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Portoferraio, fortezze, ville di Napoleone e l’isola di Montecristo

stemma-portoferraioPortoferraio è la cittadina più popolosa dell’Isola d’Elba. Il territorio comunale, che è tutto rivolto verso Nord, si estende da Golfo della Biodola a Bagnaia e include anche l’Isola di Montecristo, legata alla figura di San Mamiliano e al celebre romanzo di A. Dumas. Nel territorio ci sono inoltre resti di antichi villaggi etrusco-romani e medievali come Latrano, Montemarciale e Quire. Grazie ad attraenti spiagge circondate da luoghi panoramici, la cittadina ha trovato notevoli sbocchi nel settore del turismo, che oggi rappresenta la principale fonte di ricchezza. A Portoferraio ci sono due ville abitate da Napoleone Bonaparte, entrambe diventati musei sulla permanenza dell’imperatore nell’isola.

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ZONA; Arcipelago Toscano
TIPO; cittadina balneare
COORDINATE; 42°49′00″N 10°19′00″E
ALTITUDINE; 4 metri s.l.m.
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, sport nautici, subacquea, vela, pesca sportiva
CONFINI; Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana, Porto Azzurro, Rio nell’Elba (LI)

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portoferraio mapInformazioni Turistichelivorno map

Comune di Portoferraio
via G. Garibaldi, 17 – 57037 Portoferraio (LI)
tel. +39 0565 937111
www.comune.portoferraio.li.it

COSA VEDERE

Fortificazioni

Forte Falcone

forte falconeZona: Arcipelago Toscano
Tipo: fortificazione costiera (XVI° secolo)
Indirizzo: via del Falcone

Faceva parte dell’insieme di strutture fortificate a guardia del porto. Fu progettato da Giovan Battista Bellucci. Il complesso fu realizzato, a più riprese, a partire dal 1548 e sotto la guida iniziale di Giovanni Camerini. Rimasto parzialmente incompleto in alcuni punti, venne ultimato soltanto nel 1701. All’interno del forte si trovano gli edifici che ospitavano gli alloggi delle guarnigioni, la polveriera e l’armeria, grandi cisterne per l’approvvigionamento d’acqua.

Forte Stella

forte stellaZona: Arcipelago Toscano
Tipo: fortificazione costiera (XVI° secolo)

Fu progettato da Pirro Colonna, esperto di strutture difensive, e da Giovan Battista Bellucci, che diede avvio ai lavori, proseguiti successivamente sotto la guida di Giovanni Camerini. L’imponente complesso fortificato fu costruito dal 1548 per svolgere funzioni di avvistamento e di difesa nell’ambito del massiccio sistema difensivo del porto voluto dai granduchi Medici. La struttura era protetta da una serie di fossati esterni alle mura. All’interno ci sono numerosi passaggi e ambienti sotterranei, che potevano essere adibiti a rifugi di emergenza in caso di attacco proveniente dal mare. Inoltre vari fabbricati, che in passato erano adibiti a polveriera, armeria, magazzini di deposito, alloggi della guarnigione e presidio medico.

Fortezza del Volterraio

castello volterraioZona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI) – località Poggio Volterraio
Tipo: fortificazione (XI° secolo)

La fortezza, a pianta esagonale con strutture murarie rivestite in pietra, fu costruita dalla città di Pisa attorno all’anno Mille nel punto in cui, probabilmente, c’era una preesistente struttura, forse di epoca etrusca o romana. Una ristrutturazione del XIII° secolo, opera dell’architetto Vanni di Gherardo Rau, fu seguita da un’altra, all’inizio del XV° secolo. La posizione della Fortezza e la sua solidità consentirono di respingere gli assalti dei pirati nel 1442 e nel 1544.

A seguito della prima “Campagna d’Italia” guidata dal giovane generale Napoleone Bonaparte, fu occupata da soldati francesi. Il complesso fu semidistrutto nel 1799, nel corso di una rivolta contro gli occupanti. Successivamente abbandonato, solo tramite una serie di restauri condotti a partire dalla seconda metà del XX° secolo è stato possibile recuperare quanto rimasto. Attualmente della fortezza rimangono imponenti ruderi su cui è in corso un’ulteriore intervento. Nei pressi del fortilizio c’è anche la piccola chiesa di S. Leonardo, di epoca medievale.

Il sentiero CAI n. 55, che inizia lungo la Strada Provinciale 28, consente un’escursione trekking alla Fortezza. Si tratta di un percorso di 1,4 chilometri, con qualche difficoltà di dislivello, ma percorribile in un tempo superiore ai 60′.

Fortezza di Montecristo

forteza montecristoZona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI) – località Isola di Montecristo
Tipo: fortificazione

Venne impiantata sulla sommità dell’isola, in una posizione difficilmente espugnabile. La fortificazione, infatti, doveva svolgere la duplice funzione di avvistamento e di difesa attiva e passiva. Dopo l’attacco dell’ammiraglio turco Barbarossa e del suo luogotenente Dragut nel 1553, rimasero solo poche rovine.

Chiese

Propositura della Natività di Maria (Duomo)

Zona: Arcipelago Toscano
Tipo: chiesa (XVI°-XIX° secolo)
Indirizzo: Piazza della Repubblica

È il Duomo di Portoferraio, la cui costruzione, risalente al XVI° secolo, rispecchia la tradizionale devozione della cittadina verso la Madonna. La chiesa fu successivamente ristrutturata e, attualmente, mostra tutti cambiamenti effettuati nel corso dei secoli. All’interno sono contenute alcune opere d’arte tra cui una statua in cartapesta della Vergine (XVIII° secolo) e un crocifisso ligneo risalente al 1549.

Chiesa di San Cristino o della Misericordia

Zona: Arcipelago Toscano
Tipo: chiesa (XVII° secolo)

Sede della confraternita omonima, la chiesa custodisce le reliquie di San Cristino, cui è dedicata. Nell’unica navata c’è la statua Madonna col Bambino attribuita a Tino da Camaino. L’organo, del 1850, è di Michelangelo Paoli. Nell’edificio ci sono alcuni cimeli storici: una copia in bronzo della maschera e il calco della mano di Napoleone Bonaparte.

