passato molti agricoltori investissero su questa terra, arrivando poi ai giorni nostri dove il Cortona DOC é diventato una realtà importante a livello nazionale ed internazionale.
CANTINE
Avignonesi
Situata in località Valiano, è la più storica e sicuramente più conosciuta cantina del panorama vinicolo di Cortona. La cantina ha sede presso la “Fattoria le Capezzine”, antica residenza ottocentesca che include la splendida Vinsantaia, unica al mondo, il negozio e la foresteria.
Prodotti
Sauvignon Blanc Cortona DOC: 85% Sauvignon blanc, 15% Chardonnay; vinificazione in acciaio per 4 mesi e affinamento di 3 mesi in bottiglia.
Il Marzocco Cortona DOC Chardonnay: Chardonnay 85%, Sauvignon Blanc 15%; 6 mesi in barriques con affinamento di 12 mesi in bottiglia.
Vino Nobile di Montepulciano DOCG: 85% Prugnolo Gentile, Canaiolo Nero 10%, Mammolo 5%; in botte grande per 18 mesi e affinamento di 9 mesi in bottiglia.
Vino Nobile di Montepulciano DOCG Riserva Grandi Annate: 85% Prugnolo Gentile, 15% Cabernet Sauvignon; in botte grande per 30 mesi e affinamento di 9 mesi in bottiglia.
Desiderio Cortona Merlot DOC: 100% Merlot; in barriques per 18 mesi e affinamento in bottiglia per 9 mesi.
Vin Santo Occhio di Pernice DOC: 100% Prugnolo Gentile; in caratelli da 30 litri per 10 anni, stabilizzazione in bottiglia per 6 mesi.
Cantine Baracchi
In una delle location più suggestive di Cortona sono ubicate le cantine Baracchi di proprietà della famiglia Baracchi, già proprietari del Relais Chateaux e Spa “Il Falconiere”, hotel di charme e ristorante stellato segnalato in tutte le migliori guide. Qui Riccardo, con l’aiuto del figlio Benedetto e dell’enologo Stefano Chioccioli, ha voluto continuare la tradizione di famiglia che produceva vino fin dai primi anni del ‘900, creando una boutique winery di grande fascino e con prodotti unici e particolari.
Prodotti
Baracchi Brut Rosé: 100% Sangiovese; metodo classico 24 mesi sui lieviti.
Smeriglio Sangiovese: 100%Sangiovese; 14 mesi in barriques e affinamento di 12 mesi in bottiglia.
Ardito IGT: 50% Cabernet Sauvignon, 50% Syrah; 18 mesi in barriques e affinamento di 12 mesi in bottiglia.
Cantine Amerighi
Situata sulla collina di Farneta, in località Poggiobello, la Cantina Stefano Amerighi è la nuova realtà biodinamica ed ecosostenibile del panorama vinicolo di Cortona. Qui si usa ancora l’antico metodo della pigiatura con i piedi, si può ammirare la viticoltura tradizionale senza l’uso di prodotti chimici e, soprattutto, gustare un grande Syrah.
Prodotti
Cortona Syrah DOC: 100% Syrah; fermentazione in cemento, elevato in barriques per 18 mesi, affinamento 12 mesi in bottiglia.
Il pachetto include:
– Trasporto su auto o minivan con conducente che parla inglese e aria condizionata
– Partenza e arrivo direttamente dal vostro hotel/agriturismo
– Degustazione dei vini delle cantine visitate e di altri prodotti tipici locali
PREZZI:
Percorso 1
Prezzo a persona Tour + Pranzo: €185,00 / €155,00 (gruppi)
Percorso 2
Prezzo a persona Tour + Pranzo: €160,00 / €130,00 (gruppi)
Condizioni:
– I prezzi indicati sono a persona, per un minimo di 2 persone.
– I prezzi indicati non includono: le spese personali (ad esempio: servizi extra rispetto a quelli espressamente indicati nel pacchetto)
Il pacchetto è modificabile e personalizzabile, con l’aggiunta di attività extra in base ai gusti, orari più comodi e alle esigenze della clientela.
ARTIGIANATO E ARTISTI
Prodotti artigianali
Ceramica e vasellame
La cittadina è tenacemente radicata nella tradizione del “fatto a mano“. Nei laboratori artigiani si producono ancora quegli oggetti semplici e di uso domestico che hanno conosciuto solo dopo il XIX° secolo la ricercatezza estetica dei motivi decorativi. A Cortona prima che all’estetica si è sempre pensato all’utile, alla funzionalità degli oggetti, in particolare del vasellame da cucina e dei recipienti per l’acqua e per l’olio.
