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Torrita di Siena, tra formaggio pecorino e blues

Torrita_di_Siena-GonfaloneTorrita di SIena è situata su una collina che domina la Valdichiana. La cittadina è spesso stata al centro di cruente vicende storiche che hanno purtroppo alterato molto l’originale aspetto medievale. Le chiese contengono pregevoli opere d’arte di Scuola Senese. Da segnalare la Chiesa delle Sante Flora e Lucilla in stile tardo-romanico. La cittadina è sede di uno dei più antichi palii. Tipico della zona è il gustoso formaggio pecorino Grande Vecchi di Montefollonico.

A partire dagli inizi del XX° secolo, Torrita ha conosciuto un notevole sviluppo soprattutto nel settore delle attività artigianali e della lavorazione del legno. Quasi a contrastare le origini medievali, Torrita ha aperto le porte a uno dei generi musicali più moderni, il blues.

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ZONA; Val di Chiana

TIPO; cittadina rurale

COORDINATE; 43°10’00’’N11°46’00’’E

ALTITUDINE; 325 metri s.l.m.

PRODOTTI; formaggi, vinsanto

SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, equitazione e tamburello

CONFINI; Cortona (AR), Montepulciano (SI), Pienza (SI), Sinalunga(SI), Trequanda (SI)

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torrita di siena mapInformazioni Turistichesiena mapp

Comune di Torrita di Siena
piazza G. Matteotti, 10 – 53049 Torrita di Siena (SI)
tel.: +39 0577 6881
info@comune.torrita.siena.it
www.comune.torrita.si.it

COSA VEDERE

Chiese

Chiesa delle Sante Flora e Lucilla

chiesa santa floraZona: Val di Chiana
Tipo: chiesa romanica (XIII° secolo)

Costruita nel XIII° secolo, è caratterizzata da una facciata di mattoni, ricca di decorazioni in laterizio, e da un portale leggermente strombato. All’interno, a navata unica, si conservano opere di pregio.

Quella di maggior spicco è la lunetta marmorea scolpita a bassorilievo Sangue di Cristo, attribuita a Donatello (periodo 1430-1460). Pregevoli le opere su tela Gesù in croce tra santi, attribuita a Michele di Matteo (1444), Madonna col Bambino in trono e i Santi Andrea e Giovanni di Benvenuto di Giovanni (1497), Annunciazione di Francesco Vanni (1592). Infine l’affresco Madonna col Bambino, angeli e santi della bottega del Sodoma. L’organo a canne Agati è del 1790.

Chiesa Madonna delle Nevi

madonna neviZona: Val di Chiana
Tipo: chiesa (XVI° secolo)

Fu edificata nel 1525 quando una grave pestilenza afflisse l’intera zona. L’interno della chiesa è abbellito da vari affreschi XVI° secolo, attribuiti a Girolamo di Benvenuto e raffiguranti l’Assunzione di Maria, ritratta in posizione di maestà e circondata da angeli in adorazione.

Località nei dintorni di Torrita di Siena

Montefollonico - Torre Moreschini

Farnettella

castello farnetellaFarnettella
Tipo: villaggio storico

Il nome deriva, probabilmente, da farnia, albero della famiglia della querce presente in grande quantità nella zona. L’origine dell’abitato risale al VI° secolo, come proprietà dei conti Barotti. Ubicato su un alto rilievo del terreno tuttora denominato Castelvecchio, era in posizione inespugnabile. All’interno delle robuste e alte mura c’era il vero e proprio castello, un cortile, una chiesetta, una cappella e alcune case. Nei primi anni del XII° secolo, Farnetella entrò a far parte dei possedimenti dei conti Cacciaconti.

Nel 1271 il borgo fu accusato di alto tradimento per aver accolto esponenti della fazione ghibellina fuoriuscita da Siena e, di conseguenza, il castello fu raso al suolo. Nel 1295, ma in un luogo diverso, gli abitanti ricostruirono rapidamente il borgo articolandolo su tre vie principali.