Chiesa di Santo Stefano a Magazzini (o Alle Trane)

Zona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI) – località Magazzini
Tipo: chiesa romanica (XII° secolo)

È ubicata sopra una collina da cui si gode un’eccellente veduta del Canale di Piombino. Costruita tra l’XI° e il XII° secolo, la chiesa è l’unico edificio superstite dello scomparso insediamento medievale di Latrano (o Laterano), assalito e distrutto dai pirati turchi. La struttura e l’apparato decorativo si avvicinano all’architettura romanico-pisana, mentre all’interno ci sono motivi zoomorfi e protomi. Inolte si sono conservati bassorilievi di epoca etrusca e romana.

Monastero di San Mamiliano

monastero san mamilianoZona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI) – località Isola di Montecristo
Tipo: chiesa-monastero camaldolese (X° secolo)

Originariamente intitolato al Salvatore è ricordato fin dal VI° secolo e diverrà, a partire dal X°, uno dei più ricchi monasteri della Toscana, affidato ai monaci camaldolesi. Si favoleggiava che la costruzione celasse un leggendario tesoro, quasi completamente costituito da donazioni ecclesiastiche. L’attacco dell’ammiraglio pirata turco Barbarossa e quello, del 1553, del suo luogotenente Dragut distrusse quasi completamente l’edificio. Di conseguenza il monastero venne abbandonato definitivamente e, fino alla prima metà del XIX° secolo, fu saltuariamente abitato da eremiti.

Monumenti e luoghi da visitare a Portoferrario

Torre del Martello (o della Linguella)

torre linguellaZona: Arcipelago Toscano
Tipo: fortificazione costiera (XVI° secolo)

Conosciuta anche come Torre del Martello, fu costruita agli inizi del XVI° secolo proprio nel luogo dove c’erano i resti di un preesistente edificio di epoca romana. La torre fu commissionata dai granduchi Medici per contare su un’ulteriore struttura difensiva a protezione del porto. Nel corso degli anni la costruzione è stata utilizzata in modo promiscuo e anche adibita a magazzino per la conservazione del sale.

Quindi, nella seconda metà del XVIII° secolo, fu trasformata in carcere dai granduchi Lorena. Dopo un progressivo periodo di degrado, fu anche danneggiata nel corso della Seconda Guerra Mondiale. La torre è stata riportata all’aspetto originale con un attento lavoro di restauro effettuato alla fine degli anni ‘60 del secolo XX°. L’edificio, rivestito quasi interamente in laterizi, ha pianta ottagonale e sei degli otto lati poggiano direttamente su scogli sotto la superficie del mare.

Faro di Portoferraio

faro portoferraioZona: Arcipelago Toscano
Tipo: faro storico (XVIII° secolo)

Fu fatto costruire nel 1789/90 dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo per illuminare in modo appropriato il tratto costiero di Portoferraio. Il faro, una robusta struttura in pietra calcarea, ha una pianta circolare con doppia galleria interna rivestita in pietra. Originariamente la luce notturna era fornita da ben 24 lampade alimentate a olio.

Centro Culturale "De Laugier"

Zona: Arcipelago Toscano
Tipo: edificio storico (XVI° secolo)
Indirizzo: via Napoleone
Tel.: +39 0565 937278 /937371

È un maestoso palazzo costruito per l’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano su progetto dell’architetto Giovanni Camerini. Successivamente divenne un convento francescano e quindi una caserma. Recentemente restaurato, è diventato un centro polivalente per congressi e manifestazioni culturali. All’interno hanno sede anche l’archivio storico comunale e la Pinacoteca Foresiana e la Biblioteca Comunale.

Teatro dei Vigilanti

Zona: Arcipelago Toscano
Tipo: teatro (XVI° secolo)
Indirizzo: Piazza A. Gramsci
Tel.: +39 0565 944024
Email: segreteria@marinadiportoferraio.it

È un piccolo gioiello di teatro con tre ordini di palchi ed è un’ulteriore testimonianza napoleonica perché i lavori furono eseguiti durante la permanenza dell’imperatore nell’isola. Fu infatti costruito nel 1814 trasformando una chiesa degli inizi del XVIII° secolo. Pregevole è il sipario dipinto da Vincenzo Antonio Revelli, autore degli affreschi nelle residenze del Bonaparte.

Villa di San Martino - residenza napoleonica

villa san martinoZona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI) – località San Martino
Tipo: edificio storico (XVIII° secolo)

Situata in località San Martino, la villa era la residenza privata di Napoleone Bonaparte. Pur essendo una costruzione a pianta quadrata e di dimensioni ridotte, Napoleone volle che non avesse niente da invidiare, in fatto di comodità e raffinatezza, alla vita parigina. Al piano terreno i servizi, come il bagno neoclassico detto “di Paolina” e dove c’è l’affresco Verità. Al primo piano sale e camere da letto. Le due stanze più importanti sono quella “del nodo d’amore”, dedicata alla sua unione con Maria Luisa Asburgo-Lorena, e la “sala egizia”, decorata con geroglifici e piramidi, un grande zodiaco sul soffitto e altre scene che rappresentano i momenti salienti delle imprese di Napoleone. Ancora al primo piano l’imperatore fece realizzare una biblioteca.

Dopo 1815 l’edificio rimase in stato d’abbandono per molti anni, fino a quando il principe russo Anatolio Demidoff sposò la nipote di Napoleone, Matilde Bonaparte, ed entrò in possesso della villa. Il nobile si dedicò a restaurare e abbellire l’edificio creando, nel 1851, la cosiddetta Galleria Demidoff, una sorta di museo con armi, quadri e altri cimeli, dedicato a Napoleone. All’esterno fu realizzato un viale di gelsi e un giardino all’italiana. Il parco sul retro fu arricchito con piante esotiche e voliere per uccelli pregiati. Attualmente nella villa c’è un museo di stampe del periodo napoleonico provenienti da collezioni private.

Grotta di San Mamiliano - Isola di Montecristo

grotta san mamilianoZona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI) – località Isola di Montecristo
Tipo: grotta

Detta anche Grotta del Santo e Grotta del Drago, si trova non lontano dal monastero di San Mamiliano. La vocazione monastica dell’isola affonda le proprie radici nella metà del V° secolo ed è legata alla figura di Mamiliano, successivamente santificato. Già vescovo di Palermo, fu esiliato in Africa da Genserico, re dei Vandali. Dopo aver soggiornato per qualche tempo in Sardegna, scelse l’isola come luogo di eremitaggio e qui morì nel 460 d.C.

