Cosa vedere e fare nell’Argentario
Comuni dell’Argentario
Monte Argentario
Orbetello
Isola del Giglio
Località turistiche dell’Argentario
Porto Ercole
Porto Santo Stefano
Ansedonia
Fonteblanda e Talamone
Isola Giannutri
Il monte venuto non si sa dove, ricco di spiagge, fondali meravigliosi, tanto pesce
Attrazioni nell’Argentario
- Porto Ercole
- Porto Santo Stefano
- Forte Stella
- Isola del Giglio (Giglio Porto, Giglio Castello e Giglio Campese)
- Isola di Giannutri (Cala Maestra e Cala Spalmatoio)
- Oratorio di San Biagio e tagliata etrusca
- Sito archeologico di Cosa
- Santuario dei Cetacei
- Riserva Naturale della Laguna di Orbetello
- Acquario Mediterraneo della Costa dell’Argento
- Grotta Azzurra
TERRITORIO
Il Monte Argentario è un promontorio che si protende nel Mar Tirreno non lontano da due delle isole dell’Arcipelago Toscano (l’Isola del Giglio e l’Isola di Giannutri). In origine anche l’Argentario era un’isola, ma nel corso dei secoli l’azione congiunta delle correnti marine e dei detriti trasportati dal fiume Albegna ha creato due sottili strisce di terreno (attualmente i tomboli Giannella e Feniglia) che hanno unito l’isola alla terraferma formando, nel contempo, la laguna di Orbetello.
Il Monte Argentario raggiunge il punto più alto in corrispondenza di Punta Telegrafo (635 metri) con una splendida vista panoramica. Il promontorio, interamente montuoso, è ricoperto da macchia mediterranea. La costa, alta, rocciosa e molto frastagliata, è piena di piccole cale, prevalentemente sassose, e spiagge selvagge e isolate, tutte di notevole bellezza e bagnate da un mare cristallino.
Data la posizione geografica, l’Argentario fu un approdo sicuro fin dagli albori della navigazione. Di importanza strategica fin dal Medioevo, il promontorio fu munito di torri di avvistamento e di segnalazione per far fronte al costante pericolo di incursioni piratesche. Ha anche conservato alcune successive strutture militari come i forti spagnoli e le torri di segnalazione che, all’epoca dello Stato dei Presidi (XIV° sec), potevano avvertire tempestivamente eventuali incursioni di pirati.
Torri e spiagge
Complessivamente rimangono 10 torri e 3 fortezze in buono stato di conservazione. Numerose sono le zone più propriamente archeologiche, in particolare i reperti romani a Cosa e Ansedonia.
I principali centri abitati della zona sono Porto Santo Stefano, sede del Comune di Monte Argentario, Porto Ercole, Orbetello, Ansedonia, Fonteblanda e Talamone. Servizi giornalieri di traghetto collegano la terraferma all’Isola del Giglio e Giannutri.
L’Argentario è luogo privilegiato per il turismo nautico e gli sport subacquei: è una delle mete classiche sia per gli appassionati di immersioni che per quelli di biologia marina. La costa molto irregolare offre ai subacquei innumerevoli punti di immersione differenti l’uno dall’altro: pareti, grotte, secche e relitti in un mare ricco di vita.
Ad esempio, tra il Carrubo e Punta Avvoltore c’è uno dei punti più spettacolari, la Cala dei Santi, dove è possibile accedere alla pittoresca Grotta Azzurra. Tutto l’Argentario è quindi all’interno del Santuario dei Cetacei, area naturale marina protetta di interesse internazionale.
Nel 2019 molte delle spiagge vicine a Porto Ercole e Porto Santo Stefano hanno ottenuto il riconoscimento Bandiera Blu.
COSA VEDERE
Attrazioni nell’Argentario
Porto Santo Stefano – Fortezza Spagnola
Forte Filippo
Zona: Maremma del Sud
Comune: Monte Argentario – località Porto Ercole
Tipo: fortificazione (XVI° secolo)
Il Forte Filippo fu costruito poco dopo la metà del XVI° secolo per rinforzare il sistema difensivo dello Stato dei Presidii. La denominazione fu scelta in onore del re di Spagna Filippo II°, che incaricò direttamente dei lavori l’architetto Giovanni Camerini. Il complesso era ritenuto praticamente inespugnabile e, in caso di attacchi nemici, vi si trasferivano le massime autorità militari.
Tra la fine del XVII° e i primi anni del XIX° secolo furono effettuati vari interventi di ristrutturazione, prima durante il periodo napoleonico, poi dopo il trasferimento dell’intero territorio al Granducato di Toscana.
Dopo l’Unità d’Italia il forte fu gradualmente dismesso e poi trasformato in carcere alla fine del XIX° secolo. Nella seconda metà del secolo scorso fu ceduto a privati, in seguito restaurato e quindi riportato all’aspetto originale. Attualmente, il Forte Filippo si presenta come un imponente complesso fortificato a pianta quadrangolare.
Le doppie mura di protezione delimitano a ciascun angolo un doppio bastione di forma triangolare, esterno e interno. In alcuni tratti si è conservato il camminamento di ronda lungo i parapetti murari. L’accesso avviene tramite due porte, collegate tra di loro da un ponte levatoio. In alcuni ambienti interni è stato allestito un museo privato, visitabile su appuntamento.
Chiesa di Sant'Erasmo
Zona: Maremma del Sud
Comune: Monte Argentario – località Porto Ercole
Tipo: chiesa (XIV° secolo)
La Chiesa di Sant’Erasmo è uno degli edifici religiosi più antichi di Porto Ercole, in quanto risale al XIV° secolo. La chiesa ha una facciata in stile toscano molto semplice, con portale sormontato da un frontone triangolare e un piccolo rosone al centro. Alla fine della navata, precisamente sopra la sagrestia, rimane ancora l’originario campanile a vela del XIV° secolo.
