Isola d’Elba di corsa….. e di corsari…..
Breve guida ragionata per una visita all’Isola d’Elba relativamente veloce
E’ vero, è un po’ lontana anche per gli stessi abitanti della Toscana. E poi c’è un unico punto d’imbarco – Portoferraio – per poter approdare a uno dei porti dell’isola accessibili a traghetti e aliscafi. Ma, ancor prima, bisogna prenotare con un po’ in anticipo per essere sicuri di trovare posto a bordo…. sopratutto per l’auto o altro veicolo più ingombrante. Insomma evitare lunghe attese sotto il sole nei piazzali d’imbarco.
Ma, dopo questi “sacrifici” iniziali, tutto lo splendore dell’Isola d’Elba ripaga ampiamente. Inoltre si può scegliere tra molte opzioni di visita, pur tenendo presente che il viaggio per Portoferraio e il costo del traghetto sono più in sintonia con un soggiorno di almeno tre giorni. Questi i nostri suggerimenti a cominciare dalla località principale.
Portoferraio
Portoferraio essendo la cittadina più ampia e popolosa dell’isola, è una sorta di capitale. Girellate per il porto e, se volete fare uno spuntino, fermatevi dal “Polpaio” per un cartoccio di frittura mista o di tentacoli fritti. Poi salite verso la parte alta passando dall’imponente Forte Falcone all’altrettanto massiccio Forte Stella. Nelle vicinanze anche il Duomo e le chiese di San Cristino e di Santo Stefano. Ma anche, se avete tempo, l’interessante Museo Napoleonico e il delizioso Teatro dei Vigilanti. Scendete di nuovo in basso per ammirare la Torre del Martello (all’interno anche il Museo Archeologico). Accanto ci sono i ruderi di una villa romana.
Per un bagno nelle limpide acque del mare potete scegliere tra ben 16 spiagge.
Se disponete di un automezzo una breve escursione verso est è quasi d’obbligo. Innanzi tutto per i visitare i resti della grande villa romana delle Grotte. Proseguendo lungo la strada si sale verso a uno dei luoghi più suggestivi dell’Elba, preferibile al tramonto: il Castello del Volterraio, una delle poche fortezze mai espugnate dai pirati.
Sulle alture dietro Portoferraio un altro fortilizio, questo distrutto dal pirata Dragut: Luceri (o Santa Lucia). A questa località è pure legata la leggenda di cinque sorelle cadute in mare per paura di essere rapite dai corsari. I loro spiriti vagherebbero nelle notti di luna piena. Se volete un souvenir gradevole acquistate un po’ di vino, magari quello della Tenuta la Chiusa o dell’azienda Acquabona.
Per chi ha voglia di spostarsi da Portoferraio conviene dirigersi verso le altre località della costa est e di quella meridionale dell’Isola d’Elba.
Rio
Rio è’ un territorio formato dalla recente fusione tra due comuni: Rio Marina e Rio nell’Elba. Accanto al porto della prima località si nota subito la robusta torre esagonale di difesa. Un parco-museo e un museo di minerali documentano bene quella che è stata un’attività secolare della zona.
Per la balneazione si può scegliere tra almeno 9 spiagge di varia tipologia.
Salendo poi verso Rio nell’Elba è comoda una breve sosta all’interessante lavatoio pubblico, tutto restaurato. La chiesa dei Santi Martiri Giacomo e Quirico e l’Eremo di Santa Caterina sono due importanti edifici religiosi. Un museo archeologico e uno minerario completano le attrazioni della località.
Per il pranzo o la cena vi consigliamo Il Giardino degli Aranci in località Bagnaia o Bellariva in località Cavo.
Le distruzioni della flotta guidata dal pirata Barbarossa nel 1534 sono visibili a Montemarciale, Pedemonte e Latrano (a Santo Stefano alle Trane si sono salvati splendidi bassorilievi etruschi e romani). Il Castello del Giogo, sul Monte Giove, molto panoramico ma con difficile accessibilità, fu invece distrutto dal pirata Dragut ma ne rimangono imponenti resti.
Porto Azzurro
Qualcuno non si faccia bloccare dalla nomea del paese, sede di un penitenziario: il Forte Longone non è visitabile ma un’occhiata anche solo dall’esterno lo merita. Senza ostacoli l’accesso al Santuario della Madonna di Monserrato, in posizione panoramica. All’ingresso di Porto Azzurro, il Museo Minerario Etrusco, un’ottima immersione nelle tecniche di scavo dell’antico popolo.
Chi ha voglia di mare può scegliere tra quattro spiagge, tutte diverse l’una dall’altra.