La devozione popolare ha sempre identificato il luogo come la dimora del religioso. Ma anche quello in cui avrebbe ucciso un drago alato; in questo stesso luogo Mamiliano avrebbe percosso una roccia, facendone sgorgare una sorgente d’acqua – tuttora esistente – di cui, sino al XIX° secolo, veniva fatto commercio. All’interno della grotta numerosi ex voto testimoniano il passaggio di generazioni di pellegrini e di marinai.

Terme

Terme di San Giovanni

Zona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI)
Tipo: stabilimento termale
Indirizzo: località San Giovanni
Tel.: +39 0565 914680
Email: info@termeisoladelba.it
Sito: www.termeisoladelba.it

Lo stabilimento è situato a breve distanza dall’abitato di Portoferraio ed è circondato da un ampio parco dominato da eucalipti. È stato costituito per sfruttare il limo dell’adiacente area palustre, ricco di iodio, zolfo e ferro. Le attività principali sono i bagni termali e curativi (con vari tipi di trattamenti ma solo nel periodo da maggio a novembre) e fisioterapia e riabilitazione. Le Terme di San Giovanni offrono un’ampia gamma di trattamenti: sauna, bagno turco, piscina e idro-massaggio, cura del viso, trattamenti estetici, massaggi. Inoltre vari tipi di percorsi di benessere con particolare enfasi per epidermide, trattamento viso, abbronzatura, depurazione, drenaggio.

Spiagge

portoferraio spiaggeZona: Arcipelago Toscano
Tipo: spiagge

Nel territorio di Portoferraio ci sono ottime e ben attrezzate spiagge, caratterizzate da mare cristallino e ambiente incontaminato. La maggior parte sono dotate di parcheggio auto e bar. Alcune sono corredate da stabilimenti balneari e servizi vari (noleggio natanti, scuola di vela e windsurf, ecc.).

Acquaviva

acquavivaFondo: scogli, sassi, sabbia
Servizi: parcheggio, bar

Piccola spiaggia sabbiosa caratterizzata dalla cristallinità delle acque. Nei pressi della punta che fiancheggia l’arenile c’è un relitto di epoca romana.

Bagnaia

bagnaiaFondo: scogli, sassi, sabbia
Servizi: parcheggio, stabilimento balneare, bar noleggio imbarcazioni, gommoni, natanti, scuola vela e windsurf, pontile di attracco, farmacia, negozio, tabacchi

La spiaggia, di fronte a Portoferraio, è inserita tra due promontori ed è dotata di vari servizi. Inoltre è il punto di partenza per escursioni in barca o canoa.

Cala dei Frati (Monte Enfola)

enfolaFondo: scogli, sassi, sabbia
Servizi: parcheggio, bar, stabilimento balneare, scuola sub, pontile d’attracco

La spiaggia si trova su una penisola caratterizzata da un sottile istmo di terra che origina altre due spiagge. Nelle vicinanze ci sono cinque cale protette da alti scogli.

Capo Bianco

capobiancoFondo: ciottoli
Servizi: parcheggio, stabilimento balneare

La spiaggia, accessibile tramite una ripida scaletta, è formata da un manto di ciottoli bianchi. Indicata per l’attività subacquea.

Forno

Fondo: scogli, sabbia
Servizi: parcheggio, bar

Dalla piccola spiaggia iniziano sentieri che conducono fino a Punta Penisola.

Le Viste

Fondo: scogli, sabbia, sassi
Servizi: parcheggio, bar, stabilimento balneare

Ubicata al di sotto delle fortificazioni medicee. Con una piccola imbarcazione dalla spiaggia si può raggiungere l’isolotto Scoglietto.

Magazzini

magazziniFondo: sabbia, sassi
Servizi: parcheggio, bar, noleggio ombrelloni e natanti, scuola sub, pontile d’attracco

Spiaggia con veduta panoramica, immediatamente dopo Schiopparello.

Le Ghiaie

le ghiaieFondo: ciottoli
Servizi: parcheggio, stabilimento balneare, bar

La spiaggia è abbastanza tranquilla. Il mare, splendido, è ricco di fauna.

Ottone

ottoneFondo: sabbia, sassi
Servizi: parcheggio, bar, stabilimento balneare

Spiaggia incantevole, lunga 700 metri, formata da sabbia e ciottoli.

Ottonella

Fondo: sabbia, sassi
Servizi: parcheggio, bar, stabilimento balneare

Gradevole spiaggia di sabbia e ciottoli, lunga circa 700 metri.

Padulella

padulellaFondo: sabbia, sassi, sabbia
Servizi: parcheggio, bar, stabilimento balneare

Spiaggia molto piacevole costituita da ciottoli bianchi.

San Giovanni

Fondo: sabbia, sassi
Servizi: parcheggio, bar, scuola vela, pontile d’attracco

Nella spiaggia ha sede il Circolo Nautico San Giovanni.

Sansone

Fondo: scogli, sassi
Servizi: stabilimento balneare

Piccola spiaggia gradevole con veduta panoramica, ma raggiungibile solo a piedi o in bicicletta.

Scaglieri

Fondo: sabbia, scogli
Servizi: parcheggio, bar, stabilimento balneare, scuola windsurf, noleggio ombrelloni e natanti

150 metri di spiaggia con fondale basso e sabbioso.

Schiopparello

schiollarelloFondo: sabbia, sassi
Servizi: parcheggio, bar, scuola vela

Piccola spiaggia molto gradevole con vista panoramica e con un’area riservata ai cani.

Viticcio

Fondo: scogli, sassi, sabbia
Servizi: parcheggio, bar

Spiaggia molto gradevole e panoramica alla quale si accede tramite una scaletta.