Gli artigiani si ispirano ancora a queste esigenze: un prodotto che possa soddisfare i bisogni domestici e, allo stesso tempo, sia espressione di una vena creativa. Tutti i manufatti sono quindi il frutto di un dosato equilibrio tra estetica e praticità. Anche lo stile ornamentale delle ceramiche della Valdichiana e di Cortona è un’eccezione nel panorama toscano: geometrie, disegni stilizzati, superfici in rilievo e traforate, colori più sobri come l’ocra, il nero, il marrone, il verde scuro caratterizzano vasi, bacinelle, anfore, orci, zuppiere, piatti da muro.
La tradizione convive e si ripropone a fianco di esperimenti di rinnovamento, ricerca di motivi e iconografie, forme innovative.
Botteghe artigiane
Jole Crivelli - pittura
Email: crivellijole@gmail.com
Sito: www.jolecrivelli.com
Nata a Roma, vive e lavora a Cortona. L’opera si colloca su un piano decisamente onirico e l’artista ha un impatto istintivo con l’arte pittorica, alla ricerca di figurazioni di sogno e di miti, secondo la peculiarità del “frammento“ naif. I suoi antesignani sono senza dubbio Astarita e Russeau, simbolicamente interpretati ma non accolti dal punto di vista grafico.
La Crivelli aderisce completamente al mondo onirico come ricompensazione del mondo fenomenico-logico, rivisitato dal subconscio e proiettato nel divenire delle cose, con una ricerca di identità di ciò che è reale e irreale. L’arte vista come vita, secondo un canone fatto proprio dal Decadentismo del primo XX° secolo.
Quadri pieni di contrappunti policromi, stilemi narrativi che sconfinano in un flusso atemporale sonoro-visivo con sbrigliata e colorita fantasia nel rapporto dialettico tra sé e gli altri, tra vivere e vedersi vivere. Il linguaggio pittorico è approfondimento di tecniche, sperimentazione: ricerche che non solo consentono all’artista una maggiore presa dei contenuti ispirativi, ma un arricchimento espressivo delle varie forme estetiche e delle costruzioni inventive.
Antonio Massarutto - gioielli e sculture
Zona: Valdichiana Aretina
Indirizzo: via Nazionale, 67 – 52044 Cortona (AR)
Tel.: +39 0575 603495
Email: info@antoniomassarutto.it
Sito: www.antoniomassarutto.it
Servizi: visite alla bottega
Antonio Massarutto è uno scultore e designer che vive e lavora a Cortona. La sua vena creativa segue due filoni paralleli, la scultura e il design. Come scultore Antonio Massarutto è incline a sperimentare sempre nuove forme espressive, traendo ispirazione dall’armonioso paesaggio della zona e dal ricco patrimonio artistico. Ma la natura e il mondo animale rimangono indubbiamente la fonte d’ispirazione privilegiata. I suoi animali, cinghiali o cervi che siano, realizzati con tecnica mista, riflettono l’abilità dell’artista a cogliere le forme e l’essenza. Realizzati con rete metallica, ferro arrugginito, cartoncino bristol o paramenti liturgici, i suoi animali hanno saputo catturare l’attenzione di collezionisti del mondo intero.
Per quanto riguarda la gioielleria, quello che conta per Massarutto è la ricerca di nuovi linguaggi, siano essi un gioiello da indossare o una scultura da contemplare. Collabora con importanti aziende di Arezzo, uno dei principali distretti orafi italiani, da cui ha appreso i segreti della lavorazione artigianale dei metalli. Con la microfusione a cera persa (tecnica molto simile a quella usata anticamente dagli Etruschi), il designer crea gioielli sempre più vicini all’arte e, in particolare, alla scultura contemporanea.
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire a Cortona
Dove mangiare
Enoteche
Enoteca Molesini
Piazza della Repubblica, 3 – Cortona
Tel.: +39 0575 62544
Email: wineshop@molesini-market.com
Sito: www.molesini-market.com
Shopping
Artigianato, pelletterie, abbigliamento, gioielli, accessori, scarpe, dipinti d’autore, fotografia, prodotti gastronomici locali… tutto questo e altro ancora può costituire qualcosa più di un souvenir della cittadina. Sono tutti prodotti che mantengono il ricordo dell’esperienza vivace e soddisfacente di una visita a Cortona.