Vicino all’altare ci sono lapidi marmorie intarsiate o graffite, poste sopra le tombe dei nobili e dei governatori. Il coro è decorato da una serie di scranni del XVII° secolo e da una volta a crociera affrescata con i quattro Evangelisti e i Santi Erasmo e Rocco. Non lontano dalla chiesa c’è l’antica cappella (attualmente sconsacrata) di Santa Croce, in direzione dell’antico ospedale di Santa Maria Ausiliatrice, dove, secondo un documento, sarebbe morto Michelangelo Merisi, più noto con il nome di Caravaggio.
Torri di guardia e di avvistamento
Zona: Maremma del Sud
Tipo: fortificazioni (XVI° secolo)
Nel periodo della presenza spagnola nella zona e poi dello Stato dei Presidi il Monte Argentario fu guarnito con un formidabile complesso di fortificazioni, per numero e qualità superiore a ogni altro esistente all’epoca in Toscana.
Sulla parte montuosa, ma anche lungo l’intera costa tra Talamone e Ansedonia, fu impianta tutta una serie di fortezze e torri di difesa, avvistamento e segnalazione, in modo da garantire il completo controllo di questa porzione di mare. Alcune di queste torri sono attualmente ridotte allo stato di ruderi, mentre altre, meglio conservate, sono poi state destinate ad altri fini.
Torre delle Cannelle
Tipo: fortificazione (XVI° secolo)
Fu costruita in epoca rinascimentale e poi ulteriormente rinforzata dalla Spagna seconda metà del XVI° secolo. L’intenzione era di impiantare un punto inespugnabile nel sistema difensivo dello Stato dei Presidii, data anche un’incursione di pirati proprio questa torre, avvenuta nel 1514.
Dopo essere stata un presidio in epoca napoleonica fu trasferita al Granducato di Toscana. La struttura rimase in funzione fino alla fine del XIX° secolo e il definitivo disarmo avvenne poco dopo l’Unità d’Italia (1861). In seguito fu venduta a privati. La fortificazione ha pianta esagonale (unica torre costiera toscana con tale planimetria), poggia su un possente e alto basamento a scarpa ed è disposta su tre livelli.
Inoltre è circondata quasi interamente da un ampio fortilizio a pianta poligonale irregolare.
Torre Ciana
Tipo: fortificazione (XV° secolo)
Fu costruita nel XV° secolo per iniziativa di Siena. La fortificazione fu poi ulteriormente rinforzata dalla Spagna nella seconda metà del XVI° secolo diventando uno dei capisaldi del sistema difensivo dello Stato dei Presidi. Un’incursione di pirati, avvenuta nel 1740, causò gravi danni. Adeguatamente riparata, fu sede di presidio in epoca napoleonica e, quindi, entrò a far parte del Granducato di Toscana. Definitivamente dismessa dopo l’Unità d’Italia, nel 1877 fu venduta a privati.
La torre ha mantenuto in gran parte l’aspetto originario: pianta circolare, possente basamento a scarpa, articolata su tre livelli. È circondata dai resti delle mura del fortilizio a pianta trapezoidale anch’esso della seconda metà del XVI° secolo.
Torre Avvoltore
Tipo: fortificazione (XV° secolo)
Fu costruita in epoca medievale, quando il territorio era controllato dalla famiglia Aldobrandeschi. Passata sotto il dominio di Siena fu completamente ricostruita nel 1459, assumendo l’aspetto di vero fortilizio. Per iniziativa della Spagna, nel 1566 furono effettuati lavori di riqualificazione e potenziamento e, nella seconda metà del XVI° secolo, divenne uno dei capisaldi del sistema difensivo dello Stato dei Presidi.
La torre fu gradualmente dismessa a partire dalla prima metà del XIX° secolo, dopo che il territorio era divenuto parte integrante del Granducato di Toscana. La definitiva smobilitazione e la vendita a privati avvennero dopo l’Unità d’Italia (1861). I restauri effettuati durante il XX° secolo hanno consentito di conservare integralmente l’aspetto originario: una possente struttura a tronco di piramide e a pianta quadrangolare, con imponente basamento a scarpa. Tutt’intorno alte e spesse mura munite di feritoie.
Torre di Lividonia
Tipo: fortificazione (XV°-XVI° secolo)
Fu costruita nella seconda metà del XVI° secolo, quando la zona era ormai inserita nello Stato dei Presidi. La fortificazione ha svolto ruoli di avvistamento fino ai primi decenni del XIX° secolo quando, a seguito dell’inserimento nel Granducato di Toscana, iniziò la progressiva dismissione. Dopo essere stata completamente disarmata, nel 1867 la torre fu venduta a privati. Recenti restauri hanno permesso di riportare la costruzione all’aspetto originale. La torre ha pianta quadrangolare, è disposta su tre livelli, ha un basamento a scarpa cordonato. Lungo le pareti esterne sono disposte, ad altezze diverse, varie feritoie e due finestre rivolte verso il mare.
Distribuite sul Monte Argentario ci sono anche altre torri e strutture difensive di vario tipo, gran parte delle quali deterioratesi nel tempo, quando addirittura non inglobate in altre strutture edilizie anche recenti. Quelle più interessanti e ancora riconoscibili sono le seguenti: della Peschiera, di Santa Liberata, del Calvello, della Cacciarella, di Cala Grande, di Cala Piccola.