Riserve naturali

Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano

parco arcipelago toscanoZona: Arcipelago Toscano
Provincia Livorno: comuni di Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia Isola, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina, Rio nell’Elba,
Provincia Grosseto: Isola del Giglio
Tipo: riserva naturale marina
Gestione: Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Indirizzo: Loc. Enfola, 16 – 57037 Portoferraio (LI)
Tel.: +39 0565 919411
Email: parco@islepark.it
Sito: www.parks.it/parco.nazionale.arcip.toscano

Come arrivare

L’isola del Giglio è raggiungibile per tutto l’arco dell’anno con un’ora di navigazione partendo dal porto di Porto Santo Stefano (GR).
L’isola di Giannutri è raggiungibile per tutto l’arco dell’anno con un’ora di navigazione partendo dal porto di Porto Santo Stefano (GR)
L’isola di Capraia è raggiungibile per tutto l’arco dell’anno con circa due ore e mezzo di navigazione partendo dal porto di Livorno.
L’isola di Gorgona è sede di una colonia penale agricola, pertanto le visite sono a numero chiuso e si effettuano ogni martedì su prenotazione (Agenzia Atelier del Viaggio Tel. 0586/884154). La partenza è dal porto di Livorno.
L’isola di Pianosa è visitabile a numero chiuso e con percorsi guidati.
L’isola d’Elba è raggiungibile per tutto l’arco dell’anno con un’ora di navigazione partendo dal porto di Piombino (LI).
Per visitare l’isola di Montecristo è necessario ottenere una specifica autorizzazione congiunta tra Corpo Forestale dello Stato ed Ente Parco.

Centri visita

Il Parco dispone di quattro punti informativi dove possono essere ottenute informazioni dettagliate su percorsi e attività sportive e relativa documentazione cartacea.

Informazioni, prenotazioni e bookshop sono disponibili presso l’ufficio principale: Calata Italia, 4 – 57037 Portoferraio (LI)
Tel.: +39 0565 919494
Email: info@parcoarcipelago.info

Casa del Parco a Pianosa – 57034 Pianosa (LI)

Casa del Parco di Marciana – Fortezza Pisana – 57030 Marciana (LI)
Tel.: +39 0565 901030

Casa del Parco I Canali – 57039 Rio nell’Elba (LI)
Tel.: +39 0565 943399

arcipelago toscanoIl Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il più grande parco marino d’Europa, si estende su 56.766 ettari di mare e 17.887 ettari di terra. Comprende tutte le sette isole principali dell’Arcipelago Toscano e alcuni isolotti minori e scogli: Elba, Capraia, Gorgona, Pianosa, Montecristo, Giglio, Giannutri. Sono isole di natura geologica assai diversa: Capraia é vulcanica, il Giglio e l’Elba sono prevalentemente granitiche.

La vegetazione originaria – boschi di leccio – rimane solo in alcune parti dell’Elba, mentre la macchia mediterranea é la vegetazione dominante. Le specie di animali e vegetali sono molto circoscritte: colonie di uccelli marini, berte e gabbiani, tra i quali il raro gabbiano corso. Sporadicamente segnalata la foca monaca mentre è possibile l’avvistamento di cetacei (balene e delfini in particolare).

Le coste e il mare

Le coste sono piuttosto frastagliate ma le asperità del profilo sono interrotte da molte spiagge, sia sabbiose che di ghiaia o ciottoli. Il mare compreso nel Parco è un’ottima area per la navigazione da diporto, la vela, il windsurf, le escursioni in canoa o gommone. Nel rispetto delle regole può essere effettuata la pesca di superficie. Particolarmente attraenti sono i fondali, dove sono visibili moltissime specie di pesci e un’attraente flora sottomarina. Tutti i fondali dell’Arcipelago Toscano si prestano molto bene ad attività subacquee e snorkeling. Sui fondali sono visibili relitti di navi, anche di epoca romana, e aeroplani.

Itinerari pedonali e trekking

Salire i pendii, scendere lungo le vallate, raggiungere la costa, attraversare la macchia, inoltrarsi lungo gli antichi viottoli, è un modo coinvolgente e salutare per trascorrere il tempo libero. Ogni isola ha il suo specifico insieme di flora e fauna con specie diffuse e altre rare ed esclusive.

Bicicletta e mountainbike

Nell’Isola d’Elba in particolare sono disponibili diversi percorsi di mountain-bike, alcuni anche abbastanza impegnativi. Per i frequenti dislivelli e il loro andamento curviforme anche le strade asfaltate si prestano bene alle due ruote in generale.

Le miniere

Un punto di interesse storico e naturalistico sono i giacimenti di ferro dell’Isola d’Elba, sfruttati dall’antichità fino al termine del secolo scorso. L’estrazione dei minerali sull’isola sembra aver avuto inizio alcune migliaia di anni a.C. Gli Etruschi prima e i Romani poi diedero un notevole impulso all’attività di estrazione e lavorazione dei minerali ferrosi, in primo luogo dell’ematite. Tra gli altri minerali si ricordano la magnetite, la pirite, il quarzo.

Riserva Naturale Isola di Montecristo

riserva naturale isola montecristoZona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI)
Tipo: riserva naturale
Sito: www.islepark.it

Montecristo ha una superfice emersa di 1.039 etteri e uno sviluppo costiero di 16 chilometri. Tutta l’isola è una Riserva Naturale Biogenetica Integrale Statale destinata a tutelarne la particolare natura. Le condizioni storiche e geomorfologiche che hanno impedito il popolamento dell’isola hanno favorito la conservazione della fauna e flora. Ad esempio le gigantesche eriche arboree e i lecci millenari, oltre la vipera di Montecristo e il discoglosso sardo, un tipo di anfibio rarissimo. L’isola è un punto di sosta per migliaia di uccelli migratori. C’è anche la capra selvatica, una specie a rischio. Nei fondali ci sono ricchi ambienti con anemoni, coralli, pesce luna.

Nell’isola è vietata la pesca, la balneazione e la navigazione entro 1.000 metri dalla costa.

Località nei dintorni

Isola di Montecristo

isola montecristo1Zona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI) – località Isola di Montecristo
Tipo: riserva naturale
Visita: per visitare l’isola è necessario un permesso da richiedere presso il comando del Corpo Forestale dello Stato a Follonica (Grosseto) (tel. +39 0566 40019 oppure +39 0566 40611) e l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. L’isola è visitabile a un massimo di 1.000 persone all’anno. Nell’isola non è possibile pernottare ed è vietata la pesca, la balneazione e la navigazione entro 1.000 metri dalla costa. Con decreto del Ministero della Marina è stata anche istituita una zona di tutela biologica per un raggio di 500 metri di distanza dalla costa.