Aziende vinicole
Baldetti Alfonso
Indirizzo: località Pietraia, 71/A – Cortona
Tel.: +39 0575 67077
Email: info@baldetti.com
Sito: www.baldetti.com
Dal Cero – Tenuta Montecchiesi
Indirizzo: località Montecchio C.S. 403 – Cortona
Tel.: +39 0575 7460110
Email: info@vinidalcero.com
Sito: www.vinidalcero.com
Giannoni Fabbri
Indirizzo: San Marco in Villa, 2 – Cortona
Tel.: +39 347 5883939
Email: marco.giannoni@libero.it
Sito: www.giannonifabbri.it
ISIS “Angelo Vegni”
Indirizzo: Via Lauretana, Località Centoia – Cortona
Tel.: +39 0575 613026
Email: vegni@tin.it
Sito: www.itasvegni.it
Leuta
Indirizzo: via Pietraia 21 – Cortona
Tel.: +39 338 5033560
Email: info@leuta.it
Sito: www.leuta.it
Pasini Roberta
Indirizzo: via Pietraia, 51 – Cortona
Tel.: +39 333 3325030
Email: roberta@agricolalefontanelle.it
Sito: www.agricolalefontanelle.it
Stefania Mezzetti
Indirizzo: via Fosse Ardeatine 32/c – Cortona
Tel.: +39 0575 678528
Email: info@vinimezzetti.it
Sito: www.vinimezzetti.it
Stefano Amerighi
Indirizzo: località Poggiobello di Farneta – Cortona
Tel.: +39 335 6095187
Email: info@stefanoamerighi.it
Sito: www.stefanoamerighi.it
Tenimenti Luigi D’Alessandro
Indirizzo: via Manzano, 15 – Cortona
Tel.: +39 0575 618667
Email: info@tenimentidalessandro.it
Sito: www.tenimentidalessandro.it
Calzature artigianali
SP Shoes
Indirizzo: via Guelfa, 5 – 52044 Cortona (AR)
Tel.: +39 0575 606075
Il negozio è frutto dell’iniziativa di un gruppo di giovani con la passione per le scarpe e con lo scopo di offrire prodotti unici, esclusivi, fatti a mano, ma soprattutto confortevoli. Il primo obiettivo è stato quello di reperire una pelle “esclusiva”, un materiale diverso che desse la sensazione di un guanto. Il secondo obiettivo è stato trovare un artigiano in grado di realizzare i progetti. In Toscana fortunatamente ancora si riescono a trovare persone con le “mani magiche”. Sono stati aperti tre negozi (gli altri due sono a San Gimignano e a Volterra) rivolti a un clientela non sofisticata, all’interno dei quali toccare e poi “sentire” al piede la calzatura prima di un eventuale acquisto.
Calzature Osvaldo Pericoli
Indirizzo: piazza Sandro Pertini, 5 – 52044 Cortona (AR)
Tel.: +39 0575 62941
Dal 1956 la famiglia Pericoli produce e vende calzature artigianali e, attualmente, costituisce un punto di riferimento per chi cerca scarpe alla moda e di qualità. Nel punto vendita c’è un vasto assortimento di calzature interamente studiate e realizzate in Italia. Con oltre cinquant’anni di esperienza nel settore, il negozio è una sosta obbligata per chi desidera calzature ricercate e di qualità, sempre una sintesi tra eleganza e quotidianità.
Mezzi di Trasporto
Come raggiungere Cortona
In treno
Linea Ferroviaria Firenze-Roma: Stazione di Terontola o di Camucia.
Linea Ferroviaria Terontola-Perugia-Assisi-Terni: Stazione di Terontola.
Da entrambe le stazioni è possibile raggiungere Cortona con autobus Tiemme (Toscana Mobilità) in coincidenza con arrivi e partenze o taxi.
In automobile
Uscire dall’Autostrada del Sole (A1) al casello Valdichiana. Subito dopo imboccare la superstrada E45 (raccordo Siena-Perugia) in direzione Perugia e uscire al secondo svincolo per Cortona (denominato Cortona San Lorenzo). Da qui seguire le indicazioni per Cortona e raggiungere la SR71 in località Camucia deviando quindi per Cortona-Città di Castello.
Le coordinate GPS per i navigatori satellitari sono 43.275362, 11.985078.
In autobus
Dalle stazioni ferroviarie di Camucia, Terontola, Arezzo e Castiglion Fiorentino è possibile raggiungere Cortona con il servizio Tiemme (Toscana Mobilità). Per maggiori informazioni consultare il sito www.tiemmespa.it.