Villa Romana dell'isola Giannutri
Zona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR) – località Isola Giannutri
Tipo: sito archeologico romano (II° secolo)
In prossimità di Cala Maestra sono state scoperte importanti tracce di epoca romana: resti dell’antico porto e di una villa edificata nel II° secolo d.C. Nonostante la rilevanza artistica e storica, fino al 2004 il terreno era di proprietà privata. Fortunatamente, da qualche tempo sono iniziati i lavori di restauro. A Punta Scaletta è stato invece individuato uno scafo romano ancora integro, mentre a Cala Spalmatoio tracce di epoca etrusca e romana.
Località dell’Argentario
Porto Ercole
Giglio Porto
Giglio Porto
Zona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR) – località Giglio Porto
Tipo: villaggio balneare
Il villaggio di Giglio Porto, situato in un’insenatura sulla costa orientale dell’isola del Giglio, è il punto d’approdo delle imbarcazioni e dei traghetti provenienti dalla terraferma. L’abitato, originariamente costituito da case di pescatori, si è tutto sviluppato attorno al porto. Alle spalle numerosi terrazzamenti coltivati a vigneti.
Spiagge
Nel territorio del Monte Argentario ci sono molte incantevoli spiagge, alcune delle quali hanno ottenuto nel 2019, per il secondo anno consecutivo, l’attestato Bandiera Blu, sinonimo di mare pulito e qualità dei servizi.
. Porto Santo Stefano: Cala Piccola, Il Moletto, Il Pozzarello, La Caletta, La Soda
. Porto Ercole: La Feniglia, Le Viste
Le 36 spiagge di Monte Argentario
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- 01. Bagni di Domiziano
02. La Soda – Bandiera Blu 2019
03. Il Pozzarello – Bandiera Blu 2019
04. La Bionda
05. Punta Nera
06. La Cantoniera
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- 07. Viareggio
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08. La Marinella
09. Il Moletto – Bandiera Blu 2019
10. La Caletta – Bandiera Blu 2019
11. Il Siluripedio
12. La Cacciarella
13. Cala Grande
14. Cala Moresca
15. Cala del Gesso
16. Cala del Bove
17. Cala Piccola – Bandiera Blu 2019
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- 18. Capo d’Uomo
19. L’Acqua Appesa
20. Cala dell’ Olio
21. I Sassi Verdi
22. Il Mar Morto
23. Le Cannelle
24. Il Purgatorio
25. La Ciana
26. Cala Piazzoni
27. Le Ficaie
28. L’Acqua Dolce
29. Lo Sbarcatello
30. La Spiaggia Lunga
31. La Piletta
32. Le Viste – Bandiera Blu 2019
33. Le Pietrine
34. Cala Galera
35. La Feniglia – Bandiera Blu 2019
36. La Giannella
Riserve Naturali
Il Monte Argentario ha assunto importanza regionale per quanto riguarda l’ambiente nel suo complesso. La costa del promontorio fa parte del Santuario dei Cetacei, area naturale marina protetta di interesse internazionale. In tempi recenti maggiore attenzione è stata dedicata alla conservazione degli ambienti rupestri e dell’avifauna per la protezione di numerose piante endemiche e di varie specie rare di uccelli nidificanti nelle falesie.
Le coste sono in gran parte rocciose, con morfologia aspra, caratterizzate da elevata diversità floreale e con specie rare. Tra le altre tipologie ambientali rilevanti ci sono gli affioramenti rocciosi, le spiagge, i boschi di latifoglie nelle zone più fresche. I prati calcarei sono ricchi di orchidee.
ARTE E MUSEI
Musei dell’Argentario
Acquario Mediterraneo della Costa d'Argento
Zona: Maremma del Sud
Comune: Monte Argentario – località Porto Santo Stefano
Tipo: acquario marino
Indirizzo: lungomare dei Navigatori, 44/48
Tel.: +39 0564 815933
Email: info@acquarioargentario.org
Sito: www.acquarioargentario.org
Orari: mesi da aprile a giugno e settembre sabato e domenica 10.00-12.30 e 16.00-18.00; luglio e agosto tutti i giorni 18.00-20.00
Ingresso: intero €uro 5,00, ridotto € 2,00
L’Accademia Mare Ambiente ha istituito il Centro Didattico di Biologia Marina. All’interno c’è anche l’Acquario Mediterraneo della Costa d’Argento che consente di conoscere le particolarità dell’ecosistema marino della zona. All’interno di 17 vasche vivono un centinaio di specie di flora e fauna marina tipiche della zona in ambienti studiati per riprodurre il più fedelmente possibile quelli della costa grossetana.
COSA FARE
Eventi
Palio
Palio Marinaro
Tipo: competizione sportiva
Località: porto Santo Stefano
Periodo: 15 agosto
Si svolge nelle acque del porto: i quattro rioni della cittadina si sfidano in una gara di voga con barche a remi. Ogni equipaggio è composto da un timoniere e quattro vogatori che devono percorrere 10 volte una distanza di 400 metri, segnalata da due boe.
CIMA
Tipo: musicale
Località: Porto Santo Stefano
Periodo: da fine luglio ad inizio agosto
Questo acronimo designa il Festival Internazionale di Musica Classica, uno degli eventi europei più prestigiosi in ambito musicale: è una serie di concerti che si tengono in varie località di Monte Argentario. Lo scopo del festival è di aiutare nuovi talenti. Oltre offrire numerose borse di studio, CIMA ha istituito il prestigioso premio lirico “Lola Rodríguez Aragón”.
Altri eventi
Sagra dell’Anguilla (Orbetello, mese di agosto) sagra culinaria dedicata all’anguilla, tipico pesce della laguna.
Festival delle Crociere (Orbetello) rassegna estiva di teatro d’autore, danza, musica e comicità che si svolge nel parco dell’ex idroscalo.