L’isola, denominata Ocrasia dai greci e Mons Iovis o Artemisia o anche Oglasia dai romani, è una Riserva Naturale Biogenetica Integrale Statale all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. È interamente montuosa e con diverse sporgenze rocciose a picco sul mare. L’appellativo deriva da Mons Christi, nome con cui San Mamiliano ribattezzò l’isola dopo il suo arrivo, attorno all’anno 450.

La storia documentata inizia con la fondazione del monastero intitolato al religioso. Nel 1553 il temibile ammiraglio turco Dragut attaccò l’isola che, subito dopo, fu praticamente abbandonata. Nel 1852 il cittadino inglese George Watson Taylor l’acquistò e trasformò Cala Maestra in un vero giardino; i pochi fabbricati di Montecristo risalgono a quel periodo.

isola montecristoNel 1869 l’isola divenne proprietà del governo italiano e, dopo ulteriori inutili tentativi di colonizzazione, nel novembre 1874 vi fu insediata una colonia penale, rimasta in funzione fino al 1884. Nel 1971 l’isola fu dichiarata Riserva Naturale dello Stato.

I punti di maggior interesse di Montecristo sono la i ruderi della fortezza e del monastero, e dell’eremo e della grotta di San Mamiliano. Nelle acque di Cala del Diavolo è stato individuato il relitto di una nave da carico naufragata durante la prima metà del III° secolo a.C. Particolari condizioni hanno impedito il popolamento ma, nel contempo, hanno favorito la conservazione della flora e della fauna. In particolare qui sono sopravvissute specie animali e vegetali oggi scomparse in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. L’isola è, inoltre, luogo di sosta per migliaia di uccelli migratori e ci vivono gli unici esemplari di capra selvatica di tutto il territorio italiano.

Scoglietto di Portoferraio

scoglietto portoferraioZona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI) – località Scoglietto di Portoferraio
Tipo: isolotto
Avvertenza: per la visita è necessario un permesso da richiedere presso il comando del Corpo Forestale dello Stato a Follonica (Grosseto).

Anticamente denominato Ferraiola, l’isolotto è quasi privo di vegetazione ed è facilmente raggiungibile, in barca, dalla spiaggia Le Ghiaie. La zona è ricchissima di fauna marina e, di conseguenza, molto apprezzata dai subacquei, appassionati o pescatori che siano.

Scoglio d'Africa

scoglio africaZona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI) – località Scoglio d’Africa
Tipo: isolotto
Avvertenza: per la visita è necessario un permesso da richiedere presso il comando del Corpo Forestale dello Stato a Follonica (Grosseto).

Detto anche Scoglio d’Africa o Africhella o Formica di Montecristo è un piccolo isolotto che, amministrativamente, appartiene al comune di Portoferraio. Vi è stato edificato un faro moderno, affiancato a uno più antico e non più in uso.

ARTE E MUSEI

Musei

Museo Napoleonico della Palazzina dei Mulini

museo napoleonicoZona: Arcipelago Toscano
Tipo: casa-museo
Indirizzo: Piazzale Napoleone

Quando fu esiliato, Napoleone Bonaparte scelse Portoferraio come capitale del minuscolo regno. Due erano le residenze principali: la Palazzina dei Mulini e la Villa di San Martino, rispettivamente residenza pubblica e privata. La Palazzina dei Mulini era una piccola abitazione che fu ristrutturata e destinata soprattutto alla vita pubblica e all’attività di rappresentanza dell’imperatore. Dopo la partenza di Napoleone (1815) fu abbandonata e, con la restaurazione del Granducato Lorena, ebbe un utilizzo prettamente militare.

Infine, nel periodo tra le due guerre mondiali, sul bastione fu costruita la Colombaia, stazione per piccioni viaggiatori. Tra il 1946 e il 1955 vennero effettuati vari interventi di restauro e, subito dopo, la villa fu trasformata in museo. All’interno ci sono eleganti stanze decorate a velario con arredamento dell’inizio XIX° secolo. La camera da letto di Napoleone è arredata con mobili italiani anche con decorazioni in oro. In questa stanza si trova l’opera di Andrea Gasparini che raffigura la madre di Napoleone.

Nel salone delle feste c’è un lampadario francese in puro stile impero. Nella parte della palazzina destinata ad accogliere la sorella di Napoleone si trova un boudoir e mobili con fregi in bronzo dorato.

Museo Civico Archeologico

Zona: Arcipelago Toscano
Tipo: museo
Indirizzo: Torre della Linguella – Calata Buccari
Tel.: +39 0565 937370
Sito: www.marinadiportoferraio.it

Aperto nel 1988 espone in due sale materiali di un periodo compreso tra l’VIII° secolo a.C. e il V° secolo d.C. Vari i pezzi esposti, ma tutti legati all’economia dell’Isola d’Elba: minerali di ferro, commercio del vino, ricostruzioni di navi e imbarcazioni da trasporto. Inoltre donazioni di due diverse famiglie dell’isola. Tra i reperti di maggior pregio e interesse l’ancora del relitto di Montecristo (III° secolo a.C.) e un altare in granito del II° secolo d.C.

Museo all'Aperto Italo Bolano

Zona: Arcipelago Toscano
Tipo: museo all’aperto
Indirizzo: Portoferraio – località San Martino
Tel.: +39 347 6434610 / +39 338 6996406
Email: arte@italobolano.com
Sito: www.italobolano.com
Orari: 10.00-13.00 e 16.00-19.30; chiuso domenica e festivi
Ingresso: gratuito
Servizi: laboratorio di ceramica e ceramica raku, teatro all’aperto, bookshop

È un’esposizione permanente di arte e artigianato locale all’interno di un parco verde. È stato creato dall’artista elbano Italo Bolano che ha anche collocato 60 sue opere in varie zone dell’isola. È anche un punto dove artisti e visitatori possono incontrarsi, discutere e lavorare assieme.

Siti Archeologici

Villa Romana delle Grotte

villa romana delle grotteZona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI)
Tipo: sito archeologico romano
Indirizzo: Strada Provinciale Ovest – località Promontorio delle Grotte
Tel.: +39 327 8369680
Email: villadellegrotte@gmail.com

La villa risale al I° secolo A.C. ed apparteneva alla famiglia dei Valeri. Costruita essenzialmente con componenti di argilla cruda era suddivisa in due livelli e vi era annesso un ampio complesso termale. Dopo l’abbandono a seguito di un incendio (I° secolo d.C.) la costruzione fu trasformata in cimitero fino al VI° secolo. I materiali archeologici rinvenuti sono costituiti da pavimenti, intonaci, mosaici, piastrelle, terrecotte, anfore e altro ancora.