Si deve però ad Adolfo Ferrari, grande appassionato di antichità, l’attuale fisionomia di Farnetella. Nel 1889, infatti, dette inizio ai lavori per una grande costruzione residenziale, simile a un castello. Era un ambiente dal sapore antico, ma dotato di tutte le comodità, destinato al soggiorno di ricchi villeggianti.

Il castello di Farnetella contiene numerosi affreschi, grandi mobili e lo splendido apparato decorativo in legno della sala da pranzo, opera dello scultore Giovanni Sammicheli. La cittadina ha mantenuto la struttura di borgo medievale: è ancora circondata da parte della cinta muraria, ha conservato il castello mentre le quattro borgate sono collegate tra di loro da stretti vicoli.

A Farnetella c’è la Chiesa di San Giovanni Battista risalente al 1392. All’interno, sono conservate statue in legno policromo di Francesco di Valdambrino: Angelo annunziante e Vergine annunziata. Secondo la tradizione popolare, nel XVIII° secolo la statua della Vergine presentava fenomeni di lacrimazione e operava guarigioni miracolose. Altre opere di pregio nella chiesa sono gli affreschi Madonna in trono e santi (XV° secolo) e Madonna delle Nevi (XVI° secolo).

Sinalunga

Sinalunga (SI)
Cittadina che raggruppa diversi incantevoli borgo medievali da visitare

Montefollonico

Montefollonico – Torrita di Siena (SI)
Incantevole borgo medievale con la Torre Moreschini

COSA FARE

Eventi

paliosomari2013-corsaPalio dei Somari

Palio dei Somari

palio somari1Tipo: folclore storico
Periodo: seconda metà di marzo
Sito: www.paliodeisomari.it

Il palio è in onore di San Giuseppe, patrono dei falegnami. La domenica precedente il palio si svolge la Festa della Bandiera, in cui si esibiscono sbandieratori e tamburini provenienti da tutta l’Italia, e il Banchetto Medievale, dove avviene la benedizione del palio. La competizione è tra le quattro contrade che si sfidano per vincere il palio, un drappo di stoffa dipinto con l’immagine di San Giuseppe. Ogni contrada è rappresentata dal proprio stemma, bandiere e figuranti in costumi d’epoca del XIV° secolo. Terminata la gara, le contrade formano un corteo che, preceduto da cavalieri e arcieri che portano gli antichi stemmi di Torrita di Siena e dei suoi quattro castelli, percorre il centro storico della cittadina.

Torrita Blues

torrita bluesTipo: musica e arte
Periodo: fine giugno
Informazioni: tel. +39 0577 686571/2 – email <info@torritablues.it>

È una manifestazione musicale, tutta dedicata al genere blues, che si svolge all’interno del centro storico. All’evento partecipano centinaia di artisti, nel corso del quale vengono presentati cantanti e gruppi. Torrita di Siena è gemellata con New Orleans e collegata con la Blues Foundation di Memphis (USA).

Palio da Rivalsa a Bettolle (Sinalunga)

palio risalvaTipo: folclore
Località: Bettolle

Il Palio rievoca un episodio del XVI° secolo quando Ascanio della Cornia, signore di Castiglion del Lago (regione Umbria), fu protagonista di una singolare azione armata contro il castello di Bettolle. La rievocazione si apre con il corteo, composto dai figuranti di ciascuna delle cinque contrade, che sfila per le vie cittadine secondo un ordine precedentemente sorteggiato. Prima dell’inizio della manifestazione un banditore legge le motivazioni del Palio, quindi commenta il corteo storico e infine dà il segnale d’inizio con il lancio verso l’alto di una freccia infuocata. La competizione è divisa in due parti.