Processione in onore del Santo Patrono (Porto S. Stefano, 3 agosto e 15 agosto) festa religiosa con regata di barche a remi.
Processione del Cristo Risorto (Porto S.Stefano, Pasqua) alle prime luci dell’alba solenne benedizione del mare al suono delle sirene delle barche in porto.
Pasquavela (Porto S.Stefano, periodo di Pasqua) regata velica organizzata dallo Yacht Club.
Feste del Patrono S. Erasmo (2 giugno) solenne processione in mare con luminaria e fuochi d’artificio.
Sagra della Ficamaschia (Porto S.Stefano, seconda e terza settimana di agosto) manifestazione enogastronomica con degustazione di piatti tipici locali a base di pesce.
Sport
Argentario Sailing Week
Vela
Il tratto di mare antistante l’Argentario è notoriamente tra i più validi, a livello internazionale, per questo sport. Da citare, tra le regate più importanti, Pasquavela e Sailing week, entrambe organizzate dallo Yacht Club Santo Stefano.
Trekking
Gli appassionati di trekking hanno a disposizione molti sentieri che dal mare salgono, attraverso una rigogliosa macchia mediterranea, fino ai 635 metri di Punta Telegrafo, il punto più alto del Monte Argentario, godendo di notevoli panorami lungo tutto il percorso.
Ciclismo
Gli appassionati di mountain bike hanno a disposizione molti tracciati che dal mare salgono, attraverso una rigogliosa macchia mediterranea, fino ai 635 metri di Punta Telegrafo, il punto più alto del Monte Argentario, accompagnati da notevoli panorami lungo tutto il percorso. Ogni anno, in un fine settimana compreso nel periodo tra i mesi di marzo e aprile, si svolge la Gran Fondo dell’Argentario di MTB. La gara, organizzata dal Gruppo Ciclistico Monte Argentario, è a livello dilettantistico e vede la partecipazione di atleti provenienti da tutta l’Italia.
Free climbing
Sono eccellenti pareti dove praticare l’arrampicata libera presso le due falesie di Capo d’Uomo e Canne d’Organo nel Monte Argentario. L’Isola del Giglio offre moltissime possibilità di praticare l’arrampicata (bouldering). L’area più frequentata è quella nella quale sono sparsi numerosissimi blocchi di granito, con due ampie zone poste sulla collina del faro.
Golf
Si può praticare presso l’Argentario Golf Club, un’eccellente struttura con 77 ettari di terreno e un campo da campionato con 18 buche immerso nella macchia mediterranea con un panoramico anfiteatro naturale circondato da ulivi . Nel 2007 la struttura si è aggiudicata il premio di miglior campo da golf attributo da una nota rivista di settore.
Indirizzo: Via Acquedotto Leopoldino – località Le Piane – Porto Ercole
Tel.: +39 0564 810292
Email: info@argentariogolfresortspa.it
Sito: www.argentoriogolfclub.it
Polo
In località Le Piane, ha sede l’Argentario Polo Club. Ogni anno, nel periodo tra maggio ed ottobre, si svolgono diversi tornei internazionali.
Indirizzo: località Le Piane – Porto Ercole – Monte Argentario
Tel.: +39 331 7910101
Email: info@argentariopoloclub.com
Sito: www.argentariopoloclub.com
SUBACQUEA
Subacquea è uno degli sport più praticati, dato il numero e la varietà dei punti d’immersione lungo le coste del Monte Argentario e nelle isolette circostanti. Il mare è adatto ad ogni tipo di appassionato con diverse attrattive naturali o artificiali (relitti) da vedere. La costa ha caratteristiche prevalentemente rocciose, con pendii che scendono a pianori di diverse profondità.
Semplice immersione per sub è la Punta Finestra, dove, già alla profondità di 10-15 metri è possibile osservare coralli, gorgonie, margherite di mare, polpi, stelle marine, murene, aragoste, paguri e pesci luna. L’acqua pulita è confermata dalla presenza di ampie zone di posidonie, pianta marina che conferisce stabilità al terreno.
Di tutti i punti di immersione, due meritano una menzione particolare. Il primo è l’Isolotto di Porto Ercole, di fronte alla Rocca Spagnola, dalla forma allungata. La costa rivolta verso il mare aperto è adatta a ogni tipo di sub. Notevole la vista del fondale: ricche colonie di corallo rosso e gorgonie. Qui vivono aragoste di piccola taglia.
La seconda località è Punta dell’Avoltore, un poco più a sud di Porto Ercole. A Cala dei Santi il fondale è ricco di gorgonie e di coralli. Molte le specie ittiche visibili. Nelle acque della vicina Punta Finestra si possono incontrare le corvine, dalle linee eleganti.
Punti d’immersione nell’Argentario
Cala Grande: 42°25′50.11″N 11°5′9.15″E
Argentarola: 42°25′9.75″N 11°4′51.99″E
Scoglio del Corallo: 42°24′3.60″N 11°5′28.81″E
Punta Finestra: 42°21′49.60″N 11°10′42.63″E
Cala dei Santi: 42°21′57.05″N 11°11′25.29″E
Grotta Azzurra: 42°22′14.94″N 11°11′22.84″E
Punta Naso di Papa: 42°21′45.53″N 11°11′9.52″E
Punta Avoltore: 42°21′48.21″N 11°11′27.28″E
Scoglio sommerso: 42°21′48.02″N 11°10′47.99″E
Secca di capo d’uomo: 42°23′32.92″N 11°5′48.88″E
Punta del Bove: 42°24′40.12″N 11°5′26.95″E
Cacciarella (statua del Cristo): 42°26′24.93″N 11°5′46.07″E
Secca di Mezzo Canale: 42°19′51.22″N 11°5′39.63″E
Punti di immersioni nell’Isola del Giglio
Il vero vanto dell’isola è il ventaglio di attività subacquee possibili nel mare circostante, conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Gran parte delle possibili immersioni sono poco impegnative, ma il vero richiamo sono soprattutto le bellissime gorgonie rosse, visibili oltre i 35 metri di profondità, che punteggiano fondali abitati da un ricca fauna marina. Nelle acque più profonde si possono osservare branchi di tonni, barracuda, lecce, mentre nelle numerose fessure delle rocce ci sono murene, aragoste e cernie.