Villa Romana della Linguella

villa romana linguellaZona: Arcipelago Toscano
Comune: Portoferraio (LI) – località  Linguella
Tipo: sito archeologico romano

È stata riportata alla luce durante i lavori di restauro della Torre del Martello. La villa romana risale alla prima metà del I° secolo a.C. I ruderi mostrano le tracce di varie fasi di costruzione e ristrutturazione. Del II° secolo d.C. risulta la pavimentazione in cocciopesto con inserti esagonali in marmo palombino. La villa fu abbandonata nel V° secolo e spogliata dei suoi preziosi marmi. Era conosciuta come Bagni della Regina Alba.

COSA FARE

Eventi

Maggio Napoleonico

maggio napoleonicoTipo: folclore e rievocazione storica
Periodo: 4 maggio

Rievocazione storica in costumi confezionati con estrema fedeltà storica dell’arrivo di Napoleone nell’isola nel maggio 1814. Vari eventi si svolgono nell’arco di alcuni giorni: rievocazione dello sbarco dell’imperatore, cambio della guardia, replica di scontri armati dell’epoca. I festeggiamenti si concludono con cene collettive e fuochi d’artificio.

Sport

Golf

Elba Golf Club Acquabona

Portoferraio (LI) - Golf Club AcquabonaIndirizzo: località Acquabona
Tel.: +39 0565 940066
Email: info@elbagolfacquabona.it
Sito: www.elbagolfacquabona.it

Il club dispone di un percorso collinare molto panoramico, in prossimità del bivio per Lacona, nel magnifico ambiente naturale dell’isola. Tutto il campo si snoda tra boschi di lecci, pini marittimi ed eucalipti. I profumi nell’aria, il silenzio, la vista sui golfi e l’entroterra sono un’eccezionale cornice a un percorso stimolante e allo stesso tempo impegnativo: 9 buche con doppie partenze con una lunghezza di 5.144 metri con PAR 68 (lunghezza 2.542 giallo c.r.68,3 slope; 131 rosso c.r.70.6 slope: 119). C’è un campo di pratica con postazioni coperte o su erba, con assistenza di professionisti e putting green.

Gli altri servizi disponibili comprendono noleggio golf-car e attrezzature, sala ricovero sacche (con ricarica per batterie), snack bar e caffetteria, piscina, Pro-Shop.


 

Golf Hermitage

Portoferraio (LI) - Golf HermitageIndirizzo: località Biodola, 1
Tel: +39 0565 9740
Email: info@hoteldelgolfo.it
Sito: www.golfhermitage.it
Apertura: da aprile ad ottobre

Collocato in posizione esclusiva, dal club c’è un’attraente vista sull’omonimo golfo. Il clima temperato dell’Isola d’Elba rende il campo da golf un luogo ideale per trascorrere una giornata di gioco e relax. Il percorso, di quasi 1.300 metri, si sviluppa lungo sentieri collinari di particolare suggestione e costituisce un’esperienza di grande effetto con ondulazioni e dislivelli, che rendono più avvincente il gioco sotto il profilo tecnico.

Il campo ha 9 buche PAR 3 e un PAR 4. I fairways sono di buona qualità e i green, anche se non facilissimi, piacevoli da essere giocati; sono irrigati tramite due laghetti artificiali che rendono l’ambiente assai gradevole. Il campo pratica è davvero molto particolare: si trova in prossimità di uno dei due laghetti artificiali e le palline galleggianti sono state create appositamente per tirare nell’acqua.

Ci sono 10 postazioni coperte e 3 nell’erba, putting green e pitching green per potersi allenare nel gioco corto e driving range dove si possono giocare i legni. Le buche sono consecutive e, per quanto impegnativo, il percorso è molto appagante. Servizi a disposizione degli ospiti: Golf Car, lezioni individuali e Pro Shop.

Sub - Scoglietto di Portoferraio

Subito a nord di Portoferraio c’è un pittoresco isolotto, la cui visita è regolamentata. I fondali sono molto variegati e, nei mesi primaverili, frequentati da branchi di ricciole. I fondali sono pieni di rosse gorgonie e da altre specie variopinte. Alcune cernie vivono nelle vicinanze.

CULTURA

Storia

Sulla collina di Santa Lucia sono stati scoperte tracce di un insediamento del Paleolitico mentre quella di Castiglione ci sono tracce visibili di una cinta muraria in granito dell’Età del Ferro. Ferraia, l’antico nome della cittadina, derivava dalle attività siderurgiche sviluppate dagli Etruschi già nell’VIII° secolo a.C. Alcuni reperti di tale popolazione sono stati individuati nella zona di S. Giovanni. I resti di due abitazioni romane confermano l’importanza assunta dall’isola già nell’età imperiale.

Numerose anfore sono state recuperate nel Golfo di Portoferraio. Il borgo fu distrutto dai saraceni ma ricostruito all’inizio dell’VIII° secolo. Finalmente la flotta di Pisa sconfisse i pirati alla fine del IX° secolo ed estese il proprio controllo su tutto l’Arcipelago Toscano. Alla fine del XIV° secolo il possesso del “distretto di Ferraia”, documentato fin dal XIII°, fu trasferito agli Appiani, signori di Piombino che però, nel 1547, furono obbligati dalla Spagna a cederlo ai granduchi Medici. Portoferraio fu fondata dal Granduca di Toscana Cosimo I° Medici e da lui prese il primo nome, Cosmopoli, nel 1548. Il nuovo “acquisto” fu subito concepito forte come presidio militare, per difendere l’isola e, più generalmente, le coste del giovane granducato.

Infatti, all’inizio, la cittadina era poco più che un insieme di fortificazioni. In particolare, i tre fortilizi, Forte Stella, Forte Falcone, la Linguella e la cinta muraria. Furono tutti fondamentali nella difesa contro l’assalto del 1553 da parte del temibile pirata turco Dragut che però distrusse l’abitato di Santa Lucia (Luceri).