La prima consiste nella corsa di un barellino, sul quale è collocata un’anfora, portato da due concorrenti; la seconda consiste, invece, nell’arrampicarsi su un palo di legno di 5 metri di altezza, reso scivoloso.

Infiorata di Corpus Domini a Sinalunga (Farnetella)

infiorataTipo: celebrazione religiosa
Località: Farnetella – Sinalunga
Periodo: festività del Corpus Domini

Petali, fiori e foglie raccolti nella zona vengono utilizzati per allestire una sorta di lungo tappeto nelle vie del centro storico. Su questo coloratissimo e soffice percorso si muoverà la processione del Corpus Domini.

Processione del Venerdì Santo a Sinalunga

processioneTipo: rievocazione religiosa
Località: Farnetella
Periodo: venerdì prima di Pasqua

Oltre alla tradizionale processione notturna con il Gesù Morto e la Madonna Addolorata, la comunità organizza un’ulteriore processione, che si svolge lungo i sentieri che attraversano la zona boschiva. Il percorso, che si svolge nella prima parte della mattinata, è intercalato da soste di preghiera, in punti che rappresentano la “visita delle sette chiese”. Durante la processione vengono cantate strofe in lingua latina, attinenti alla Passione di Cristo.

Alla testa del corteo ci sono due antiche lanterne e una pesante croce di legno, portata a turno, che contiene tutti i simboli legati alla Passione e alla Crocifissione.

Festa di Biancalana a Sinalunga

biancalanaTipo: folklore
Periodo: giugno

Sport

Tamburello

tamburelloA Torrita si pratica ancora diffusamente il gioco della palla tamburello, sport della tradizione derivante dalla più antica disciplina del Gioco del Pallone con il Bracciale.

ITINERARI

Percorsi

Sentiero del Vinsanto

sentiero vinsanto

Il sentiero si snoda su un percorso di circa 7 chilometri da Torrita di Siena verso Montefollonico lungo strade vicinali, boschi e ruscelli. Lungo il sentiero sono state predisposte cinque aree attrezzate per brevi soste con indicazione sul percorso e sul territorio. Il sentiero può essere percorso a piedi, in bicicletta e a cavallo.

Queste le tappe con eventuale sosta:

1 – strada vicinale della Vipiana

2 – Casabella

3 – Pieve di san Valentino

4 – Conventaccio / Podere Abbadia

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TIPO; percorso storico-naturalistico
ZONA; Val di Chiana
PARTENZA; Torrita di Siena
ARRIVO; Montefollonico (Porta Follonica)
LUNGHEZZA; 7 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; 2 ore
DIFFICOLTA’; facile

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Strada del Vino Orcia

Informazioni:

– Via Borgo Maestro, 90 – Rocca d’Orcia (SI)
– Rocca a Tentennano – Castiglione d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 887471; mobile ufficio di segreteria +39 334 30 66 290
Sito: www.stradavinorcia.com
Email: info@stradavinorcia.com / stradavinorcia@gmail.com

Comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda, Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.

La Strada del Vino Orcia è nata nel 2003 ed ha la sua sede ai piedi della Rocca a Tentennano di Castiglione d’Orcia. Tredici sono i comuni inclusi nella DOC Orcia.

L’elemento che accomuna il territorio su cui si snoda la Strada del Vino Orcia è il paesaggio, tra i più caratteristici e affascinanti della Toscana, forse la più bella campagna del mondo. Nel 2004, l’UNESCO ha inserito la Val d’Orcia nel patrimonio mondiale dell’umanità, primo territorio rurale ad essere premiato con questo riconoscimento, definendola nelle motivazioni come ” icona del paesaggio “.

Furono gli Etruschi a importare la vite dal lontano Oriente e ancora oggi i discendenti di quel misterioso e affascinante popolo si tramandano di generazione in generazione l’arte dei vignaiuoli.