I punti di immersione più frequentati sono:
1. Cala Cupa (42°22′8.03″N 10°55′4.09″E) – (15 – 30 metri)
La zona è ricca di reperti archeologici, gorgonie rosse e gialle.
2. Le Scole (42°21′20.4″N 10°55′47.8″E) – (15 – 40 metri)
Il posto è adatto sia a principianti che ai più esperti. Si trovano gorgonie rosse e gialle e spirografi.
3. Punta del Fenaio (42°23′19.7″N 10°52′48.9″E)
È una parete verticale per sub esperti che scende fino a 90 metri, ricca di fauna e in cui si possono vedere le rare stelle gorgone e, talvolta, il pesce San Pietro.
4. Punta delle Secche (42°23′00.7″N 10°52′43.4″E) – (15 – 50 metri)
Ricca di gorgonie gialle e rosse e, talvolta, frequentata dai rari pesci luna.
5. Punta di Capel Rosso (42°18′55.61″N 10°55′11.86″E) – (20 – 40 metri)
Costituita da scogli di granito che formano ricchi di vita e pesce stanziale. È frequente incontrare dentici e, talvolta, tonni.
6. Scoglio del Corvo (42°20′19.2″N 10°53′22.4″E) – (15 -70 metri)
La parete di roccia si allunga in mare aperto e cade ripida in profondità, dando origine a canyon che, già dai primi metri, appaiono ricoperti di spugne e gorgonie gialle. Raccomandasi attenzione a causa della forte corrente.
7. Scoglio della Cappa (42°21′0.79″N 10°52′49.33″E
Adatta all’immersione semplice fino ai 15 metri, con caratteristico fondale sabbioso popolato dalla posidonia in cui si trovano, talvolta, i cavallucci marini.
8. Scoglio di Pietrabona (42°19′48.9″N 10°53′57.2″E) – (20 – 50 metri)
Le rocce sono ricoperte di gorgonie gialle, tunicati e spirografi. Si trovano anche aragoste pelagici e pesce luna. La corrente sottomarina è moderata.
9.Secca di Pignocchi, Secca delle Secchi e Tralicci (5 – 45 metri)
Situate all’interno della baia del Campese formano una specie di catena allungata parallela al litorale con grossi massi di granito e dove sono visibili coralli colorati.
10. Zampo di Gatto (27 – 50 metri)
Nel tratto che va da Punta Torricella a Punta Corbaia (vicino a Punta del Capel Rosso), il fondale mostra gorgonie e spugne nella parte più rasa e, oltre i 50 metri, forma una serie di picchi e pareti che nascondono aragoste, scorfani e murene.
13. Cala dell’Allume (15 metri)
Il fondale della baia e quello attorno all’Isola della Cappa è pieno di posidonie.
Anche i fondali dell’Isola di Giannutri sono un’attrazione per chi pratica le discipline subacquee. In particolare due relitti di navi, posizionati a nord e a sud della protuberanza di Monte Adami. Il primo è il “Nasim“, un mercantile che in navigazione notturna impattò contro le rocce di Punta Pennello. Tra le lamiere vivono scorfani, mostelle, gamberi, piccole aragoste, astici.
L’altro è l’ “Anna Bianca” che il 3 aprile 1971 affondò di fronte a Cala Ischiaiola. L’evento fu attribuito alle cattive condizioni meteorologiche, ma per diverso tempo fu ipotizzata una spiegazione diversa. L’equipaggio avrebbe “programmato” l’incidente per effettuare una frode nei confronti della società assicuratrice. Il relitto giace a circa 40 metri di profondità e può essere visitato solo da subacquei con una certa esperienza. Tra le lamiere vivono molti gronghi.
Punti di immersione all’Isola Giannutri
Punta Secca
Punta di San Francesco
Punta Pennello
Punta del Calettino
Parete di Cala Brigantina
Gli Archetti
PESCA SPORTIVA
Recentemente si è sviluppata un’intensa attività di pesca sportiva su imbarcazione, rivolta prevalentemente alle specie ittiche di passaggio in particolari periodi dell’anno.
ITINERARI
Percorsi nell’Argentario
Sentieri di trekking
Il GAT-Gruppo Argentario Trekking è, probabilmente, il gruppo di appassionati che con maggiore dovizia ha riscoperto o creato tracciati nel Monte Argentario adatti al trekking e alle semplici escursioni a piedi. È infatti un’associazione che riunisce gli amanti della natura e delle escursioni e che intende far conoscere, valorizzare e tutelare il pittoresco promontorio.
Al di là dei soci sono moltissime le persone che ogni giorno percorrono strade e sentieri alla scoperta di scorci nascosti.
Il GAT ha recuperato, messi in sicurezza e adeguatamente segnalati quasi una trentina di itinerari di lunghezza e difficoltà differenti che, in pratica, coprono ogni angolo del pittoresco promontorio. Alcuni sono ad anello, altri sono adatti anche alle mountain bike. La cartina di tutti i percorsi preparata dal GAT è disponibile, gratuitamente, presso tutti gli Uffici Turistici di Monte Argentario.
Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.trekkingargentario.it o contattare la segreteria tramite l’email andrealoffr@tiscali.it
Escursioni consigliate
Per chi vuole veramente scegliere in piena autonomia un percorso consigliamo tre itinerari che consentono di avvicinarsi ad altrettanti aspetti dell’Argentario.
Torre di Capo d’Uomo
L’inizio del percorso è la via Panoramica, in prossimità di Porto Santo Stefano: dal bivio per Porto Ercole si prosegue per circa 1 chilometro verso questa direzione. Il sentiero inizia sulla destra, segnalato da un leccio, sale dolcemente e progressivamente in mezzo alla macchia mediterranea. Sono necessari 40 minuti fino raggiungere i 360 metri sul livello del mare della torre di Capo d’Uomo. Da qui si vedono le isole dell’Arcipelago Toscano, il ParcoRegionale della Maremma, la Laguna di Orbetello e il Monte Amiata.
Torre dell’Argentiera
Il percorso inizia anch’esso da Porto Santo Stefano: la strada sterrata si imbocca girando a destra al bivio di Pozzarello. Il sentiero s’inoltra tra le vigne e la tipica macchia mediterranea e quindi sale più in alto. Il punto di arrivo è una torre medievale recentemente restaurata. Da qui si può ammirare il paesaggio delle pianure maremmane nell’entroterra e, ovviamente, delle isole dell’Arcipelago Toscano.
I forti spagnoli di Porto Ercole
È un percorso a forte connotazione storica. Inizia infatti nel porto di Cala Galera e tocca i forti di epoca spagnola: Santa Caterina, Forte Filippo e Torre del Mulinaccio. Furono tutti costruiti tra il 1500 e il 1700, quando il territorio apparteneva allo Stato dei Presìdi. Lungo il percorso si può ammirare il Tombolo della Feniglia e la cittadina di Porto Ercole, verso a cui si rientra alla fine dell’escursione.
Circuito dell'Argentario
Una strada panoramica consente il giro completo del promontorio, includendo tutte le principali attrazioni dei centri abitati e della costa.
Itinerario
1 – Molo Garibaldi
2 – Centro Didattico di Biologia Marina e Acquario Mediterraneo
3 – Lungomare
4 – Piazzale dei Rioni
5 – Fortezza Spagnola; Museo dei Maestri d’Ascia e della mostra Memorie Sommerse (reperti archeologici rinvenuti nei fondali dell’Argentario e dintorni)
6 – Strada Panoramica
7 – Cala Cacciarella e Cala Grande
8 – Le Colonne e l’Argentarola
9 – Cala Moresca e Cala del Gesso
10 – Punta del Bove e Cala Piccola
11 – Capo d’Uomo e Poggio Fondoni; rovine della vecchia torre
12 – Porto S.Stefano e Valle del Campone su cui svetta la Torre Argentiera, la torre più antica e misteriosa; Cantiere Navale dell’Argentario
13 – Porto Ercole; Bagni di Domiziano, dove la bassa marea lascia riaffiorare i resti di una caratteristica peschiera di epoca romana
14 – Punta degli Stretti
15 – grotta, visitabile soltanto se accompagnati da una guida; Eremo dei Passionisti e vetta del monte, Convento della Presentazione e Noviziato di San Giuseppe
16 – Punta Telegrafo
17 – bivio di Terrarossa e Tombolo della Feniglia
18 – Poggio Pertuso e Cala Galera con il moderno porto turistico
19 – Forte Filippo
20 – transito
21 – Forte Stella
22 – Porto Ercole e la pittoresca marina con le case dei pescatori del borgo alle Grotte
23 – transito
24 – Viale Caravaggio; Giardino botanico Corsini; Porta Pisana
25 – Chiesa di Sant’Erasmo
26 – piazzetta Santa Barbara e Palazzo del Governatore; Rocca
27 – Isolotto
28 – Strada Panoramica
Giro dell’isola in barca
Tipo: percorso marittimo
Partenza: località Giglio Porto
Tempo: una giornata
Il giro dell’isola del Giglio si può fare su una barca a noleggio oppure con il barcaioli dal posto. Gli itinerari partono da Giglio Porto. Appena fuori dal porto ci sono gli scogli lisci de Lo Scalettino, affollati di bagnanti durante l’estate.
Più avanti c’è la Torre del Lazzaretto che sovrasta l’omonima cala. Dopo c’è Cala Cupa, meta di bagnanti, con una cava di granito in disuso chiamata Piccione.
In seguito la spiaggia dell’Arenella da dove si può osservare il vecchio faro delle Vaccarecce.
Proseguendo c’è lo scoglio della Croce, zona d’immersione. Dopo ci sono una serie di cale ricche di vegetazione mediterranea con pini marittimi e cisti. In questo punto si trova la Rota, un enorme scoglio circolare simile a una ruota. Il prossimo punto è Cala Molella, nella quale è consigliata la sosta. Dopo segue la spiaggia del Campese in fondo alla baia che presenta un paesaggio magnifico. Si può osservare ancora la teleferica dell’antica miniera di pirite ubicata all’Allume.
La tappa successiva è l’isolotto della Cappa, anche questo punto di immersione, per arrivare a Cala del Corvo con la piccola grotta. È questo il luogo si può fare tuffo in mare. La successiva attrazione è lo scoglio di Pietrabuona e, poco dopo, Punta del Capel Rosso.
Costeggiando Punta della Torricella si intravede la spiaggia Le Caldane e gli scogli di Le Scole, tutelati dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Nell’ultimo tratto del percorso verso il porto si vede la Cala del Saraceno con i resti di una villa romana del I° secolo.