Capoliveri
Capoliveiri e’ una delle più apprezzate località dell’Isola d’Elba per la varietà del territorio e delle attrazioni. Innanzi tutto due edifici religiosi: il Santuario della Madonna delle Grazie e, in località Lacona, la chiesa della Madonna della Neve. Attraente il Museo del Mare, come pure il Museo dei Minerali. Interessante il massiccio rudere del Forte Focardo, un po’ più lontano dall’abitato principale.
Ma, ancora una volta, le spiagge sono la forte attrattiva: ce ne sono una dozzina, tutte molto attraenti e accoglienti.
Chi vuole effettuare un’escursione particolare può visitare le miniere dismesse, restaurate e parzialmente accessibili.
Se volete fare uno spuntino gustoso vi consigliamo gli “spaghetti con la margherita”, alla polpa di granchio, accompagnati da vino moscato, tipico della zona.
Ha ormai superato i confini dell’Isola d’Elba e della stessa Toscana la leggenda dell’Innamorata. Viene rievocata il 14 luglio: una suggestiva fiaccolata in costume, durante la quale tantissime piccole luci vengono accese per permettere ai due mitici innamorati di ritrovarsi. L’anniversario è però già scaduto: prenotatevi per tempo per l’anno prossimo…!
Campo nell’Elba
Campo nell’Elba è’ un “comune diffuso” perché formato dall’aggregazione di varie località, in gran parte balneari. Le spiagge sono la vera attrazione: una decina, quasi tutte sabbiose e adatte a nuclei familiari. Ubicato in prossimità di Marina di Campo merita una visita l’Acquario dell’Elba e l’adiacente museo faunistico. Ma gli arenili furono purtroppo il facile approdo per i pirati. Lo conferma la torre di avvistamento sulla spiaggia. Presso l’abitato di San Piero c’è invece la quadrangolare Torre di San Giovanni, costruita dai Pisani nell’XI secolo.
Sulle alture due belle chiese sopravvissute: San Niccolò e San Giovanni in Campo, le cui strutture portanti sono rimaste in piedi. Una visita veloce la meritano anche i due borghi di Sant’Ilario e San Piero in Campo. In quest’ultima località c’è un interessante museo mineralogico. Nella zona che da questi due villaggi degrada verso Cavoli si possono osservare le cave di granito sfruttate fin dall’epoca romana.
Anche qui un souvenir può essere costituito dal vino prodotto dal Podere La Casina.
Da Portoferraio è agevole proseguire sulla strada verso ovest in direzione di altre due territori comunali.
Marciana
Conviene dirigersi subito verso l’abitato principale e prendere la cabinovia che sale fino alla cima del Monte Capanne, il più alto dell’Isola d’Elba. Ci vuole un po’ di tempo per arrivarci ma il panorama lo ripaga ampiamente. La discesa può essere fatta a piedi ma ci vuole un po’ di tempo….
Nel pittoresco borgo di Marciana tutto è vicino: la Fortezza Pisana e l’antica Zecca. Un po’ più lontani il Santuario della Madonna del Monte (apprezzato anche da Napoleone), la Pieve di San Lorenzo e il Romitorio di San Cerbone, quest’ultimo ritenuto il luogo di culto cristiano più antico dell’isola. Quindi il borgo di Poggio, in posizione elevata, con la bella chiesa-fortezza di San Niccolò, e Pomonte, direttamente sul mare. Sul declivio roccioso alle spalle sono visibili i ruderi di chiese distrutte dai pirati.
Anche Marciana può vantare 10 ottime spiagge,
Se avete ancora tempo e voglia ci sono il Museo Archeologico, quello dell’Arte Contadina e la Casetta Druot, quest’ultima una vera celebrazione di Napoleone re dell’Isola.
Per uno spuntino veloce vi consigliamo la Rosticceria Red Devil. Anche da Marciana conviene portarsi dietro un po’ di vino locale….
Marciana Marina
La necessità di difendersi è testimoniata dalle due torri che svettano sull’abitato di Marciana Marina: la Torre della Marina, costruita dai pisani nell’XI secolo ma in parte nascosta dalle abitazioni del rione Cotone, e la Torre di Novaglia (o Pisana o Saracena), all’ingresso del porticciolo.
Come ricorda il nome del comune 6 spiagge ottimamente attrezzate sono il vanto della località. Quelle denominate Fenicia e Fenicetta hanno ricevuto, per il secondo anno consecutivo, il riconoscimento “Bandiera Blu”.
Quando sarete a tavola non dimenticate di gustare un piatto di pesce azzurro, l’ottima uva da tavola e il vino locale.
Buona vista all’Isola d’Elba a tutti!