E proprio la vite, con quel suo straordinario “sanguis jovis” (divino Sangiovese), ha lasciato profonda traccia di sè nel corso dei millenni, visibile nell’inestricabile legame tra l’uomo e la terra attraversata da fiume Orcia. La Strada del vino Orcia è un invito  a scoprire questo territorio, alla vita che scorre con i ritmi di questa terra e a vivere immersi in ” un luogo del sogno “.

Luoghi dove la presenza dell’uomo avviene ancora in armonia con la natura. Chi vuol davvero conoscere questa terra deve mettere in conto di non poterne più farne a meno, di ritornare di persona o con la mente alla fonte di tante emozioni.

Tenendo ben presente il sempre più numeroso numero di appassionati ed estimatori del vino di qualità, la Strada del Vino Orcia ha istituito un coupon omaggio, munito di timbro e data dall’Ufficio Turistico o della struttura ricettiva presso la quale si soggiorna, per le cantine associate che dà diritto a una degustazione guidata gratuita dei vini Orcia DOC.

Conservando il coupon, a coloro che avranno effettuato una degustazione, verrà riconosciuto, presentando lo stesso coupon alla biglietteria, uno sconto del 50% all’ingresso ai musei che collaborano con la Strada del Vino Orcia: a Castiglione d’Orcia la Sala d’Arte San Giovanni, a Chianciano Terme il Mueso Etrusco, a San Giovanni d’Asso il Museo del Tartufo, a Pienza il Museo Diocesano, a Monticchiello il Museo del Teatro Popolare Tradizionale Toscano (TePoTraTos).

Strada del Vino Orcia

Val d’Orcia (SI)
Percorso enogastronomico in Val d’Orcia

CULTURA

Storia

corteo-storico torrita

Il nome è chiaramente derivato dall’aspetto dell’abitato in epoca medievale e dal ruolo di presidio armato a sostegno di Siena. Inizialmente fu solo un castello, edificato nel 1037, poi elevato a feudo nel 1210. Il borgo, sviluppatosi negli anni seguenti, era protetto da una cinta muraria munita di torri quadrate, nella quale si aprivano quattro porte di accesso. Fu sempre un avamposto di importanza strategica nel corso delle guerre combattute da Siena.

Nel 1260 il feudo di Torrita partecipò alla battaglia di Montaperti nel corso della quale Siena e altri alleati toscani di parte ghibellina sconfissero sanguinosamente la guelfa Firenze. Nel 1358 il borgo si trovò però in prima linea nella guerra tra Siena e Perugia e fu saccheggiato.

Nel 1363 nei pressi della cittadina si svolse la Battaglia della Valdichiana tra Siena e le milizie mercenarie assoldate da Firenze, scontro in cui la prima città risultò vittoriosa. Nel 1554 la zona venne occupata da Firenze e, dopo pochi anni, Torrita entrò a far parte del Granducato di Toscana, di cui seguirà le sorti fino all’Unità d’Italia.

Curiosità

torritaNello stemma di Porta a Gavina, l’unica delle quattro porte medievali che ha conservato il portone originale, è raffigurata una lupa. Alcune fonti raccontano che nel 1554, quando Torrita di Siena era assediata dalle milizie di Firenze, fu catturata un’anziana donna, la quale si rifiutò di inneggiare alla città, preferendo gridare “lupa, lupa!”.

Allora la soldataglia cominciò a insultarla e a molestarla, per farle pronunciare quello che volevano. Ma poiché lei si ostinava a gridare “lupa, lupa!”, decisero di spogliarla e di crocifiggerla alla porta. Nonostante ciò la donna continuò a urlare “lupa, lupa!” fino alla morte.

SERVIZI TURISTICI

Dove dormire a Torrita di Siena

Agriturismo Belagaggio

Torrita di Siena (SI)
Agriturismo romantico con ristorante e camere dotate di idromassaggio, bagno turco e cromo-terapia

Villa San Sanino Relais

Torrita di Siena (SI)
Elegante Country Relais di charme con servizi benessere