TOUR
Tour dell’Argentario
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CURIOSITA'
Film
Il dramma della Costa Concordia
Nel gennaio 2012 la “Costa Concordia”, una nave da crociera proveniente da Civitavecchia e con a bordo circa 4.230 persone, fu protagonista in un tragico incidente: avvicinatasi imprudentemente alla costa urtò uno scoglio che aprì nella chiglia una falla di circa 70 metri.
Nell’incidente persero la vita 30 passeggeri, mentre la nave si adagiava sullo scalino roccioso in prossimità di Giglio Porto. I lavori di rimozione del relitto sono in stati conclusi all’inizio di 2014.
Le acque del Giglio non sono nuove a incidenti navali. Nel 1971 la nave “Anna Bianca” affondò nei pressi di Cala Ischiaiola in circostanze mai del tutto chiarite. Nel 1976 il mercantile panamense “Nasim” impattò gli scogli di Punta Pennello e si inabissò. Il carico di automobili si sparse tutto intorno e ha creato una visione grottesca.
Le spoglie di San Mamiliano
Dopo la morte di San Mamiliano nell’Isola di Montecristo, si scatenò una sorta di competizione per impossessarsi delle spoglie del santo eremita. L’accaparramento di reliquie da venerare e a cui chiedere grazie era una delle “ossessioni” dell’Italia medievale, ricerca che spesso includeva anche un vero e proprio acquisto.
La tradizione riferisce che, appena appresa la notizia della morte di Mamiliano, alcuni abitanti del Giglio si precipitarono a Montecristo e riuscirono a impossessarsi di un braccio dell’eremita, staccandolo dal corpo.
La preziosa reliquia rimase appannaggio dell’isola e fu venerata durante i secoli successivi. Il potere miracoloso sarebbe confermato da un fatto avvenuto nel 1799. Durante un attacco all’isola, sebbene inferiori per numero, gli abitanti riuscirono a respingere un assalto di pirati turchi.
L’intervento di San Mamiliano sarebbe stato quello di far apparire sulle mura del castello moltissimi soldati, scoraggiando così gli assalitori. Tra l’altro, storicamente, questa fu l’ultima incursione barbaresca contro l’Arcipelago Toscano e l’inizio di un periodo di tranquillità in tutta l’area.
L’Argentario è stato frequentemente scelto come location ideale per le riprese degli esterni sia dal cinema che dalla televisione. Per le bellezze naturali il promontorio è stato spesso lo scenario di molteplici produzioni italiane e internazionali, dai film d’azione alla classica commedia all’italiana.
Tra i film più noti: Ulisse di Mario Camerini, girato nel 1954, protagonisti Silvana Mangano e Kirk Douglas, La mina di Giuseppe Bennati, girato nel 1958, Spasmo, film thriller del 1974 di Umberto Lenzi, Mi faccio la barca di Sergio Corbucci, del 1980, classica commedia all’italiana, Il talento di Mr. Ripley, girato nel 1999 da Anthony Minghella, L’estate del mio primo bacio, realizzato nel 2006 da Carlo Virzì, Il cantico di Maddalena, film biografico sulla vita di Maria Maddalena dell’Incarnazione (nata nel 1770 a Porto Santo Stefano) realizzato nel 2011 da Mauro Campiotti.
GASTRONOMIA
Piatti tipici
La cucina tipica dell’Argentario si basa principalmente sul pesce, in particolare i prodotti ittici allevati nella laguna di Orbetello (spigole, orate, cefali, anguille). Tra quelli tradizionali più utilizzati c’è un pesce locale, semplice ma saporito, denominato “fica maschia”, che viene utilizzato principalmente essiccato. Alla preparazione delle specialità locali contribuiscono anche i prodotti agricoli provenienti dalle zone terrazzate del promontorio.
I piatti tipici dell’Argentario sono:
- Caldaro (zuppa di pesce della zona)
- Scaveccio (pesce povero fritto e conservato sottaceto)
- Pagnottella (panetto natalizio)
- Schiaccia di Pasqua(dolce del periodo pasquale)
- Tonnina(filetti di tonno salati ed essiccati)
Panficato
È un dolce legato al periodo natalizio, che ha l’aspetto di una pagnotta di colore bruno. Gli ingredienti principali sono fichi, noci, marmellata, scorze di arancio e frutta (mela o pera) con poca farina o pane. Da consumarsi sorseggiando vino passito o Ansonica
Vino Ansonica
Nell’isola la produzione di vino è relativamente limitata, fattore essenzialmente legato alla scarsità di abbondanti terreni pianeggianti o collinari. Nondimeno la coltivazione della vite ha una storia antica che, certamente, risale all’epoca romana.
Attualmente i vigneti, che godono del particolare clima mite e secco dell’isola, producono un quantitativo relativamente limitato di bottiglie, ma di qualità indubbiamente eccellente. Merita una menzione particolare l’Ansonica, un vino bianco, robusto ma morbido, dal sapore fruttato, da bere abbastanza giovane. Accompagna ottimamente sughi di mare e torte salate.
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire nell’Argentario
Trasporti
Porti e approdi marittimi
Porto Santo Stefano
– Porto del Valle: collegamenti con traghetti per l’Isola del Giglio e Giannutri;
– Porto Vecchio: originariamente utilizzato dagli Spagnoli a partire dal XVII° secolo, è un approdo turistico;
Porto Ercole
– Porto di Cala Galera: moderno e rinomato approdo turistico, tra i principali della costa toscana;
– Porto Vecchio: antico porto originariamente solo di pescatori, è in seguito divenuto ormeggio turistico;
Porto Santa Liberata
piccolo ormeggio lungo l’omonimo canale che separa l’Argentario dal tombolo della Giannella.
Porto del Valle a Porto Santo Stefano – collegamenti con traghetto per l’Isola del Giglio e l’Isola Giannutri.