Portoferraio rimase parte integrante del Granducato fino al XVIII° secolo quando, per la posizione strategica, l’Elba si trovò al centro di una convulsa guerra a più riprese tra Francia, Austria e Gran Bretagna. Con il Trattato di Fontainebleau (aprile 1814), l’isola divenne un minuscolo regno creato ad hoc per Napoleone Bonaparte. La pur breve permanenza (1814-1815) del francese favorì una grande espansione delle infrastrutture e un’ulteriore valorizzazione delle miniere di ferro. In questo periodo la città diventò il principale porto per il trasporto del minerale dall’isola alla terraferma.

Da questo fatto deriva il nome attuale. Successivamente Portoferraio tornò a far parte del Granducato di Toscana fino all’Unità d’Italia. Grazie alla fiorente attività mineraria, la zona conobbe un periodo economicamente stabile, fino all’inizio degli anni ‘60, quando il settore del ferro entrò in crisi. In un breve arco di tempo le miniere vennero abbandonate (l’ultima fu chiusa nel 1981). Il turismo ha però aperto nuove prospettive alla cittadina.

Curiosità

Cinque sfortunate giovani di Luceri

Nel corso di una delle sue devastanti incursioni il pirata turco Barbarossa attaccò l’abitato di Luceri. Tutta la popolazione fu uccisa ma le cinque figlie del signorotto locale riuscirono a mettersi in salvo. Ritornate verso l’abitazione si accorsero che i pirati erano ancora intenti nel saccheggio e fuggirono di nuovo. Purtroppo la maggiore perse l’equilibrio e cadde, trascinando con sé le altre sorelle. Si dice che, nelle notti di luna piena, si possa di tanto in tanto sentire il pianto delle giovani.

La "crociata" del monaco Leonardo

Nel 1792 un monaco di nome Leonardo arrivò a Portoferraio e iniziò subito un’alacre predicazione contro il nominare Dio invano e, soprattutto, la bestemmia. Sulle case dei pentiti il religioso scriveva il monogramma IHS, quello creato da S. Bernardino da Siena in ricordo di Gesù. Le tre lettere sono visibili su molte abitazioni storiche della cittadina.

Alexandre Dumas e l’Isola di Montecristo

alexandre dumasL’isola di Montecristo è al centro del celebre romanzo “Il conte di Montecristo”, dello scrittore francese Alexandre Dumas. In particolare, il protagonista Edmond Dantes qui rintraccia il tesoro della famiglia Spada, realizza la sua fortuna e, poi, l’implacabile vendetta. Sembra che, durante un viaggio in Italia, Dumas fosse venuto a conoscenza che tanto i signori di Piombino che i granduchi Medici avevano cercato di individuare il tesoro del monastero di San Mamiliano. Per caso, nel 2004, monete databili al V° secolo (epoca in cui morì Mamiliano) furono scoperte sotto l’altare della chiesa di San Mamiliano a Sovana (provincia di Grosseto). Si ritiene che sia questo il vero tesoro.

Mago Chiò, graffiti writer

mago chiòFrancesco Grassi, un abitante di Portoferraio, nel 1867 raggiunse una discreta notorietà per il fatto di verniciare di bianco muraglioni, fari e monumenti storici. Per la facilità di arrampicarsi gli fu affibbiato il soprannome di “Mago Chiodo” e dopo “Mago Chiò”. Francesco Grassi lasciò la sua “firma” su vari monumenti storici come il Castello del Volterraio. Nel 1888 conobbe il pittore Telemaco Signorini che l’immortalò in uno dei suoi dipinti. A questo punto si mise in mente di scrivere il cognome nella cupola del Duomo di Firenze. Non riuscito, si suicidò all’età di 24 anni, ingerendo lo zolfo dei fiammiferi.

I miti e le leggende del Volterraio

La Fortezza del Volterraio è anche ammantata da miti e leggende. Innanzi tutto il fortilizio sarebbe stato costruito dalla regina etrusca Ilva, che poi avrebbe dato nome a tutta l’isola. Per lungo tempo si è anche favoleggiato di un tesoro nascosto e molti sarebbero stati i tentativi di individuarlo. Alla fine del XVIII° secolo corse voce che vi sarebbe stata rinvenuta una statua d’oro della dea romana Bellona. Ma, probabilmente, si trattava dell’esagerazione di un evento invece accertato: il ritrovamento di una statuetta di bronzo del VI° secolo a.C. in località Le Trane. Di sicuro, i ruderi di forni e le scorie di ferro lasciano supporre che il Monte Volterraio sia stato frequentato già nell’Età del Ferro.

I prodigi di San Mamiliano

Già vescovo di Palermo, Mamiliano era destinato alla deportazione dai Visigoti ma riuscì a fuggire e giunse nell’Isola di Montecristo attorno all’anno 450. Rapidamente si rese conto del perché la località era disabitata: tra le rocce della sommità viveva un temibile drago. Armato solo della propria fede Mamiliano raggiunse la tana del carnivoro, lo affrontò, lo vinse e ne scaraventò il corpo in mare.
Adattata una grotta ad abitazione, Mamiliano continuò a operare miracoli, facendo scaturire acqua dalle rocce e lasciando le proprie impronte sul granito. Infine predisse la propria morte, che sarebbe avvenuta quando una nuvola bianca fosse salita dal monte verso il cielo. I pescatori della zona osservarono l’evento e si affrettarono verso l’isola per recuperare il corpo. Qui incontrarono però alcuni pescatori dell’Elba, precipitatisi lì con lo stesso scopo. Ne nacque un’accesa discussione e, alla fine, fu presa una decisione un poco macabra: dividere il corpo di Mamiliano e conservarne separatamente le parti principali.

Il relitto dell'aereo Junker

Sul fondale poco a nord del faro è visibile il relitto di un aereo tedesco. Si tratta di un trimotore Junkers 52 inabissatosi nel 1944.

GASTRONOMIA

Prodotti tipici

Vino

Nell’Isola d’Elba la produzione di vino è relativamente limitata, fattore essenzialmente legato alla scarsità di adeguati terreni pianeggianti o collinari. Nondimeno la coltivazione della vite ha una storia antica che, certamente, risale all’epoca etrusca. Attualmente varie aziende vinicole producono un quantitativo relativamente limitato di bottiglie, ma la qualità è indubbiamente eccellente. Meritano una menzione particolare i vini Ansonica e l’ormai noto Aleatico, apprezzato in epoca medicea e da Napoleone Bonaparte. Quest’ultimo merita qualche parola in più. Proviene da un vitigno conosciuto da secoli che, per dare il meglio di sé, necessita di clima caldo, asciutto e ventilato. Il risultato finale è un vino passito robusto (13-14 gradi) dal gusto pieno e dolce, dal colore rosso rubino e profumo intenso. Si può gustare da solo o assieme a pasticceria secca o dolci al cioccolato.