Navetta estiva per le spiagge
Partenza: piazza Albegna, 167 – Porto Ercole
Destinazioni: Porto Ercole Vecchio, Sbancatello, Pellicano, Cala Galera
Tel.: +39 199 168182
Orario: 7.30-19.30
Traghetti
L’isola del Giglio è collegata dai traghetti Toremar e Maregiglio che funzionano dalle 7 di mattina fino alle 20 della sera. Il tragitto è di circa 18 chilometri e dura meno di 1 ora. I traghetti partono da Porto Santo Stefano, nel comune di Monte Argentario (LI) e arrivano a di Giglio Porto. È possibile prenotare online. In alcuni periodi dell’anno è necessario il permesso per la circolazione con la propria automobile.
Toremar
Porto Santo Stefano – Giglio Porto
Tel: +39 0564 810803 +39 0564 809349
Sito: www.torremar.it
Tariffe: passaggeri € 9,30 / €10,30 (bassa /alta stagione)
animali € 2,72 / € 3,23 (bassa /alta stagione)
automobili € 35,60 / 45,48 e 36,91/47,30 (bassa /alta stagione)
motociclette € 15,03 (bassa /alta stagione)
altri mezzi € 7,16 + 7,87 tasse (bassa /alta stagione)
Maregiglio
Porto Santo Stefano – Giglio Porto
Tel: +39 0564 812920 +39 0564 809309
Sito: www.maregiglio.it
Tariffe: passeggeri € 12,00 bambini € 6,00
animali € 2,00
automobili € 35,00 / € 50,00
motociclette € 12,00 / € 18,00 / € 21,00
bicclettei € 6,00
camper € 37,00 / € 66,00
Aquavision s.r.l.
Indirizzo: piazza Vittorio Emanuele 4 – Marciana Marina (LI)
Informazioni e prenotazioni: tel +39 0565 976022 / +39 328 7095470
Email: info@aquavision.it
Sito: www.aquavision.it
La società effettua varie attività marittime tra cui collegamenti regolari da Porto Azzurro (Isola d’Elba) all’Isola del Giglio, con escursione sincronizzata con i servizi.
Corsi Sub e Diving
Corsi diving Monte Argentario
Pelagos Diving Center
Indirizzo: Lungomare A. Doria, 12 – 58019 Porto Ercole (GR)
Tel.: +39 0564 834200
Sito: www.pelagosdc.com
Email: info@pelagosdc.com
Abissoblu
Indirizzo: via G. Marconi, 66 – 58019 Porto Santo Stefano (GR)
Email: pami76@hotmail.com
Sito: www.abissoblu.it
Argentario Divers
Indirizzo: Piazza S. Sebastiano, 60 – 58019 Porto Ercole (GR)
Tel.: +39 0564 832024
Sito: www.argentariodivers.it
Email: info@argentariodivers.it
Centro Immersioni Costa d’Argento
Indirizzo: c/o Hotel La Caletta – Via Civinini, 10 – 58019 Porto Santo Stefano (GR)
Tel.: +39 0564 810424
Sito: www.centroimmersioni.com
Email: info@centroimmersioni.com
Esco Tur “Isla Negra”
Indirizzo: lungomare A. Doria – 58019 Porto Ercole (GR)
Tel.: +39 0564 817690
Email: islanegra@islanegra.it
Sito: www.islanegra.it
Cala Galera Diving Center
Indirizzo: Via Spaccabellezze, 8 – 58019 Porto Santo Stefano (GR)
Tel.: +39 0564 812581
Sito: www.calagaleradiving.it
Email: info@calagaleradiving.it
Argentario Diving Planet
Indirizzo: via del Molo, 56 – 58019 Porto Santo Stefano (GR)
Tel.: +39 0564 810870
Email: divingplanet@tiscali.it
Sito: www.argentariodivingplanet.it
Argentario Scuba Point
Indirizzo: Scalo Colombo, 27 – 58019 Porto Santo Stefano (GR)
Email: info@argentarioscubapoint.it
Sito: www.argentartioscubapoint.it
Mahaba Diving Center
Indirizzo: Scalo Colombo, 22 – 58019 Porto Santo Stefano (GR)
Email: calagalera@mahabadiving.it
Sito: www.mahabadiving.it
Diving Il Nostromo
Indirizzo: Piazzale Candi, 7 – 58019 Porto Santo Stefano (GR)
Tel.: +39 329 2264028
Sito: www.divingnostromo.com
Email: info@divingilnostromo.com
Sub - diving Isola del Giglio
International Diving
via del Saraceno, 60 – località Giglio Porto (GR)
Tel.: +39 0564 809460
Email: info@internationaldiving.it
Sito: www.internationaldiving.it
Max Shark
Via Oreglia, 3 – località Giglio Porto (GR)
Tel.: +39 329 8022737
Email: max.shark@yahoo.it
Sito: www.maxshark.it
Skindrivers Technical Scuba Diving
Via T. De Revel, 7-13 – località Giglio Porto (GR)
Tel.: +39 0564 809201 / +39 338 7358052
Email: info@skindrivers.it
Sito: www.skindrivers.it
Deep Blu Diving College
Via Provinciale, 30 – località Giglio Campese (GR)
Tel.: +39 0564 804190
Email: aldobaffigi@tiscali.it
Sito: www.divingcollege.it
Campese Diving Center
Via di Mezzo Franco, 14 – località Giglio Campese (GR)
Tel.: +39 0564 804121
Sito: www.cdc-giglio.de
Giglio Diving Club
Via della Torre Campese – località Giglio Campese (GR)
Tel: +39 0564 804065 / + 39 348 5828426
Email: gigliodiving@hotmail.com
Sito: www.gigliodiving.it