TENUTA LA CHIUSA - agriturismo e degustazione vini

Tenuta La Chiusa
Indirizzo: località Magazzini 93
Tel.: +39 0565 933046
Email: agriturismolachiusa@libero.it
Sito: www.tenutalachiusa.it

Servizi: visite e degustazioni, organizzazione di pranzi, meeting, matrimoni, cerimonie in genere; agriturismo con dieci unità abitative

Ubicata a 8 chilometri dall’abitato di Portoferraio, è una delle più note aziende di produzione di vino. Si tratta di una tenuta di circa 20 ettari, oltre metà dei quali coltivati a vigneto e a oliveto. È confermato che la villa fu visitata da Napoleone Bonaparte durante il suo soggiorno nell’Isola d’Elba. Risale a metà del XIX° secolo la produzione di vino: la qualità si impose subito, confermata anche da numerosi riconoscimenti. La produzione attuale è concentrata su alcuni vini rossi e bianchi di livello e sull’apprezzato Aleatico. L’olio di oliva ha il marchio IGP.

ACQUABONA - produzione vini e degustazione

Acquabona Gestione Agricola
Indirizzo: località Acquabona
Tel.: +39 0565 933013
Email: acquabona.elba@tiscali.it / info@acquabonaelba.it
Sito: www.acquabonaelba.it
Servizi: visite in azienda e degustazione di vini

L’azienda è ubicata pochi chilometri fuori dall’abitato di Portoferraio. Si tratta di una tenuta di 18 ettari, tutti coltivati a vigneto, dove dominano i vitigni Procanico (variante locale del Trebbiano toscano), l’autoctono Ansonica e il Vermentino. La produzione attuale è concentrata su quattro vini rossi – Rosso Riserva DOC, Voltraio IGT, Rosso DOC e Rosso IGT – cinque bianchi – Elba Bianco DOC in tre varianti, Ansonica DOC, Vermentino DOC – è un rosé. Quindi l’apprezzato Aleatico Passito dell’Elba DOCG. Infine alcune grappe, una delle quali prodotta con vinaccia di aleatico.
All’azienda agricola è collegato un moderno residence e un campo da golf.

SERVIZI TURISTICI

Associazioni sportive - Sub - Diving

Associazione Sportiva Oltre 200
Indirizzo: Darsena – Portoferraio (LI)
Email: oltre200@yahoo.it

Bluelba Diving Center
Indirizzo: c/o Campeggio “Rosselba Le Palme” – località Ottone – Portoferraio (LI)
Email: diving@bluelbadiving.it
Sito: www.bluelbadiving.it

Boat Diving Saralù
Indirizzo: via Guerrazzi, 21 – Portoferraio (LI)
Email: info@divingsaralu.it
Sito: www.divingsaralu.it

Diving In Elba
Indirizzi:
– c/o Hotel Airone – località San Giovanni – Portoferraio (LI)
– c/o Hotel Hermitage – località Biodola – Portoferraio (LI)
Email: info@divinginelba.com
Sito: www.divinginelba.com

Enfola Diving Center
Indirizzo: località Enfola – Portoferraio (LI)
Email: info@enfoladivingcenter.it
Sito: www.enfoladivingcenter.it

Star in Blue ASD
Indirizzi:
– c/o Hotel Fabricia – località Magazzini – Portoferraio (LI)
– c/o Park Hotel Napoleone – località San Martino – Portoferraio (LI)
Email: info@starinblue.net
Sito: www.-starinblue.net

Unica Diving
Indirizzo: c/o Hotel Mare – località Magazzini – Portoferraio (LI)
Email: mailunica-diving.com
Sito: www.unica-diving.com

Trasporti ed escursioni

Darsena Medicea - approdo turistico

Società Cosimo De’ Medici
Indirizzo: Calata Mazzini 37
Tel.: +39 0565 944024
Email: porto@marinadiportoferraio.it
Sito: www.marinadiportoferraio.it

L’insenatura naturale di Portoferraio è particolarmente protetta dai venti ed è adatta ad ogni tipo di imbarcazione leggera. Attualmente, nell’approdo turistico sono disponibili circa 60 posti barca. Nel porticciolo ci sono numerosi servizi per i naviganti.

Aquavision - Collegamenti regolari/Escursioni con "Nautilus"

Aquavision s.r.l.
Indirizzo: piazza Vittorio Emanuele 4 – Marciana Marina (LI)
Informazioni e prenotazioni: tel +39 0565 976022 / +39 328 7095470
Email: info@aquavision.it
Sito: www.aquavision.it

La società effettua varie attività marittime:

    • Il “Nautilus” una motonave in grado di accogliere oltre 200 persone. In realtà è una sorta di museo galleggiante che permette la visione delle coste dell’Isola d’Elba e dei fondali, ricchi di flora e fauna marina: la parte inferiore dell’imbarcazione è infatti costituita da lastre di cristallo che consentono un’ottima visuale al di sotto del pelo dell’acqua. Due i percorsi disponibili: da Marciana Marina fino a Pomonte e da Portoferraio al Golfo di Viticcio, con particolare enfasi alle Secche di Capo Bianco. Tariffe: adulti €uro 20,00, bambini € 10,00
    • Collegamenti di linea o regolari: da Portoferraio per Marciana Marina e l’Isola di Capraia
    • Escursione sincronizzata con i servizi regolari nell’Isola di Capraia

Crociere nel Santuario dei Cetacei

Cooperativa Pelagos s.r.l.
Indirizzo: via per Portoferraio, 2090/G – Campo nell’Elba (LI)
Per informazioni: tel. +39 347 6004835 / email info@pelagos.it
Sito: www.pelagos.it
Per prenotazioni: tel. 0565 908231 / email info@parcoarcipelago.info

Pelagos organizza vere e proprie crociere per l’osservazione di balene e delfini nel Santuario dei Cetacei. Le offerte disponibili sono di tre giorni (da venrdì a domenica) e di sette giorni (da domenica a sabato) con partenza e rientro su Portoferraio.